

Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
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lunedì 26 gennaio 2015
Trenitalia:"Da gennaio convogli più puntuali".
Palermo. Dopo l'analisi del Comitato Pendolari Siciliani, le Ferrovie replicano: "Lo studio è apprezzabile, ma non contiene le ultime performance".

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Treni Sicilia, più del 60% in ritardo o soppressi ma un terzo è in anticipo
Palermo. In attesa che lo Sblocca Italia porti l'Alta velocità
"light" sull'asse ferroviario Messina-Catania-Palermo, il Comitato
dei pendolari siciliani attacca Regione e Trenitalia attraverso i dati dell'ultimo
monitoraggio sui treni siciliani. Il report, stilato da Giosuè Malaponti e
Fabrizio Gemelli, dà un'istantanea sul servizio offerto ai siciliani nell'ultimo
bimestre 2014. Nello specifico, 2.578 treni sulla direttrice ionica
"Messina-Catania-Siracusa" e 1.134 treni sulla tirrenica
"Messina-Palermo". Sul totale dei 2.578 treni monitorati sulla
"Me-Ct-Sr", il 60,20% (1.552 treni) è arrivato in ritardo, solo il
7,29% (188 treni) è arrivato in orario, e 56 sono i soppressi, pari al 2,17%.
Le ore complessive di ritardo sono 163. Il dato che però stupisce è sugli
arrivi in anticipo: 838 treni, il 32,51% del totale. «I dati dimostrano che i
cospicui aumenti dei tempi di percorrenza hanno consentito ad un terzo dei
treni di arrivare in anticipo sull'orario ufficiale previsto, accumulando 1.383
minuti di anticipi, pari a 23 ore». Per il Comitato, quindi, Trenitalia
userebbe l'escamotage di mantenere una traccia di orari molto elastica per
ammortizzare i ritardi intermedi e arrivare in anticipo a destinazione.
«Abbiamo calcolato - sostiene Malaponti, presidente del Comitato - che è
possibile ridurre i tempi di percorrenza di un 10-15%, ovvero di 10-15 minuti
per ogni traccia oraria».
Sulla "Pa-Me", le cose non cambiano: il 67,20% (762 treni), è
arrivato in ritardo, soppressi il 2,03% (23 treni) e solo il 7,23% (82 treni) è
arrivato in orario. Le ore complessive di ritardo salgono a 204. Anche qui,
quasi un terzo dei treni (290, cioè il 25,57%) è in anticipo. «Ma - precisa
Malaponti - sempre grazie a orari molto larghi. Chi controlla l'operato di
Trenitalia? I km/treno soppressi dovranno essere rimessi in esercizio? Verranno
pagati comunque? Chi dovrà, se previsto, sanzionare Trenitalia? Presenteremo
tali quesiti e i dati raccolti all'Autorità nazionale di regolazione dei
trasporti. L'obiettivo è sensibilizzare Regione e Trenitalia a rilanciare gli
investimenti».
Davide Guarcello - La Sicilia - Giovedì 22 Gennaio 2015 I FATTI Pagina 7
mercoledì 20 marzo 2013
7035 sono i minuti complessivi di ritardo rilevati nel monitoraggio del mese di febbraio 2013
7035 sono i minuti complessivi di ritardo rilevati nel
monitoraggio del mese di febbraio 2013, pari a 117 ore e 15 minuti, pari a 5
giorni circa; 1073 sono i treni oggetto del monitoraggio.I ritardi perdurano
quotidianamente, compromettendo in alcuni casi gli impegni dell’utenza
pendolare, facendo perdere coincidenze con altri mezzi di trasporto e la cosa
più grave è quella che siamo costretti a recuperare ore di lavoro perse,
certamente non per colpa nostra. Abbiamo sollecitato, ai Dipartimenti
competenti della Regione Sicilia, tale problematica chiedendo di intervenire
sui problemi ritardi e soppressioni presso le sedi competenti di Rete
Ferroviaria Italiana e di Trenitalia per far sensibilizzare le sale operative
che gestiscono la movimentazione dei treni, specialmente nelle fasce orarie di
maggior flusso di viaggiatori-pendolari e precisamente dalle ore 06.00/09.00,
14.00/16.00 e 17.00/19.00. Cogliamo l’occasione per invitare, ancora una volta,
il Presidente Crocetta e l’assessore ai trasporti Bartolotta a fare un viaggio
di riscontro a bordo dei treni dei pendolari per rendersi conto di persona e
chiediamo di accelerare le procedure per la chiusura definitiva del Contratto
di Servizio per il trasporto ferroviario, scongiurando così i tagli al servizio
che Trenitalia potrà effettuare al cambio orario di giugno. I dati dei ritardi:
(ricavati sempre dal server “ViaggiaTreno” di Trenitalia)
Giosue
Malaponti - Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani
7035 i minuti complessivi di ritardo, pari a 117 ore e 15 minuti, pari a 5
giorni circa;
1073 i treni totali monitorati;
22 i giorni complessivi del monitoraggio;
346 in ritardo tra 0 - 5 minuti;
132 in ritardo tra 5 - 10 minuti;
107 in ritardo tra 10 - 20 minuti;
82 in ritardo oltre 20 minuti;
6 i treni soppressi per un totale di 255 km/treno non percorsi;
404 i treni in orario.
venerdì 8 marzo 2013
Treni in ritardo ieri mattina malcontento tra i pendolari
Giardini. Malcontento e lamentele, ieri mattina, di utenti e pendolari che, in
attesa dell'arrivo del treno per Messina, alla stazione di Taormina-Giardini,
hanno dovuto fare i conti con l'ennesimo disservizio ferroviario di Trenitalia.
Ieri, e non è la prima volta, è accaduto che alcuni treni per Messina hanno
avuto un ritardo minimo di 20 minuti (ad esempio il regionale delle 7.01), per
giungere sino ai 40 minuti (del regionale delle 7.15) che poi è stato anche
soppresso, mentre il treno delle 7.01, partito in realtà alle 7.35, ha
effettuato tutte le fermate anziché le tre previste. Notevoli e gravi i disagi
per i pendolari che, dovendosi recare a Messina per lavoro, si vedono costretti
a dovere recuperare il ritardo provocato da Rete ferroviaria italiana. Qualcuno
ha ipotizzato la costituzione di un comitato di pendolari per rivendicare le
ragioni degli utenti.
Giuseppe Rodi -La Sicilia
- Giovedì 07 Marzo 2013 Messina Pagina 35
Giuseppe Rodi -
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mercoledì 30 gennaio 2013
La rabbia dei pendolari St, troppi treni in ritardo
Sempre più frequenti i ritardi o le soppressioni dei treni sulla tratta ferroviaria Messina-Catania. A protestare, stavolta, sono i lavoratori della St Microelectronics: 63 di loro, di Giarre e di altri Comuni, sono abbonati di Trenitalia. Un abbonamento ritirato ieri. E proprio ieri, il treno che prendono questi lavoratori ha accumula! to un'ora di ritardo. I lavoratori, ovviamente, non sono arrivati in orario in azienda.
«Da circa un mese i disagi sono diventati settimanali - racconta Enzo Di Maria, lavoratore St, pendolare ferroviario - senza preavviso vengono annullati i treni o arrivano con ritardi notevoli. Per il ritardo di oggi ho dovuto telefonare all'autista del bus navetta che ci viene a prendere alla stazione di Bicocca, per farci la cortesia di aspettarci». Il treno 8755 che parte da Giarre alle ore 6,55, proprio per accogliere le richieste dei lavoratori della St, ferma alla stazione di Bicocca. Qui un bus navetta viene a prendere i lavoratori per portarli in azienda. Mentre all'inizio i pendolari St erano 45, negli ultimi anni, con la crisi e l'aumento del prezzo della benzina, sono aumentati. Ora sono 63: la maggior parte di loro sono di Giarre, ma altri pendolari partono anche da Fiumefreddo, Mascali, Acireale e da altre stazioni. Ogni volta che i lavoratori arrivano a lavoro in ritardo, subiscono o una decurtazione di ore di ferie o una trattenuta economica in busta paga. «Abbiamo inviato più volte dei reclami a Trenitalia - spiega Enzo Di Maria - al massimo abbiamo ottenuto delle scuse, ma mai dei rimborsi».
I pendolari St intendono chiedere alla commissione sindacale trasporti dell'azienda di inviare una lettera di protesta a Trenitalia.
Maria Gabriella Leonardi - Martedì 29 Gennaio 2013 Catania (Provincia) Pagina 40
«Da circa un mese i disagi sono diventati settimanali - racconta Enzo Di Maria, lavoratore St, pendolare ferroviario - senza preavviso vengono annullati i treni o arrivano con ritardi notevoli. Per il ritardo di oggi ho dovuto telefonare all'autista del bus navetta che ci viene a prendere alla stazione di Bicocca, per farci la cortesia di aspettarci». Il treno 8755 che parte da Giarre alle ore 6,55, proprio per accogliere le richieste dei lavoratori della St, ferma alla stazione di Bicocca. Qui un bus navetta viene a prendere i lavoratori per portarli in azienda. Mentre all'inizio i pendolari St erano 45, negli ultimi anni, con la crisi e l'aumento del prezzo della benzina, sono aumentati. Ora sono 63: la maggior parte di loro sono di Giarre, ma altri pendolari partono anche da Fiumefreddo, Mascali, Acireale e da altre stazioni. Ogni volta che i lavoratori arrivano a lavoro in ritardo, subiscono o una decurtazione di ore di ferie o una trattenuta economica in busta paga. «Abbiamo inviato più volte dei reclami a Trenitalia - spiega Enzo Di Maria - al massimo abbiamo ottenuto delle scuse, ma mai dei rimborsi».
I pendolari St intendono chiedere alla commissione sindacale trasporti dell'azienda di inviare una lettera di protesta a Trenitalia.
Maria Gabriella Leonardi - Martedì 29 Gennaio 2013 Catania (Provincia) Pagina 40
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