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giovedì 9 maggio 2013

Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, domenica 12 maggio 2013, a due anni di distanza dal crollo del ponte ferroviario

Iniziativa organizzata dal Comitato Pendolari Siciliani e Legambiente-Caltagirone, unitamente al Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali (C.I.U.FE.R), all’Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo e ad Italia Nostra Nazionale “Gruppo Stazioni Storiche e Ferrovie”, che si terrà la mattina di domenica 12 maggio 2013, dalle ore 9.30 alle 12.00 nei pressi del ponte ferroviario crollato, situato al km 326 della linea Lentini-Gela, tra le stazioni di Piano Carbone e Niscemi S.p. 39, per manifestare contro lo stato di abbandono e il totale silenzio a due anni di distanza dal cedimento delle due arcate del ponte ferroviario.L’iniziativa non prevede alcun blocco stradale, né cortei bensì un incontro sui luoghi tra le Istituzioni, le Associazioni e i cittadini per sollecitare il ripristino della struttura ferroviaria e la successiva riapertura alla circolazione di tutta la tratta.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani

mercoledì 8 maggio 2013

Iniziativa del Comitato Pendolari Siciliani. Sit-in a due anni di distanza dal crollo del ponte ferroviario sulla tratta Catania-Caltagirone-Gela

Al Signor Presidente della Regione Siciliana On. Rosario Crocetta                           
All’Assessore Regionale Infrastrutture e Mobilità  Avv. Nino Bartolotta                               
Al Dirigente Generale Avv. Vincenzo Falgares Dipartimento delle Infrastrutture e Mobilità 
Al Signor Sindaco del Comune di Caltagirone
Al Signor Sindaco del Comune di Niscemi
Al Signor Sindaco del Comune di Gela
Al Presidente del Consiglio Comunale di Caltagirone
Al Presidente del Consiglio Comunale di Niscemi
Al Presidente del Consiglio Comunale di Gela
Agli Organi di Stampa
Loro Sedi

Oggetto: Manifestazione per il ripristino delle infrastrutture e della circolazione tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, domenica 12 maggio 2013.-


    Con la presente si invitano le SS.LL. all’iniziativa organizzata dal Comitato Pendolari Siciliani e Legambiente-Caltagirone, unitamente al Comitato Italiano Utenti Ferrovie Regionali (C.I.U.FE.R), all’Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo e ad Italia Nostra Nazionale “Gruppo Stazioni Storiche e Ferrovie”, che si terrà la mattina di domenica 12 maggio 2013, dalle ore 9.30 alle 11.00 nei pressi del ponte ferroviario crollato, situato al km 326 della linea Lentini-Gela, tra le stazioni di Piano Carbone e Niscemi S.p. 39, per manifestare contro lo stato di abbandono e il totale silenzio a due anni di distanza dal cedimento delle due arcate del ponte ferroviario.

    L’iniziativa non prevede alcun blocco stradale, né cortei bensì un incontro sui luoghi tra le Istituzioni, le Associazioni e i cittadini per sollecitare il ripristino della struttura ferroviaria e la successiva riapertura alla circolazione di tutta la tratta.

    Certo della Vostra fattiva collaborazione e presenza all’iniziativa, coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

Giosuè Malaponti  - Comitato Pendolari Siciliani e C.I.U.FE.R.
Sebastiano Russo  - Legambiente Caltagirone
Giovanni Russo     - Associazione Ferrovie Siciliane
Liliana Gissara      - Italia Nostra Nazionale “Gruppo Stazioni Storiche e Ferrovie”


Comitato Pendolari Siciliani - Lettera invito Autorità

sabato 16 febbraio 2013

RIPRENDIAMO IL TRENO E LE STAZIONI tenutasi sabato 16 febbraio alla stazione di Siracusa e in tutte le stazioni d’Italia

