Art.10 comma 4 (Flessibilità del programma di esercizio) del Contratto di Servizio 2017-2021 che riportiamo testualmente: - “Nei casi di sospensione del servizio di cui al comma precedente, per i quali sia previsto servizio sostitutivo a totale o parziale sostituzione del servizio ferroviario, tale servizio sostitutivo deve essere comunque effettuato con un numero di autobus e/o autoveicoli sufficiente a trasportare tutti i passeggeri statisticamente presenti sul treno e in modo tale da garantire il servizio presso le stazioni e fermate previste sulla tratta ferroviaria oggetto del disservizio, salvo casi di manifesta impossibilità”. Ma in effetti non è proprio così, difatti nelle note della riprogrammazione oraria viene fatto esplicitamente presente che: “Sostituito con bus, che fermano nel piazzale antistante la stazione ad eccezione delle località in cui non è possibile la sosta dei bus: Militello e Scordia.

Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
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mercoledì 10 novembre 2021
Niente fermate dei bus sostitutivi al treno a Militello e Scordia
venerdì 5 novembre 2021
Corse riprogrammate con bus sostitutivi Catania-Caltagirone non fermano nelle Stazioni di Militello e Scordia
In riferimento alla sospensione della circolazione ferroviaria sulla tratta Catania-Caltagirone-Gela dal 29 ottobre 2021 e riprogrammata con bus sostitutivi che devono effettuare le stesse fermate effettuate dai treni nelle stazioni interessate.
Ci pregiamo sottoporre, alla vostra cortese attenzione, che nella riprogrammazione effettuata dall’impresa ferroviaria, Trenitalia Spa, che gestisce per contratto il trasporto ferroviario in Sicilia, non vengono effettuate nelle stazioni di Militello e di Scordia le fermate dei bus sostitutivi al treno, così come previsto dall’Art.10 comma 4 (Flessibilità del programma di esercizio) del Contratto di Servizio 2017-2021 che riportiamo testualmente: - “Nei casi di sospensione del servizio di cui al comma precedente, per i quali sia previsto servizio sostitutivo a totale o parziale sostituzione del servizio ferroviario, tale servizio sostitutivo deve essere comunque effettuato con un numero di autobus e/o autoveicoli sufficiente a trasportare tutti i passeggeri statisticamente presenti sul treno e in modo tale da garantire il servizio presso le stazioni e fermate previste sulla tratta ferroviaria oggetto del disservizio, salvo casi di manifesta impossibilità”. Ma in effetti non è proprio così, difatti nelle note della riprogrammazione oraria viene fatto esplicitamente presente che: “Sostituito con bus, che fermano nel piazzale antistante la stazione ad eccezione delle località in cui non è possibile la sosta dei bus: Militello e Scordia.
Con la presente chiediamo alle SS.LL. di voler intervenire presso la committente Regione Siciliana-Dipartimento Infrastrutture e Trasporti per il ripristino delle fermate previste a Militello e Scordia concordando eventualmente dei punti di fermata nei pressi delle stazioni per ovviare ad eventuali problemi logistici ed assicurare la continuità del servizio di trasporto.
Al signor Sindaco del Comune di Militello Val di Catania
Al signor Sindaco del Comune di Scordia
All’Assessore Regionale Avv. Marco Falcone
Assessorato Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Al Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo
Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti
Al Dirigente del Servizio 2 Dott. Giuseppe Di Miceli
Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto Ferroviario Reg.le
Certi di fare cosa gradita, nell’attesa di un Vs. cortese riscontro, cordiali saluti.
Ci pregiamo sottoporre, alla vostra cortese attenzione, che nella riprogrammazione effettuata dall’impresa ferroviaria, Trenitalia Spa, che gestisce per contratto il trasporto ferroviario in Sicilia, non vengono effettuate nelle stazioni di Militello e di Scordia le fermate dei bus sostitutivi al treno, così come previsto dall’Art.10 comma 4 (Flessibilità del programma di esercizio) del Contratto di Servizio 2017-2021 che riportiamo testualmente: - “Nei casi di sospensione del servizio di cui al comma precedente, per i quali sia previsto servizio sostitutivo a totale o parziale sostituzione del servizio ferroviario, tale servizio sostitutivo deve essere comunque effettuato con un numero di autobus e/o autoveicoli sufficiente a trasportare tutti i passeggeri statisticamente presenti sul treno e in modo tale da garantire il servizio presso le stazioni e fermate previste sulla tratta ferroviaria oggetto del disservizio, salvo casi di manifesta impossibilità”. Ma in effetti non è proprio così, difatti nelle note della riprogrammazione oraria viene fatto esplicitamente presente che: “Sostituito con bus, che fermano nel piazzale antistante la stazione ad eccezione delle località in cui non è possibile la sosta dei bus: Militello e Scordia.
Con la presente chiediamo alle SS.LL. di voler intervenire presso la committente Regione Siciliana-Dipartimento Infrastrutture e Trasporti per il ripristino delle fermate previste a Militello e Scordia concordando eventualmente dei punti di fermata nei pressi delle stazioni per ovviare ad eventuali problemi logistici ed assicurare la continuità del servizio di trasporto.
Al signor Sindaco del Comune di Militello Val di Catania
Al signor Sindaco del Comune di Scordia
All’Assessore Regionale Avv. Marco Falcone
Assessorato Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Al Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo
Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti
Al Dirigente del Servizio 2 Dott. Giuseppe Di Miceli
Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto Ferroviario Reg.le
Certi di fare cosa gradita, nell’attesa di un Vs. cortese riscontro, cordiali saluti.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
venerdì 29 ottobre 2021
Maltempo Sicilia, traffico ferroviario sospeso in via precauzionale venerdì 29 ottobre 2021 sulle linee Catania-Siracusa-Ragusa-Canicattì.
Linee Messina-Siracusa, Siracusa-Ragusa-Caltanissetta: venerdì 29 ottobre traffico sospeso in via precauzionale per avverse condizioni meteo
Nella giornata di venerdì 29 ottobre 2021, a seguito dell'allerta meteo diramata dalla Protezione Civile, il traffico ferroviario è sospeso in via precauzionale sulla tratta Catania - Siracusa - Ragusa dalle ore 00:00 alle ore 09:00 e sulla tratta Ragusa - Canicattì dalle ore 00:00 alle ore 13:00.
Le squadre di tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), sono al lavoro da questa notte per presidiare le linee interessate dall'interruzione. Seguiranno aggiornamenti in base alle evoluzioni meteo.
Nella giornata di venerdì 29 ottobre 2021, a seguito dell'allerta meteo diramata dalla Protezione Civile, il traffico ferroviario è sospeso in via precauzionale sulla tratta Catania - Siracusa - Ragusa dalle ore 00:00 alle ore 09:00 e sulla tratta Ragusa - Canicattì dalle ore 00:00 alle ore 13:00.
Le squadre di tecnici di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), sono al lavoro da questa notte per presidiare le linee interessate dall'interruzione. Seguiranno aggiornamenti in base alle evoluzioni meteo.
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giovedì 28 ottobre 2021
Avviso ai Pendolari - Linee Messina-Siracusa, Catania-Caltanissetta Xirbi e Catania-Gela. Riprogrammazione dell'offerta commerciale.
Avviso ai Pendolari - Linee Messina-Siracusa, Catania-Caltanissetta Xirbi e Catania-Gela.
Riprogrammazione dell'offerta commerciale e attivo il servizio sostitutivo con bus per i treni Regionali.
La circolazione dei treni viene regolata tramite l'utilizzo di un unico binario tra Catania Centrale e Lentini con un tempo di percorrenza fino a 15 minuti per i treni in viaggio.
Il servizio ferroviario sulla linea Catania Centrale-Caltagirone, sospeso per indisponibilità dell’infrastruttura, verrà sostituito con bus ma non sarà possibile servire le località di:Grammichele, Vizzini, Militello, Scordia.

Assistenza clienti a cura del personale di Trenitalia nelle biglietterie di Messina Centrale e Catania Centrale.
Riprogrammazione dell'offerta commerciale e attivo il servizio sostitutivo con bus per i treni Regionali.
La circolazione dei treni viene regolata tramite l'utilizzo di un unico binario tra Catania Centrale e Lentini con un tempo di percorrenza fino a 15 minuti per i treni in viaggio.
Il servizio ferroviario sulla linea Catania Centrale-Caltagirone, sospeso per indisponibilità dell’infrastruttura, verrà sostituito con bus ma non sarà possibile servire le località di:Grammichele, Vizzini, Militello, Scordia.
Assistenza clienti a cura del personale di Trenitalia nelle biglietterie di Messina Centrale e Catania Centrale.
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martedì 26 ottobre 2021
Avviso ai Pendolari - Provvedimenti attivi dal 26 ottobre 2021 su alcune relazioni ferroviarie
Avviso ai Pendolari. Il Gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana, ha disposto per domani 26 ottobre 2021 l’interruzione della linea MODICA-GELA-CANICATTI’.
Ne discendono i provvedimenti di soppressione e sostituzione con bus (vedi foto allegate).
Inoltre, fa presente che per avverse condizioni meteorologiche risulta interrotta anche la circolazione ferroviaria sulla linea Catania Centrale e Caltagirone: in questo caso, però, viste le condizioni critiche della viabilità non consentono di attivare i servizi sostitutivi emergenziali.
Ne discendono i provvedimenti di soppressione e sostituzione con bus (vedi foto allegate).
Inoltre, fa presente che per avverse condizioni meteorologiche risulta interrotta anche la circolazione ferroviaria sulla linea Catania Centrale e Caltagirone: in questo caso, però, viste le condizioni critiche della viabilità non consentono di attivare i servizi sostitutivi emergenziali.
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domenica 15 dicembre 2019
Il Comitato Pendolari Siciliani, nei mesi di ottobre e novembre, ha effettuato il monitoraggio di circa 11.000 dei treni nelle principali tratte ferroviarie siciliane.
Un forte e moderno servizio ferroviario è
indispensabile per costruire un sistema dei trasporti efficiente nelle aree
metropolitane. Tra l’altro c’è un’altra questione che dovrebbe far riflettere
in un periodo difficile per tante famiglie, come la possibilità di ridurre i
costi di spostamento utilizzando i mezzi collettivi, cosa che per tante
persone può rappresentare una vera boccata di ossigeno, oltre che un
miglioramento significativo della qualità della vita.
Ed è significativo constatare quanto stia
crescendo l’organizzazione della rappresentanza dei pendolari, con comitati
oggi diffusi in quasi tutte le Regioni italiane, che chiedono più treni,
puntuali, nuovi, puliti. Dare risposta a questa domanda è quanto mai strategico
per un Paese come l’Italia, e per questa nostra regione, la Sicilia.
La spiegazione delle difficoltà dello
spostarsi in treno quotidianamente verso le principali città siciliane è
semplice, basta guardare i dati sugli investimenti per il servizio, l’acquisto
di materiale rotabile e le infrastrutture.
Qualcosa di più è stato fatto negli scorsi
anni (2002-2004) cofinanziando l’acquisto dei nuovi treni “Minuetto”,
condizione fondamentale non solo per migliorare la qualità del viaggio per i
pendolari ma anche per aumentarne il numero in circolazione e migliorare la
puntualità (i ritardi dipendono anche dal sovraffollamento delle carrozze) ai
quali si sono aggiunti, come previsto dal Contratto di Servizio Ponte
2015-2016, a fine del 2016 i sei treni Jazz.
Il trasporto ferroviario siciliano in
questi ultimi anni sta attraversando momenti veramente difficili. Sono molti i
territori che si sono visti azzerare quasi del tutto il trasporto ferroviario:
Siracusa, Ragusa, Modica, Gela, Caltanissetta, Caltagirone, Alcamo-Trapani Via
Milo.
La marginalità degli investimenti per il trasporto ferroviario in Sicilia è evidente e gli investimenti statali e regionali premiano la strada a danno della ferrovia, ma sempre al centro-nord. Il tema appena introdotto deve entrare nell’agenda delle politiche nazionali e regionali, passando attraverso maggiori risorse per il servizio di trasporto pendolare e per le infrastrutture dell’Isola.
La marginalità degli investimenti per il trasporto ferroviario in Sicilia è evidente e gli investimenti statali e regionali premiano la strada a danno della ferrovia, ma sempre al centro-nord. Il tema appena introdotto deve entrare nell’agenda delle politiche nazionali e regionali, passando attraverso maggiori risorse per il servizio di trasporto pendolare e per le infrastrutture dell’Isola.
Ebbene, i cittadini che ogni giorno si
muovono in treno devono essere
l’interlocutore fondamentale delle strategie di potenziamento del servizio, attraverso il
confronto, la partecipazione e l’informazione dei pendolari, sia per alzare gli
standard qualitativi che per monitorare il servizio sulla rete (puntualità,
grado di affollamento, igiene, climatizzazione, informazione, ecc.). Le Regioni
hanno, ovviamente, la possibilità di ampliare la quantità degli investimenti,
perché le “prestazioni” sono state definite nei cosiddetti Contratti di Servizio,
che tutte le regioni, Sicilia a parte hanno posto in essere a partire dal 2009.
Con il Contratto di Servizio, da un lato
l’impresa ferroviaria si impegna all’erogazione di un quantitativo di treni*km
e al rispetto di determinati indici di qualità (relativi a pulizia, comfort,
informazione e puntualità delle corse), dall’altro lato l’amministrazione
regionale stabilisce un corrispettivo economico per l’erogazione di tali
servizi.
In ultimo, il Contratto di Servizio
stabilisce le penali da applicare al gestore dei servizi in caso di mancato rispetto
degli indici di qualità definiti dal Contratto: le risorse generate
dall’applicazione di queste sanzioni sono spesso risultate consistenti,
permettendo un reinvestimento diretto nel servizio. Alcune Regioni hanno addirittura scelto
di riutilizzare le risorse generate dall’applicazione delle suddette penali per
un rimborso, sotto forma di bonus, da restituire agli abbonati.
Il monitoraggio condotto dal Comitato
Pendolari Siciliani nei mesi di ottobre e novembre 2019, nello specifico dall’1
di ottobre al 30 novembre 2019, è stato eseguito su un campione di 10694 treni
distribuiti sulle tratte di maggiore frequentazione secondo i dati rilevati dal
sito di Trenitalia viaggiatreno.it e riportati di seguito nella tabella ‘A’.
I valori assoluti non riescono però a
mettere in luce le problematiche e i disservizi riscontrati sulle varie
relazioni.
Con qualche semplice operazione matematica,
possiamo ricavare che la percentuale di treni puntuali, ovvero con ritardo
sotto i 5 minuti, è mediamente limitata all’81,3% con punte che superano lo
standard fisiologico del 90% solo sulla tratta Palermo-Trapani, ed un minimo
assoluto del 38,5% sulla Ragusa-Caltanissetta. Segno che anche la Sicilia
viaggia a due velocità. Va evidenziato che il dato di puntualità sulla
Trapani-Palermo è da attribuire al servizio metropolitano sulla Punta Raisi-Palermo.
Il grafico sottostante illustra e riporta
nel dettaglio le percentuali dei treni ritenuti puntuali sino ad un ritardo di
5 minuti su tutte le tratte oggetto del monitoraggio.
In contrapposizione a quanto detto possiamo
ricavare le percentuali di treni con ritardo oltre i 5 ed oltre i 10 minuti.
Mediamente il 18,7% dei treni monitorati è
giunto a destinazione con oltre 5 minuti di ritardo, e il 12,5% con oltre 10
minuti di ritardo.
Nel complesso si tratta di numeri molto
discordanti tra loro in riferimento alla tratta ferroviaria di riferimento: si
va dal 6,2% di treni con ritardo superiore ai 10 minuti sulla relazione
Messina-S.Agata Militello al 52,5% rilevato sulla Ragusa-Caltanissetta, e dal 9,1%
della Palermo-Trapani al 61,5% riscontrato sulla Ragusa-Caltanissetta per i
ritardi oltre i 5 minuti.
In contrapposizione, non possiamo fare a
meno di riscontrare ancora una volta l’anomalo numero di treni che puntualmente
arriva in anticipo a destinazione, segno dei continui allungamenti di
percorrenza: nelle sole tratte Messina-Catania-Siracusa e Messina-Palermo, abbiamo rilevato 1.456 treni arrivati a
destinazione prima dell’orario previsto su un totale di 3.166, precisamente
1.135 (il 45,8%) sulla prima relazione, e 321 (il 46,6%) sulla seconda
relazione.
Per chi avesse seguito le precedenti
rilevazioni, le percentuali sono ancora una volta in aumento rispetto a quelle
riscontrate nel monitoraggio eseguito dal Comitato Pendolari Siciliani nello
stesso bimestre dello scorso anno (43% circa).
Per quanto riguarda le soppressioni, dal
nostro monitoraggio sono stati conteggiati 371 treni soppressi, di cui 164
soppressi parziali, per un totale di 35.036 Km*Treno cancellati.
Riteniamo che il risultato osservato mette
in evidenza un fenomeno fuori controllo, ancora una volta confermato nelle
tratte più critiche come la Ragusa-Caltanissetta (5642 km*Treno soppressi) e
Siracusa-Ragusa-Gela (9492 Km*Treno soppressi), nonostante il (relativo) basso
numero di treni oggetto del monitoraggio.
Sul fronte dei ritardi, giustificati come
conseguenza di problemi tecnici all’infrastruttura, passaggi a livello non
funzionanti, condizioni meteo avverse o ostruzioni varie lungo linea, nel
periodo ottobre-novembre 2019, abbiamo calcolato complessivamente 40.636 minuti
di ritardo sui 10.694 treni monitorati, la cui ripartizione per relazione
ferroviaria è illustrata nel grafico seguente.
L'obiettivo è sensibilizzare Regione,
Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana a rilanciare gli investimenti.
Fonte Dati: viaggiatreno.it
Elaborazione dati: Dott. Fabrizio Gemelli
F.to
Giosuè Malaponti Presidente
Comitato
Pendolari Siciliani – Ciufer
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