mercoledì 23 febbraio 2022

Coincidenze Treni-Bus - Continui disservizi/disagi al Capolinea A.M.T.S. della stazione centrale di Catania.

Nel corso di questi anni di attività il Comitato Pendolari Siciliani, ha più volte richiesto ai Dirigenti dell’Azienda Metropolitana Trasporti (A.M.T.) di voler assicurare un servizio di trasporto al Capolinea della Stazione Centrale di Catania (Piazza Giovanni XXIII) con orari programmati in coincidenza agli orari di arrivo dei treni a Catania.
Ciò si rende necessario per garantire all’utenza in generale e alle migliaia di pendolari che ogni mattina giungono a Catania dalle tre direttrici, Messina, Siracusa e Caltanissetta, una sorta di continuità di viaggio per raggiungere il posto di lavoro, studio o altro.
Per qualche tempo è stata tenuta in considerazione la nostra proposta sulle coincidenze treno–bus vista la dislocazione del Capolinea, ma da qualche anno è stata nuovamente abbandonata, creando enormi disagi e disservizi agli utenti che arrivati al Capolinea della Stazione centrale – Piazza Giovanni XXIII, devono aspettare 20, 30 e anche 60 minuti per la partenza di un bus.Oppure come succede spesso ogni mattina vederli partire, vuoti, non appena usciamo dalla stazione.
I risultati sono alquanto evidenti, ci consta chiedere ai Dirigenti dell’Azienda, ancora una volta, di voler intervenire urgentemente a ripristinare le coincidenze orarie dei bus con l’orario di arrivo dei treni, tenendo conto nella fase della programmazione oraria delle corse di voler predisporre la partenza dei bus dal Capolinea 4/5 minuti dopo l’arrivo dei treni.
Nel caso in cui non sarebbe possibile garantire quanto da noi richiesto, chiediamo l’eventuale soppressione o spostamento del Capolinea Amt dalla Stazione Centrale di Catania (Piazza Giovanni XXIII) in altra sede.
Questi i motivi che ci inducono a fare questa richiesta provocatoria:
· vista l’ubicazione del capolinea situato davanti la Stazione Centrale di Catania che a parer di logica dovrebbe avere necessariamente quella razionalità nel fornire un servizio e una soluzione di continuità di viaggio, alla gente che arriva a Catania in treno, utilizzando più modi di trasporto, in virtù di quella mobilità sostenibile di cui si parla tanto.
· è da garantire a parer nostro la fascia oraria 6.00 – 9.00 quale fascia oraria dei pendolari (lavoratori e/o studenti) i quali hanno l’esigenza di avere un servizio di trasporto efficiente ed efficace che li faccia arrivare in tempo presso il proprio luogo di lavoro e/o studio.
Desideriamo, inoltre, sottolineare che in una città in continua trasformazione quale è Catania, visti i continui sforzi fatti dall’Amministrazione comunale, si rende necessario attrezzare in maniera decorosa il capolinea in questione, installando nelle palette indicative gli orari di partenza di ogni singolo bus, tenuto conto che questo Capolinea a differenza di altri, è il primo biglietto da visita per chi arriva nella nostra Città.
Al Presidente dell’A.M.T.S. Spa Avv. Giacomo Bellavia
Alla Direzione di Trenitalia Sicilia
p c Ai Pendolari della Messina-Catania-Siracusa - Catania-Caltagirone e Siracusa-Ragusa-Gela
Fiumefreddo 23 febbraio 2022
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer

venerdì 11 febbraio 2022

La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disservizi alla circolazione ferroviaria.

La cenere vulcanica caduta nottetempo nella zona della Sicilia occidentale ha procurato disagi e disservizi alla circolazione ferroviaria tra le stazioni di Acquedolci-S. Fratello e Capo d’Orlando-Naso.

I disagi maggiori sono stati tra le stazioni di S. Marco d’Alunzio-Torrenova e Zappulla non essendo possibile nell’immediato poter recuperare i bus sostitutivi per assicurare celermente i vari collegamenti verso Messina e Palermo essendo stati soppressi i primi treni del mattino e precisamente il Rv5350 da S. Stefano Cam.-Mistretta a Messina e il Rv5351da Capo d’Orlando a Palermo.

L'interruzione al servizio per un guasto alla linea aerea è accaduto nella stazione di S. Agata M. con uno dei primi treni regionali (R12951 e 12950), che partono in direzione Palermo e Messina, al momento dell’apertura del pantografo che carico di cenere vulcanica umida, provocando forse una sorta di corto circuito, ha fatto saltare la linea aerea elettrica, paralizzando la circolazione ferroviaria.

Grazie al tempestivo intervento del collega, il quale si occupa dei pendolari della relazione ferroviaria Messina-Palermo, in attesa di prendere il treno R12852 alla stazione di S. Marco d’Alunzio, avendo preso contezza dagli annunci dei problemi alla circolazione, prontamente allertava i dirigenti di Trenitalia e di Rete Ferroviaria Italiana.

Vista l’ora, all’incirca le 5/5.30 del mattino, è stato sicuramente difficile reperire nell’immediatezza i bus sostitutivi al treno, così come previsto dal contratto di servizio.

Nell’attesa che venissero reperiti i bus sostitutivi venivano soppressi i seguenti treni:

R12851 S. Agata M.-Palermo delle ore 4:43 soppresso

R12850 S. Agata M.-Messina delle ore 4:45 soppresso

Rv5351 Messina-Palermo delle ore 4:50 da Capo d’Orlando a Palermo

R12853 Messina-S. Agata M. delle ore 5:03 da Capo d’Orlando a S. Agata M.

Rv5350 Palermo-Messina delle ore 5:07 da S. Stefano a Messina

R12852 S- Agata M.-Messina delle ore 5:30 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

RV5352 Palermo-Messina delle ore 6:18 da Acquedolci-S. Fratello a Capo d’Orlando

Rv5353 Messina-Palermo delle ore 6:37 da Capo d’Orlando a Acquedolci-S. Fratello

R12861 Messina-S. Agata M. delle ore 6:43 da Capo d’Orlando a S. Agata M.

R12863 S- Agata M.-Palermo delle ore 6:57 da S. Agata M. a Acquedolci-S. Fratello

R12858 S. Agata M.-Messina delle ore 7:09 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

Rv5354 Palermo-Messina delle ore 8:32 da S. Agata M. a Messina

R21848 S. Agata M.-Messina delle ore 8:57 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

R12873 Messina-S. Agata M. delle ore 10:08 da Capo d’Orlando a S. Agata M.

R12892 S. Agata M.-Messina delle ore 12:22 da S. Agata M. a Capo d’Orlando

R12857 Messina-S. Agata M. delle ore 5:40 soppresso.

Questo è il bilancio di una giornata di disagi per i molti utenti-pendolari della fascia tirrenica che ammonta a 16 treni regionali soppressi e 961 treno-km non effettuati.

Sicuramente molti utenti, visti i disservizi si sono trovati nella condizione di arrivare tardi nei posti di lavoro e/o studio.

L'utenza pendolare che ha pagato anticipatamente per un servizio di trasporto, sia esso un abbonato o un utente occasionale, in queste criticità viene lasciato in balia di se stesso per ore, senza avere alcuna assistenza e/o informazione da parte del gestore dell’infrastruttura e del gestore del servizio, considerato che ormai in tutte le stazioni non vi è la presenza di personale ferroviario.

Così come avevamo chiesto già nella prima sottoscrizione del “Contratto di Servizio Ponte 2015-2016” di voler dedicare un numero di telefonia fissa o mobile da utilizzare da parte dell’utenza proprio nelle occasioni di emergenza e/o di criticità ma non ci è stato concesso.

Così come sui bus sostitutivi al treno, chiediamo che vi salga a bordo il personale di Trenitalia, considerato che l’utente al momento dell’acquisto del titolo di viaggio stabilisce un contratto con il vettore ferroviario e non con il vettore del bus sostitutivo, su questo punto chiederemo all’Autorità di Regolazione dei Trasporti un parere a garanzia sia del gestore del servizio di trasporto che dell’utenza.

Non è possibile, in questi casi, lasciare allo sbando centinaia di persone lungo linea senza avere assistenza, informazioni e ad aspettare un servizio sostitutivo che non ha orari e che non rispetta nemmeno le norme contrattuali previste nei casi di criticità.

Una domanda ci sorge spontanea, in questi casi, quali sono i compiti del gestore del servizio e del vettore dei bus sostitutivi? Rimaniamo in attesa di risposte sia da parte del Dipartimento dei Trasporti della Regione, che dal gestore del servizio Trenitalia.

F.to Giosuè Malaponti Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer

sabato 5 febbraio 2022

Treno merci fermo sull’asse ferroviario Catania-Messina. Pendolari lasciati allo sbando per circa 2 ore.

Treno merci fermo sull’asse ferroviario Catania-Messina. Pendolari lasciati allo sbando per circa 2 ore.
Denunciare i disagi/disservizi è cosa buona e giusta, visto quanto è accaduto giovedì 3 febbraio 2022.
L'interruzione al servizio per un guasto all’infrastruttura o ai mezzi rotabili, ci può anche stare ma quello che non condividiamo sono i tempi di riorganizzazione dei servizi sostitutivi e dell’assistenza ai viaggiatori.
La gente o meglio l'utente che ha pagato anticipatamente per un servizio di trasporto, sia esso un abbonato o un utente occasionale, in queste criticità viene lasciato in balia di se stesso per più ore senza avere alcuna assistenza e/o informazione da parte del gestore dell’infrastruttura e del gestore del servizio, considerato che ormai in tutte le stazioni non vi è la presenza di personale ferroviario se non nelle grandi stazioni.
Un treno merci per un guasto è rimasto in panne tra Letojanni e Sant’Alessio Siculo. Partiti con il Rv5372 delle ore 18:38 da Catania, arrivati alla stazione di Giarre-Riposto alle ore 19:09. siamo stati parcheggiati al primo binario e dopo circa 20/25 minuti il capotreno ci informava che c’erano dei problemi alla circolazione. Alle 19:35, ci informava che tra una ventina di minuti sarebbe arrivato un bus sostitutivo al treno per proseguire il viaggio sino a Messina e ci ha invitato a scendere dal treno ed aspettare nel piazzale antistante la stazione.
Da quel momento, nessuna informazione, nessuna assistenza, nessun ferroviere, quando alle 20:59 si presenta un signore quale autista del bus sostitutivo che chiede alle persone rimaste sin dove devono andare e che non avrebbe effettuato le fermate nelle stazioni previste dalla corsa treno ma solo quelle nelle stazioni delle persone che erano a bordo. Tenuto conto che nell’utenza in attesa c’era gente che doveva proseguire, con la coincidenza a Messina, sino a Milazzo e Patti. Da contratto di servizio, in questi casi di interruzione della circolazione, è previsto entro 60 minuti l'istituzione, da parte del gestore del trasporto Trenitalia, di un bus sostitutivo che effettui tutte le fermate nelle stazioni previste dalla corsa del treno. Quindi un'ulteriore stranezza quella del conducente del bus sostitutivo che non avrebbe effettuate le fermate previste dal treno soppresso.
In conclusione quasi due ore al freddo, e precisamente dalle 19:35 alle 20:59 senza alcuna informazione e assistenza da parte dell'impresa ferroviaria.
Non è possibile, in questi casi, lasciare allo sbando centinaia di persone lungo linea senza avere assistenza, informazioni e ad aspettare un servizio sostitutivo che non ha orari e che non rispetta nemmeno le norme contrattuali previste nei casi di criticità.
Non è immaginabile aspettare 110 minuti un bus sostitutivo che non arriva in una fredda serata di febbraio in un piazzale antistante le stazioni ferroviarie lungo tutto l'asse ferroviario Catania-Messina e viceversa.
Una domanda ci sorge spontanea, in questi casi, quali sono i compiti del vettore?
Rimaniamo in attesa di risposte, nella speranza che anche queste non vengano soppresse com'è accaduto in questa fredda serata di giovedì 03 febbraio 2022.
il bilancio dei disagi: 8 Treni soppressi - 564 km-treni cancellati - 89 minuti di ritardo F.to Giosuè Malaponti Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer