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lunedì 17 maggio 2021

Orari e coincidenze della Metroferrovia Giampilieri-Messina devono essere rivisti per un trasporto efficiente

Tra i primi suggerimenti che desideriamo sottoporre all’assessore regionale ai trasporti, in merito alle coincidenze alla stazione centrale di Messina, che è necessario creare la prima coincidenza al treno regionale veloce Messina-Palermo 5353 delle ore 06.38 anticipando la corsa del treno regionale Giampilieri-Messina 21680 alle ore 06.00 per dare la possibilità all’utenza del comprensorio messinese di poter raggiungere i luoghi di lavoro sulla fascia tirrenica evitando così gli spostamenti in auto sino a Messina per poter prendere il treno regionale 5353.
Altra questione che desideriamo evidenziare sono gli orari delle ultime corse treno del servizio metropolitano: da Messina a Giampilieri l’ultima corsa è alle ore 16.40 e da Giampilieri a Messina è alle ore 17.22 (Messina C.le, Fiumara Gazzi, Contesse, Tremestieri, Mili Marina, Galati, Ponte Santo Stefano, Ponte Schiavo, San Paolo, Giampilieri), orari che dovrebbero essere rivisti e posticipati almeno alle 20/21:00.
Ci consta fare presente, ancora una volta, questa discrasia sulle coincidenze, perché non vorremmo che tutti gli sforzi fatti e alla luce dei risultati ottenuti sull’integrazione vengano vanificati per non aver rivisto, riprogrammato ed ottimizzato gli orari delle attuali sette coppie con la programmazione oraria delle ulteriori 5 coppie treno che si aggiungeranno al cambio orario estivo di giugno per un totale di 24 treni giorno.

domenica 16 maggio 2021

Metroferrovia Messina-Giampilieri il Comitato Pendolari Siciliani chiede di rivedere orari e concidenze


Ci consta fare presente, ancora una volta, questa discrasia sulle coincidenze, perché non vorremmo che tutti gli sforzi fatti e alla luce dei risultati ottenuti sull’integrazione vengano vanificati per non aver rivisto, riprogrammato ed ottimizzato gli orari delle attuali sette coppie con la programmazione oraria delle ulteriori 5 coppie treno che si aggiungeranno al cambio orario estivo di giugno per un totale di 24 treni giorno

Metroferrovia Messina-Giampilieri. Rrivedere orari e coincidenze per dare un senso al biglietto unico.

Conclusosi dopo circa sei anni di incontri tra i vari attori il progetto del biglietto integrato tra comune di Messina, Atm, Trenitalia e Regione Siciliana.
Un plauso a tutti e in special modo all’assessore regionale ai trasporti, On. Marco Falcone, che ha voluto fortemente, dopo l’integrazione vettoriale e tariffaria realizzata a Palermo, portare a conclusione, anche nella città dello Stretto, quanto era previsto nel Contratto di Servizio tra Regione e Trenitalia.
Infatti nel Contratto di Servizio 2017-2026, all’articolo 14, in tema di obblighi tariffari e gratuità, al punto 10 prevedeva espressamente che: “Trenitalia è tenuta, su disposizione della Regione, ad applicare agevolazioni e gratuità e modifiche al sistema tariffario e ad aderire a progetti di integrazione tariffaria e/o modali, fermo restando l’obbligo della Regione di compensare i minori introiti con un apposito stanziamento a copertura”.
Fatta questa premessa e alla luce dell’annuncio delle ulteriori cinque coppie di treno che entreranno in circolazione al cambio orario estivo del 13 giugno 2021, è necessario ed urgente rivedere la programmazione dell’orario tra Giampilieri e Messina creando le coincidenze ai treni che da Giampilieri arrivano a Messina con i treni che da Messina partono verso S. Agata di Militello e Palermo.
La stessa identica cosa deve essere fatta per i treni che da Palermo e S. Agata di Militello giungono a Messina raccordando le coincidenze sia con i treni per Giampilieri che con i treni regionali Messina-Catania-Siracusa nelle fasce orarie pendolari 06/09.00 e 17/19.00.
Allo stato attuale, pur avendo da parecchi anni prospettato e suggerito al Dipartimento Trasporti la necessità di creare le coincidenze ai treni e con i treni della “Metroferrovia” nulla è stato fatto sino ad oggi.
Tra i primi suggerimenti che desideriamo sottoporre all’assessore regionale ai trasporti, in merito alle coincidenze alla stazione centrale di Messina, che è necessario creare la prima coincidenza al treno regionale veloce Messina-Palermo 5353 delle ore 06.38 anticipando la corsa del treno regionale Giampilieri-Messina 21680 alle ore 06.00 per dare la possibilità all’utenza del comprensorio messinese di poter raggiungere i luoghi di lavoro sulla fascia tirrenica evitando così gli spostamenti in auto sino a Messina per poter prendere il treno regionale 5353.
Altra questione che desideriamo evidenziare sono gli orari delle ultime corse treno del servizio metropolitano: da Messina a Giampilieri l’ultima corsa è alle ore 16.40 e da Giampilieri a Messina è alle ore 17.22 (Messina C.le, Fiumara Gazzi, Contesse, Tremestieri, Mili Marina, Galati, Ponte Santo Stefano, Ponte Schiavo, San Paolo, Giampilieri), orari che dovrebbero essere rivisti e posticipati almeno alle 20/21:00.
Ci consta fare presente, ancora una volta, questa discrasia sulle coincidenze, perché non vorremmo che tutti gli sforzi fatti e alla luce dei risultati ottenuti sull’integrazione vengano vanificati per non aver rivisto, riprogrammato ed ottimizzato gli orari delle attuali sette coppie con la programmazione oraria delle ulteriori 5 coppie treno che si aggiungeranno al cambio orario estivo di giugno per un totale di 24 treni giorno.
Chiediamo di conoscere quali sono gli orari delle nuove cinque coppie di treni ed eventualmente con chi sono stati pianificati e in ultimo desideriamo fare presente che il servizio metropolitano scompare del tutto la domenica e nei festivi.
Restiamo disponibili ad un confronto per ottimizzare e pianificare al meglio gli orari ferroviari della Metroferrovia Giampilieri-Messina per assicurare un trasporto efficiente ed efficace visto l’ulteriore investimento da parte della Regione sull’integrazione vettoriale e tariffaria e per rendere sempre più appetibile un’offerta ferroviaria ritenuta la più ecosostenibile”.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

giovedì 19 marzo 2020

Aggiornamento del 19 marzo 2019 Rimodulato ulteriormente il servizio di trasporto ferroviario in Sicilia

Aggiornamento del 19 marzo 2019 del trasporto ferroviario. La Regione Siciliana di concerto con Trenitalia ha disposto la rimodulazione del servizio ferroviario riducendo dell'80% le corse dei treni in Sicilia. L'ulteriore rimodulazione, in vigore da domani giovedì 19 marzo, resasi necessaria per ridurre al minimo gli spostamenti dell'utenza nella regione al minimo indispensabile per evitare ulteriormente le possibilità di contagio. Questo il programma rimodulato dei treni regionali in servizio da domani. Attivo il call center gratuito 800 89 20 21.


martedì 17 marzo 2020

Sicilia: Rimodulato il servizio del trasporto ferroviario regionale aggiornamento del 17 marzo 2020

Rimodulato il servizio del trasporto ferroviario regionale aggiornamento del 17 marzo 2020. A seguito delle disposizioni in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus, il programma dei treni regionali è stato rimodulato. Programma di servizio dei treni a disposizione
Attivo il call center gratuito 800 89 20 21.




domenica 15 marzo 2020

Sicilia:Trasporto Ferroviario Regionale, rimodulato il servizio (Elenco treni cancellati)

A seguito delle disposizioni in materia di prevenzione e contenimento del Coronavirus, il programma dei treni regionali è stato rimodulato.
Programma di servizio  -  Attivo il call center gratuito 800 89 20 21.
Questo l’elenco dei treni che sono stati cancellati:





Trasporto ferroviario regionale in Sicilia: Rimodulato il Servizio

La rimodulazione del servizio di trasporto ferroviario regionale in Sicilia: è in vigore dal 12 marzo sino al 03 aprile 2020. A seguito delle disposizioni in materia di prevenzione e diffusione del Coronavirus, il servizio di trasporto dei treni regionali è stato rimodulato d’intesa tra l'impresa ferroviaria Trenitalia Spa e la Regione Siciliana, committente del trasporto ferroviario.
Le informazioni in tempo reale sono consultabili presso: Info sul traffico
Desideriamo fare presente che dei 55 treni regionali sulla relazione Messina-Catania-Siracusa sono 38 i treni cancellati. questi nel dettaglio sono i treni che saranno in esercizio da lunedì 16 marzo 2020:



sabato 21 dicembre 2019

Con i nuovi orari ferroviari scompare la fermata del treno 12865 alla stazione di Calatabiano.

Con il cambio dell’offerta commerciale ferroviaria del 15 dicembre scorso, per una svista o per altro recondito motivo il treno regionale 12865 delle ore 5.40 non effettua più la fermata alla stazione di Calatabiano alle ore 7.00. Questa disattenzione sta procurando enormi disagi all’utenza pendolare del luogo che non ha da domenica 15 c.m. la possibilità di poter viaggiare con il primissimo treno regionale della mattina che arriva a Catania alle 7.30.
L’utenza pendolare di Calatabiano al momento è costretta a spostarsi con i propri mezzi alla stazione di Alcantara o alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia. Prontamente, ci siamo accorti di questa anomalia e l’abbiamo segnalata al dirigente del Dipartimento Trasporti non ottenendo alcuna risposta.
Chiediamo al Dipartimento Trasporti di intervenire presso la Direzione di Trenitalia, nel più breve tempo possibile, a ripristinare la fermata di Calatabiano del treno regionale 12865/12869. Il Comitato Pendolari Siciliani sta predisponendo, alla luce dei nuovi orari e dei suggerimenti di molta utenza, una richiesta al Dipartimento trasporti regionale per chiedere di poter anticipare di 10 minuti circa la partenza del treno regionale 26579 in partenza da Taormina-Giardini alle 07.00 prevedendo, così l’arrivo a Catania alle 7.47 anziché alle ore 08.05, inoltre sta predisponendo ulteriori richiesto per la modifica di altri orari relativamente alla Messina-Catania-Siracusa.
In merito all’aumento di circa un milione di passeggeri relativamente al trasporto regionale siciliano, ci consta fare presente che per i pendolari gli orari dei treni rivestono un’importanza fondamentale poiché è su di esso che vengono formulate le ipotesi di viaggio, ed è in base ad esso che un viaggio viene pianificato in modo da soddisfare le esigenze dell’utente di arrivare alla sua meta entro un certo tempo.
Se questo vale per un singolo viaggio, a maggior ragione deve valere per i pendolari, che sulla base dell’orario regolano i propri ritmi di vita, casalavoro o casastudio.
Per i pendolari l’orario è un parametro in grado di influenzare in modo significativo la propria qualità della vita, specie se non viene rispettato e anche quando viene cambiato con troppa frequenza, portando come conseguenza degli sconvolgimenti significativi nelle possibili scelte di viaggio.
Il Comitato Pendolari Siciliani ha monitorato nei mesi di ottobre e novembre 2019 la tratta ferroviaria Messina-Catania-Siracusa per avere un’idea sulla puntualità del servizio offerto. Questi i risultati:
Giorni del monitoraggio: 60
Treni monitorati 2477
Treni arrivati a destinazione in anticipo dall’orario previsto: 1135
Treni arrivati a destinazione in orario: 328
Treni arrivati a destinazione in ritardo entro i 5 minuti dall’orario previsto: 627
Treni arrivati a destinazione in ritardo entro i 10 minuti dall’orario previsto: 145
Treni arrivati a destinazione in ritardo entro i 20 minuti dall’orario previsto: 126
Treni arrivati a destinazione in ritardo oltre i 20 minuti dall’orario previsto:    94
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 18 dicembre 2019

Caltagirone-Catania nuovi orari, vecchi disagi e disservizi.

Già dal cambio orario di domenica 15 dicembre i disagi per i pendolari del Calatino non si interrompono. Lunedì 16 e martedì 17 dicembre sono stati soppressi i treni regionali 12810 delle 16.30 da Caltagirone a Catania e il treno regionale 12813 delle 19.15 da Catania a Caltagirone procurando, sicuramente, enormi disagi all’utenza pendolare visto che sono i due treni di ritorno dopo una giornata di lavoro o studio da entrambe le città. Oltre alle soppressioni in questi due giorni gli altri due treni il 12806 delle 6.11 e il 12809 delle 14.10 hanno accumulato ritardi, sempre nei due giorni, pari a 112 minuti. Un servizio di trasporto ferroviario che doveva essere migliorato, incentivato cioè a portata di mano dell’utenza per riavvicinarli al mezzo ecologico per eccellenza dopo due anni circa dalla chiusura della tratta. Questo è quello che il giorno della riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, sabato 16 febbraio 2019, il Governatore Musumeci dichiarava prendendo un preciso impegno con i pendolari e precisamente queste le sue parole: - “Un impegno voglio assumere con i pendolari, che vedo qui adeguatamente rappresentati. Con Trenitalia e l’assessore Falcone ci stiamo impegnando per fare modificare gli orari dei treni soprattutto i primi treni della mattinata perché sono stati concepiti senza tenere assolutamente conto delle esigenze dei pendolari. Viaggiare in treno conviene, viaggiare in treno è più economico, viaggiare in treno è più ecologico, viaggiare in treno… - così si concludeva l’intervento del Presidente Musumeci. 
E allora se l’impegno era di modificare gli orari perché non adeguati, perché da sei corse treno tra le due Città, dal 15 aprile sono state ridotte a quattro, cancellando due corse treno e in particolare la prima corsa che partiva da Catania alle ore 5.38 dando un servizio al pendolarismo, che da anni si serviva del mezzo treno, da Catania raccogliendo utenza a Scordia, Militello, Vizzini-Licodia, Grammichele sino a Caltagirone? Nonostante tutte le nostre rimostranze e i suggerimenti, anche in via sperimentale, non sono serviti a nulla. Al danno la beffa quella di riconfermare nei nuovi orari del 15 dicembre i quattro treni giornalieri, non modificando gli orari, e i quattro treni dei festivi, dove non vi è alcuna frequentazione, e che producono uno spreco di circa 23.000 treno*km annui. Ma lo sperpero di risorse e di treno*km è ancora più evidente, Ill.mo Presidente, in considerazione del servizio di bus sostitutivi al treno tra Caltagirone e Gela che produce un totale di 67.000 circa di km*treno-annui. Qualcuno ci spieghi e spieghi ai pendolari del Calatino perché il servizio bus sostitutivo al treno tra Caltagirone, Niscemi e Gela debba essere effettuato dall’impresa ferroviaria Trenitalia (sembra che il costo a km sia di euro 2,70) invece che affidarlo all’Azienda Siciliana Trasporti della Regione (sembra che il costo a km sia di euro 1,06), risparmiando così risorse pubbliche e 67.000 km-treno che potrebbero essere impiegate in altre relazioni ferroviarie sino alla eventuale ricostruzione del viadotto ferroviario crollato l’11 maggio 2011?
Questi sono i dati dei disservizi che emergono dal nostro monitoraggio nella tratta ferroviaria Catania-Caltagirone nei mesi di ottobre e novembre relativamente ai 240 treni monitorati: - Treni soppressi n. 22 e parziali n. 3 per un totale di 2121 treno*km cancellati; minuti di ritardo accumulati 2016 pari a 36 ore circa e, il dato più rilevante su questa tratta nei 60 giorni del monitoraggio è la della puntualità che è pari al 49%
Speravamo Ill.mo Presidente che, la riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, fosse la volta buona, visto l’impegno preso, per programmare e dare un servizio ferroviario sensato a un territorio assetato di mobilità, da anni lasciato al suo declino, con uno sperpero di risorse pubbliche e di circa 170.000 treno*Km.
Allo stato delle cose dobbiamo dire che non è stato così anzi è stato ancora una volta sfavorito il territorio e danneggiata l’utenza pendolare da ulteriori penalizzazioni che potranno grazie al Suo autorevole intervento essere ripristinate prima possibile non aspettando il cambio orario estivo di Giugno 2020.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 28 giugno 2019

Tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, chiediamo l’intervento del Governatore Musumeci per il ripristino degli orari.


Il giorno della riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela, sabato 16 febbraio 2019, il Governatore Musumeci prendeva un impegno con i pendolari. Questo è quanto dichiarava: - un impegno voglio assumere con i pendolari, che vedo qui adeguatamente rappresentati. Con Trenitalia e l’assessore Falcone ci stiamo impegnando per fare modificare gli orari dei treni soprattutto i primi treni della mattinata perché sono stati concepiti senza tenere assolutamente conto delle esigenze dei pendolari. Viaggiare in treno conviene, viaggiare in treno è più economico, viaggiare in treno è più ecologico, viaggiare in treno… - così si concludeva l’intervento del Presidente Musumeci. E allora se l’impegno era di modificare gli orari perché non adeguati alle esigenze dell’utenza e dei pendolari, perché da sei corse treno dal 15 aprile sono state cancellate due corse e in particolare la prima corsa che partiva da Catania alle ore 5.38 penalizzando, così, tutti i pendolari che da molti anni si servivano di questo treno del mattino per raggiungere Caltagirone e poter proseguire per Niscemi e Gela con il bus sostitutivo al treno delle ore 7.50?
L’assessore On. Falcone ci spieghi e spieghi ai pendolari del calatino perché nei nuovi orari voluti dalla Regione ed entrati in vigore il 15 aprile 2019 è stato cancellato il treno regionale 12805 delle ore 5.38 così come il bus sostitutivo PA801 che da Caltagirone partiva alle 7.50 passando per Niscemi e arrivare a Gela?
L’assessore On. Falcone ci spieghi e spieghi ai pendolari di Scordia, Militello, Vizzini-Licodia, Grammichele come potranno raggiungere Caltagirone alle 7.28 per poi proseguire per Niscemi e Gela con il bus sostitutivo al treno PA801 che è stato cancellato?
L’assessore On. Falcone ci spieghi e spieghi ai pendolari perché il servizio bus sostitutivo al treno delle ore 7.50 tra Caltagirone-Niscemi e Gela non è stato effettuato dall’impresa ferroviaria Trenitalia ma è stato affidato ad un azienda di trasporto privato anzichè affidarlo all’Azienda Siciliana Trasporti della Regione, risparmiando così risorse pubbliche e km-treno?
L’assessore On. Falcone confermi o smentisca se i costi dei bus sostitutivi al treno tra Caltagirone-Niscemi e Gela pari a 2,70 € a km con i costi dei bus dei privati pari a 1,09 € a km, dati venuti fuori nell’incontro del tavolo tecnico tenutosi a Caltanissetta lo scorso 6 marzo 2019 siano veri o meno?
Non serve aver messo delle pezze alla mobilità con bus dei privati, aggiungendo altri costi, da Scordia, da Militello e da Caltagirone, occorre nell’immediato ripristinare le 6 vecchie corse treno e i bus sostitutivi tra Caltagirone, Niscemi e Gela così come avevamo chiesto sin dall’inizio e precisamente di voler effettuare il servizio con una coppia di treni che facessero la spola tra Catania e Caltagirone raccordati ai bus sostitutivi tra Caltagirone, Niscemi e Gela. Avevamo anche chiesto che i bus sostitutivi tra Caltagirone, Niscemi e Gela non potevano e non dovevano essere considerati come servizio scolastico da settembre a giugno ma per l’intero anno.
Questa dovrebbe essere la soluzione per far ripartire il servizio, anche in fase sperimentale, sulla relazione ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela a prescindere se vi sia il Minuetto o le veterane Aln668:
Treno regionale da Catania alle 5.40 e bus sostitutivo da Caltagirone per Niscemi e Gela alle ore 7.30
Treno regionale da Caltagirone alle 5.50 arrivo a Catania alle ore 7.30
Treno regionale da Catania alle 14.25 bus sostitutivo da Caltagirone per Niscemi e Gela alle ore 16.00
Treno regionale da Caltagirone alle 14.30 arrivo a Catania alle ore 16.05
Treno regionale da Catania alle ore 18.40 bus sostitutivo da Caltagirone per Niscemi e Gela alle ore 20.30
Treno regionale da Caltagirone alle 19.05 arrivo a Catania alle ore 20.40
Da prevedere alla stazione centrale di Catania le eventuali coincidenze con i treni in partenza per Messina.
Una considerazione ci sorge spontanea: prima che intervenisse la regione vi erano in servizio n.3 coppie treno, pari a 6 treni-giorno, corrispondenti a 546 treno*km-giorno per un totale di 3.276 treno*km a settimana. Ora con gli orari voluti dalla Regione e non concordati con i pendolari, la situazione è la seguente: il nuovo servizio viene espletato da 2 coppie treno pari a quattro treni giorno, corrispondenti a 364 treno*km-giorno per un totale di 2.457 treno*km a settimana considerando anche le due coppie treno della domenica anch’esse inutili visti gli orari.
Risulta evidente che da 13.104 treno*km mensili si è passati a 9.828 treno*km, con una decurtazione di oltre 3.000 treno*km mensili che sicuramente verranno utilizzati in altre relazioni ferroviarie nonostante il territorio chiedesse di ottimizzare gli orari esistenti delle 6 corse giornaliere, disattendendo anche l’impegno preso con i pendolari dal Governatore della Regione di sistemare gli orari della mattina.
Speravamo Ill.mo Presidente che la riapertura della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela fosse la volta buona, visto l’impegno preso, per programmare e dare un servizio ferroviario sensato a un territorio assetato di mobilità, da anni lasciato al suo declino, con uno sperpero di risorse pubbliche e di km*treno.
Allo stato delle cose dobbiamo dire che non è stato così, addirittura, è stato ancora una volta danneggiato da ulteriori penalizzazioni che potranno grazie al Suo autorevole intervento essere ripristinate prima possibile non aspettando il cambio orario del 15 dicembre 2019.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

giovedì 18 aprile 2019

Tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela. Tutto da rifare

Ci è sembrato strano che il territorio, il giorno della riapertura
(16/02/2019) della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone alla circolazione, chiedeva più servizi alla politica ma con la nuova proposta commerciale del 15 aprile scompaiono due corse treno dal lunedì al sabato.
Le proposte fatte anche all’assessore regionale ai trasporti a mezzo pec il 3/12/2018, il 15/02/2019 e il 12/03/2019 non hanno avuto risposta ne sono state prese in considerazione.
Queste le proposte avanzate sugli orari in vigore sino al 13 aprile 2019:
-Avevamo chiesto di ottimizzare gli attuali orari creando da Caltagirone il corrispettivo treno del mattino a quello di Catania, considerando l’arrivo a Catania all’incirca verso le 7.10/7.20;
-di spostare la partenza da Catania dalle 13.16 alle 14.20/14.25 creando il corrispettivo treno da Caltagirone grossomodo allo stesso orario e l’ultimo treno da Catania delle ore 17.00 alle 18.30/18.45 e così anche il treno da Caltagirone;
-Avevamo suggerito, a dire il vero, di considerare gli orari standard lavorativi 7.30/13.30 e 8.00/14.00 e di programmare gli orari delle corse prevendo di arrivare 15/20 minuti prima e di ripartire 15/20 minuti dopo l’orario di fine lavoro in fase sperimentale sino a sabato 8 giugno data in cui entrano in vigore gli orari estivi. Ciò avrebbe consentito un attento monitoraggio sulla frequentazione, considerato che la tratta è stata chiusa quasi tre anni. A fronte dei dati rilevati da questa fase sperimentale si poteva rivedere l’intera offerta commerciale della tratta Catania, Caltagirone, Niscemi e Gela;
-Avevamo anche suggerito di voler prendere in considerazione la possibilità di affidare i collegamenti tra Caltagirone, Niscemi e Gela ad una coppia di bus dell’Azienda Siciliana Trasporti, evitando così uno spreco di treno*km fatti con i bus sostitutivi di Trenitalia Spa almeno sino alla ricostruzione del viadotto ferroviario crollato l’11 maggio del 2011 in C.da Angeli-Piano Carbone in territorio di Niscemi oltre ad un risparmio di risorse economiche pubbliche. Da considerare che i km*treno risparmiati (46 km x 5 corse bus sostitutivi) potevano essere impiegati in altre relazioni sino alla ricostruzione del viadotto di Piano Carbone;
-Avevamo anche avanzato la proposta di creare ai bus sostitutivi le coincidenze alla Stazione di Gela con i Ragusa-Caltanissetta-Palermo.
Tutte queste proposte non sono state prese in considerazione da parte di chi aveva garantito più mobilità e più servizi, tenuto conto che a pagare il servizio è la Regione Siciliana.
Tra l’altro con l’ultimo investimento sull’infrastruttura di oltre 10 milioni sono stati migliorati i tempi di percorrenza sull’intero tracciato che scenderanno dagli attuali 110 a 94 minuti rendendo così più appetibile la ferrovia nei confronti del gommato. Ma la strana valutazione dei costi benefici ha fatto sì di far correre sui binari della ferrovia Catania-Caltagirone-Niscemi-Gela il “treno della politica” e non quello dei fabbisogni dei territori e della gente.
Al tavolo tecnico tenutosi a Caltanissetta il 6 marzo scorso, presentataci la nuova rimodulazione dei nuovi orari, avevamo fatto presente che i bus sostitutivi al treno da Caltagirone a Niscemi e Gela non avrebbero avuto più senso perché non avrebbero più assicurato la continuità di viaggio ai treni in arrivo e/o partenza da Caltagirone e Gela.  Occorre infine fare chiarezza sul costo a km dei bus sostitutivi al treno. Infatti sembrerebbe che un km*treno fatto con i bus sostitutivi venga pagato all’impresa ferroviaria Trenitalia circa 2 euro e 70 mentre alle aziende di trasporto private la Regione paga 1 euro e 09 centesimi a km.
Non desideriamo entrare nel merito ma qualcuno ci confermi o smentisca questi dati venuti fuori nell’incontro del tavolo tecnico tenutosi a Caltanissetta lo scorso 6 marzo 2019.
Il servizio sulla Catania-Caltagirone-Gela andrebbe fatto con una coppia di treni (Minuetto e/o Aln668) creando l'incrocio a Lentini Dir.ne o Fildidonna visto che non è possibile poter fare incroci sino a Caltagirone. 
Qualcuno ci spieghi qual è l'utilità del treno festivo 12816 delle ore 12.30 che arriva a Catania alle 14.04 per ripartire da Catania col treno 12817 delle ore 15.00 ultimo treno della sera?
Qualcuno ci spieghi con quali mezzi gli utenti, avendo eliminato il primo treno (12805) da Catania delle ore 5.38 potranno raggiungere Caltagirone per proseguire per Niscemi e Gela?
Qualcuno ci spieghi perchè sono stati programmati e a carico di chi i due bus della Etnatrasporti il primo alle 7.50 da Caltagirone e il secondo da Gela alle 13.15, che nessuno sapeva e che tra l'altro non sono visibili e/o acquistabili sul portale di Trenitalia? 
Qualcuno ci spieghi come fa un pendolare che da Militello deve arrivare a Caltagirone per prendere il bus delle 7.50 visto che il primo treno delle 5.38 da Catania è stato cancellato?
Qualcuno ci spieghi perchè le corse dei bus sostitutivi tra Caltagirone-Niscemi e Gela vengono considerate scolastiche?   
Da queste considerazioni avevamo suggerito che era necessario, opportuno ed urgente sistemare i nuovi orari tra Catania, Caltagirone, Niscemi e Gela e viceversa per evitare enormi disagi a studenti e lavoratori ma così non è stato per volontà politica, già da lunedì 15 aprile 2019.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 8 aprile 2019

Dal 15 aprile 2019 molti utenti della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Niscemi-Gela non avranno modo come raggiungere il proprio luogo di lavoro e/o studio....

Dal 15 aprile 2019 molti utenti della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Niscemi-Gela non avranno modo come raggiungere il proprio luogo di lavoro e/o studio....

Speravamo nella sua sensibilità, On. Presidente Musumeci, affinché venissero ottimizzati gli attuali orari dei sei treni in circolazione creando per la prima volta un servizio a misura dell’utenza, e ci contavamo che fossero modificati al più presto per dare risposta ai territori e ai cittadini di Scordia-Militello-Vizzini/Licodia-Grammichele e Caltagirone. Invece in virtù dei costi-benefici dal 15 aprile 2019 i treni giornalieri vengono decurtati da 6 a 4. Scompare anche il primo treno delle 5.38 da Catania che era forse l’unico orario sensato nell’ottica lavorativa. A nulla sono valse le nostre richieste di ottimizzazione degli orari. Mi sembra strano che il territorio chieda più servizi alla politica e la politica risponda con i tagli anziché provare, anche in fase sperimentale sino a giugno, di mettere a regime gli orari delle attuali sei corse treno previste sino al 13 di aprile 2019. 
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer