martedì 14 aprile 2015

Continuità Territoriale approvata in Commissione Risoluzione che impegna il governo regionale

Palermo. Nota Stampa del “Movimento Popolare Sicilia & Calabria #ilferribottenonsitocca”.
Approvata all'unanimità in IV Commissione all'ARS la Risoluzione presentata dall’On. Valentina Zafarana, sulla Continuità Territoriale.
E’ un impegno per il governo della Regione e per esso l’assessore regionale delle infrastrutture e della mobilità a contrastare i tagli paventati da FS nel trasporto ferroviario da e verso il Continente.
L’ex Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, ebbe modo di ribadire che i progetti di dismissione del servizio ferroviario a lunga percorrenza erano legati all’assenso degli Enti Locali, nonostante le pressioni esercitate da questo Movimento Popolare, Il presidente Crocetta e L’assessore Pizzo hanno indossato gli abiti di Pilato per evitare di pronunciarsi contro i tagli presentati da FS ai sindacati il 2 febbraio u.s.
Per fare emergere la voce di dissenso del popolo siciliano è stata necessaria la Risoluzione proposta della deputata del M5S Valentina Zafarana, votata all’unanimità dai membri della IV Commissione dell'ARS compresi PD e PDL
La risoluzione impegna il Governo della Regione “…ad attivare ogni utile iniziativa allo scopo di garantire che il diritto alla mobilità dei siciliani non venga ridimensionato attraverso la soppressione del traghettamento dei treni a lunga percorrenza…”
Alla luce dei fatti, il nuovo Ministro Delrio non può che prendere atto della volontà del territorio e invitare FS ad archiviare definitivamente l’idea di soppressione del Servizio ferroviario universale da e per la Sicilia.
Il Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca accoglie con soddisfazione il risultato ottenuto alla Regione ma resta mobilitato in attesa delle prossime iniziative del Governo che non possono limitarsi a mantenere lo status quo. Il servizio essenziale dovuto ai cittadini versa in condizioni da terzo mondo dei trasporti, scientemente abbandonato a se stesso per disincentivarne l’utilizzo da parte di un’utenza valutata di serie B; la lotta di questo movimento andrà avanti fin quando non sarà colmato il gap di qualità del trasporto ferroviario fra la Sicilia e le Regioni destinatarie di ingenti investimenti per la realizzazione dell’alta velocità.
Rivendichiamo pari dignità e servizi essenziali efficienti, treni veloci su navi moderne per la garanzia della continuità territoriale e servizio di traghettamento con i mezzi veloci per il diritto alla mobilità nell’area integrata dello Stretto. NOI VOGLIAMO TUTTO!!!  






















Palermo-Catania "E ora ci dimenticheranno"

Il caso. Pessimismo nei paesi madoniti dopo l'interruzione dell'autostrada tra Scillato e Tremonzelli

Catania-Palermo, l'alternativa che non c'è

Palermo. Una richiesta importante da parte nostra all’assessore Pizzo e ai dirigenti di Trenitalia che questa nuova coppia di treni abbia le giuste coincidenze in arrivo a Catania per proseguire verso Messina e Siracusa e lo stesso dicasi a Palermo in direzione Trapani e che ai primi treni del mattino venga fissato l'orario di partenza alle 05.00 così come avviene per i treni da Messina a Palermo e viceversa.

domenica 12 aprile 2015

Treni pseudo veloci sulla Catania-Palermo

Si doveva aspettare questa inaspettata chiusura di un tratto dell’A19 per evidenziare il problema mobilità su ferro tra Palermo e Catania. Mercoledì 16 aprile era previsto un incontro tra i sindaci di Catania, Enna, Caltanissetta e Palermo per concordare due nuove coppie di treni, in vigore al cambio orario di giugno, sulla tratta ferroviaria, biblica riferita i tempi di percorrenza, Palermo-Catania. Questo evento eccezionale ha fatto sì di far partire, giustamente questo servizio ma ci lasciano in dubbio i lunghi tempi di percorrenza 191 minuti salvo ritardi, pari a 3 ore e 11 minuti. Sono trascorsi due anni dal 28 febbraio 2013 data della sottoscrizione da parte del governatore Crocetta del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) nel quale venivano evidenziato a pagina 8 (si allega slide Cis) i tempi di percorrenza attuali della Catania-Palermo in 2 ore e 45 minuti ma di questi orari di percorrenza a tutt’oggi nemmeno l’ombra. Una richiesta importante da parte nostra all’assessore Pizzo e ai dirigenti di Trenitalia che questa nuova coppia di treni abbia le giuste coincidenze in arrivo a Catania per proseguire verso Messina e Siracusa e lo stesso dicasi a Palermo in direzione Trapani e che ai primi treni del mattino venga fissato l'orario di partenza alle 5.00 così come avviene per i treni da Messina a Palermo. 

venerdì 3 aprile 2015

"Nuove navi e più fondi" Franza, sbarco a Catania

Messina addio, lo scalo etneo "ub" per le tratte con Napoli. Investiamo in una città con più sensibilità e infrastrutture.

Pendolari Siciliani: Pesce di aprile di Trenitalia in Sicilia su 150 treni monitorati 108 in ritardo

Visti i disagi subiti dei pendolari nella prima mattinata di ieri, abbiamo voluto fare un monitoraggio dei treni dell’intera giornata su alcune delle più importanti tratte ferroviarie siciliane. 
Monitoraggio che abbiamo voluto attuare non poteva essere un pesce d’aprile ma per renderci conto di tanto in tanto cosa succede alla circolazione ferroviaria nell’Isola.
Nell’attesa di capire se l’assessore ai trasporti Giovanni Pizzo si sia convinto a voler presentare ai pendolari i contenuti del “Contratto di Servizio” per il trasporto ferroviario, prima di essere sottoscritto dalla Regione Siciliana e da Trenitalia.
Ritornando al monitoraggio questi sono i risultati sulle tratte ferroviarie monitorate:
Trapani – Palermo
Treni monitorati 17 in orario 5 in ritardo 12 minuti accumulati di ritardo 75  
Agrigento – Palermo 
Treni monitorati 24 in orario 1 in ritardo 23 minuti accumulati di ritardo 447
Palermo – Messina
Treni monitorati 40 in orario 12 in ritardo 28 minuti accumulati di ritardo 249
Messina-Siracusa
Treni monitorati 69 in orario 24 in ritardo 45 minuti accumulati di ritardo 523
Il bilancio dei ritardi in questo primo giorno del mese di aprile riteniamo sia molto pesante visti i risultati: su 150 treni monitorati 42 di questi sono in orario e i rimanenti 108 hanno accumulato un ritardo complessivo di 1294 minuti pari a 21 ore e 34 minuti.
Una domanda ci sorge spontanea, quale penalità è prevista nel redigendo Contratto di servizio in una situazione del genere? Quali e che tipo di sanzioni sono previste all’impresa ferroviaria? Come verranno valutati i cinque minuti di ritardo dall’orario di arrivo che Trenitalia non considera come ritardo?
Ad oggi non ci è dato ancora conoscere i contenuti di questo contratto, in barba alla trasparenza e alla partecipazione di chi in tutti questi anni si è adoperato per migliorare le condizioni di viaggio e che doveva essere la base per la redazione di questo importante documento che detterà le regole per un trasporto ferroviario più efficiente ed efficace per l’utenza pendolare siciliana, ma all’assessore Pizzo tutto questo non interessa. 
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 1 aprile 2015

Trenitalia sopprime una coppia di treni sulla Modica-Ragusa-Gela

Ragusa. Dal 30 marzo altri due treni degli otto rimasti sono stati soppressi; si tratta dei treni 12554 Gela-Modica e del treno 12851 Modica-Gela. La motivazione (non comunicata ufficialmente) è che il materiale del treno 12581, che arriva a Gela dopo le ore 21, e che sosta tutta la notte presso quella stazione, è oggetto di continui furti di carburante. 
Trenitalia ha preferito eliminare il problema alla fonte, tagliando la coppia di treni, anziché promuovere azioni energiche contro i continui furti di carburante che hanno impedito diverse volte la partenza del treno la mattina successiva verso Ragusa e Modica. 
Adesso nel pomeriggio non circolano più treni sulla tratta, come già avviene nella maggior parte della giornata. Vale la pena ricordare che la scarsa circolazione di treni ha già provocato l'ossidazione dei binari e la messa fuori uso dei circuiti elettrici; cosa accadrà adesso? Si vuole provocare la chiusura della linea?
Mentre si annunciano lavori per 35 milioni di euro per la velocizzazione della tratta Canicattì-Licata-Gela-Comiso, che dovrebbero realizzare la sinergia treno-aereo, la realtà è sempre quella squallida dei tagli e del disprezzo per il servizio ferroviario in questa zona della Sicilia, da parte di chi detiene il servizio.
Mentre si lavora per rimettere in piedi il servizio di metropolitana di superficie a Ragusa che darebbe lustro a una linea storica interessante da molti punti di vista, e che oggi potrebbe fare un tuffo nella modernità di un servizio utile a tutta la comunità del comprensorio del Sud-Est, a Palermo pensano bene di tagliare i nostri pochissimi treni rimasti.
Mentre l'assessorato regionale assieme a RFI e Trenitalia da oltre un anno non rispondono alle richieste di incontro da parte del Comune di Ragusa per ripristinare il servizio pendolari sul territorio provinciale, ridotto a qualcosa di inservibile per i troppi tagli degli scorsi anni, i vertici ferroviari siciliani continuano ad affossare il trasporto su ferro che invece dovrebbero gestire e tutelare.
Non sappiamo se l'assessore regionale alle infrastrutture Pizzo sia al corrente di quanto accade in provincia d Ragusa. Sappiamo che per il 2 aprile ha convocato i sindaci dei capoluoghi di tutta la Sicilia per esporre le linee del contratto di servizio che sta siglando con Trenitalia. Cosa racconterà al sindaco e agli amministratori di Ragusa?  Che per questo territorio ci sono solo tagli, tagli e solo tagli, mentre le uniche idee di rilancio sono per Palermo, Catania e Messina?
Auspichiamo che la delegazione ragusana faccia sentire alta la propria protesta, chiedendo in premessa che i due treni soppressi due giorni fa vengano immediatamente reinseriti in servizio; che si ripristinino i treni per pendolari soppressi nel 2010 in modo da offrire un servizio decente a chi si muove per lavoro, e che si inserisca la metropolitana di superficie di Ragusa nell'accordo di servizio. Inoltre, auspichiamo che chiedano che il progetto di velocizzazione Canicattì-Comiso non sia un semplice intervento di manutenzione, ma un vero piano di rilancio che preveda il raccordo della linea attuale con l'aeroporto e la costruzione di una stazione ferroviaria all'aeroporto Pio La Torre.
Altrimenti non comprendiamo cosa sia stato invitato a fare il primo cittadino di Ragusa, e cosa ci vada a fare a Palermo il sindaco Piccitto se non chiede questo minimo di cose che rappresentano una modesta quota di quel risarcimento che il territorio aspetta per aver subito anni di depotenziamento della struttura ferroviaria e dei servizi erogati.
Ragusa, 1-4-2015
Il coordinatore provinciale CUB Trasporti - Pippo Gurrieri

lunedì 30 marzo 2015

Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia poco trasparente e partecipativo.

