E' importante per la salvaguardia e la tutela dei diritti alla mobilità in una Regione che, come la Sicilia, deve le proprie infrastrutture all'Unità d'Italia. Questo è un diritto che dobbiamo far rispettare e reclamare ad alta voce ai nostri politici. Serve tutta la sensibilità dei cittadini, delle associazioni e degli amministratori di tutto il territorio siciliano.
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Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
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sabato 25 gennaio 2014
Comitato Pendolari: Ferrovie siciliane a zero investimenti
In
riferimento all'agenzia stampa del sen. Gibiino, prendiamo atto del suo
intervento ma dobbiamo constatare che non è solo Rfi a mortificare la nostra
regione ma la scarsa attenzione che della nostra classe politica nelle stanze
romane a reclamare quanto ci spetta di diritto.
venerdì 24 gennaio 2014
Treni, Sicilia mortificata: di 130 mln chiesti, Rfi ne eroga 24
In
riferimento all'agenzia stampa del sen. Gibiino, prendiamo atto del suo
intervento ma dobbiamo constatare che non è solo Rfi a mortificare la nostra
regione ma la scarsa attenzione che della nostra classe politica nelle stanze
romane a reclamare quanto ci spetta di diritto.
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mercoledì 4 dicembre 2013
Declino Trasporti nella Provincia di Trapani
Riceviamo e pubblichiamo la nota della Filt Cgil:
Oggetto: Declino Trasporti nella Provincia Trapani
Oggetto: Declino Trasporti nella Provincia Trapani
Già
nei mesi scorsi, queste Organizzazioni Sindacali hanno rivolto diversi appelli
a tutte le forze politiche per richiamarne l’attenzione all’interesse comune, sociale ed economico,
che rappresenta il settore della mobilità e quindi dei trasporti.
Esprimiamo
un giudizio di preoccupazione e di allarme della situazione, che consideriamo a
un punto di gravità tale da rappresentare una vera e propria emergenza.
Riteniamo
che il trasporto regionale e locale, sia esso marittimo, terrestre o aereo, sia
fortemente compromesso dai tagli e dalla mancanza di programmazione, e ciò
aggiunge la sua negatività a quella crisi che attanaglia, da diversi anni
oramai, il nostro Paese.
Siamo
invece convinti che il settore trasporti, che rappresenti l’anello fondamentale
di quella catena essenziale Agricoltura – Turismo e quindi della principale
fonte di economia trapanese, possa svolgere quella funzione anticiclica alla
crisi.
Se
però questa emergenza non è riconosciuta da tutti, e soprattutto dalle nostre
istituzioni locali e regionali, e non viene affrontata e avviata a soluzione,
rischia di portare all’implosione non solo gran parte del settore ma l’intera
economia della nostra provincia e del resto della regione.
A
oggi, facendo un triste resoconto, possiamo tranquillamente affermare che poco,
o nulla, si è fatto nel settore.
Anzi,
a parte rari comunicati e piccoli interventi di politici locali, continuiamo a
registrare quell’inversione di tendenza nelle scelte politiche che invece
dovrebbero proporre le giuste soluzioni a problemi riguardanti il settore della
mobilità.
Tutto
questo ci obbliga a continuare a vivere in un Paese che viaggia a due Velocità, il
Nord e Centro Italia in Alta Velocità e il Sud Italia a bassissima Velocità, e
a convivere con un sistema di potere che costringe la nostra Regione, e quindi
la Provincia di Trapani, a sottostare all’imposizione economica del Nord e
degli altri Paesi Europei.
A
questo, si continua a registrare un mancato investimento nelle infrastrutture e
nei trasporti che non comporterà altro, per l’anno 2014, un aggravarsi della
crisi già esistente e quindi una spesa procapite per famiglia e azienda
maggiore rispetto agli anni passati.
Nel
territorio Trapanese, trasportare merci e viaggiatori sta diventando davvero
una scommessa.
A
quest’opera di disfacimento non ci stiamo e non ci stanno i cittadini della
Provincia di Trapani, le Associazioni Turistiche e tutte le Aziende che
producono ricchezza nel nostro territorio.
Pertanto ricordiamo, che si tratta di garantire il
diritto costituzionale alla mobilità dei cittadini, in particolare delle fasce
di reddito più basse.
E’
triste, per un Paese civile com’è il territorio della Provincia di Trapani, il
fatto che per percorrere pochi chilometri in treno occorrano ore di viaggio.
Cosi
com’è triste viaggiare in autobus vecchio di trenta anni e in strade e
autostrade in condizioni minime di sicurezza.
Cosi
come siamo contrari a tagliare i finanziamenti per collegamenti marittimi o,
peggio ancora, a non mettere a disposizione, da parte del Governo Regionale e
Nazionale, i fondi per l’aeroporto di Birgi.
L’appello
che rivolgiamo è quello che la Regione, e tutti gli enti locali, facciano la
loro parte con gli interventi di programmazione e con le azioni necessarie a
promuovere il processo d’industrializzazione del settore trasporti intesa come
viabilità e infrastrutture.
Riteniamo
quindi, indispensabile e urgente, avviare subito tutte quelle opere e
interventi, che possano garantire una ripresa dell’economia Regionale e
Trapanese, ossia:
-
Sbloccare i finanziamenti promessi, nazionali e regionali, dedicati all’aeroporto
Vincenzo Florio di Trapani, riguardante il parziale ristoro per il blocco del
traffico aereo a causa della guerra in Libia nell’anno 2011.
Questo
darebbe una boccata di ossigeno alla società Airgest, che gestisce l’aeroporto
di Trapani, per le future scelte di marketing e quindi per quella garanzia del
continuo traffico di viaggiatori che negli ultimi anni hanno portato tanto
benessere a cittadini e a tutta l’economia Trapanese.
-
Assicurare i giusti finanziamenti alle aziende
marittime che fino ad oggi, nonostante i continui tagli di risorse della
Regione, hanno garantito la continuità territoriale con le isole per il
trasporto di merci e viaggiatori e in particolare per il trasporto turistico
nei mesi estivi.
-
L’aggregazione e l’integrazione di tutte le aziende del trasporto pubblico
locale con il trasporto ferroviario.
Bisogna
che la Regione e gli enti locali mettano a disposizione tutti i loro strumenti,
che sono ampiamente sufficienti, per l’aggregazione e integrazione modale gomma
ferro, superando duplicazioni e sovrapposizioni di servizi, nonché sperpero di
risorse pubbliche, favorendo politiche di mobilità integrata.
L’effetto
immediato sarebbe sicuramente quello di rendere il rapporto spesa pubblica –
qualità del servizio molto più efficiente di quello attuale, ma anche la
possibilità di migliorare le politiche tariffe.
-
Ripristino di finanziamenti e scelte coraggiose inerenti al piano d’impresa di
alcune grandi aziende del trasporto pubblico locale a cominciare dall’azienda siciliana trasporti
(AST) che svolge servizio pubblico in tutta la Sicilia e che ha una sede a
Trapani.
Oggi,
questa società rischia il fallimento a causa dei 59 milioni di euro di crediti,
e non pagati, nei confronti della Regione.
-
Predisporre nuovi collegamenti marittimi per il trasporto merci perchè oggi
molte imprese portuali della provincia di Trapani, causa tagli di linee e quindi riduzione di
movimentazione merci, stanno provvedendo a licenziamenti e cassa integrazioni
di diversi lavoratori.
Lo
stesso stanno facendo gli autotrasportatori costretti, dai maggiori costi, a
trovare altre vie per il trasporto merci.
-
Ripristinare, in tempi brevissimi, il collegamento ferroviario veloce Trapani –
Alcamo Diramazione - Palermo (via milo), anche con riferimento ad una riduzione
dei tempi di percorrenza del collegamento Trapani – Palermo grazie al raddoppio
ferroviario (in corso di realizzazione) della tratta Palermo – Piraineto.
-
La progettazione e realizzazione, degna di un Paese industrializzato, del
collegamento ferroviario con l’aeroporto di Birgi e quindi la possibilità di
collegare l’aeroporto di Birgi con l’aeroporto Falcone- Borsellino di Palermo.
-
Terminare tutte le opere di viabilità iniziate e predisporne altre per
velocizzare alcune tratte e soprattutto renderle molto più sicure.
In
conclusione le suddette OO.SS affermano
il valore sociale ed economico del settore trasporti, e invitano, per la
ripresa economica come volano di sviluppo del nostro territorio, tutte le forze
politiche e le istituzioni a predisporre e finanziare tutti quei progetti che
possano garantire la mobilità intesa come trasporto merci e persone.
Bisogna
adottare tutti quei provvedimenti che possano favorire e incoraggiare i
cittadini a utilizzare il mezzo pubblico, a discapito dell’automobile, come
mezzo essenziale per i loro spostamenti.
Solo
in questi termini possiamo parlare di sviluppo della mobilità, del turismo e
quindi dell’economia di tutto il territorio.
Fiduciosi
nell’interesse alla problematica sopra esposta, e quindi all’interesse
collettivo, porgiamo i più fraterni saluti.
Al
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti On. Maurizio Lupi
Al
Presidente della Regione Sicilia Pres. Rosario Crocetta
All’Assessore
Regionale Infrastrutture Dott. Nino Bartolotta
Ai
Deputati Regionali Sicilia
Alla
Giunta regionale Sicilia
Agli
Onorevoli Parlamentari eletti nella Provincia di Trapani
Al
Prefetto di Trapani Dott. Leopoldo Falco
Al
Commissario Straordinario della Provincia Trapani Dott. Darco Pellos
Ai
Sindaci della Provincia di Trapani
P.C.
Associazioni
Consumatori tutte
Associazioni
Diritti Civili tutte
Comitato
Pendolari tutti
Organi
di Stampa
Prot. N 10/TP/Filt Cgil Tp - Trapani
02 Dicembre 2013
Filt
Cgil Trapani - Filt Cgil Sicilia - Cgil
Trapani
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lunedì 4 novembre 2013
Le nostre richieste nell’incontro con il Dipartimento Infrastrutture e Mobilità - Regione Siciliana.
Nell’incontro di domani,
con il Dirigente Generale, Giovanni Arnone, del Dipartimento Infrastrutture,
Mobilità e Trasporti, porteremo le seguenti richieste:
CONTRATTO DI
SERVIZIO:
Il
Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana non ha ancora sottoscritto,
deve essere e diventare uno strumento importante e valido per porre,
finalmente, le basi per un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e della mobilità sostenibile.
INFRASTRUTTURE
FERROVIARIE E RAMI SECCHI:
Chiediamo di conoscere quali sono le sorti
delle tratte ferroviarie:
- Catania-Palermo,
perché
la Regione Siciliana non ha portato avanti il progetto per velocizzare il
tracciato esistente che portava i tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore
e 40 in un anno e mezzo di lavori con i 30 milioni di euro già finanziati dal
2010?
- Caltagirone-Gela chiusa da oltre
due anni per il crollo del ponte in territorio di Niscemi la Regione cosa può
dirci?
- Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio di
quest’anno per i continui smottamenti anche su questa relazione nessuna presa
di posizione della Regione.
- Stazione
di Comiso lo
smantellamento dell’infrastruttura
ferroviaria incombe, anche qui il silenzio della Regione.
COINCIDENZE SULLA
RELAZIONE SIRACUSA-MESSINA-PALERMO
Ad oggi non sono state create le
coincidenze ai treni che arrivano da Siracusa a Messina con i treni regionali
in partenza da Messina per Palermo.
INTEGRAZIONE URGENTE
SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
In considerazione del fatto che l’ultimo
treno da Siracusa parte alle ore 17.16, si rende necessario chiedere
l’istituzione di una corsa treno alle ore 18.10 da collegare al treno 12884 che
parte da Catania alle 19.40 o in alternativa istituire l’aggiunta di una
vettura come servizio regionale ai due ICN 1956 e 1960.
PROPOSTA URGENTE
SULLA RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
L’opportunità di trasformare tutte le soste
“tecniche” in “fermate” nella stazione di Alcantara, importante crocevia
ferroviario. Tale richiesta scaturisce in considerazione del fatto che quasi la
totalità dei treni sostano (dai 5 ai 10 minuti) per fare incroci e/o precedenze
in questa stazione, dove non è possibile far salire o scendere la clientela. Con
la trasformazione richiesta si darà l’opportunità a tutta l’utenza del
comprensorio: Calatabiano, Giardini-Naxos, Trappitello, Gaggi, Graniti,
Castiglione Sic. e Francavilla Sic. di poter utilizzare il servizio ferroviario
nella stazione di Alcantara vista la distanza dalla stazione di
Taormina-Giardini e la scarsa opportunità di poter lasciare il proprio mezzo,
specie in estate.
IL RIPRISTINO DEI
TEMPI DI PERCORRENZA SEMPRE PIU’ ALLUNGATI
Abbiamo assistito sino ad oggi alla
modernizzazione di alcuni tratti delle ferrovie in Sicilia ma i tempi di
percorrenza si continuano ad allungare, addirittura in alcune tratte sono gli
stessi tempi di percorrenza di ventanni fa.
PROPOSTE/VARIAZIONI
SULLA RELAZIONE SIRACUSA-CATANIA-MESSINA
PROPOSTE/VARIAZIONI
RELAZIONE MESSINA-CATANIA-SIRACUSA
RIPRISTINARE I
TRENI DEL MARE CATANIA-LETOIANNI
TRENI MARE NOSTRUM
E TAORMINA EXPRESS - Servizio sospeso per l’anno 2013.
Riteniamo opportuno che le Istituzioni, in collaborazione con i molti
utenti del trasporto ferroviario, con le associazioni di categoria e i
sindacati, incomincino a programmare un servizio più vicino all’utenza, ed in
modo particolare all’utenza pendolare che giornalmente è costretta a fare
enormi sacrifici per raggiungere il proprio luogo di lavoro, studio o altro.
Alla luce di quanto esposto, chiederemo al Dirigente Generale Dott. Giovanni Arnone, di conoscere quali sono le iniziative e cosa vuole fare la Regione Siciliana in materia di trasporto pubblico ferroviario nell’immediato.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato
Pendolari Siciliani
giovedì 10 ottobre 2013
Sicilia: Trasporto Ferroviario lasciato al suo declino
Mentre Rete ferroviaria italiana continua a smantellare buona parte di quel che resta della rete ferroviaria siciliana, vedi la tratta Siracusa-Ragusa-Gela, vedi la Caltagirone-Gela chiusa da oltre due anni per il crollo del ponte ferroviario, vedi la Alcamo-Trapani via Milo chiusa da febbraio per i continui smottamenti, vedi il mancato collegamento ferroviario con l’aeroporto di Catania di cui tutti parlano, vedi il mancato raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri seppur finanziato dal 2005, e così via….
La
Regione Sicilia, proprio oggi con il convegno tenutosi a Vittoria, realizza in
collaborazione con il Governo di Malta il “Progetto Streets” strategia
integrata per un trasporto sostenibile Italia-Malta.
Progetto da realizzare in partenariato con il Collegio
universitario Arces, il Comune di Vittoria, l'Autorità Portuale di Catania ed è
capofila la Regione Sicilia con il Dipartimento regionale Infrastrutture,
Mobilità e Trasporti. Gli altri partner sono l'Autorità governativa Transport
Malta e l'Università di Malta. L’importo a disposizione per la realizzazione
del progetto “Streets”
è di circa 2,5 milioni di euro.
Ritengo che tutto ciò sia assurdo, oltre all’enfasi della
conquista del 28 febbraio 2013 per la firma del CIS (contratto istituzionale di
sviluppo), la Regione Sicilia non ha ad oggi ancora fatto presente cosa vuole
fare del trasporto pubblico ferroviario isolano. La Regione non ha ancora
chiuso il
Contratto di servizio con Trenitalia ed in quattro anni abbiamo perso
quasi 2 milioni di km/treno e quasi del tutto i treni da e per il nord, non ha
preso posizione per le tratte ferroviarie chiuse da parecchio tempo però, pensa
al miglioramento dell'efficienza dei collegamenti tra porti, aeroporti e
piattaforme intermodali per migliorare l'accessibilità, pensa ad un maggiore
livello di servizio per il traffico di merci/persone, pensa ad una maggiore
sostenibilità ambientale e ad una diminuzione delle barriere per le utenze
deboli tra l’Italia e Malta, ma non pensa alla sua Sicilia oramai sempre più
isolata dal continente Italia su tutti i fronti (aereo, marittimo, ferroviario
e stradale) lasciandola al suo lento declino. Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani
giovedì 8 agosto 2013
FONDI PER LA TRATTA FERROVIARIA TRAPANI / ALCAMO IL SENATORE SANTANGELO DEL M5S, IMPEGNA IL GOVERNO
FONDI
PER LA TRATTA FERROVIARIA TRAPANI/ALCAMO IL
SENATORE SANTANGELO DEL M5S, IMPEGNA IL GOVERNO (Comunicato Stampa del 07/08/2013)
Nella seduta pubblica del Senato della Repubblica
n. 90 del 06 agosto c.a., in sede di esame del disegno di legge di conversione
in legge, con modificazioni, del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante
disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia, è stato accolto dal
Governo l'ordine del giorno G18.104.
Il disegno di legge "detto del fare",
all'articolo 18 al comma 1, prevede nello stato di previsione del Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti, di un Fondo con una dotazione complessiva
pari a 2.069 milioni di euro ripartita per cinque anni volto a consentire nell'anno
2013 la continuità dei cantieri in corso ovvero il perfezionamento degli atti
contrattuali finalizzati all'avvio dei lavori.
Il comma 2 del medesimo articolo, oltre ad
indicare direttamente alcuni interventi, prevede che gli interventi
finanziabili saranno individuati con uno o più decreti del Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'economia e
delle finanze ed individua esplicitamente alcuni interventi da realizzare.
Il Portavoce del Movimento 5 Stelle al Senato
Vincenzo Santangelo firmatario dell'O.d.G., nella sua premessa ha fatto
riferimento allo stato di chiusura, della tratta ferroviaria che collega
Trapani a Palermo, via Milo, e vista la previsione della dotazione economica
prevista dall'art. 18 comma 1 del decreto legge n. 69/2013, ha impegnato il
Governo a valutare la possibilità di destinare, con il primo provvedimento
utile, le risorse necessarie al ripristino della tratta ferroviaria che collega
Trapani ad Alcamo.
Già lo scorso 29 luglio, il portavoce Santangelo,
aveva depositato un atto di sindacato ispettivo n. 3-00282 il 29 luglio 2013,
nella seduta n. 81 con il quale interrogava il Ministro delle infrastrutture e
dei trasporti, su quali misure di competenza intendeva promuovere per
ripristinare e potenziare la tratta ferroviaria da Palermo a Trapani.
Questo intervento, certamente avrà una ricaduta
positiva sul territorio, con l'aumento dell'offerta della mobilità al turista,
ma anche ai pendolari che usano il treno per raggiungere il posto di lavoro.
Vincenzo Santangelo
Movimento 5 Stelle
Senato della Repubblica
Chiusura tratta ferroviaria Alcamo-Trapani. Interrogazione Sen. Santangelo
Interrogazione
a risposta orale
SANTANGELO
- Al Presidente del Consiglio dei ministri, Al Ministro delle
infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico.
premesso che:
si è appreso che a partire dall'11
Agosto c.a., la RFI che gestiste per conto delle "Ferrovie dello Stato
Italiane", avrebbe intenzione di sopprimere definitivamente la tratta
ferroviaria che porta da Alcamo a Trapani; la tratta ferroviaria che collega
Trapani a Palermo, via Milo, e in particolare il tratto che collega Trapani ad
Alcamo a seguito di un cedimento strutturale, è rimasta chiusa al traffico già
dal 25 febbraio del c. a.; la durata del tragitto tra Trapani e Palermo, attraverso
la tratta in questione é di circa due ore e mezzo, mentre con la chiusura del
tratto tra Alcamo e Trapani per andare in treno da Trapani a Palermo, due città
che distano in linea d'aria 70 chilometri, attraverso l'unica possibile
alternativa ferroviaria ci si impiegherebbe almeno 5 ore; in molte parti
d'Italia in 5 ore di treno, ma anche in 2 ore e mezza, si riescono a percorrere
distanze considerevolmente maggiori di 70 chilometri, e che nelle due provincie
regionali di Trapani e Palermo risiedono complessivamente 1,7 milioni di
abitanti; nel 2005, in occasione di un evento sportivo internazionale, le
regate veliche della Louis Vuitton Cup acts, furono messi temporaneamente in
opera dei treni che percorrevano il tragitto da Palermo a Trapani in 1 ora;
considerato che:
la chiusura avrebbe forti ripercussioni
sulla mobilità di un migliaio di persone tra lavoratori e passeggeri, che
utilizzano la tratta per recarsi a lavoro; la tratta ferroviaria in questione è
strategica, in quanto al momento è l'unica che collega l’aeroporto di Birgi e
mette in collegamento quest'ultimo con l'aeroporto di Palermo
"Falcone-Borsellino"; il Programma delle infrastrutture strategiche
emanato nello scorso aprile, sembra non tenere conto del potenziamento della
linea strutturale necessaria per lo sviluppo del territorio, tra cui quello di
potenziare l’offerta del trasporto ferroviario aumentando la frequenza dei
treni, linea per Trapani;
la interruzione del servizio della
tratta in questione impedirebbe sostanzialmente, di utilizzare il trasporto
ferroviario, sia a turisti che atterrino nell'aeroporto di Trapani Birgi e
vogliano spostarsi verso Palermo o la Sicilia Orientale, sia viceversa che
atterrino nell'aeroporto di Palermo Punta Raisi e vogliano spostarsi verso Trapani
o le località della costa occidentale;
penalizzerebbe la mobilità dei
pendolari che si spostano per lavoro;
si chiede di sapere:
se il Governo e i ministri siano a
conoscenza dei fatti esposti in premessa, e se la detta chiusura della tratta
ferroviaria sia stata approvata dal governo, e quali misure si intendano
promuovere per ripristinare e potenziare la tratta ferroviaria da Palermo a
Trapani, con l'obiettivo di potenziare effettivamente l'offerta di trasporto
ferroviario in Sicilia occidentale, e migliorare i collegamenti dei due
aeroporti di Trapani e Palermo, con l'aumento considerevole della frequenza dei
treni e la riduzione dei tempi di percorrenza medi a meno di 60 minuti primi.
La chiusura della tratta ferroviaria
Trapani-Palermo, ed in particolare la via Milo che collega Trapani ad Alcamo,
nel prossimo 11 agosto, come annunciato da RFI, che gestisce per conto di
Ferrovie dello Stato s.p.a. l'intera rete ferroviaria italiana, si rivela una
beffa per il territorio trapanese.
Rischia di mettere in ginocchio lo
sviluppo del territorio che necessita di essere attenzionato e non dimenticato,
come successo nel Programma Infrastrutture Strategiche emanato dal Ministero
dei Trasporti già nello scorso aprile. L'importanza della tratta è legata anche
al collegamento con i due maggiori aeroporti del versante occidentale della
Sicilia, cioè quello di Palermo e quello di Birgi-Trapani, oltre al fatto che
diventa penalizzante per il flusso dei pendolari giornalieri che fruiscono del
treno per recarsi a lavoro.
Oggi, considerata l'importanza del mantenimento e il potenziamento
strutturale della tratta ferroviaria, oggi ho depositato una interrogazione, al
Governo, al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e al Ministro dello
Sviluppo Economico, per sapere quali misure si intendano promuovere per
ripristinare e potenziare la tratta ferroviaria da Palermo a Trapani, con
l'obiettivo di potenziare effettivamente l'offerta di trasporto ferroviario in
Sicilia occidentale, e migliorare i collegamenti dei due aeroporti di Trapani e
Palermo, con l'aumento considerevole della frequenza dei treni e la riduzione
dei tempi di percorrenza medi a meno di 60 minuti primi.
sabato 3 agosto 2013
I fondi del decreto del fare per il ripristino delle ferrovie in Sicilia
Con i fondi del decreto del fare ripristinare la la tratta ferroviaria Caltagirone-Gela e la tratta Alcamo-Trapani.
venerdì 2 agosto 2013
Utilizzare i fondi del decreto del fare per ripristinare la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani.
Nel decreto del fare sono previsti 2 mld di euro per le infrastrutture, perché non utilizzare questi fondi per ripristinare la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani, chiusa da febbraio di quest'anno.
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