Oggi viene trattata nella IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni) alla Camera dei Deputati l'interrogazione presentata dall'On. Vincenzo Garofalo sui disagi e/o disservizi avvenuti il venerdì 3 maggio 2013 sulla relazione Messina-Catania-Siracusa. Ecco il testo presentato dall'interrogante:
Atto
Camera
Interrogazione a risposta in commissione 5-00113
Interrogazione a risposta in commissione 5-00113
presentato
da GAROFALO Vincenzo
Al
Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere – premesso
che:
il 5 maggio 2013, la tratta ferroviaria Messina-Catania-Siracusa è stata nuovamente contrassegnata da una serie di ritardi per oltre dieci ore e soppressione di quattro treni come riportato da numerosi quotidiani locali;
il Comitato pendolari di Messina, Catania e Siracusa, che nel recente passato ha addirittura stilato uno specifico rapporto sui continui ritardi, le soppressioni delle corse ferroviarie, i frequenti guasti ai locomotori ed i disservizi in generale che gli utenti siciliani subiscono in modo costante senza che le legittime rimostranze sembrino produrre effetti migliorativi dei servizi resi, ha stimato nel giorno medesimo il ritardo dei convogli in circa 600 minuti;
l'interrogante rileva, in considerazione dell'ennesima situazione deprecabile dal punto di vista dell'inefficienza qualitativa dei servizi resi agli utenti ed in particolare nei riguardi dei pendolari, come sia nel complesso indiscutibile l'intenzione da parte del gruppo Ferrovie dello Stato di perseguire politiche di dismissione attraverso un ridimensionamento del piano industriale e di investimenti nel Mezzogiorno ed in particolare in Sicilia, nonostante le recenti opere deliberate dal Cipe, che prevedono il potenziamento attraverso interventi ferroviari inseriti all'interno del piano di azione e coesione;
l'undicesimo Allegato Infrastrutture relativo al Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) previsto all'interno del documento di economia e finanza, recentemente approvato alla Camera dei deputati, indica infatti l'intenzione di migliorare l'offerta trasportistica ferroviaria nel Mezzogiorno contenuta all'interno del piano nazionale per il Sud, inserendo fra le principali opere ferroviarie anche la tratta Palermo-Catania;
a giudizio dell'interrogante quanto suesposto nel documento d'indirizzo, se non sarà accompagnato da un imponente piano di investimenti e da una radicale inversione anche culturale a favore della mobilità in generale ed in tal caso, nei riguardi di quella ferroviaria, soprattutto attraverso un ammodernamento delle reti ferroviarie e di sostituzione di convogli obsoleti, risulterà superfluo qualunque proposito programmatico e strategico, sebbene condivisibile, volto a migliorare il sistema qualitativo dei servizi offerti e della domanda di mobilità che cresce significativamente;
i numerosi atti di sindacato ispettivo, presentati dall'interrogante, nel corso della scorsa legislatura, sull'evidente scarsa qualità dei servizi ferroviari regionali in Sicilia, causata da ritardi, carenza di comfort e inefficienze a cui sono seguite risposte da parte del Ministro pro tempore che appaiono all'interrogante nel complesso insoddisfacenti, confermano come la situazione delle politiche dei trasporti in Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno, sia estremamente critica e derivante da decenni di investimenti insufficienti, a cui si sono aggiunti i recenti tagli della spesa sui trasferimenti, che hanno determinato gravi carenze in termini di pulizia, manutenzioni, scorte, carenze che hanno provocato minore affidabilità e puntualità delle corse ferroviarie;
la predetta analisi tuttavia non deve essere considerata un'attenuante o una giustificazione nei riguardi di Trenitalia, se si tiene conto del fatto che all'aumento delle tariffe dei biglietti non sono seguiti adeguati livelli di servizi resi all'utenza –:
quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
quali iniziative di competenza intenda assumere nei confronti di Trenitalia spa, al fine di determinare un miglioramento complessivo dell'organizzazione e del livello di efficienza dei servizi per il trasporto dei passeggeri della tratta siciliana esposta in premessa, le cui capacità nel corso degli ultimi mesi sono ulteriormente peggiorate;
se non ritenga opportuno e necessario, in considerazione del livello di estrema precarietà in cui si trova il sistema dei trasporti ferroviario siciliano ed in particolare il tracciato Messina, Catania, Siracusa, avviare, per quanto di competenza, una verifica al fine di determinare quali siano le cause che persistono nell'inficiare la qualità delle prestazioni fornite agli utenti e conseguentemente assumere iniziative volte a prevedere misure per il potenziamento dei servizi ferroviari, nel momento in cui, complici anche la crisi economica e la congestione delle aree metropolitane, cresce significativamente la domanda relativa al trasporto ferroviario. (5-00113)
il 5 maggio 2013, la tratta ferroviaria Messina-Catania-Siracusa è stata nuovamente contrassegnata da una serie di ritardi per oltre dieci ore e soppressione di quattro treni come riportato da numerosi quotidiani locali;
il Comitato pendolari di Messina, Catania e Siracusa, che nel recente passato ha addirittura stilato uno specifico rapporto sui continui ritardi, le soppressioni delle corse ferroviarie, i frequenti guasti ai locomotori ed i disservizi in generale che gli utenti siciliani subiscono in modo costante senza che le legittime rimostranze sembrino produrre effetti migliorativi dei servizi resi, ha stimato nel giorno medesimo il ritardo dei convogli in circa 600 minuti;
l'interrogante rileva, in considerazione dell'ennesima situazione deprecabile dal punto di vista dell'inefficienza qualitativa dei servizi resi agli utenti ed in particolare nei riguardi dei pendolari, come sia nel complesso indiscutibile l'intenzione da parte del gruppo Ferrovie dello Stato di perseguire politiche di dismissione attraverso un ridimensionamento del piano industriale e di investimenti nel Mezzogiorno ed in particolare in Sicilia, nonostante le recenti opere deliberate dal Cipe, che prevedono il potenziamento attraverso interventi ferroviari inseriti all'interno del piano di azione e coesione;
l'undicesimo Allegato Infrastrutture relativo al Programma delle infrastrutture strategiche (PIS) previsto all'interno del documento di economia e finanza, recentemente approvato alla Camera dei deputati, indica infatti l'intenzione di migliorare l'offerta trasportistica ferroviaria nel Mezzogiorno contenuta all'interno del piano nazionale per il Sud, inserendo fra le principali opere ferroviarie anche la tratta Palermo-Catania;
a giudizio dell'interrogante quanto suesposto nel documento d'indirizzo, se non sarà accompagnato da un imponente piano di investimenti e da una radicale inversione anche culturale a favore della mobilità in generale ed in tal caso, nei riguardi di quella ferroviaria, soprattutto attraverso un ammodernamento delle reti ferroviarie e di sostituzione di convogli obsoleti, risulterà superfluo qualunque proposito programmatico e strategico, sebbene condivisibile, volto a migliorare il sistema qualitativo dei servizi offerti e della domanda di mobilità che cresce significativamente;
i numerosi atti di sindacato ispettivo, presentati dall'interrogante, nel corso della scorsa legislatura, sull'evidente scarsa qualità dei servizi ferroviari regionali in Sicilia, causata da ritardi, carenza di comfort e inefficienze a cui sono seguite risposte da parte del Ministro pro tempore che appaiono all'interrogante nel complesso insoddisfacenti, confermano come la situazione delle politiche dei trasporti in Italia, ed in particolare nel Mezzogiorno, sia estremamente critica e derivante da decenni di investimenti insufficienti, a cui si sono aggiunti i recenti tagli della spesa sui trasferimenti, che hanno determinato gravi carenze in termini di pulizia, manutenzioni, scorte, carenze che hanno provocato minore affidabilità e puntualità delle corse ferroviarie;
la predetta analisi tuttavia non deve essere considerata un'attenuante o una giustificazione nei riguardi di Trenitalia, se si tiene conto del fatto che all'aumento delle tariffe dei biglietti non sono seguiti adeguati livelli di servizi resi all'utenza –:
quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
quali iniziative di competenza intenda assumere nei confronti di Trenitalia spa, al fine di determinare un miglioramento complessivo dell'organizzazione e del livello di efficienza dei servizi per il trasporto dei passeggeri della tratta siciliana esposta in premessa, le cui capacità nel corso degli ultimi mesi sono ulteriormente peggiorate;
se non ritenga opportuno e necessario, in considerazione del livello di estrema precarietà in cui si trova il sistema dei trasporti ferroviario siciliano ed in particolare il tracciato Messina, Catania, Siracusa, avviare, per quanto di competenza, una verifica al fine di determinare quali siano le cause che persistono nell'inficiare la qualità delle prestazioni fornite agli utenti e conseguentemente assumere iniziative volte a prevedere misure per il potenziamento dei servizi ferroviari, nel momento in cui, complici anche la crisi economica e la congestione delle aree metropolitane, cresce significativamente la domanda relativa al trasporto ferroviario. (5-00113)
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00113
Dati di
presentazione dell'atto
Legislatura: 17
Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Seduta di annuncio: 15 del 14/05/2013
Firmatari
: Primo firmatario: GAROFALO VINCENZO
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/05/2013
Gruppo: IL POPOLO DELLA LIBERTA' - BERLUSCONI PRESIDENTE
Data firma: 13/05/2013
Commissione
assegnataria
Commissione: IX
COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)
Destinatari
Ministero
destinatario:
MINISTERO
DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI
Attuale
delegato a rispondere: MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI delegato
in data 13/05/2013
Stato
iter:
IN CORSO
Fasi iter:
MODIFICATO
PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 14/05/2013