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mercoledì 1 marzo 2017

Assemblea Regionale Siciliana - Convocazione IVª Commissione "Contratto di Servizio trasporto ferroviario e Tpl

Convocazioni delle Commissioni
Commissione QUARTA - Ambiente e Territorio - Seduta del 01.03.2017
Ordine del Giorno
1)   Esame del disegno di legge n. 1243 'Norme in materia di organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani. Disposizioni a sostegno dell'economia circolare, della riduzione della produzione dei rifiuti urbani e dei riuso dei beni a fine vita'(seguito);
2)  Audizione dell'Assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità in merito al contratto di servizio sui trasporti ferroviari di interesse regionale;
3)  Audizione dell'Assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità in merito al contratto di servizio sul trasporto pubblico locale (TPL);
Invitati
1) ORE 10.30
Dott.ssa CONTRAFATTO Vania, assessore regionale per l'energia ed i servizi di pubblica utilità
Dott. PIRILLO Maurizio, dirigente generale dipartimento regionale acqua e rifiuti
2) ORE 11.30
Dott. PISTORIO Giovanni, assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità
Dott. BELLOMO Fulvio, dirigente generale del dipartimento regionale infrastrutture, mobilità e trasporti
Ing. MANCARELLA Maurizio, direttore Trenitalia Sicilia
Dott. ROGOLINO Carmine, direttore regionale Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
Sig. PAGLIARO Michele, segretario generale CGIL Sicilia
Sig. MILAZZO Domenico, segretario generale CISL Sicilia
Sig. BARONE Claudio, segretario generale UIL Sicilia
Sig. MESSINA Giuseppe, segretario generale UGL Sicilia
Sig. MASSARO Mariano, segretario generale OR.S.A. Sicilia
Spett.le FEDERCONSUMATORI Sicilia
Sig. FAZIO Giacomo, rappresentante Comitato pendolari
Sig. MALAPONTI Giosuè, Comitato pendolari Siciliani
3) ORE 11.30
Dott. PISTORIO Giovanni, assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità
Dott. BELLOMO Fulvio, dirigente generale del dipartimento regionale infrastrutture, mobilità e trasporti
Ing. MANCARELLA Maurizio, direttore Trenitalia Sicilia
Dott. ROGOLINO Carmine, direttore regionale Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
Sig. PAGLIARO Michele, segretario generale CGIL Sicilia
Sig. MILAZZO Domenico, segretario generale CISL Sicilia
Sig. BARONE Claudio, segretario generale UIL Sicilia
Sig. MESSINA Giuseppe, segretario generale UGL Sicilia
Sig. MASSARO Mariano, segretario generale OR.S.A. Sicilia
Spett.le FEDERCONSUMATORI Sicilia
Sig. FAZIO Giacomo, rappresentante Comitato pendolari
Sig. MALAPONTI Giosuè, Comitato pendolari Siciliani

mercoledì 6 luglio 2016

Trasporti in Sicilia. Ferrovie, il 20% della rete è off-limits

Il Comitato Pendolari Siciliani da qualche tempo lamenta disagi soprattutto nelle tratte ferroviarie chiuse da Rete Ferroviaria Italiana e mai più riaperte. La “Alcamo-Trapani via Milo” chiusa da tre anni, la linea ancora chiusa “Gela-Comiso-Canicattì” dopo circa 35 milioni di euro spesi per ammodernarla, la Catania Ognina-Catania Centrale.
Al top di questa classifica, chiusa da oltre 1830 giorni, la “Caltagirone-Gela” con il crollo di un’arcata del ponte ferroviario in territorio di Niscemi l’8 maggio 2011 e la successiva demolizione di tutte le arcate del ponte il 7 e l’8 ottobre 2014 a cura del gestore dell’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana. Dal crollo e dalla definitiva demolizione, a parte le prese di posizione del nostro Comitato, nessuno degli attori principali: Regione Sicilia, Sindaci di: Gela, Caltagirone e Niscemi hanno chiesto a Rete Ferroviaria Italiana Spa cosa vuole fare di questa importante arteria ferroviaria a servizio di due importanti territori. Ad onor del vero nemmeno il presidente Crocetta, che è di Gela, nell’occasione in cui veniva presentato il progetto di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della Canicattì-Gela-Comiso, i primi giorni del mese di a febbraio 2015, ha avuto l’accortezza di chiedere ai vertici di RFI, presenti nella sala consiliare del comune di Gela, delle sorti della Caltagirone-Gela.

venerdì 24 giugno 2016

Trasporti in Sicilia. Tratte chiuse da anni, stazioni senza servizi, orari inconciliabili con le esigenze di chi lavora o studia

 E' importante che la Regione Siciliana sottoscriva un Accordo di Programma Quadro (APQ) con il gestore dell’infrastruttura RFI Spa. 
L’importanza di questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Siciliana e RFI, è necessario e propedeutico rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore della rete ferroviaria, a mettere nero su bianco i programmi di investimento e di adeguamento all’offerta della rete ferroviaria regionale attraverso:
1.   il potenziamento infrastrutturale e tecnologico;
2.   la risoluzione delle criticità, quali la rimozione dei passaggi a livello;
3.  la qualità delle performance;
4.  il mantenimento delle ferrovie minori, con l'obiettivo di aumento dell'utenza ricorrendo anche a politiche d’incentivazione ad uso turistico;
5.  l'integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con le politiche per lo sviluppo della ciclabilità;
6.  gli investimenti sulla rete in itinere, previsti e da prevedere. 
Questo doveva e deve essere l’obiettivo principale della Regione se vuole pianificare in modo serio e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario prima della definitiva sottoscrizione con Trenitalia del “decennale” Contratto di Servizio del trasporto ferroviario, in considerazione che la sottoscrizione di questo APQ essendo un accordo di impegno istituzionale tra le parti è a costo zero.
Invitiamo ancora una volta l’assessore regionale ai trasporti On.Giovanni Pistorio e il dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti Fulvio Bellomo a voler conseguire, nel più breve tempo possibile, questo APQ (accordo di programma quadro) con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) prima della definitiva firma del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario 2017-2026 garantendo così, con questo accordo, gli ammodernamenti e gli investimenti su tutta la rete regionale per rendere il trasporto ferroviario isolano sempre più efficiente ed efficace.
Giosuè Malaponti
 - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer


lunedì 20 giugno 2016

Tratta Ferroviaria Siracusa-Catania chiude per lavori e i bus non bastano


Quali le soluzioni da adottare, secondo il nostro punto di vista, per cercare di ottimizzare e ridurre al minimo i disagi?  Il Dipartimento Trasporti doveva chiedere all’impresa ferroviaria di istituire:
·      Bus sostitutivi diretti tra Catania e Siracusa;
·      Bus sostitutivi tra Catania e Augusta facendo le fermate di Bicocca e Lentini;
·      Cambi Bus + Treno così articolati: Bus sostitutivi tra Catania e Augusta e Treni Regionali da Augusta a Siracusa.
Un'alternativa che potrebbe velocizzare di molto la percorrenza è quella dei cambi bus+treno, attestando tutti i treni regionali alla stazione di Bicocca, evitando così di far transitare i bus per la Città, e da Bicocca in bus effettuando le fermate di Lentini e di Augusta. Da Augusta si proseguirà in treno sino a Siracusa effettuando l'unica fermata di Priolo-Melilli.  Questa alternativa farà risparmiare oltre 35/45 minuti portando la percorrenza di tutto il tragitto ad 1 ora e 20/30 minuti che diventerebbero accettabili in confronto alle oltre 2 ore di percorrenza. 
Queste soluzioni se fossero state prese in considerazione avrebbero ottimizzato i disagi rendendo così la vita più facile non solo ai pendolari del treno ma anche all’utenza turistica che in questi mesi affolleranno i nostri territori.

domenica 19 giugno 2016

Catania-Siracusa, treni fermi per tre mesi: al via i lavori di velocizzazione della linea

Catania. La chiusura della linea ferroviaria Catania-Siracusa da lunedì 20 giugno diventa effettiva sino al 3 settembre 2016.
Questa chiusura, ha messo in evidenza una situazione assurda non tanto per la decisione di chiudere la linea ferroviaria nel periodo estivo ma dal fatto che né i territori interessati, nè la Regione erano stati preventivamente informati dei lavori da realizzare e della relativa chiusura.
Le soluzioni adottate e concordate con i dirigenti del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti dott. Fulvio Bellomo, dirigente generale, e dott.ssa Carmen Madonia dirigente del Servizio 4° Trasporto ferroviario, a partire da lunedì 20 giugno, non sono a parer nostro delle migliori per ottimizzare disagi e disservizi.
Dagli orari dei bus che dovranno sostituire le corse dei treni, in entrambe le direzioni, riscontriamo che i tempi di percorrenza sono abbastanza lunghi per come è stato strutturato il servizio sostitutivo e che riteniamo non del tutto funzionali.
Alcuni esempi:
·      Bus PA407 delle ore 6.15 esegue le fermate di Bicocca, Lentini, Augusta, Priolo-Melilli e arriva a Siracusa alle ore 8.30 - in totale 5 fermate - tempo impiegato 2 ore e 15 minuti - costo euro 6,90;
·      Bus PA407 + Treno Regionale 8587 delle ore 6.15 esegue le fermate di Bicocca, Lentini e arriva ad Augusta alle ore 7.33 per poi attendere 21 minuti e ripartire con il treno regionale n. 8587 delle ore 7.54 che effettua la fermata di Priolo-Melilli arrivando a Siracusa alle ore 8.19 -  in totale 5 fermate - tempo impiegato 2 ore e 4 minuti – costo euro 6,90;
·      Bus LP955 delle ore 8.40 esegue le fermate Lentini a Augusta per giungere a Siracusa alle ore  10.30 - in totale 3 fermate - tempo impiegato 1 ora e 50 minuti -  costo di euro 7,40 (questo bus sostituisce gli Intercity)
Una corsa bus di un’azienda di trasporto tra Catania e Siracusa costa circa euro 6,20 ed il tempo impiegato è di 1 ora e 10 al massimo di 1 ora e 20 minuti.
Una corsa treno tra le due Città ha la durata di 65/75 minuti circa, ciò dipende dalla tipologia del treno e dalle fermate che effettua.
Un pendolare che partendo da Messina con il treno regionale veloce 3865 delle ore 5.13  arrivava a Siracusa alle ore 07.55 impiegando 2 ore e 42 minuti.
Lo stesso pendolare da lunedì mattina si troverà ad impiegare per fare lo stesso tragitto 3 ore e 33 minuti  (1 ora e 18 minuti percorrenza Messina-Catania in treno e  2 ore e 15 minuti in bus sino a Siracusa).
Siamo fermamente convinti che nessuno dei pendolari abbonati potrà viaggiare con questi tempi di percorrenza, tenuto conto che gli orari di percorrenza dei bus non potranno mai essere rispettati a differenza degli orari di percorrenza dei treni che vanno su binari.
Invitiamo i colleghi pendolari abbonati che non potranno usufruire di questo servizio di chiedere l’eventuale rimborso del titolo di viaggio magari segnalandoci alla nostra mail: comitatopendolarisiciliani@gmail.com le varie problematiche.
Quali le soluzioni da adottare secondo il nostro punto di vista per cercare di ottimizzare e ridurre al minimo  i disagi?  Il Dipartimento Trasporti doveva chiedere all’impresa ferroviaria di istituire:
·      Bus sostitutivi diretti tra Catania e Siracusa;
·      Bus sostitutivi tra Catania e Augusta facendo le fermate di Bicocca e Lentini;
·      Cambi Bus + Treno così articolati: Bus sostitutivi tra Catania e Augusta e Treni Regionali da Augusta a Siracusa.
Queste soluzioni se fossero state prese in considerazione avrebbero ottimizzato diminuendo gli eccessivi tempi di percorrenza tra Catania e Siracusa, rendendo così la vita più facile non solo ai pendolari del treno ma anche all’utenza turistica che in questi mesi affolleranno i nostri territori.
Riteniamo doveroso fare una distinzione dei ruoli tra i due gestori del Gruppo Ferrovie dello Stato: Rete Ferroviaria Italiana Spa e Trenitalia Spa.
Trenitalia ha il compito di gestire il trasporto ferroviario di persone in tutta la Regione,
Rete Ferroviaria Italiana (RFI Spa) ha il compito di gestire tutta l’infrastruttura ferroviaria (linee, stazioni, etc.).
Fatta questa premessa, è importante ricordare che la Regione Siciliana non ha a tutt’oggi, a differenza di altre regioni, un
Accordo di Programma Quadro (APQ) con il gestore dell’infrastruttura RFI Spa, nonostante abbia sottoscritto il Contratto di Servizio per il Trasporto Ferroviario con l’impresa ferroviaria Trenitalia Spa.
L’importanza di questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Siciliana e RFI, è necessario e propedeutico rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore della rete ferroviaria, a mettere nero su bianco i programmi di investimento e di adeguamento all’offerta della rete ferroviaria regionale attraverso:
1.   il potenziamento infrastrutturale e tecnologico;
2.   la risoluzione delle criticità, quali la rimozione dei passaggi a livello;
3.   la qualità delle performance;
4.   il mantenimento delle ferrovie minori, con l'obiettivo di aumento dell'utenza ricorrendo anche a politiche d’incentivazione ad uso turistico;
5.   l'integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con le politiche per lo sviluppo della ciclabilità;
6.   gli investimenti sulla rete in itinere, previsti e da prevedere.
Questo doveva e deve essere l’obiettivo principale della Regione se vuole pianificare in modo serio e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario prima della definitiva sottoscrizione con Trenitalia del “decennale” Contratto di Servizio del trasporto ferroviario, in considerazione che la sottoscrizione di questo APQ essendo un accordo di impegno istituzionale tra le parti è a costo zero.
Invitiamo ancora una volta l’assessore regionale ai trasporti On. Giovanni Pistorio e il dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti Fulvio Bellomo a voler conseguire, nel più breve tempo possibile, questo APQ (accordo di programma quadro) con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) prima della definitiva firma del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario 2017-2026 garantendo così, con questo accordo, gli ammodernamenti e gli investimenti su tutta la rete regionale per rendere il trasporto ferroviario isolano sempre più efficiente ed efficace.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Terme Vigliatore. Stazione ferroviaria di nuovo operativa