SIRACUSA – Il Comitato Pendolari Siciliani, con il coordinatore Giosuè Malaponti, si ritiene alquanto soddisfatto della prima iniziativa messa in campo dal C.I.U.FE.R. (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali), un’associazione spontanea di cui fanno parte decine di Comitati di Pendolari del treno e molti cittadini che hanno a cuore le sorti del trasporto ferroviario regionale. All’iniziativa ha preso parte la sezione di Siracusa di Italia Nostra. Questa prima iniziativa di mobilitazione prevedeva a scala nazionale il presenziamento delle stazioni ferroviarie da parte dei pendolari, degli utenti e delle associazioni e dei singoli cittadini sensibili alla Vertenza. Si è trattato di una mobilitazione inedita per la simultaneità dell’evento in centinaia di stazioni d’Italia.
Non ci serve bloccare i treni, afferma Giosuè Malaponti coordinatore del Comitato Pendolari Siciliani, per questo ci sta pensando la classe politica con il loro silenzio ed il totale disinteresse alla problematica, oggi molto grave, viste le condizioni paventate da Trenitalia. Tornando sulla questione della “Vertenza Ferrovie Regionali” si allega il file diramato a livello nazionale.
Basta con i proclami e le svolte epocali, è ora che la politica regionale pensi veramente a produrre risultati concreti ed importanti, per fare uscire la Sicilia da questa gogna di arretratezza infrastrutturale in cui è stata rilegata da oltre 40 anni. 
Questi sono gli interrogativi ai quali desideriamo avere risposte:
Perché non è stato ancora attuato il Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità con i quattro Piani Attuativi (Aereo-Marittimo-Stradale-Ferroviario) approvati nel lontano 2004?
Perché la Regione Sicilia non ha mai realizzato uno studio intermodale per una mobilità sostenibile con più modi di trasporto?
Perché il Contratto di Servizio non è stato ancora presentato ai Comitati Pendolari e alle Associazioni dei Consumatori, a  differenza di quanto è avvenuto nelle altre regioni?
Perché non è stato ancora sottoscritto il Contratto di Servizio, visto già l’avvenuto passaggio delle competenze tra Stato e Regione Sicilia?
Perché l’assessore regionale ai trasporti Nino Strano non ha firmato il Contratto di Servizio il 7/09/2009 a Roma assieme a tutte le altre regioni d’Italia?
Perchè in tutti questi anni la Regione Sicilia non ha voluto, viste le nostre pressanti richieste, incontrare i Comitati dei Pendolari Siciliani, almeno, per capire quali fossero le esigenze primarie per soddisfare e realizzare un trasporto pubblico ferroviario efficiente ed efficace?
Perché la Regione Sicilia e gli assessori ai trasporti pro-tempre non sono intervenuti a tutela dei cittadini siciliani, viste le soppressioni di treni e i consistenti ritardi che Trenitalia opera a danno dei Siciliani giornalmente?
Non bastano i proclami, occorrono i fatti che i Siciliani non hanno ancora visto.
Alla luce delle nuove norme europee, entrate in vigore il 4 dicembre 2009, con il “Nuovo Regolamento dell'Unione Europea sulla tutela del Consumatore nei servizi di Trasporto Ferroviario”, che i Siciliani faranno valere per denunciare lo stato attuale in cui versa il  trasporto pubblico ferroviario siciliano, carente sia nella qualità che nelle infrastrutture.               
Occorre tutta l’attenzione del presidente Crocetta e di tutta la classe politica regionale a far sì che non siano sempre le fasce sociali più deboli e di conseguenza la società in generale a piangerne le conseguenze. Quando invece, un’attenta politica ai fabbisogni del territorio “mobilità e infrastrutture”, dovrebbe garantire pari dignità e diritti ai suoi cittadini.                  
Cosa intende fare la Regione Sicilia in materia di trasporto pubblico ferroviario? E come pensa di arginare il problema dei tagli ai treni?
Chiediamo ancora una volta un incontro urgente al presidente Crocetta per rappresentare, con dati alla mano, le carenze del trasporto ferroviario siciliano, e per fare presente le nostre proposte da inserire nel Contratto di Servizio che dovrà essere firmato al più presto per garantire la mobilità ed un trasporto efficiente ed efficace ai siciliani e subito dopo pensiamo alle infrastrutture ferroviarie più urgenti e necessarie per l’Isola.

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

venerdì 15 febbraio 2013

Vertenza Ferrovie Regionali "RIPRENDIAMO IL TRENO E LE STAZIONI"

Sabato 16 febbraio 2013 ore 10.00 - Stazione Centrale di Siracusa e in tutte le stazioni d’Italia
Il Comitato Pendolari Siciliani, con il coordinatore Giosuè Malaponti, prenderà parte alla stazione centrale di Siracusa, all’iniziativa promossa dal CIUFER (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie Regionali), un’associazione spontanea di cui fanno parte decine di Comitati di Pendolari del treno e molti cittadini che hanno a cuore le sorti del trasporto ferroviario regionale. All’iniziativa nazionale del CIUFER, hanno aderito Italia Nostra sezione di Siracusa, Legambiente e ALBA (Alleanza per il Lavoro, i beni comuni e l’Ambiente).
Ci si incontrerà presso la stazione di Siracusa per discutere, per proporre, per organizzare nuove iniziative coordinate, per sensibilizzare, per attivare azioni utili a ridare slancio e dignità al trasporto ferroviario regionale.
La prima iniziativa di mobilitazione a scala nazionale prevede il presenziamento delle stazioni ferroviarie da parte dei sindaci, delle associazioni e dei singoli cittadini sensibili alla Vertenza, Si tratta di una mobilitazione inedita per la simultaneità dell’evento in centinaia di stazioni d’Italia.
Non bloccheremo i treni, al contrario invitiamo tutti a viaggiare su un treno regionale in giornata anche per un breve tragitto, in modo da riempire tutti i treni e le stazioni.
Dibattiti, letture di poesie e brani di letteratura, distribuzione di volantini, discussioni sui temi della Vertenza avranno luogo in tutte le stazioni. Chiederemo ai politici candidati di firmare la nostra vertenza, dicendo loro che vigileremo sui loro comportamenti in sede di governo.
Più numerosi saremo, maggiori saranno l’effetto mediatico e il sostegno alla vertenza.
I documenti di riferimento sono disponibili sul sito web: www.classactionromanettuno.org/.

Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani

mercoledì 13 febbraio 2013

Ferrovie, di male in peggio in provincia, e si alzano alcune voci in difesa del territorio

Con i nuovi orari un'altra sforbiciata al numero di treni.
Trenitalia taglia ancora: 105 treni in meno in Sicilia dal prossimo primo marzo. Naturalmente ce n'è anche per Siracusa: dal prossimo 10 marzo si tagliano corse su Taormina, Rosolini, Modica e Pozzallo. Lo rilevano Mimmo Perrone e Amedeo Benigno, dirigenti regionali! di settore della Cisl. E sabato alle 10 la stazione centrale sarà pacificamente occupata da Italia Nostra e dal Ciufer (Comitato italiano utenti ferrovie). Con invito alla popolazione a partecipare all'iniziativa nazionale "Riprendiamoci il treno".
L'iniziativa è «promossa dal Ciufer e condivisa da Italia Nostra nazionale per il rilancio del trasporto ferroviario e la tutela del diritto alla mobilità di tutti i cittadini». Lo sottolinea Lucia Acerra, presidente della sezione siracusana di Italia nostra. E annuncia, per sabato, la partecipazione della vicepresidente nazionale di Italia nostra, Teresa Liguori. Sollecitando «un'inversione di tendenza a favore di un trasporto ferroviario rispondente alle esigenze della mobilità sostenibile».
Intanto scocca l'ora delle dichiarazioni. Ma di risultati concreti non se ne parla proprio. E l'Italia ferroviaria si ferma al "triangolo magico" Catania-Palermo-Messina.
La Cgil chiede un incontro urgente c! on il presidente della Regione, Crocetta. Il presidente della ! Provincia, Nicola Bono, puntualizza che «non tutta la classe politica è stata silente o latitante di fronte alla progressiva smobilitazione delle Ferrovie dello Stato in Sicilia». E ricorda i suoi interventi, «in collaborazione con il collega Franco Antoci, presidente della Provincia di Ragusa. Obiettivo costante: sollecitare la Regione a sottoscrivere il contratto di servizio con Ferrovie dello Stato, in modo da sbloccare anche l'accordo di programma quadro sui trasporti ferroviari, con oltre 100 milioni di euro di investimenti statali nell'Isola». Denuncia quindi «l'inesistenza di qualunque supporto della deputazione nazionale e regionale».
«Si sopprimono i treni - ribadisce a sua volta la Cgil - si riducono le carrozze, si continua a ignorare la struttura dello scalo Pantanelli, si continua a fare rimbalzare le responsabilità. E ora si esclude Siracusa dal piano degli investimenti».
Intanto, incalzano il segretario provinciale della Cgil, Roberto Alosi, e il segretario generale Filt, Angelo Cifali, «ci rimangono solo due treni a lunga percorrenza: il Siracusa-Roma e il Siracusa- Milano via Roma e via Genova. Sono quasi inesistenti i collegamenti regionali».

SALVATORE MAIORCA
La Sicilia - Mercoledì 13 Febbraio 2013 Prima Siracusa Pagina 27

giovedì 31 gennaio 2013

Vagone letto deraglia durante la manovra. Il treno parte senza

Deraglia in manovra il vagone del treno Siracusa-Roma delle 21,45 del 18 scorso. E Trenitalia tace. Il treno parte senza vagone letto. Fra la rabbia dei viaggiatori. C'è chi protesta, chi invece si rassegna e parte in cuccetta. Da Trenitalia silenzio.
Intanto, con lo slogan «Riprendiamoci il treno e le stazioni», il Ciufer (Comitato italiano utenti delle ferrovie regionali) organizza una manifestazione per sabato 16 febbraio alle 10 in tutte le stazioni d'Italia.
Il Ciufer è un'associazione spontanea di cui fanno parte decine di comitati di pendolari del treno e molti cittadini che hanno a cuore le sorti del trasporto ferroviario regionale. Alla manifestazione aderiscono anche Italia nostra e Legambiente.
Venuta fuori la notizia del treno partito senza vagone letto, esplode la polemica. «Ci è stato detto che non era stato possibile risolvere il problema perché non erano disponibili altri vagoni letto - riferisce Liliana Gissara di Italia nostra -. Resta il fatto che avrei dovuto partecipare a un’importante riunione a Roma. Ma, a quel punto, ho preferito non partire».
«Ora peraltro - afferma ancora - sarebbe necessario conoscere le ragioni tecniche del deragliamento: rottura di una parte meccanica? Scambio fuori posto? Altro? E soprattutto, è ancora garantita la sicurezza dei viaggiatori? Anche perché ! sembra che non si tratti di un episodio isolato. E comunque le! stazioni di testa, qual è quella di Siracusa, devono disporre di materiale rotabile di riserva per garantire il dovuto ai passeggeri. O forse era più economico rimborsare qualche passeggero scontento, piuttosto che mobilitare i mezzi per la gestione delle emergenze? ».
E ancora sul deragliamento rimangono altri interrogativi inquietanti: se, invece che alla ridottissima velocità di un treno in manovra, l'incidente fosse avvenuto durante la marcia normale, cosa sarebbe accaduto? Non s'impone ora una revisione a tappeto del materiale rotabile? Qual è lo standard di sicurezza di questi treni?
Salire sul treno in Sicilia non può e non deve rappresentare un rischio. Troppi i disguidi, i disservizi, le inefficienze: treni insufficienti, poco puntuali, poco puliti, decurtati, alla mercé di vandali e balordi in depositi senza custodia. Pochi o inesistenti i rimedi. «In Sicilia il trasporto ferroviario, necessario e utile per una mobilità alternativa, sostenibile e più sicu! ra (anche sulle lunghe distanze) - afferma ancora la professoressa Gissara - è ormai oggetto di una politica disincentivante, foriera solo di futuri tagli. Trenitalia sanziona, giustamente, il passeggero inadempiente. Ma chi sanziona le inadempienze di Trenitalia? ».
Per l'iniziativa del 16 prossimo febbraio saranno "presenziate" tutte le stazioni d'Italia. «Non bloccheremo i treni - affermano gli organizzatori -. Al contrario per quel giorno invitiamo tutti a viaggiare su un treno regionale».
 SALVATORE MAIORCA - La Sicilia - Mercoledì 30 Gennaio 2013 Siracusa Pagina 31