Un
altro anno è trascorso, e sono due, dalla chiusura della tratta ferroviaria
Alcamo-Trapani Via Milo avvenuta, il 25 febbraio 2013, per i continui
smottamenti al sedime ferroviario. Un falso allarme è stata la riapertura alla
circolazione ferroviaria, domenica 23 novembre 2014, in occasione della
manifestazione “ In treno per Segesta - Un viaggio attraverso le Terre degli
Elimi” organizzata col sostegno del GAL Elimos, dell’Assessorato Regionale ai
BB.CC ed altre associazioni, in quell’occasione esultammo ma con l’amara
sorpresa che l’indomani fu nuovamente richiusa al traffico ferroviario. A nulla
secondo noi sono valse le interrogazioni e/o le interpellanze dei
rappresentanti politici regionali e nazionali, se non a dimostrare che qualcosa
la politica fa ma senza alcun risultato. Già nel 2003 erano stati stanziati 300
milioni per l’ammodernamento e la velocizzazione della Palermo-Trapani, e a
distanza di dodici anni circa, tale opera viene inserita nello “Sblocca Italia”
per un importo di 491 milioni di cui finanziati 2 milioni solamente. Perché a
distanza di 2 anni la tratta ferroviaria è ancora chiusa? Quanto è stato speso
per ripristinare la tratta Alcamo-Trapani Via Milo per far transitare il treno
storico sino a Segesta? Siamo convinti che le sole interrogazioni parlamentari
servano a ben poco, occorre una forte presa di posizione di tutta la classe
politica per far sì che tutte le cifre snocciolate in questi 12 anni non
restino solo fiumi di parole e inchiostro ma, una volta per tutte, che si
concretizzino per migliorare le infrastrutture siciliane che una dopo l’altra
vengono chiuse per mancanza di investimenti che in realtà sulla carta ci sono.
Giosuè
Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
Nessun commento:
Posta un commento