Roma. Non sono fin troppi e in potenziale conflitto fra loro gli impegnativi incarichi ricoperti dal professore Dario Lo Bosco? Lo Bosco, che in passato è stato pure presidente dell'autorità portuale di Messina, infatti, oggi è, contemporaneamente...

Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
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lunedì 18 maggio 2015
Una interrogazione al ministro delle infrastrutture sui numerosi incarichi del presidente di Rete Ferroviaria Italiana
venerdì 15 maggio 2015
Trasporti siciliani nel baratro. Palermo e Catania non sono state mai così lontane…a rischio i treni per il Nord
Trasporti siciliani. Palermo e Catania non sono state mai così lontane dopo il cedimento del viadotto Himera sulla A19, i 200 km circa raggiungibili in soli due ore in macchina sono solo un lontano ricordo, resta una Sicilia spezzata in due e tempi di percorrenza infiniti. Il Treno Minuetto che collega le due città ha avuto la meglio per i tempi di percorrenza inferiori rispetto agli autobus che per adeguarsi hanno dovuto abbassare il costo del biglietto del 30% e non c’è traccia dei collegamenti aerei menzionati all’inizio dal sindaco Bianco e dal presidente Crocetta, il trasporto ferroviario però rischia di subire l’ennesimo smacco.
La realtà è che se il ministro Delrio non bandisce la gara per la lunga percorrenza, la Sicilia dal primo gennaio 2016 sarà senza alcun treno che va a Roma o a Milano. A dichiararlo Giosuè Malaponti del Comitato Pendolari Siciliano.
“A niente sono valsi gli incontri che abbiamo fatto a Messina e neanche aver creato il movimento “#Ilferribottnonsitocca” davanti alla Chinnici, vice presidente della Regione. Neppure l’incontro alla Regione (c’era anche Orlando) servì a molto - dichiara Malponti - La notizia di quel giorno fu la non-cravatta di Accorinti. Eppure proprio quel giorno venne chiesto ai sindaci, che non erano d’accordo, di mettere nero su bianco il loro disappunto. L’unico che l’ha fatto è stato proprio Accorinti. Né Leoluca Orlando né Enzo Bianco hanno preso carta e penna. Però poi hanno fatto la sfilata su un treno nuovo che è vecchio di dieci anni. Il “nuovo” treno di nuovo ha solo la pellicola esterna uniformata a i treni di tutta Italia con una livrea che si chiama Dtr “. Secondo Giosuè Malaponti le responsabilità maggiori sarebbero di Orlando il presidente Anci in Sicilia , lui dovrebbe rappresentare tutti i Comuni...continua a leggere
La realtà è che se il ministro Delrio non bandisce la gara per la lunga percorrenza, la Sicilia dal primo gennaio 2016 sarà senza alcun treno che va a Roma o a Milano. A dichiararlo Giosuè Malaponti del Comitato Pendolari Siciliano.
“A niente sono valsi gli incontri che abbiamo fatto a Messina e neanche aver creato il movimento “#Ilferribottnonsitocca” davanti alla Chinnici, vice presidente della Regione. Neppure l’incontro alla Regione (c’era anche Orlando) servì a molto - dichiara Malponti - La notizia di quel giorno fu la non-cravatta di Accorinti. Eppure proprio quel giorno venne chiesto ai sindaci, che non erano d’accordo, di mettere nero su bianco il loro disappunto. L’unico che l’ha fatto è stato proprio Accorinti. Né Leoluca Orlando né Enzo Bianco hanno preso carta e penna. Però poi hanno fatto la sfilata su un treno nuovo che è vecchio di dieci anni. Il “nuovo” treno di nuovo ha solo la pellicola esterna uniformata a i treni di tutta Italia con una livrea che si chiama Dtr “. Secondo Giosuè Malaponti le responsabilità maggiori sarebbero di Orlando il presidente Anci in Sicilia , lui dovrebbe rappresentare tutti i Comuni...continua a leggere
mercoledì 13 maggio 2015
Trasporti Sicilia. A rischio i treni per il Nord, e totale silenzio sul Contratto di Servizio.
A rischio
i treni per il Nord..Questo però al sindaco Bianco, al sindaco Orlando e forse
meno ad Accorinti, che è l’unico che ha mostrato attenzione per
il marasma che abbiamo creato a febbraio per il paventato taglio dei treni
diurni, non sembra interessare.
Nessuno ha
preso carta e penna. La causa scatenante: aver saputo che da giugno (mese del
cambio orari di TrenItalia) in Sicilia facevano scendere le persone a piedi con
i bagagli, salire sul traghetto, riscendere a Villa, fare un bel tratto a piedi
per poi risalire finalmente sul treno che li avrebbe portati a destinazione.
Gli unici treni in cui questo non accadeva erano i due notturni.
«A niente
sono valsi gli incontri che abbiamo fatto a Messina e neanche aver creato il
movimento “Il ferriboat non si tocca” davanti alla Chinnici, vice presidente
della Regione. Neppure l’incontro alla Regione (c’era anche Orlando) servì a
molto. La notizia di quel giorno fu la non-cravatta di Accorinti. Eppure
proprio quel giorno venne chiesto ai sindaci, che non erano d’accordo, di
mettere nero su bianco il loro disappunto. L’unico che l’ha fatto è stato
proprio Accorinti. Né Leoluca Orlando né Enzo Bianco hanno preso carta e penna.
Però poi hanno fatto la sfilata su un treno nuovo che è vecchio di dieci anni.
Il “nuovo” treno di nuovo ha solo la pellicola esterna uniformata a i treni di
tutta Italia con una livrea che si chiama “Jazz”.
«La cosa
grave è che stanno sottovalutando i collegamenti a lunga percorrenza. Soprano,
ad di TrenItalia, mi conferma … continua a leggere...
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