In merito alle ultime dichiarazioni dell’assessore ai trasporti Pizzo, rilasciate sul Contratto di Servizio, nell’assemblea dei sindacati al Palacultura di Messina il 25 marzo, cito testualmente: - Il contratto di servizio sta andando molto avanti, nel senso che noi non eravamo abituati perché non avevamo esperienza, ci stanno lavorando fortemente, l’azienda ci sta dando una mano. Il rapporto con i sindacati e le parti sociali è stato continuo su questa cosa….un contratto che durerà sino al 2020-.
Riferendoci a queste dichiarazioni che riteniamo irrazionali e strane, desideriamo fare alcune riflessioni:
1 – Abbiamo ripetuto più volte ed in tutte le sedi di stare attenti a Trenitalia nella redazione del contratto di servizio che farà valere, di sicuro, tutto il suo peso di monopolista, mentre l’assessore candidamente dichiara che l’azienda gli sta dando una mano. Cosa alquanto strana e assurda.
2 – Si è sempre parlato di sottoscrivere un “Contratto di Servizio Ponte” sino al 2018, per i tempi ristretti nel poter predisporre e bandire una gara pubblica per l’affidamento del trasporto ferroviario isolano, mentre l’assessore dichiara che la scadenza è il 2020, ed anche questa affermazione è illogica.
3 – Il rapporto con le parti sociali tra le quali pensiamo e presumiamo ci siano anche i comitati dei pendolari,  risale ad un incontro del 29/12/2014 andato deserto e ad una successiva email di invito a far pervenire delle proposte sul contratto di servizio dell’8/1/2015 senza conoscerne i contenuti e/o le linee guida del redigendo contratto. 4 - Contestiamo le recenti dichiarazioni dell’assessore Pizzo nel voler fare un tavolo tecnico con Trenitalia e i Sindacati escludendo a priori da questo tavolo i Comitati dei Pendolari Siciliani, almeno i più rappresentativi. Ribadiamo all’assessore Pizzo che nell’incontro del 19/12/2013, tra l’assessore pro-tempore Bartolotta, i Sindacati e i Comitati dei Pendolari, era stato chiesto e costituito un Comitato di verifica e controllo sul redigendo Contratto di Servizio, composto dai Sindacati e dai Comitati. Desideriamo capire perché l’assessore Pizzo, a differenza degli altri assessori che lo hanno preceduto (Bartolotta e Torrisi) non voglia tenere in considerazione l’impegno preso dalla Regione Siciliana cogliendo le opportunità e i suggerimenti che i maggiori utenti-pendolari possano dare al redigendo contratto.
5 – Sulla sfida treno-bus sulla Messina-Palermo, per l’assessore Pizzo è importante che sia il treno a vincere la sfida anche se di qualche minuto nei confronti del bus. Cosa intende fare l’assessore Pizzo a differenza di quanto volevano mettere in atto i precedenti assessori Bartolotta e Torrisi in merito alle concessioni del gommato? I precedenti assessori avevano paventato la possibilità di rivedere le concessioni dei bus  legandoli al servizio della mobilità ferroviaria eliminando così molte corse bus parallele agli orari delle corse dei treni, prevedendo invece un raccordo tra bus-treno-bus.
In Sicilia, per il dato che abbiamo trovato sul Tpl-extraurbano risalente al gennaio 2012, vengono effettuati e quindi rimunerati dalla Regione Siciliana 77.622.511 di km-bus e di questi circa il 25% pari a 19.316.309 km-bus vengono effettuati dall’Azienda Siciliana Trasporti.
Ci sembra doveroso fare un breve excursus sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia. La spesa prevista ammonta a 111,5 milioni di euro e 9,5 milioni sono i km/treno da mettere in esercizio in tutta la regione.
Abbiamo iniziato la nostra battaglia sul Contratto di Servizio da quel 7 settembre 2009 in cui a Roma venivano convocate tutte le regioni per sottoscrivere il Contratto. La Regione Siciliana, in quell’occasione rappresentata dall’assessore ai trasporti Nino Strano, vi partecipò ma non aderì prendendo qualche giorno di tempo. Di giorni ne sono trascorsi 1925 pari a 5 anni 6 mesi e 20 giorni circa ed ancora siamo lì ad aspettare questo fantomatico, poco trasparente e partecipato Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia. Da tenere presente che in tutti questi anni i Comitati dei Pendolari hanno dialogato con l’impresa ferroviaria Trenitalia ottenendo sempre risposte chiare, fattive e riscontrabili sulle proposte apportate al miglioramento dei servizi ferroviari. Tenuto conto, inoltre che l’impresa ferroviaria non era tenuta a confrontarsi con l’utenza dato che il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario era ed è a tutt’oggi intrattenuto con il Ministero dei Trasporti. E allora la domanda ci sorge spontanea se l’impresa ferroviaria Trenitalia ha fatto tesoro dalle informazioni suggerite dall’utenza-pendolare, perché l’istituzione Regione non vuole prendere e tenere in considerazione nè il Comitato di verifica e controllo né quanto hanno da dire i comitati dei pendolari sul redigendo contratto di servizio???

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 24 marzo 2015

Assemblea Popolare “Contro i tagli alla Continuità Territoriale “, che si terrà domani 25 marzo a Palazzo Zanca

In letteratura è ampiamente dibattuto il legame esistente tra lo sviluppo economico di un’area e la presenza di una buona rete infrastrutturale. Un forte e moderno servizio ferroviario è indispensabile per costruire un sistema dei trasporti efficiente ed efficace.
Cosa chiediamo, in occasione dell’Assemblea Popolare “Contro i tagli alla Continuità Territoriale“:   
§  che -Ferrovie dello Stato- predispongano un progetto di modernizzazione e velocizzazione inteso nel vero senso della parola per assicurare la continuità territoriale effettiva tra la Sicilia, l’Italia e l’Europa, non mettendo a rischio posti di lavoro anzi chiediamo di integrare i lavoratori ex Ferrotel.
§  che il Governo e la Regione Siciliana non cadano nella tentazione di ritenere che il trasporto pubblico - diritto costituzionale garantito - debba rientrare necessariamente nella logica del profitto: la continuità territoriale va assicurata con le giuste risorse pubbliche, al netto delle mere logiche di mercato.
§  al Governo e alla Regione Siciliana l’impegno ad assicurare sempre le risorse e le relative coperture finanziarie necessarie a garantire ai siciliani il diritto alla continuità territoriale con un servizio moderno di velocizzazione ed ammodernamento così come avviene in altre Stati europei.
§  di poter prendere visione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano, prima della sua sottoscrizione, per la realizzazione di uno strumento più a misura dell’utenza.
§  di sapere che fine ha fatto la gara pubblica per l’acquisto di n. cinque nuovi treni bandita circa un anno fa?
§  di conoscere a che punto è il nuovo Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità, strumento propedeutico per accedere ai finanziamenti pubblici europei per le infrastrutture?
§  di conoscere quali sono le infrastrutture ritenute prioritarie e strategiche per ottimizzare la viabilità ferroviaria, stradale, aerea e marittima?
A queste domande chiediamo risposte certe ed esaustive.
Per quanto riguarda  la Continuità Territoriale sullo Stretto di Messina, chiamiamo a raccolta tutte le forze sociali, sindacali e politiche attive sul territorio affinché tutti assieme si faccia un fronte comune contro questa decisione irricevibile ed inaccettabile da parte delle Ferrovie dello Stato, anche se rinviata a fine anno, per difendere i nostri diritti di cittadini italiani e, per chiedere un servizio di trasporto pubblico efficace adeguato alle esigenze di una mobilita moderna che non crei disagi e disservizi.
Non ci rassegneremo a vedere la Sicilia privata dei necessari collegamenti e respingiamo il ruolo passivo della Regione Siciliana, spettatrice di decisioni che la vedono privata di diritti irrinunciabili per tutti i residenti nell’Isola.
Il trasporto ferroviario e di traghettamento dei treni va rilanciato e diventi perno e volano degli scambi commerciali e vettore reale per il rilancio dell’economia e del turismo siciliano nell’ottica delle Reti e dei Corridoi Europei e Mediterranei.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

domenica 22 marzo 2015

Assemblea Popolare contro i tagli alla Continuità territoriale



La Continuità Territoriale un diritto per i Siciliani


Atm: ancora incognito lo stato di salute

Visioni contrastanti sul futuro dei trasporti pubblici messinesi, ma i fruitori sono soddisfatti del servizio. Il piano d'esercizio prevede 51 autobus e 8 tram ripartiti su 40 linee nei giorni feriali.

Coincidenze tra treni regionali e Frecce bianche in Calabria

Stretto di Messina accordo Fs-sindacati, ma l'Or.sa Trasporti conferma lo sciopero.

Treni in Sicilia, è lite

Basta annunci, servono fatti


Raddoppio FS. Cefalù-Castelbuono, lavori al via

Presentati a Pollina i dettagli dell'appalto. Partiranno il prossimo 9 aprile i lavori preliminari per il raddoppio ferroviario "Cefalù-Castelbuono". Ben 12,3 km di nuova linea, circa 20 km di tunnel (6 dei quali a doppia canna).

Sicilia isolata dalle Ferrovie, tutti muti tranne i vecchi

Vorrei precisare una volta per tutte che la Sicilia è un isola e in quanto tale è circondata dal mare e non ha alcun collegamento con quella terraferma chiamata continente o Italia.


La denuncia: "Impossibile prenotare i treni"

Un altro dato importante da prendere in considerazione e da non sottovalutare, è che Trenitalia ha già messo in vendita i biglietti per oltre la metà dei treni a percorrenza nazionale e internazionale dell’orario estivo di Trenitalia, in vigore dal prossimo 14 giugno 2015.
I viaggi ferroviari possono essere acquistati, con un anticipo massimo di 4 mesi, su tutti i sistemi di vendita Trenitalia e nelle agenzie di viaggio convenzionate.
L’apertura alle vendite consentirà di programmare per tempo gli spostamenti di lavoro, le vacanze estive nonché eventuali visite a Expo Milano 2015, in programma dall’1 maggio al 30 ottobre. 
Nonché di poter cogliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze nell’ampia gamma di prezzi e livelli di servizio disponibili.
La tranche posta in vendita comprende 240 treni: 142 Frecce, 21 Intercity, 16 Intercity Notte e 61 collegamenti da e per Svizzera, Francia, Austria e Germania. La stranezza è che di tutti questi treni al momento dalla Sicilia non è possibile poterli acquistare al massimo chi è interessato può prenotare la propria partenza da Villa san Giovanni.

martedì 17 marzo 2015

«Ferrovie, il potenziamento non passa da qui» Filippo Cavallo.

Vittoria. «In questa fase non è previsto alcun intervento nei passaggi a livello che circondano la città»
Vittoria non avrà alcun vantaggio o migliorie dal progetto di potenziamento della rete ferroviaria della tratta Canicattì-Gela-Comiso, almeno in questa fase del progetto che prevede la realizzazione della suddetta tratta in virtù dell'aeroporto di Comiso.
Un progetto del costo di circa 32 milioni di euro che nei fatti dovrebbe ridurre i tempi di percorrenza (anche se pare si tratti di sole 10 minuti) grazie alla rettifica del percorso e la sistemazione delle opere di sedime, cioè traversine e rotaie.
Ma in questa fase non è previsto alcun intervento in merito ai passaggi a livello che circondano la città di Vittoria.
A darne notizia, il vicesindaco, Filippo Cavallo, a margine dell'incontro parlemitano avuto con i dirigenti di Rfi-Rete ferroviaria Italiana in merito al progetto di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della linea Canicattì-Gela-Comiso.
"Il finanziamento attuale - dice - riguarda solo il rifacimento della tratta Canicattì-Gela-Comiso. Però mi è stato assicurato che gli interventi da noi richiesti potranno essere effettuati in un secondo momento".
In quella sede il vicesindaco Cavallo ha rappresentato le difficoltà e la pericolosità dei passaggi a livello presenti a Vittoria, diventando dei veri e propri cancelli che impediscono il regolare traffico veicolare: basta pensare alle difficoltà delle ambulanze per raggiungere l'ospedale o le persone da soccorrere.
In tal senso non sono nuove le denunce più volte fatte dalla Cna di Vittoria nel segnalare i diversi episodi accaduti e nel sollecitare l'amministrazione comunale ad intervenire per eliminare il pericolo.
Purtroppo allo stato attuale non sarà possibile far nulla, anzi chiedono al comune una seria documentazione in cui viene fotografata la situazione con relativi interventi e costi. "Per queste opere i vertici di Rfi - ha asserito - hanno chiesto al Comune una collaborazione tesa a fornire studi di massima e progetti preliminari, che potranno essere inseriti nella programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali".
Le notizie giunte da Palermo non confortano la locale Cna, sull'argomento da sempre in prima linea. "Valutiamo positivamente l'impegno dell'assessore Cavallo - ha dichiarato Giorgio Stracquadanio della Cna -. Ricordo che circa un anno e mezzo fa abbiamo anche presentato all'allora assessore una documentazione con una serie di soluzioni.
Da allora il silenzio".

Giovanna Cascone - La Sicilia - Sabato 14 Marzo 2015 Ragusa Pagina 39

lunedì 16 marzo 2015

Metropolitana, occasione mancata. Il docente universitario Russo ha fatto il punto della situazione al convegno della Cub

Ragusa. Il nodo centrale della questione metropolitana di superficie è che a Ragusa esiste già un'infrastruttura. Il professore Francesco Russo, docente di progetti di sistemi di trasporto presso l'università di Reggio Calabria, in occasione del convegno sulla metro-ferrovia che si è svolto alla sala Avis venerdì pomeriggio, ha ricordato ai ragusani la presenza di questa condizione fortunata per il territorio. 
Condizione che, però, non è sfruttata dal territorio stesso. Ed è questo il motivo principale per cui da anni la Cub trasporti cerca di persuadere gli enti locali, in particolare il Comune, ad avviare finalmente un percorso virtuoso che porti alla realizzazione della metro. 
Il convegno del 13 marzo è stato organizzato anche da Legambiente, dal Comitato pendolari siciliani e dal Comitato per il rilancio della ferrovia iblea, con il sostegno di "Insieme in città". Così come era accaduto otto giorni fa, in occasione della manifestazione organizzata alla stazione di Ragusa per "celebrare" il ventennale della mancata realizzazione della metropolitana di superficie, anche venerdì, mancavano i rappresentanti dell'amministrazione comunale, regolarmente invitati. 
Fra le figure istituzionali erano presenti solo Gianni Iacono, presidente del consiglio comunale, e il consigliere Ialacqua; presenti anche alcuni politici che hanno avuto un ruolo nel passato recente di Ragusa, come l'on. Giorgio Chessari, l'on. Franco Antoci, il sen. Gianni Battaglia, e i rappresentanti di diverse associazioni cittadine.
Ha aperto i lavori Pippo Gurrieri, che ha ripercorso la lunga storia della metropolitana di superficie di Ragusa, dal protocollo d'intesa Comune-Ferrovie del 1995 al progetto preliminare di Rete ferroviaria italiana del 2005, all'odierno Paes, sottolineando il paradosso di una infrastruttura esistente da oltre un secolo, che non si è riuscita ad adattare a metro. "Il costo previsto nel 1995 sarebbe stato di 8 miliardi e mezzo di lire, per 17 km, quando per costruire una metropolitana simile ma partendo da zero, i costi dell'epoca sarebbero stati superiori ai 400 miliardi. Qualsiasi amministrazione - ha detto Gurrieri - non si sarebbe lasciata sfuggire l'opportunità: a Ragusa lo hanno fatto tutte". Sono state poi proiettate le immagini sulle fermate che dovrebbero caratterizzare! la metro di oggi.
La prima è quella della Stazione di Ibla, poi Carmine, Ospedale Arezzo, Stazione centrale, Colajanni, Paestum/Masserie, Asi e capolinea, cioè Cisternazzi/nuovo ospedale. Gurrieri ha rimarcato come in 20 anni il progetto sia divenuto ancora più attuale. Giosuè Malaponti, responsabile del Comitato pendolari siciliani è intervenuto sul tema delle politiche di tagli di treni, come quelli annunciati sullo Stretto di Messina, e ha evidenziato i danni provocati dai ritardi per la firma del contratto di servizio. Il professore Russo ha fatto una puntuale analisi del percorso della metro e dell'estensione della città attorno ad esso. "Si può prevedere un flusso di viaggiatori, circa 20mila al giorno - ha detto il docente universitario - ma la metro dovrebbe funzionare per determinate ore di punta e, per il resto, dovrebbe essere attivato un Donnafugata-Modica e i treni per l'aeroporto di Comiso: tre segmenti all'interno della medesima giornata". Va, inoltre considerata oltre l'utenza cittadina quella turistica. "I turisti privilegiano il treno come mezzo per spostarsi. L'accordo 2014-2020 fra Italia ed Europa sta definendo ingenti finanziamenti per un'economia della sicurezza - ha aggiunto il professore Russo - e per interventi infrastrutturali basati sulla compatibilità ambientale. Da essi potrebbero arrivare le somme per nuovi mezzi da far circolare su questa linea".

Rossella Schembri - La Sicilia Domenica 15 Marzo 2015 Ragusa Pagina 34

sabato 14 marzo 2015

La Regione Siciliana tace. Traghettamento treni e modernizzazione sulla pelle dei Siciliani.

Attualmente il siciliano che deve andare a Roma da Palermo o da altre città acquista un biglietto per un treno Intercity mediamente sulle 55/60 euro ed in 11/12 ore, puntualità permettendo, arriva a Roma Termini.
Nell’ipotesi della rottura di carico paventata a partire dal 15 giugno p.v. gli stessi fruitori del servizio si troveranno ad acquistare un biglietto che si aggirerebbe intorno alle 75/85 euro e con un risparmio di tempo di 50/60 minuti ma con il disagio di scendere dal treno con i propri effetti personali, farsi una bella scarpinata per raggiungere un traghetto per la traversata, ridiscendere dal traghetto rifarsi un’altra passeggiata per risalire sul treno a Villa San Giovanni e ripartire.
Un altro dato importante da prendere in considerazione e da non sottovalutare, è che Trenitalia ha già messo in vendita i biglietti per oltre la metà dei treni a percorrenza nazionale e internazionale dell’orario estivo di Trenitalia, in vigore dal prossimo 14 giugno 2015.
I viaggi ferroviari possono essere acquistati, con un anticipo massimo di 4 mesi, su tutti i sistemi di vendita Trenitalia e nelle agenzie di viaggio convenzionate.
L’apertura alle vendite consentirà di programmare per tempo gli spostamenti di lavoro, le vacanze estive nonché eventuali visite a Expo Milano 2015, in programma dall’1 maggio al 30 ottobre. 
Nonché di poter cogliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze nell’ampia gamma di prezzi e livelli di servizio disponibili.
La tranche posta in vendita comprende 240 treni: 142 Frecce, 21 Intercity, 16 Intercity Notte e 61 collegamenti da e per Svizzera, Francia, Austria e Germania. La stranezza è che di tutti questi treni al momento dalla Sicilia non è possibile poterli acquistare al massimo chi è interessato può prenotare la propria partenza da Villa san Giovanni.
Non desideriamo fare nessuna considerazione in merito ma lasciamo questa riflessione a tutti i siciliani e alle eventuali prese di posizione del presidente Crocetta, dell’assessore ai trasporti Pizzo, dei sindaci delle aree metropolitane Accorinti, Bianco ed Orlando nella duplice veste di sindaco e di presidente dell’Anci Sicilia.
L’impegno che dovrebbero assumere nei confronti del ministro Lupi e dell’ad di Fsi Elia, è quello di non lasciare passare questa sorta di modernizzazione e velocizzazione che oltre al danno, rappresenta per i siciliani compresi i signori politici che ci rappresentano, una grande beffa.
Considerato che non tutti i mali vengono per nuocere, e che il divieto di ingresso al sindaco Accorinti nel palazzo della politica palermitana abbia convinto lo stesso sindaco di Messina, finalmente, a prendere carta e penna e scrivere al ministro Lupi per attestare che non è d’accordo al piano di dismissione e di ridimensionamento del traghettamento dei treni sullo Stretto così come proposto nell’incontro del 23 dicembre 2014.
Questo, infatti, era quello che chiedeva il ministro Lupi agli Enti Locali e precisamente dichiarare se favorevoli o no alla fantomatica ipotesi di modernizzazione e velocizzazione della rottura di carico del traghettamento dei treni da e per il nord, mettendolo nero su bianco.
Il sindaco Accorinti l’ha fatto e gli altri cosa stanno aspettando? Il presidente Crocetta e l’assessore Pizzo che pensano di fare? Il sindaco Bianco dell’aerea metropolitana orientale cosa ne pensa? Non ritiene opportuno intervenire per fermare questo scippo? Sarebbe anche lui disposto a scrivere al ministro Lupi per dichiarare il proprio dissenso a questa scelleratezza di isolamento definitivo dell’Isola?
E il sindaco Orlando dell’aerea metropolitana occidentale, nonché presidente dell’Anci che non ha ancora preso una posizione, non solo nei confronti dei suoi concittadini, ma a difesa e tutela di tutti i Comuni siciliani che rappresenta nelle sedi istituzionali, che si vedranno tagliare fuori e definitivamente da un servizio di trasporto universale che ci finisce di allontanare dal resto d’Italia e che tra l’altro la Costituzione ci garantisce?
Nelle more di un proficuo e tempestivo intervento da parte di chi ci rappresenta, speriamo dall’altro che “Ferrovie dello Stato” revochino da subito la decisione di sopprimere, a partire dal prossimo giugno, treni e navi impiegati per l’attraversamento dello Stretto, assicurando una continuità territoriale effettiva tra la Sicilia, l’Italia e l’Europa non mettendo a rischio i posti di lavoro e rafforzando il sistema di trasporto tra le due Italie.
Giosue Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 9 marzo 2015

Una mobilità sostenibile per una città sostenibile

Ragusa. Venerdì prossimo si terrà a Ragusa un convegno per dimostrare alla Città con documenti e video e fare vedere che la metropolitana potrebbe essere immediatamente realizzata nella città di Ragusa. Il convegno del 13 marzo dal titolo "Una mobilità sostenibile per una città sostenibile" che si terrà presso la sala Avis di Ragusa con inizio alle ore 17.00. 

sabato 7 marzo 2015

#Ilferribottenonsitocca - Conferenza Stampa

Il 2 febbraio 2015 le Ferrovie hanno ufficializzato l’Italia a due velocità, la discriminazione di Stato ha colpito ancora una volta la Sicilia e la Calabria, l’intenzione di dismettere la continuità territoriale da e per l’isola, con il conseguente ridimensionamento del servizio di traghettamento, è l’ennesimo schiaffo ad un meridione scientemente relegato ai margini della nazione, i diritti essenziali che in altre latitudini si potenziano nell’estremo sud vengono soppressi. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha presentato alla Commissione europea un piano organico di interventi infrastrutturali con richiesta di finanziamento in base ai bandi TENT-T 2014 ma non sono presenti progetti per la Sicilia. Questa volta il territorio non è disposto alla trattativa, le soggettività che hanno deciso di risvegliare la coscienza dei diritti si sono unite nel Movimento Popolare #ilferribottenonsitocca che continua a registrare adesioni e consenso. Non sarà la solita lotta di retroguardia per accettare il male minore, NOI VOGLIAMO TUTTO e non consentiremo a nessuno di attuare la logica dello scambio a perdere. Rivendichiamo treni europei su navi moderne a garanzia del servizio ferroviario universale presente in tutte le regioni d’Italia, trasferimento delle merci su rotaia per liberare le città dall’asservimento ai tir, metropolitana del mare con mezzi veloci per i pendolari dell’area integrata dello Stretto, metroferrovia in sinergia con il trasporto pubblico locale e tariffe integrate tra vettori di trasporto urbano ed extra urbano, contratto di servizio per il trasporto ferroviario regionale, potenziamento delle infrastrutture interne e modernizzazione dei convogli ferroviari.
Nessuno dei servizi essenziali può escluderne un altro, l’offerta dei treni a lunga percorrenza non può essere dimezzata con la promessa di un ipotetico potenziamento del traghettamento veloce per l’attraversamento dello Stretto a piedi, sono servizi differenti da proporre ad utenze con diverse esigenze, i progetti di baratto saranno respinti dal Basso, NOI VOGLIAMO TUTTO!!!
Dopo la manifestazione, quasi istintiva, di San Valentino, il Movimento Popolare si compatta, si organizza e fissa gli obiettivi: coinvolgere il territorio nella battaglia di civiltà, pressare gli Enti locali a rigettare il piano di dismissione di FS e rivendicare il potenziamento del diritto universale alla mobilità dell’uomo, sostenere le lotte dei lavoratori volte alla difesa dei livelli occupazionali e al potenziamento dei trasporti e della navigazione. #ilferribottenonsitocca sosterrà lo sciopero generale dei ferrovieri siciliani previsto per il prossimo 25 marzo e in coincidenza con la protesta annuncia un’assemblea popolare da preparare attraverso un percorso di confronto con il territorio siciliano e calabrese: quartieri, scuole, associazioni, lavoratori… Saranno momenti in cui si proverà a sfruttare l’intelligenza collettiva per avanzare proposte in tema di trasporti ponendo al centro le esigenze della popolazione:
10 marzo ore 17 incontro con l’associazione “Stai con noi”;
10 marzo ore 18 incontro con la popolazione calabrese presso “Nuvola Rossa” Villa S.G.;
11 marzo ore 10 consiglio della I e della II circoscrizione, aperto gli interventi dei cittadini, presso lo Stadio San Filippo (sede II Circoscrizione);
12 marzo ore 16,30 consiglio della III e della IV circoscrizione, aperto gli interventi dei cittadini, presso il Salone delle Bandiere del Comune di Messina;
13 marzo ore 18 Consiglio della V e della VI circoscrizione, aperto gli interventi dei cittadini, presso il salone della chiesa San Francesco d’Assisi a San Licandro;
Dal 10 al 20 marzo, assemblee studentesche presso i principali istituti scolastici superiori di Messina
25 Marzo ASSEMBLEA POPOLARE SICILIA E CALABRIA

Il Movimento invita inoltre tutte le associazioni e i movimenti cittadini che volessero organizzare incontri sulla tematica della mobilità a contattarci alla mail ilferribottenonsitocca@gmail.com  

Trasporti, Sicilia letteralmente a pezzi

Ancora ombre sul futuro dell'area dello Stretto tra rottura di carico e traghettamento veloce.Tpl ancora in attesa dei contributi regionali del 2014, sono a rischio 8 mila posti di lavoro e i collegamenti interni. 

La pazza idea del Ministro: Stop ai treni sullo Stretto

I trasporti tagliano 47 milioni e saltano gli Intercity sullo Stretto diurni tra la Calabria e l'Isola. Ma scoppia la polemica e il progetto si ferma. Fino a quando?


mercoledì 4 marzo 2015

A due anni dalla chiusura della tratta disagi sulla Trapani-Alcamo via Milo

A nulla secondo noi sono valse le interrogazioni e/o le interpellanze dei rappresentanti politici regionali e nazionali, se non a dimostrare che qualcosa la politica fa ma senza alcun risultato. Già nel 2003 erano stati stanziati 300 milioni per l’ammodernamento e la velocizzazione della Palermo-Trapani, e a distanza di dodici anni circa, tale opera viene inserita nello “Sblocca Italia” per un importo di 491 milioni di cui finanziati 2 milioni solamente.

lunedì 2 marzo 2015

Miglioramenti alla circolazione dei treni regionali veloci 3830 e 3831 sulla Me-Pa

Miglioramenti alla circolazione dei treni regionali veloci 3830 e 3831 sulla Me-Pa
Numerose segnalazioni, associate a varie raccolta firme, sono pervenute al nostro Comitato Pendolari Siciliani, in merito alle future restrizioni sulla circolazione dei treni in oggetto ed alla richiesta di inserimento della fermata presso la stazione di S. Stefano di Camastra.
Sul punto, molteplici sono le motivazioni addotte, tra le quali si ricordano la sicurezza del viaggio, il maggiore comfort rispetto agli altri mezzi di trasporto pubblici e/o privati, il minore esborso economico, etc.
In particolare:
1) il treno Rv 3830 Palermo ( 05.05 ) Messina (08.00) si è rivelato  un mezzo di trasporto puntuale e velocissimo, che consente l’arrivo  nella città di Messina in tempi minori rispetto ai vettori che  transitano sul gommato; inoltre la fermata presso la stazione  in premessa non pregiudicherebbe i tempi di circolazione del treno in quanto lo stesso arriva alla stazione di S. Agata Militello alle ore 06.43 per poi ripartire dopo cinque minuti per incrocio programmato con il treno R12755;
2) il treno Rv 3831 Messina (13.55) Palermo (17.29)  potrebbe consentire agli utenti  di  servirsi di un mezzo “ veloce “ rispetto al successivo treno  n. 12765, riducendo notevolmente i tempi di attesa; in questo caso  sarebbe auspicabile una leggera modifica alla attuale programmazione, nel senso di posticipare la partenza del citato treno dalla stazione di Messina C.le di 10-15 minuti in modo tale di evitare  la sosta forzata alla stazione di Patti, alla stazione di Capo d’Orlando , pari a  circa  15 minuti  complessivi e consentire ai numerosi Pendolari/Clienti di accedere al servizio nelle stazioni intermedie compatibilmente con le proprie esigenze di lavoro.
Quanto sopra premesso, si confida in un intervento, e si rappresenta l’urgenza in quanto tali restrizioni come da programmazione oraria entreranno in vigore da Giugno 2015.
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Sigg. Sindaci dei Comuni di: Termini Imerese, Cefalù, S. Stefano di Camastra, S. Agata Militello, Capo d’Orlando, Patti, Barcellona e Milazzo.
Mondì Francesco
Pendolari S.Agata Militello-Messina Comitato Pendolari Siciliani-CIUFER
  

sabato 28 febbraio 2015

Orsa e Pendolari: nelle mani di nessuno. La Continuità Territoriale ha i mesi contati

A 14 giorni dalla manifestazione di Messina Ilferribottenonsitocca” ci sembra che la musica non sia cambiata, anzi pare che si stia intonando il “de profundis” della Sicilia con la complicità di tutta la classe politica regionale e nazionale.

Gira e rigira il taglio, anche se fra le righe, del traghettamento dei treni diurni c’è, come si evince dall’ultimo intervento di alcuni deputati siciliani nella Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. #ilferribottenonsitocca #pendolarisiciliani #lacontinuitàterritorialehaimesicontati

venerdì 27 febbraio 2015

Sicilia: "La Continuità territoriale ha i mesi contati"

Messina.Vien proprio da dire che politicamente la Sicilia è nelle mani di nessuno, non è un improperio gratuito, è la realtà dei fatti! A 14 giorni dalla manifestazione di Messina “Ilferribottenonsitocca” ci sembra che la musica non sia cambiata, anzi pare che si stia intonando il “de profundis” della Sicilia con la complicità di tutta la classe politica regionale e nazionale. Gira e rigira il taglio, anche se fra le righe, del traghettamento dei treni diurni c’è, come si evince dall’ultimo intervento di alcuni deputati siciliani nella Commissione Trasporti della Camera dei Deputati. Se l’ultimo comunicato stampa su Fsnews.it ci rassicurava che nessun taglio ci sarebbe stato ai servizi di traghettamento dei treni e quindi dato per certo che i tagli erano rientrati, dalla risposta di giovedì 26 febbraio 2015 del sottosegretario De Caro sembra invece confermato il progetto già messo in atto nell’incontro dell’11 novembre 2014 e riconfermato in data 02 febbraio 2015. Leggendo la risposta del sottosegretario si conferma in gran parte il piano di dismissione di RFI, De Caro ha dichiarato, senza possibilità di interpretazione, che è allo studio l’ipotesi di rottura di carico tra Villa S.G. e Messina per dirottare i passeggeri, a piedi, sui mezzi veloci. E’ evidente che l’On. Zappulla non conosce bene il significato di Servizio Universale a lunga percorrenza, presente in tutte le regioni d’Italia, nel quale è compreso il diritto dell’utenza siciliana a raggiungere il continente senza scendere dal treno per attraversare lo Stretto da semplici pedoni con il bagaglio a seguito. Il sottosegretario De Caro nella sua risposta ha venduto il solito fumo parlando di un moderno servizio di traghettamento veloce che in realtà esiste da quasi 10 anni per le esigenze dei pendolari dello Stretto e adesso lo si vuole utilizzare anche per trasbordare i passeggeri dei treni nella sponda opposta. La classica fava per prendere due piccioni che presto consentirà al governo di risparmiare i 47 milioni per la continuità territoriale siciliana che proprio non vuole più spendere. Se si aggiunge che nella richiesta di finanziamenti europei in base ai bandi TENT-T (Trans-European Transport Network) sono presenti progetti ferroviari e marittimi per tutte le regioni tranne che per la Sicilia, si conferma che politicamente l’isola è nelle mani di nessuno. Alla luce dei fatti è arrivato il momento che gli Enti Locali, chiamati in causa dal Ministro Lupi per dare l’assenso al progetto di dismissione, la smettano con i giochi di parole e scrivano due righe chiare al Ministro dichiarando che la Sicilia non è disposta a scegliere fra i mezzi veloci e le navi traghetto, i primi servono per i pendolari mentre le navi a quattro binari sono insostituibili per la continuità territoriale ferroviaria. Treni veloci su navi moderne e metropolitana del mare per gli abitanti dell’area integrata dello stretto. NOI VOGLIAMO TUTTO!!!
Non saranno le rassicurazione dell’Onorevole Garofalo a salvare il diritto costituzionale e neanche la solidarietà del Presidente Crocetta ed i voli pindarici del Sindaco Accorinti che ha presentato un futuristico piano di mobilità per lo Stretto senza specificare quanti treni e quante navi sono necessarie per garantire il servizio universale. Il modo per fermare la discriminazione che il Governo vuole riservare ai siciliani c’è: gli Enti locali prendano carta e penna e rigettino il piano che RFI ha presentato il 2 febbraio, se non lo faranno in tempo utile saranno complici dell’annunciata dismissione. Intanto resta confermato lo sciopero generale dei ferrovieri del 25 marzo che FSI poteva evitare convocando i sindacati per revocare il progetto del 2 febbraio; basta questo per capire che dietro le parole fumose e l’inadeguatezza della politica il progetto di dismissione è confermato.

      Comitato Pendolari Siciliani Ciufer
                         OR.S.A. Sicilia
                   Giosuè Malaponti
                        Mariano Massaro

giovedì 26 febbraio 2015

Tratta ferroviaria Trapani-Palermo Via Milo chiusa da due anni.

Un altro anno è trascorso, e sono due, dalla chiusura della tratta ferroviaria Alcamo-Trapani Via Milo avvenuta, il 25 febbraio 2013, per i continui smottamenti al sedime ferroviario. Un falso allarme è stata la riapertura alla circolazione ferroviaria, domenica 23 novembre 2014, in occasione della manifestazione “ In treno per Segesta - Un viaggio attraverso le Terre degli Elimi” organizzata col sostegno del GAL Elimos, dell’Assessorato Regionale ai BB.CC ed altre associazioni, in quell’occasione esultammo ma con l’amara sorpresa che l’indomani fu nuovamente richiusa al traffico ferroviario. A nulla secondo noi sono valse le interrogazioni e/o le interpellanze dei rappresentanti politici regionali e nazionali, se non a dimostrare che qualcosa la politica fa ma senza alcun risultato. Già nel 2003 erano stati stanziati 300 milioni per l’ammodernamento e la velocizzazione della Palermo-Trapani, e a distanza di dodici anni circa, tale opera viene inserita nello “Sblocca Italia” per un importo di 491 milioni di cui finanziati 2 milioni solamente. Perché a distanza di 2 anni la tratta ferroviaria è ancora chiusa? Quanto è stato speso per ripristinare la tratta Alcamo-Trapani Via Milo per far transitare il treno storico sino a Segesta? Siamo convinti che le sole interrogazioni parlamentari servano a ben poco, occorre una forte presa di posizione di tutta la classe politica per far sì che tutte le cifre snocciolate in questi 12 anni non restino solo fiumi di parole e inchiostro ma, una volta per tutte, che si concretizzino per migliorare le infrastrutture siciliane che una dopo l’altra vengono chiuse per mancanza di investimenti che in realtà sulla carta ci sono.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer