Visti
i disagi subiti dei pendolari nella prima mattinata di ieri, abbiamo voluto
fare un monitoraggio dei treni dell’intera giornata su alcune delle più
importanti tratte ferroviarie siciliane.
Monitoraggio che abbiamo voluto
attuare non poteva essere un pesce d’aprile ma per renderci conto di tanto in
tanto cosa succede alla circolazione ferroviaria nell’Isola.
Nell’attesa
di capire se l’assessore ai trasporti Giovanni Pizzo si sia convinto a voler
presentare ai pendolari i contenuti del “Contratto di Servizio” per il trasporto
ferroviario, prima di essere sottoscritto dalla Regione Siciliana e da
Trenitalia.
Ritornando
al monitoraggio questi sono i risultati sulle tratte ferroviarie monitorate:
Trapani
– Palermo
Treni
monitorati 17 in orario 5 in ritardo 12 minuti accumulati di ritardo 75
Agrigento
– Palermo
Treni
monitorati 24 in orario 1 in ritardo 23 minuti accumulati di ritardo 447
Palermo
– Messina
Treni
monitorati 40 in orario 12 in ritardo 28 minuti accumulati di ritardo 249
Messina-Siracusa
Treni
monitorati 69 in orario 24 in ritardo 45 minuti accumulati di ritardo 523
Il
bilancio dei ritardi in questo primo giorno del mese di aprile riteniamo sia
molto pesante visti i risultati: su 150 treni monitorati 42 di questi sono in
orario e i rimanenti 108 hanno accumulato un ritardo complessivo di 1294 minuti
pari a 21 ore e 34 minuti.
Una
domanda ci sorge spontanea, quale penalità è prevista nel redigendo Contratto
di servizio in una situazione del genere? Quali e che tipo di
sanzioni sono previste all’impresa ferroviaria? Come verranno valutati i
cinque minuti di ritardo dall’orario di arrivo che Trenitalia non
considera come ritardo?
Ad oggi non ci è dato
ancora conoscere i contenuti di questo contratto, in barba alla trasparenza e
alla partecipazione di chi in tutti questi anni si è adoperato per
migliorare le condizioni di viaggio e che doveva essere la base per la
redazione di questo importante documento che detterà le regole per un trasporto
ferroviario più efficiente ed efficace per l’utenza pendolare siciliana,
ma all’assessore Pizzo tutto questo non interessa. Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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