NELL'ISOLA
1.378 KM FERROVIE, 1200 A BINARIO SINGOLO, 578 NON ELETTRIFICATI
(Public
Policy) - Roma, 24 mag - È colpa di tutti. Della Sicilia, dello Stato, di
Trenitalia e delle Ferrovie dello Stato. La situazione del trasporto
ferroviario in Sicilia è quella di una regione che vive "in una condizione
di vero e proprio isolamento geografico", e la difficoltà "nell'assicurare
mobilità alle persone e ai soggetti economici della regione" è evidente.
Questi i
toni di un'interrogazione del Pd in commissione Trasporti alla Camera, a prima
firma della deputata palermitana Magda Culotta. Un'interrogazione che adesso
chiede il conto al nuovo Governo e al neo ministro Maurizio Lupi sulla situazione
infrastrutturale dell'isola.
I NUMERI
A fronte
di "1.378,4 chilometri di rete ferrata, 1.200 sono ancora a singolo binario
e 578 non elettrificati [...] A dispetto di altre regioni la Sicilia investe
solo lo 0,06% nel settore ferroviario". E ancora: "Ad oggi,
nonostante i decreti legislativi n.422 del 1997 e n.400 del 1999 che trasferiscono
la competenza del trasporto pubblico alle singole regioni, la Sicilia non se ne
è fatta ancora carico". Ad oggi, inoltre, "non è stato ancora
sottoscritto nessun contratto di servizio Trenitalia-Regione".
I TAGLI
E LE SCELTE NAZIONALI
Poi c'è
il taglio del 30% dei treni deciso da Trenitalia e oggetto di diversi incontri
istituzionali (alcune soppressioni potrebbero verificarsi già da giugno) contestato
dai diversi comitati di pendolari siciliani: "Le scelte di Trenitalia - si
legge nell'interrogazione - hanno condotto al taglio di un'ottantina di treni
feriali dal 2009 ad oggi".
Più in
generale, gli interroganti criticano le scelte nazionali di Fs, con "la
messa in esercizio dei treni alta velocità Freccia Rossa nelle sole tratte del
centro Nord, incrementando ulteriormente lo squilibrio degli standard di
servizio con il Sud del Paese".
I
"MINUETTI"
Si
tratta di treni commissionati da Trenitalia nei primi anni Duemila, pensati per
sostituire le automotrici di vecchia generazione su tratte suburbane, regionali
ed interurbane. Il problema, sottolineano i deputati del Pd nella loro
interrogazione, è che sono "assolutamente non adatti a coprire lunghe
tratte tipo la Palermo-Messina e spesso fermi per guasti; a questo si aggiunga
la carenza nel funzionamento del condizionamento". Inoltre si tratta
"dell'unico materiale rotabile messo a disposizione della direzione
regionale Sicilia". Per farsi un'idea basterebbe un viaggio sulla
Palermo-Trapani: "Vi transitano - si legge - 10 minuetti diesel in
alternanza alle automotrici 668 (treni costruiti tra il 1956 e il 1983; Ndr)
[...] le linee sono spesso a binario unico, non elettrificate e i treni che vi
transitano sono solo i vecchi diesel".
I
PULLMAN
"I
collegamenti regionali su ferrovia sono ridotti - incalzano i deputati Pd - a
ogni cambio dell'orario dei treni (estivo/invernale) e sostituiti, nonostante i
costi energetici più elevati, con servizi pullman, determinando l'intasamento
di strada e autostrade regionali e la compromissione della sicurezza
stradale".
LE
RICHIESTE A LUPI
Che
iniziative intende assumere il neo ministro dei Trasporti Maurizio Lupi per
assicurare "l'immediato potenziamento dei cosiddetti 'rami secchi' (le
linee secondarie che secondo le Fs sono in perdita e che hanno un bacino di
utenza tale da non giustificare il mantenimento dell'esercizio; Ndr); lo
sblocco dei lavori di raddoppio fermi da anni; il potenziamento del numero di
corse"? E ancora: "Quali politiche nazionali di sistema e quali iniziative
concrete intende adottare al fine di operare una puntuale ricognizione sullo
stato dei lavori di ammodernamento delle infrastrutture e della rete
ferroviaria siciliana"? Infine: "Vista l'assenza di un contratto di
servizio Trenitalia-Sicilia", chiedono gli interroganti, Lupi è "a conoscenza
dell'eventuale applicazione di penali a Trenitalia in Sicilia per i ritardi, le
soppressioni, la mancanza di pulizia, e, se confermate, qual è la loro entità e
l'utilizzo conseguente delle somme stornate"?
A Lupi -
che in Parlamento illustrando le linee programmatiche del suo ministero ha
parlato molto di Tav e poco di linee regionali - la risposta. (Public Policy)
GAV