Presentati a Pollina i dettagli dell'appalto. Partiranno il prossimo 9 aprile i lavori preliminari per il raddoppio ferroviario "Cefalù-Castelbuono". Ben 12,3 km di nuova linea, circa 20 km di tunnel (6 dei quali a doppia canna).

Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
Visualizzazione post con etichetta rfi. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta rfi. Mostra tutti i post
domenica 22 marzo 2015
venerdì 13 febbraio 2015
Continuità Territoriale: Certezze e Futuro per la Sicilia
Tenuto
conto che nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche… così
termina l’art. 16 della Costituzione Italiana, ma la Sicilia è un caso a parte.
Non
devono bastare le rassicurazioni dell'Ad di Fsi Elia, non devono bastare le risposte
del Ministro Lupi, non deve bastare la richiesta del governatore Crocetta è ora
che in Sicilia si vedano i fatti ed in maniera concreta e tangibile.
E’
arrivato il momento che i politici aprano gli occhi su una realtà che sino ad
oggi non hanno voluto vedere affinché tutti assieme, amministratori, cittadini,
associazioni, lavoratori, studenti diventino protagonisti delle scelte che
riguardano il nostro territorio e un nuovo modello di sviluppo. Un sistema dei trasporti efficiente ed
efficace e di qualità, rappresenta una condizione irrinunciabile per lo
sviluppo economico e sociale della Sicilia. E’ fondamentale iniziare ad
avviarne un processo di riorganizzazione, riqualificazione e sviluppo attuato
con criteri programmatori, che ne superino l’attuale condizione di
arretratezza. Chiediamo che:
Il
cittadino siciliano deve poter disporre di un sistema di trasporto che soddisfino
le proprie esigenze.
Il
cittadino siciliano non si aspetta semplicemente di essere trasportato in
condizioni di trasporto sempre più sicure, desidera anche condizioni di
trasporto semplici e flessibili, soprattutto quando deve adoperare più modi di
trasporto.
Il
cittadino siciliano desidera, inoltre, che i suoi diritti siano meglio
tutelati, potendo disporre di trasporti pubblici più razionali.
La
Sicilia ha diritto ad avere gli stessi servizi del resto d'Italia e non solo,
la mobilita è un diritto dei Siciliani ed un dovere dello Stato assicurare la
Continuità territoriale alla Sicilia.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
Etichette:
comitato pendolari,
continuita territoriale,
giosue malaponti,
ilferribottenonsitocca,
regione sicilia,
rfi,
traghettamento sullo stretto,
trenitalia
martedì 10 febbraio 2015
Sicilia. La Continuità Territoriale negata anche sul portale internet di Trenitalia.
Sicilia.Governo, Ferrovie dello Stato e la Continuità Territoriale della Sicilia.
La Continuità Territoriale negata anche sul portale internet di Trenitalia.
La Continuità Territoriale negata anche sul portale internet di Trenitalia.
Viaggiare
in treno o meglio programmarsi un viaggio in treno per raggiungere la Sicilia è
ormai un serio problema. Da diversi mesi un individuo qualsiasi che vorrebbe
programmarsi un viaggio in treno, da qualsiasi parte d’Italia, ed entra nel
portale Trenitalia – Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane www.trenitalia.com ed
accede alla ricerca rapida si vede apparire una schermata di un’Italia mutilata
e per di più con un invito a cliccare su una città della mappa, dove mancano
Sicilia e Sardegna.
Quale
può essere la chiave di lettura per un utente che apre tale ricerca?
Forse
l’Italia ferroviaria finisce a Reggio Calabria?
E’
il segno da cogliere per i Siciliani della fine della Continuità Territoriale?
A prescindere da tutto venga ricostituita la cartina geografica dell’Italia non
tenendo conto se avrà o meno i treni per poterla percorre in lungo e largo e ad
alta velocità.
Giosue
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
lunedì 9 febbraio 2015
La Regione conosceva bene il piano Ferrovie sullo Stretto
In
merito all’articolo «A Messina la sfida fra Trenitalia e Rfi» - Pizzo: «Lo
Stretto è diventato un campo di battaglia» sul quotidiano La Sicilia di giovedì
5 febbraio, desideriamo intervenire per fare presente alcuni aspetti sulle
dichiarazioni dell’Assessore Pizzo.
domenica 8 febbraio 2015
Stretto di Messina e le (mezze) verità nascoste.
In
merito all’articolo «A Messina la sfida fra Trenitalia e Rfi» - Pizzo: «Lo
Stretto è diventato un campo di battaglia» sul quotidiano La Sicilia di giovedì
5 febbraio, desideriamo intervenire per fare presente alcuni aspetti sulle
dichiarazioni dell’Assessore Pizzo.
L’assessore ci racconta
la favoletta del fratello ricco e del cugino povero, parafrasando su Rfi e Trenitalia i
due gestori ferroviari, il primo per le infrastrutture ed il secondo per il
trasporto. Continua dicendo che sui
treni diurni a lunga percorrenza non c’è nulla di ufficiale. Prosegue
accennando ad uno scontro in atto e ad una prova di forza all’interno di
Ferrovie dello Stato tra le diverse anime del sindacato all'indomani
dell'uscita di scena di Mauro Moretti, finendo col dichiarare cito
testualmente: «A me pare che il campo di battaglia individuato e bene visibile,
lo Stretto, si presti a perfezione per lo schieramento delle contrapposizioni.
Spacca in due il Paese. Ed in conclusione afferma: “Occorre guardare al futuro in ogni caso. Che le ferrovie facciano investimenti
da Paese moderno per lo sbarco e l'imbarco di passeggeri e bagagli. Occorrono
investimenti organizzativi di prospettiva se vogliamo fare le cose sul serio”.
E’
partito da molto lontano l’assessore Pizzo nel fare la sua disamina sul grave
taglio del traghettamento dei treni da e per il nord contestualmente alla
definitiva cessazione della Continuità
territoriale, che se non vado errato non cita mai nel suo intervento.
Però
alla fine dell’articolo, con la sua
ultima dichiarazione, l’assessore Pizzo ha confessato candidamente di essere a
conoscenza del progetto di smantellamento del traghettamento e della definitiva
perdita del diritto alla Continuità sullo Stretto. A chiusura dell’incontro
romano sulla vertenza, di venerdì 6 febbraio, veniamo a conoscenza che già in una riunione dello scorso 11 novembre
2014, a cui oltre al ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi e ai vertici di Rfi e Blueferries,
erano presenti l’assessore dei
Trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele (oggi ex), l’assessore dei Trasporti della Regione Siciliana Giovanni Pizzo, il
sindaco di Messina Renato Accorinti e il suo assessore alla mobilità
Gaetano Cacciola, erano state
delineate e condivise le linee principali di questo progetto di smantellamento
dello Stretto.
Nei
fatti, il mantenimento del
traghettamento dei due Intercity notte mentre dei tre rimanenti Intercity
diurni il traghettamento dei passeggeri con navi veloci, predisponendo
interventi anche infrastrutturali negli scali di Villa S.G, Reggio C. e Messina
per agevolare il passaggio treno/nave dei passeggeri, a partire dal cambio
orario del 13 giugno 2015. La domanda mi sorge spontanea: se già l’assessore Pizzo da circa tre mesi era a
conoscenza di questa eventuale ed ipotetica operazione sui tagli ai treni da e
per il nord, perché l’ha tenuta nascosta sino ad oggi? In conclusione dal
2009 abbiamo ottenuto le cinque coppie
di treno da e per il nord e per nessun motivo la regione Sicilia deve cedere a
questa assurda operazione di ammodernamento perché sarebbe il preludio, nel
giro di un anno, alla definitiva
scomparsa dei treni a lunga percorrenza compresi i due Intercity notturni
che al momento resteranno in esercizio, fino al completamento delle
infrastrutture per il traghettamento treno/navi.
Giosuè
Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufermercoledì 31 dicembre 2014
Comitato Pendolari Siciliani:Ai primi fiocchi di neve traffico ferroviario paralizzato in Sicilia
Ai primi
fiocchi di neve paralizzato il traffico ferroviario in Sicilia. Moltissimi sono
i disagi nel trasporto ferroviario in tutta l’isola.
Sulla
Messina-Catania-Siracusa sui primi quindici treni del mattino 4 i treni
soppressi, 3 in anticipo di qualche minuto, uno in orario e otto con un ritardo
complessivo di 11 ore e 28 minuti.
Sulla
Messina-Palermo sui primi quattordici treni del mattino, 4 i treni soppressi,
uno in anticipo di pochi minuti, uno in orario e i restanti otto treni con un
ritardo di circa 6 ore e 29 minuti.
Sulla
Palermo-Agrigento i sette treni previsti nella prima mattinata sono stati tutti
soppressi.
Rete
Ferroviaria Italiana ha inoltre messo in azione il piano anti-neve che prevede
il presidio, con uomini e mezzi, delle zone dove le condizioni meteorologiche
potrebbero ulteriormente peggiorare e l’attivazione dei Centri operativi
territoriali per il monitoraggio.
No
comment!!!
Auguri
per un proficuo 2015
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
mercoledì 3 dicembre 2014
Caltagirone-Gela la demolizione del ponte sulla rivista Today's Railways di dicembre 2014
Caltagirone. La demolizione delle campate dell'ex linea ferrata per Niscemi e Gela demolito il 7 di ottobre 2014. Il viadotto che, come si ricorda, si sbriciolò fra l'ottavo e il decimo pilone l'8 maggio 2011 e, 38 giorni più tardi, fece addirittura registrare un ulteriore cedimento, brillerà nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 14. L'abbattimento, mediante le cariche di esplosivo, avverrà a più riprese, per contenere al massimo gli effetti della deflagrazione. Abbiamo collaborato con la rivista fornendo delle informazioni e alcune nostre foto e per questo ringraziamo il sig. Marco Cacozza.
mercoledì 12 novembre 2014
Le Ferrovie non conoscono le priorità in Sicilia
Il Comitato Pendolari:"Non è la Catania-Palermo, ma sono la Giampilieri-Fiumefreddo e la Castelbuono-Patti"
Palermo.
Dopo la conversione in legge del decreto "Sblocca Italia", che
dovrebbe velocizzare la realizzazione dell'Alta velocità "light"
Messina-Catania-Palermo, il Comitato dei Pendolari Siciliani guidato da Giosuè
Malaponti torna alla carica, denunciando ritardi e incongruenze nella rete
ferroviaria siciliana.
«Oggi più che mai - sottolinea Giosuè Malaponti - il completamento del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo e della Castelbuono-Patti costituiscono una priorità rispetto alla costruzione della tratta Catania-Palermo».
«Oggi più che mai - sottolinea Giosuè Malaponti - il completamento del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo e della Castelbuono-Patti costituiscono una priorità rispetto alla costruzione della tratta Catania-Palermo».
Etichette:
castelbuono-patti,
comitato pendolari,
giosue malaponti,
raddoppio catania-palermo,
raddoppio fiumefreddo-giampilieri,
rfi,
sblocca italia
lunedì 10 novembre 2014
Trapani-Palermo si torna a protestare, da due anni tratta ferrata interrotta
Come al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli assessori regionali alle infrastrutture e trasporti che si sono alternati e, nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla chiusura alla circolazione ferroviaria della Alcamo-Trapani Via Milo, almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria dei propri concittadini.
Raddoppio FS Fiumefreddo-Giampilieri, a giorni la scelta del tracciato
Di raddoppio e spostamento del tracciato ferroviario sulla
Messina-Catania del tratto Fiumefreddo-Giampilieri, se ne parla ormai da oltre
20 anni...
domenica 9 novembre 2014
Alcamo-Trapani Via Milo nel dimenticatoio.

Dal
25 febbraio 2013, data della chiusura definitiva di questa importante relazione
ferroviaria, a nulla sono valse le proteste del Comitato Pendolari Siciliani, a
nulla sono valse le interrogazioni parlamentari sia all’Ars che in Parlamento.
Come
al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli
assessori regionali che si sono susseguiti dalla chiusura di questa tratta
ferroviaria e nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla
chiusura almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria.
Da
notare che, a differenza della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sulla Via
Milo non vi è nessun ponte da abbattere ma l’eventuale ed ulteriore ripristino
della sede ferroviaria dovuto allo smottamento.
E’
da anni che si parla della velocizzazione della Trapani-Palermo sui Contratti
di Programma e sui quotidiani, e tra l’altro negli ultimi anni sono state
prospettate nuove infrastrutture e/o l’ammodernamento delle stesse nel Piano
per il Sud, nel Decreto del Fare, dove erano previsti circa 2 miliardi di euro
per interventi immediatamente cantierabili per infrastrutture ferroviarie,
stradali, etc., e per finire il Decreto Sblocca Italia che per il raddoppio
della Trapani-Palermo prevede una spesa di 491 milioni di cui 2 milioni
finanziati e il resto da finanziare. Per la stessa opera nel 2003 erano
previsti 300 milioni e a distanza di undici anni non solo non è stata
realizzata ma il costo è aumentato di oltre il 50%.
Riteniamo
doveroso chiedere al nuovo assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Giovanni
Battista Pizzo e al Dirigente generale per le infrastrutture dott. Giovanni Arnone
se sono a conoscenza della chiusura di questa tratta, se sono a conoscenza
degli intenti di Rete Ferroviaria Italiana, se hanno sollecitato a RFI la
riapertura di questa tratta ed eventualmente di chiedere a Rete ferroviaria
Italiana, gestore dell’infrastruttura, cosa intende fare di questa importante infrastruttura
chiusa da oltre venti mesi.
Non
è immaginabile che l’arretratezza infrastrutturale o l’eventuale ed ulteriore
chiusura di infrastrutture ferroviarie siano dovute allo scarso interesse della
Regione nell’attenzionare e nel richiedere interventi e finanziamenti per il
ripristino e la riattivazione delle stesse e per evitare il continuo e assurdo smantellamento
delle infrastrutture e del trasporto ferroviario siciliano in questi ultimi
anni.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari
Siciliani - Ciufer
martedì 28 ottobre 2014
Smantellamento binari, Spataro blocca i lavori
Comiso. Sventato, per la seconda volta, il tentativo di smantellamento della
stazione ferrovia casmenea. L'episodio, portato alla luce dalla Cub Trasporti,
si è verificato qualche giorno fa, quando la ditta appaltatrice, scortata da
dipendenti di Rfi, si è presentata alla stazione di Comiso per asportare le
rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo binario. Il tentativo
non è andato in porto perché il sindaco Spataro si è messo di traverso,
convincendo il direttore di Rfi, esattamente come un anno fa, a sospendere per
la seconda volta l'intervento. Al primo cittadino comisano, il plauso della Cub
Trasporti. "La presa di posizione del sindaco Spataro - commenta il
coordinamento provinciale della Cub - è in linea con quanto da anni andiamo
dicendo ai sindaci: sono i comuni i veri proprietari degli impianti ferroviari
insistenti sui loro territori, e gli amministratori hanno il dovere di
difenderli e farli funzionari, contro qualsiasi pretesa esterna di
smantellarli".
Per la Cub, se da un lato la natura giuridica di Rfi, una Spa a totale proprietà pubblica, definisce il suo ruolo di ente preposto all'attività di manutenzione e potenziamento della rete ferroviaria, dall'altro, tale gestione, dev'essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
L. F. - La Sicilia - Domenica 26 Ottobre 2014 RG Provincia Pagina 34
Per la Cub, se da un lato la natura giuridica di Rfi, una Spa a totale proprietà pubblica, definisce il suo ruolo di ente preposto all'attività di manutenzione e potenziamento della rete ferroviaria, dall'altro, tale gestione, dev'essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
L. F. - La Sicilia - Domenica 26 Ottobre 2014 RG Provincia Pagina 34
domenica 26 ottobre 2014
Cub Trasporti Ragusa. No allo smantellamento dei binari alla stazione di Comiso
Ragusa.Lunedì
scorso si era ripresentata la ditta appaltatrice, scortata da dipendenti di
RFI, per asportare le rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo
binario di Comiso, in attuazione di quel progetto infelice che vuole
“semplificare” l’impianto, cancellando la stazione e riducendola a semplice
fermata, con un solo binario.
Una
stazione ha compiti di incroci, precedenze, manovre, garaggio treni; nel
momento in cui vi si lascia solo il binario di corsa quella stazione è morta.
Lo
scorso anno, esattamente il 23 ottobre, grazie all’appello di CUB Trasporti,
diversi cittadini e anche amministratori e politici comisani, irruppero
all’inizio della notte nel cantiere e impedirono fisicamente che lo scempio si
attuasse, ottenendo una sospensione. Ma lo stallo della vertenza ferroviaria in
provincia ha fatto si che RFI continuasse a covare i suoi propositi; dopo aver
modificato la tecnologia dell’impianto, adesso occorreva eliminare il deviatoio
per chiudere la partita.
Ci ha
pensato il sindaco di Comiso Filippo Spadaro questa volta ad alzare la voce con
i vertici di RFI: “La stazione non si tocca!”. La sua determinazione,
rafforzata anche da tutta una serie di impegni in itinere riguardanti progetti
di manutenzione e velocizzazione tra Licata-Gela e Vittoria-Comiso, alla fine
ha convinto il direttore di RFI a sospendere per la seconda volta l’intervento.
La CUB
Trasporti vuole sottolineare come la presa di posizione del sindaco Spadaro sia
in linea con quanto da anni andiamo dicendo ai sindaci: sono i comuni i veri
proprietari degli impianti ferroviari insistenti sui loro territori, e gli
amministratori hanno il dovere di difenderli e farli funzionari, contro
qualsiasi pretesa esterna di smantellarli.
La
natura giuridica di RFI, una Spa a totale proprietà pubblica (Ministero del
tesoro), definisce il suo ruolo di ente preposto all’attività di manutenzione,
potenziamento tecnologico e infrastrutturale della rete ferroviaria, ma anche
che tale gestione dev’essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
E’
questo un nodo importante, che purtroppo molti amministratori non hanno
compreso, mantenendo un’attitudine eccessivamente morbida e passiva, se non un
disinteresse totale, rispetto ai progetti di ridimensionamento della nostra
rete ferroviaria. E’ ora che si sveglino!
D’altra
parte, non si può rimanere eternamente sulle difensive; il traffico ridotto ai
minimi storici sta creando non pochi problemi, dato che i binari poco
utilizzati tendono ad ossidarsi, creando difficoltà alla circolazione. Occorre
al più presto invertire la tendenza; far sentire la propria voce; non fidarsi
dei tempi lunghissimi di Regione e vertici ferroviari, poco interessati al
territorio del sud-est.
Da
febbraio 2014 si attende un incontro a Palermo per l’immissione di nuovi treni
per pendolari e turisti; il 3 ottobre ci siamo incontrati con il sindaco di
Ragusa e con l’on. Foti, ribadendo la necessità di un incontro a Ragusa con
l’assessore Torrisi. E’ già trascorso quasi un mese, e a Palermo tutto tace.
Ragusa,
25-10-2014 Coordinamento provinciale CUB Trasporti
mercoledì 8 ottobre 2014
Treno fermo in galleria per 50 minuti. Segnalazione del Comitato Pendolari Siciliani
E’ il terzo caso dopo quello del 10 settembre accaduto al treno 12788 nella stessa galleria e il successivo avvenuto il 22 settembre nella galleria Peloritana al treno 3832 Palermo-Messina. All’indomani del primo caso avevamo inoltrato a Rete Ferroviaria Italiana una richiesta di chiarimenti se nella galleria tra Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina e nelle altre gallerie vi è la copertura del servizio di telefonia GSM-R e se vi sono all’interno delle gallerie gli impianti fissi di telefonia e se oltre alla telefonia mobile di servizio GSM-R vi è la possibilità di accedere alle linee telefoniche degli altri gestori di telefonia mobile visti gli accordi con gli stessi per la copertura del servizio in galleria all’utenza.
lunedì 6 ottobre 2014
Soppressioni, ritardi e stop in galleria
Il
treno dopo aver percorso circa 600/800 metri dall’ingresso in galleria (siamo
in doppio binario) viene fermato ad un segnale di marcia rosso (ore 14.40
circa).

Rientrati
a bordo treno dopo una sosta di circa 50 minuti si ripartiva in direzione
Guardia Mangano-S.Venerina.
E’
il terzo caso dopo quello del 10 settembre accaduto al treno 12788 nella stessa
galleria e il successivo avvenuto il 22 settembre nella galleria Peloritana al
treno 3832 Palermo-Messina. All’indomani del primo caso avevamo inoltrato a
Rete Ferroviaria Italiana una richiesta di chiarimenti se nella galleria tra
Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina e nelle altre gallerie vi è la copertura
del servizio di telefonia GSM-R e se vi sono all’interno delle gallerie gli
impianti fissi di telefonia e se oltre alla telefonia mobile di servizio GSM-R vi
è la possibilità di accedere alle linee telefoniche degli altri gestori di
telefonia mobile visti gli accordi con gli stessi per la copertura del servizio
in galleria all’utenza.
A
quasi un mese dalla nostra richiesta non abbiamo ottenuto nessun chiarimento.
Il
24 settembre dopo l’altro caso successo nella galleria Peloritana abbiamo ritenuto
opportuno scrivere una lettera inoltrata a mezzo Pec al ministro Lupi, all’ANSF
(Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie), al dirigente generale per
le investigazioni ferroviarie ed all’assessore regionale ai trasporti Torrisi
ed anche qui siamo in attesa di una risposta.
Non
desideriamo creare nessun allarmismo ma è pur vero che delle risposte ci
dovranno essere date.
Il
bilancio della giornata di sabato 4 ottobre sulla relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa:
n.5 treni soppressi per un totale di 345 km/treno e su 46 treni monitorati 20 treni
hanno accumulato 7 ore e 51 minuti di ritardo considerato che i treni
monitorati sono stati quelli con un ritardo superiore ai 5 minuti.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
Alcune delle immagini scaricate dal sito viaggiatreno.it
Ponte ferroviario, è scattato il countdown
Caltagirone.
La demolizione delle campate dell'ex linea ferrata per Niscemi e Gela in programma
da martedì
A
Caltagirone è ormai tutto pronto per la demolizione del ponte ferroviario lungo
l'ormai ex linea ferrata Caltagirone-Niscemi-Gela. Alla Prefettura di Catania,
che ha coordinato le fasi logistiche, spetterà il compito di garantire la
sicurezza. Il countdown s'è iniziato: da oggi mancano tre gi! orni. Martedì 7 e
mercoledì 8 ottobre il fascio d'azione investirà un raggio di 500 metri e
interesserà l'evacuazione di almeno 200 abitazioni. Agli agenti del
commissariato di ps, coordinati dal vicequestore aggiunto Marcello Ariosto,
spetterà la funzione di garantire la sicurezza e l'incolumità.
Il
viadotto che, come si ricorda, si sbriciolò fra l'ottavo e il decimo pilone l'8
maggio 2011 e, 38 giorni più tardi, fece addirittura registrare un ulteriore
cedimento, brillerà nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 14.
L'abbattimento, mediante le cariche di esplosivo, avverrà a più riprese, per
contenere al massimo gli effetti della deflagrazione. Ieri, al municipio di
Caltagirone, si è tenuto un incontro, al quale hanno partecipato i
rappresentanti delle amministrazioni comunali di Caltagirone e Niscemi, oltre
che di alcune sigle sindacali, per stabilire modalità e dettagli. La richiesta
corale, rivolta ai responsabili della Rete ferroviaria italiana (Rfi), è quella
! della ricostruzione, così come ribadito a più riprese dal presidente del
comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti.
«Non
solo Rfi - dichiara Malaponti - ma anche il governo regionale, al quale ci
siamo più volte appellati, deve sostenere la tesi della ricostruzione». Sulla
stessa linea è anche l'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Caltagirone,
Egidio Sinatra: «Ci è stato comunicato che è in atto il monitoraggio delle
condizioni strutturali della linea ferrata che comprende 11 viadotti. Non
servono altre demolizioni, ma interventi di consolidamento».
Infrastrutture
in Sicilia è però sinonimo di arretratezza, motivo per cui servirebbero corposi
investimenti economici. «Insieme ai colleghi sindaci di Niscemi e Gela -
dichiara il sindaco Bonanno - oltre del comitato pendolari, confermiamo
l'indispensabilità di tale infrastruttura. Se la riapertura al transito della
Sp 39 di Niscemi è indispensabile, lo è anche il ripristino della linea
ferroviaria».
Il
sindaco di Niscemi, Ciccio La Rosa: «La nostra comunità ha sempre ribadito che
la ricostruzione del viadotto rimane prioritaria, per arginare ogni fenomeno di
isolamento». Conclude il sindaco di Gela, Angelo Fasulo: «E' da tempo che ci battiamo
per il ripristino di questa infrastruttura. Le nostre comunità non possono
sempre pagare lo scotto del deficit infrastrutturale»
GIANFRANCO
POLIZZI
La
Sicilia - Venerdì 03 Ottobre 2014 Catania (Provincia) Pagina 40
lunedì 22 settembre 2014
Infrastrutture. La Cub critica Rfi e Trenitalia.«Ferrovie iblee è la solita storia»
Preoccupa il depauperamento del territorio ibleo di istituzioni ed
infrastrutture che certamente non contribuisce alla crescita sociale ed
economica del sud est siciliano.
Particolarmente grave è la situazione della ferrovia iblea: il continuo stillicidio della eliminazione di treni, di cancellazione di corse della totale soppressione dei treni merci, del mancato investimento in infrastrutture sta inesorabilmente portando, nonostante le lotte condotte dalla Cub ferrovia, allo smantellamento dell'intera tratta Siracusa - Modica - Gela con conseguenze negative anche per l'industria turistica. Nonostante le tante iniziative di mobilitazione, che sono state poste in essere in questi anni a tutela della ferrovia iblea, nulla è cambiato. «In questi giorni sono apparse notizie sul potenziamento dei treni passeggeri sulla tratta Licata-Comiso; - dice Pippo Gurrieri, coordinatore provinciale Cub Trasporti - è stata annunciata l'imminente immissione in circolazione di un "intercity veloce" che migliorerebbe l'afflusso di viaggiatori tra l'area centro-orientale dell'isola e l'aeroporto di Comiso. A questi vaghi (e periodici) annunci, fa da contraltare la situazione della tratta in questione, che attualmente è chiusa, e non ci risulta vi si stiano svolgendo grandi interventi di velocizzazione».
Particolarmente grave è la situazione della ferrovia iblea: il continuo stillicidio della eliminazione di treni, di cancellazione di corse della totale soppressione dei treni merci, del mancato investimento in infrastrutture sta inesorabilmente portando, nonostante le lotte condotte dalla Cub ferrovia, allo smantellamento dell'intera tratta Siracusa - Modica - Gela con conseguenze negative anche per l'industria turistica. Nonostante le tante iniziative di mobilitazione, che sono state poste in essere in questi anni a tutela della ferrovia iblea, nulla è cambiato. «In questi giorni sono apparse notizie sul potenziamento dei treni passeggeri sulla tratta Licata-Comiso; - dice Pippo Gurrieri, coordinatore provinciale Cub Trasporti - è stata annunciata l'imminente immissione in circolazione di un "intercity veloce" che migliorerebbe l'afflusso di viaggiatori tra l'area centro-orientale dell'isola e l'aeroporto di Comiso. A questi vaghi (e periodici) annunci, fa da contraltare la situazione della tratta in questione, che attualmente è chiusa, e non ci risulta vi si stiano svolgendo grandi interventi di velocizzazione».
Etichette:
comitato pendolari,
cub trasporti ragusa,
ferrovia licata-comiso,
ferrovie iblee,
giosue malaponti,
pippo gurrieri,
regione sicilia,
rfi,
trenitalia
giovedì 11 settembre 2014
Rete Ferroviaria Italiana: Richiesta chiarimenti relativi disservizio ferroviario del 10 settembre 2014
Il
comitato pendolari Siciliani in merito al disservizio creatosi per la sosta del
treno 12788 in galleria nei pressi di Acireale, rimasto fermo per qualche ora
all’interno della stessa, con la presente chiede di
conoscere:
·
se
sono state attuate tutte le norme relative alla sicurezza dei viaggiatori e
della circolazione, dato che all’interno della galleria non vi era nessuna
possibilità di comunicare all’esterno, tra l’altro il Capotreno per comunicare telefonicamente
con la Sala Operativa ha dovuto percorrere quasi tutta la galleria per mettersi
in comunicazione con la stessa;
·
se
la galleria in questione e le altre gallerie sono coperte dal vs. servizio di
telefonia GSM-R e degli impianti fissi di telefonia;
·
se
la sala operativa abbia informato, dopo aver preso atto del disservizio, con
annunci sonori i viaggiatori e i familiari (preoccupati) in attesa in tutte le
stazioni della relazione ferroviaria;
·
se
le regole della tempestiva informazione enunciate nel “MAS” specie in questi
casi sono state prontamente attuate dalla sala Operativa?
·
come
mai sul portale FSNews.it non era e non è a tutt’oggi riportata la sospensione
della circolazione visti gli enormi ritardi nella circolazione?
Nell’attesa
di un Vs. pronto riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Rete
Ferroviaria Italiana - Regione Sicilia
Direzione
Regionale di Trenitalia - Regione Sicilia
Dipartimento
Infrastrutture, Mobilità e Trasporti - Regione Sicilia
Oggetto:
Chiarimenti al disservizio ferroviario del 10 settembre 2014.-
Fiumefreddo,
11 settembre 2014
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
martedì 9 settembre 2014
Monitoraggio dei servizi nelle stazioni della tratta Messina-S.Agata Militello
Il Comitato Pendolari Siciliani, in questi giorni ha effettuato un monitoraggio dei servizi forniti da RFI e Trenitalia nelle Stazioni tra Messina e S.Agata Militello,
riscontrando le seguenti criticità che riportiamo:
-Torregrotta:
Risulta ancora non essere stata collocata l’obliteratrice
nel marciapiede del binario pari (2) nonostante le ns incessanti segnalazioni datate
(08.05.2013. 07.08.2013 e 9.9.2013) , inoltre l’obliteratrice
del binario dispari (1) è ancora ostruita.
-Milazzo: Delle due emettitrici
self-service ne risulta funzionante solo una, ma quest’ultima accetta solo
pagamenti con carte e monete, risulta essere disabilitata al pagamento con
banconote, i disservizi si accentuano ulteriormente nelle giornate di chiusura
della biglietteria al pubblico.
-Falcone: L’obliteratrice risulta essere
ostruita.
-Patti: Il sottopassaggio risulta essere
da tempo al buio.
-Gioiosa Marea: il ns. comitato invita chi
di competenza ad inserire in questa stazione il sistema di informazioni visivo al
pubblico, cosiddetto lead.
-Brolo: in questa stazione l’obliteratrice
risulta essere accesa, ma l’inchiostro per la timbratura è assente, con
conseguente impossibilità della convalida del biglietto.
-S.Marco D’alunzio: il cancello dell’ex
scalo merci risulta essere ancora pericolante. (Richieste inviate in data
7.9.12 14.05.13 e 27.7.14)
Le
nostre segnalazioni/suggerimenti vengono evidenziate ai dipartimenti di competenza al fine di un
tempestivo intervento, auspicando che i servizi erogati, siano a bordo che a
terra continuino ad essere in linea, in
termini di qualità confort e sicurezza degli ambienti in stazione , come previsto
nella carta dei servizi
RFI spa per la Regione Sicilia
Trenitalia spa per la Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e
Trasporti-Regione Sicilia
Torrenova,
07.09.2014
Mondì
Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
sabato 19 luglio 2014
Tre vite spezzate in una tragica vicenda lavorativa sulla linea ferroviaria Gela-Caltanissetta
La fatale tragedia occorsa ai
tre operai di Rete Ferroviaria Italiana ci colpisce nel profondo del cuore. Ci affligge
questa drammatica morte di padri di famiglia intenti nel compiere il proprio
dovere per la salvaguardia e la sicurezza di chi giornalmente viaggia in treno.
Non ci sono parole per esprimere il nostro rammarico ed il nostro cordoglio ai
familiari di Antonio, Vincenzo e Luigi.
Comitato
Pendolari Siciliani
Iscriviti a:
Post (Atom)