Il nostro Comitato Pendolari Siciliani in questi anni ha chiesto di conoscere i motivi per i quali dal 2009 inspiegabilmente risulta essere definitivamente chiusa  la stazione di Terme Vigliatore, tra l’altro ricadente nella tratta a doppio binario, con un bacino di utenza comprendente numerosi comuni della zona collinare ed  a forte vocazione turistica per la sua collocazione al centro del golfo che va da Tindari a Milazzo, inoltre nello stesso comune sono presenti un grosso centro termale con rinomato annesso centro benessere, e strutture ricettive.
Dal cambio orario di dicembre 2016 la stazione di Terme Vigliatore sarà riattivata alla circolazione ed alle fermate dei treni. Nella nuova offerta commerciale alla stazione di Terme Vigliatore fermeranno all'incirca 14 coppie di treni. 
Mondì Francesco Pendolari Messina - Palermo  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer      

martedì 14 giugno 2016

Caltagirone: dopo i treni per Gela e Niscemi ora tagliano pure i bus

Un territorio già penalizzato per una viabilità mortale sulla SS. 417 e da cinque anni anche per la viabilità ferroviaria dal crollo del ponte ferroviario in territorio di Niscemi che taglia in due i territori catanesi e nisseni.
Questi i collegamenti esistenti tra Caltagirone e Gela passando per Niscemi sino al 15 giugno 2016:
Bus PA 809 delle ore   7.52 Caltagirone-Niscemi-Gela
Bus PA 805 delle ore 13.30 Caltagirone-Niscemi-Gela
Bus PA 812 delle ore   7.05 Gela-Niscemi-Caltagirone
Bus PA 814 delle ore 12.40 Gela-Niscemi-Caltagirone
Bus PA 820 delle ore 17.33 Gela-Niscemi-Caltagirone
Questi i nuovi orari dal 16 giugno al 19 settembre 2016:
Bus PA 809 delle ore   7.52 Caltagirone-Niscemi-Gela
Bus PA 812 delle ore   7.05 Gela-Niscemi-Caltagirone
Bus PA 814 delle ore 12.40 Gela-Niscemi-Caltagirone
Bus PA 820 delle ore 17.33 Gela-Niscemi-Caltagirone
Come è evidente dai nuovi orari viene cancellato il Bus PA 805 delle ore 13.30. La domanda che poniamo al Dirigente Generale Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, dott. Fulvio Bellomo, al Dirigente 4 Servizio Trasporto Ferroviario Regionale, dott.ssa Carmen Madonia e all’assessore regionale ai trasporti, On. Giovanni Pistorio, è perché cancellare l’unico bus-sostitutivo che da Caltagirone  ritorna su Gela visti i tre bus-sostitutivi che da Gela arrivano sino a Caltagirone? Non è  immaginabile che l’unico bus di ritorno da Caltagirone a Gela venga considerato come bus scolastico, quando invece si tengono in vita 28 treni giornalieri sulla metroferrovia Giampilieri-Messina per un totale di 448 treno-km-giorno e per un’utenza di dieci persone circa per ogni corsa-treno o favorire delle stazioni fantasma, quale è stata ed è quella di Cannizzaro, dove fermano dal 13 dicembre 2015 giornalmente 34 treni per un flusso del tutto inesistente di utenti-pendolari
Siamo convinti che i dirigenti del Dipartimento trasporti e l'Assessore regionale si rendano conto che è necessario mantenere e garantire questo servizio che riteniamo utile ed indispensabile per i due territori anche sotto il profilo produttivo e turistico .
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 20 maggio 2016

Rimettere in servizio la stazione ferrovia di Terme Vigliatore

Il nostro Comitato Pendolari Siciliani chiede di conoscere i motivi per i quali dal 2009 inspiegabilmente risulta essere definitivamente chiusa  la stazione di Terme Vigliatore, tra l’altro ricadente nella tratta a doppio binario, con un bacino di utenza comprendente numerosi comuni della zona collinare ed  a forte vocazione turistica per la sua collocazione al centro del golfo che va da Tindari a Milazzo, inoltre nello stesso comune sono presenti un grosso centro termale con rinomato annesso centro benessere, e strutture ricettive.
Ricapitoliamo le nostre segnalazioni, alcune in partnership, col comune di Terme Vigliatore risalgono alle date indicate (5.10.13- 16.10.13-17.05.2015-15.01.2016) inoltre  la Ns ultima segnalazione datata 15.01.16 segue  sollecito da parte del Servizio 4° - Trasporto ferroviario regionale, alla  Direzione di Trenitalia Sicilia ad intervenire con cortese sollecitudine presso RFI spa, affinché possa essere risolta la problematica segnalata dal Comitato Pendolari Siciliani.
Si invita chi di competenza ad intervenire per la messa in esercizio della fermata con una offerta commerciale mirata (corsette cosiddette Patti) al fine di arricchire la mobilità dei numerosi Pendolari/Cittadini della zona interessata.
Mondì Francesco Pendolari Messina - Palermo  Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer                                                                                   

lunedì 16 maggio 2016

Sicilia: Infrastrutture ferroviarie a binario morto.

Il Comitato Pendolari Siciliani da qualche tempo lamenta disagi soprattutto nelle tratte ferroviarie chiuse da Rete Ferroviaria Italiana e mai più riaperte. La “Alcamo-Trapani via Milo” chiusa da tre anni, la linea ancora chiusa “Gela-Comiso-Canicattì” dopo circa 35 milioni di euro spesi per ammodernarla, la Catania Ognina-Catania Centrale.
Al top di questa classifica, chiusa da oltre 1830 giorni, la “Caltagirone-Gela” con il crollo di un’arcata del ponte ferroviario in territorio di Niscemi l’8 maggio 2011 e la successiva demolizione di tutte le arcate del ponte il 7 e l’8 ottobre 2014 a cura del gestore dell’infrastruttura Rete Ferroviaria Italiana. Dal crollo e dalla definitiva demolizione, a parte le prese di posizione del nostro Comitato, nessuno degli attori principali: Regione Sicilia, Sindaci di: Gela, Caltagirone e Niscemi hanno chiesto a Rete Ferroviaria Italiana Spa cosa vuole fare di questa importante arteria ferroviaria a servizio di due importanti territori. Ad onor del vero nemmeno il presidente Crocetta, che è di Gela, nell’occasione in cui veniva presentato il progetto di potenziamento infrastrutturale e tecnologico della Canicattì-Gela-Comiso, i primi giorni del mese di a febbraio 2015, ha avuto l’accortezza di chiedere ai vertici di RFI, presenti nella sala consiliare del comune di Gela, delle sorti della Caltagirone-Gela.
Riteniamo doveroso e improcrastinabile che l’assessore regionale alle infrastrutture e alla mobilità, Giovanni Pistorio, oltre a pensare all’eventuale riapertura delle linee ferroviarie dismesse, intervenga sulla ricostruzione della Caltagirone-Gela chiedendo a RFI gli esiti delle indagini, commissionati a Italferr, sulle condizioni dei restanti ponti simili a quello crollato e demolito, per stabilire la totale demolizione/chiusura o l’attuazione di interventi immediati per la riapertura. Dalle informazioni in nostro possesso, la spesa occorrente per la messa in sicurezza di alcuni ponti del tracciato e la ricostruzione del ponte crollato e demolito in C.da Angeli si aggira all’incirca sui 40/60 milioni di euro…spiccioli che ridarebbero la vita ai territori di Catania e Caltanissetta anche sotto il profilo turistico.  
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 4 maggio 2016

Treni, confronto con i pendolari. Oggi incontro con RFI su chiusura Catania-Siracusa

 L’importanza di questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Siciliana e RFI, è necessario e propedeutico rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore della rete ferroviaria, a mettere nero su bianco i programmi di investimento e di adeguamento all’offerta della rete ferroviaria regionale attraverso:
1.il potenziamento infrastrutturale e tecnologico;
2.la risoluzione delle criticità, quali la rimozione dei passaggi a livello;
3.la qualità delle performance;
4.il mantenimento delle ferrovie minori, con l'obiettivo di aumento dell'utenza ricorrendo anche a politiche d’incentivazione ad uso turistico;
5. l'integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con le politiche per lo sviluppo della ciclabilità;
6.  gli investimenti sulla rete in itinere, previsti e da prevedere.  

Questo doveva e deve essere l’obiettivo principale della Regione se si vuole pianificare in modo serio e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario; tenuto conto che la sottoscrizione di questo APQ è a costo zero essendo un accordo di impegno istituzionale tra le parti.

lunedì 2 maggio 2016

Sicilia: Trasporto ferroviario, serve Accordo di Programma Quadro tra Regione Sicilia e Rete Ferroviaria Italiana Spa

Palermo. La paventata chiusura della linea ferroviaria Catania-Siracusa ha messo in evidenza una situazione assurda e strana, non tanto per la decisione di chiudere la linea ferroviaria nel periodo estivo ma dal fatto che né i territori interessati, nè la Regione Siciliana erano stati preventivamente informati dei lavori da realizzare e della relativa chiusura dal 12 giugno al 4 settembre 2016.
Riteniamo doveroso fare una distinzione dei ruoli tra i due gestori del Gruppo Ferrovie dello Stato: Rete Ferroviaria Italiana Spa e Trenitalia Spa.
Trenitalia ha il compito di gestire il trasporto ferroviario di persone in tutta la Regione,
Rete Ferroviaria Italiana (RFI Spa) ha il compito di gestire tutta l’infrastruttura ferroviaria (linee, stazioni, etc.).
Fatta questa premessa, è importante ricordare che la Regione Siciliana, il 25 giugno 2015, sottoscriveva con Trenitalia l’intesa per il trasporto ferroviario prima della firma definitiva del Contratto di Servizio Ponte 2015-2016 in data 30 dicembre 2015.                 
In quest’occasione abbiamo fatto rilevare che nelle altre Regioni, prim’ancora dell’intesa con l’impresa ferroviaria di trasporto, hanno pensato bene di sottoscrivere un APQ (accordo di programma quadro) con il gestore dell’infrastruttura RFI Spa.
L’importanza di questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Siciliana e RFI, è necessario e propedeutico rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore della rete ferroviaria, a mettere nero su bianco i programmi di investimento e di adeguamento all’offerta della rete ferroviaria regionale attraverso:
1.  il potenziamento infrastrutturale e tecnologico;
2.  la risoluzione delle criticità, quali la rimozione dei passaggi a livello;
3.  la qualità delle performance;
4.  il mantenimento delle ferrovie minori, con l'obiettivo di aumento dell'utenza ricorrendo anche a politiche d’incentivazione ad uso turistico;
5.  l'integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con le politiche per lo sviluppo della ciclabilità;
6.  gli investimenti sulla rete in itinere, previsti e da prevedere.  
Questo doveva e deve essere l’obiettivo principale della Regione se si vuole pianificare in modo serio e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario; tenuto conto che la sottoscrizione di questo APQ è a costo zero essendo un accordo di impegno istituzionale tra le parti.
Invitiamo ancora una volta l’assessore regionale ai trasporti Giovanni Pistorio e il dirigente generale del dipartimento trasporti Fulvio Bellomo a conseguire, nel più breve tempo possibile, questo APQ (accordo di programma quadro) con RFI (Rete Ferroviaria Italiana) prima della definitiva firma del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario 2017-2026, garantendo con questo accordo gli ammodernamenti e gli investimenti su tutta la rete regionale per rendere il trasporto ferroviario isolano sempre più efficiente ed efficace.
Domani 3 maggio alle ore 11.30, presso i locali dell'Assessorato regionale delle Infrastrutture e Mobilità (Via Leonardo da Vinci, 161 - Palermo) così come previsto dall'art.13 comma  4 del Contratto di Servizio sono stati convocati per un incontro tra i Dirigenti del Dipartimento Trasporti, i Dirigenti di Trenitalia e i Comitati Pendolari Siciliani, sul seguente Odg: Offerta Commerciale 2016 - Modifiche orarie giugno 2016 – e proposte Comitati sull’offerta commerciale 2017.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 29 dicembre 2015

Sicilia. Contratto di Servizio e aumenti tariffe del trasporto ferroviario

Al Presidente della IV Commissione Ars
On. Maria Leonarda Maggio
Ai Componenti la IV Commissione

On.le Presidente
con la presente desideriamo esternarle tutto il nostro disappunto per non essere stati mai chiamati al tavolo del redigendo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario.
Avevamo chiesto ed ottenuto nel dicembre 2013 dall’assessore, pro tempore, Nino Bartolotta la costituzione di un Comitato di Verifica e Controllo, composto dai Sindacati del settore e dai Comitati dei Pendolari, ma è rimasto nei cassetti degli uffici del Dipartimento Infrastrutture e Trasporti, di questo chieda conferma al Dott. Fulvio Bellomo, Capo della segreteria tecnica (ad interim) dell’assessore Bartolotta dal 23/11/2012 al 13/04/2014, oggi Dirigente Generale dello stesso Dipartimento.
On.le Presidente, a differenza di quanto viene fatto in altre regioni, dagli assessori regionali ai trasporti prima dell’eventuale sottoscrizione del Contratto di Servizio, non avviene in Sicilia.
E’ da anni che elemosiniamo incontri con l’Istituzione ma a parte qualche assessore (Bartolotta e Torrisi) nessuno ha avuto la bontà di sentire cosa avevamo da dire.
Qualcuno afferma che noi del sud siamo pendolari di serie’B’ ma come Lei saprà la differenza tra nord e sud è solo una differenza culturale.
Noi non ci stiamo ad essere pendolari di serie ‘B’, tenuto conto che nelle altre regioni italiane: Lombardia, Liguria, Toscana, Campania, gli assessori regionali ai trasporti hanno fatto sedere ai tavoli del redigendo Contratto i Pendolari, per fare tesoro dei suggerimenti e/o dell’apporto che i vari Comitati dei Pendolari potevano dare per la realizzazione di un Contratto di trasporto più a misura di Pendolari e Utenti.
In Sicilia tutto ciò non può accadere e quindi non solo siamo pendolari di serie ‘B’ ma anche la politica in questo caso è di serie ‘B’, almeno per essere alla pari.
Con il Contratto di Servizio, non ancora firmato, viene fatto un regalo di Natale, inaspettato, ai Pendolari Siciliani con un anticipo di un anno.
Sotto l’albero di natale la Regione Siciliana ha fatto trovare un bel pacco regalo agli oltre 60 mila pendolari siciliani, con un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed abbonamenti ferroviari.
Non c’è male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una spesa di circa 70/80 euro a pendolare in un anno e nelle famiglie siciliane ma, per la Regione Siciliana, anticipare di un anno gli aumenti non è un problema, tra l’altro sono soldi che intascherà solo Trenitalia e con un anno di anticipo.
Tenuto conto che nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 la Regione si impegnava a garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto non è stato così.
Considerato che ad oggi il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti per il mese di gennaio 2016, non tenendo conto di quanto sottoscritto nell’intesa, per la Regione Siciliana dall’assessore ai trasporti, pro tempore, Pizzo e dal responsabile per Trenitalia Iacono della Divisione Passeggeri Regionale.
Non riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana, che dovrebbe garantire i siciliani avendo firmato un’intesa con date e scadenze ben precise e dall’altro autorizza l’impresa ferroviaria a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo bene!!!
Ci corre l’obbligo precisare che nè l’assessore ai trasporti Dott. Giovanni Pistorio, nè il Dirigente Generale dott. Fulvio Bellomo, nè la responsabile del Servizio IV° dott.ssa Madonia rispondono alle nostre note di segnalazione, inviate alle email istituzionali, relative ai disservizi/disagi dei nuovi orari voluti dalla Regione, così riferisce Trenitalia sui quotidiani; le uniche risposte ricevute alle nostre segnalazioni,  e tra l’altro sui quotidiani, è sempre l’Impresa Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione regionale che doveva, già dal gennaio 2015, garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai Pendolari e all’utenza in generale, in virtù dell’Accordo di Programma tra Mit e Mef siglato a novembre 2014. 
Con la presente, On.le Presidente, chiediamo di essere convocati in audizione in Commissione Trasporti, per rappresentare le varie problematiche che affliggono gli oltre 60.000 pendolari siciliani, considerato che nè l'assessore ai trasporti dott. Giovanni Pistorio, nè il Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo hanno mai incontrato il nostro "Comitato Pendolari Siciliani" sulle questioni riguardanti il Contratto di Servizio, nè abbiamo delegato altri rappresentanti di Comitati Pendolari a rappresentarci nelle sedi Istituzionali.
Certi dell'accoglimento della nostra richiesta e nell'attesa di un positivo riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 28 dicembre 2015

Il regalo di Natale della Regione Siciliana a Trenitalia

Un regalo di Natale inaspettato per i Pendolari Siciliani perchè anticipato di un anno.
Sotto l’albero di natale la Regione Siciliana ha messo un bel pacco regalo per i circa 60 mila pendolari siciliani, un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed abbonamenti ferroviari.
Non c’è male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una spesa di circa 70/80 euro annuali nelle famiglie siciliane ma per la Regione anticipare di un anno non è un problema, tra l’altro sono soldi che intascherà solo Trenitalia e con un anno di anticipo.
Nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 per la Regione Siciliana, dall’assessore ai trasporti, pro tempore Pizzo, e per Trenitalia, dal responsabile della Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Iacona, la Regione si impegnava a garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto non è stato così.
A tutt’oggi il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti da gennaio 2016, nonostante quanto era previsto e sottoscritto nell’intesa di giugno.
Non riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana che da un lato firma un’intesa e dall’altro autorizza a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo bene.
Ci corre l’obbligo precisare che nè l’assessore ai trasporti Pistorio, ne il Dirigente Generale Bellomo, nè la responsabile del servizio IV dott. Madonia rispondono alle nostre note di segnalazione per i disservizi relativi ai nuovi orari voluti dalla Regione, così riferisce Trenitalia sui quotidiani, ma a rispondere,  e tra l’altro sui quotidiani, è sempre l’Impresa Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione che doveva già dal gennaio 2015 garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai Siciliani.  
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 16 dicembre 2015

Otto ore e mezza per 30 km

ll contratto tra la Regione Siciliana e Trenitalia, dal costo di 1 miliardo e 400 milioni di euro, deve ancora essere firmato (accadrà entro la prossima settima n.d.r.), ma i nuovi orari e le nuove tratte di Trenitalia sono già in funzione sul territorio regionale..

martedì 15 dicembre 2015

Nuovi orari ferroviari, il monitoraggio dei treni di lunedì 14 dicembre 2015

Nella prima giornata dell'entrata in vigore dei nuovi orari ferroviari, abbiamo voluto monitorare l'andamento dei treni sulle seguenti tratte ferroviarie:
Palermo-Messina, Palermo-Agrigento, Trapani-Piraineto, Caltanissetta-Agrigento, Catania-Caltanissetta, Catania-Palermo, Messina-Catania-Siracusa e la Siracusa-Ragusa-Gela-Canicattì-Caltanissetta. In totale abbiamo monitorato 297 treni, questi i risultati del monitoraggio:
54 treni in anticipo sull'orario
44 treni in perfetto orario
170 treni in ritardo 
11 treni soppressi 
370 i treno chilometri cancellati 
1804 sono i minuti di ritardo accumulati nella giornata odierna pari a 30 ore.
Ritenevamo che la gestione del servizio ferroviario in mano alla Regione Siciliana avrebbe, sicuramente, accorciato le distanze di dialogo e di collaborazione tra gli utenti ed i Comitati dei Pendolari, ma tutto ciò non è avvenuto. Avevamo più volte rappresentato alla Regione,di tenere presente due aspetti importanti: - il primo- di fare molta attenzione perchè Trenitalia avrebbe fatto valere tutto il suo peso di monopolista nella redazione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario siciliano; -il secondo - di stare molto attenti a non fare, con il nuovo contratto, il "Treno della Politica". 
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

lunedì 14 dicembre 2015

Pendolari abbandonati, in vigore i nuovi orari

Da stamattina in vigore nuovi orari e fermate soppresse. Non parliamo, poi, delle tante fermate intermedie saltate in molte corse del Messina-Catania. Parlo di Ognina, Guardia M., Carruba, Mascali e Calatabiano....o della cancellazione del treno 12886 delle ore 20.46..

venerdì 11 dicembre 2015

Chi paga per questi disservizi e disagi procurati ai Pendolari e all'utenza in generale?

Per il Dipartimento Trasporti Regionale: Oggi il treno 8580 delle ore 6.04 da Sr a Taormina per un problema al P.L. di Brucoli è arrivato a Catania con 70 minuti di ritardo ed è stato soppresso. I pendolari che dovevano arrivare sino Taormina sono stati costretti ad aspattare il treno 3868 delle ore 6.32 da Sr x Me giunto a Catania con un ritardo di 60 minuti. Mentre nella giornata di ieri è stato soppresso il treno 12865 delle ore 5.50 da Me a Ct e il treno diretto 3865 delle ore 5.20 Me- Ct- Sr ha accumulato un ritardo di 26 minuti. 
Chi paga per questi disservizi e disagi procurati ai Pendolari e all'utenza in generale?

mercoledì 9 dicembre 2015

Quale mobilità sulla Gela-Caltagirone al cambio degli orari del 14 dicembre 2015?

L’8 maggio 2011 crollava un’arcata del ponte ferroviario, in territorio di Niscemi c.da Angeli, della tratta ferroviaria Catania-Caltagirone-Gela.
Sono trascorsi quattro anni e sette mesi dal crollo e un anno e due mesi dalla definitiva demolizione delle dieci rimanenti arcate del ponte ferroviario.
A nulla sono valse le prese di posizione dei sindaci dei comuni di Caltagirone (Bonanno) e di Niscemi (La Rosa) e i nostri sit-in di ogni anno sui luoghi del crollo per cercare di tenere viva l’attenzione delle istituzioni regionali e di Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, sulla ricostruzione e riapertura di questa importante arteria ferroviaria.
Da come vanno le cose, non ci sembra che vi sia la più minima intenzione di ricostruire il ponte ferroviario e la successiva riapertura.
Visto il totale disinteresse e i relativi tempi biblici per l’eventuale ricostruzione, il servizio ferroviario in questi anni è stato realizzato da Caltagirone a Gela con bus sostitutivi ai seguenti orari:
BUS PA809 alle ore 07.52 con arrivo a Gela alle ore 08.57
BUS PA805 alle ore 13.30 con arrivo a Gela alle ore 14.20
BUS PA817 alle ore 16.17 con arrivo a Gela alle ore 17.25
BUS PA819 alle ore 19.48 con arrivo a Gela alle ore 20.53
BUS PA804 alle ore 21.18 con arrivo a Gela alle ore 22.05
Mentre da Gela verso Caltagirone con i seguenti orari:
BUS PA810 alle ore 05.41 con arrivo a Caltagirone alle ore 06.51
BUS PA812 alle ore 07.05 con arrivo a Caltagirone alle ore 07.52
BUS PA814 alle ore 12.40 con arrivo a Caltagirone alle ore 13.44
BUS PA820 alle ore 17.33 con arrivo a Caltagirone alle ore 18.38
Con i nuovi orari che entreranno in vigore domenica 13 dicembre 2015, da quello che abbiamo riscontrato sul sito di Trenitalia www.trenitalia.it, sono scomparsi tutti i collegamenti tra Caltagirone e Gela.
Ciò ha messo in allarme i fruitori del servizio, di certo possessori di un abbonamento mensile, che dal 14 dicembre non avranno come raggiungere le due Città per motivi di lavoro, studio o quant’altro. In questi giorni abbiamo ricevuto molte segnalazioni dei pendolari allarmati da questa situazione ed abbiamo chiesto loro di inviare un’email in regione e precisamente al gabinetto dell’assessore alle infrastrutture e trasporti, Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento infrastrutture e trasporti, dott. Fulvio Bellomo e al dirigente del 4° Servizio Trasporto ferroviario regionale, dott.ssa Carmen Madonia, segnalando la scomparsa totale del servizio bus sostitutivo al trasporto ferroviario e non ottenendo alcuna risposta.
Alquanto surreale la situazione di (im)mobilità in un territorio che racchiude due province, in considerazione del fatto che da gennaio di quest’anno è la Regione Siciliana che ha preso in mano le sorti del trasporto pubblico ferroviario e, se questi sono i risultati, sarebbe stato meglio rimanere sotto l’egida del Ministero dei trasporti che sino a ieri ci assicurava un trasporto ed una mobilità efficiente ed efficace in tutta la Sicilia e non il “treno della politica” che certamente sta sconvolgendo abitudini di lavoro, studio e di mobilità già consolidate da parecchi anni senza averne consapevolezza dei bisogni di quanti hanno scelto il mezzo treno per i propri spostamenti.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer