lunedì 12 maggio 2014

Ferrovia Caltagirone-Niscemi-Gela. A distanza di tre anni esatti dal crollo, appello a sindaci e Regione

Sit-in dei pendolari: «Ricostruite il ponte»
Maggio 2011-maggio 2014: sono i tre lunghi anni trascorsi dall'avvenuto crollo delle campate del ponte ferroviario della tratta Caltagirone-Niscemi-Gela. Oggi, a distanza di tempo, c'è solo una flebile speranza a mantenere vive le aspettative delle tre comunità che, anche se disinteressatamente, sperano in un auspicato ripristino della linea ferroviaria in questione.
Ogni speranza sarebbe quindi riposta nella risultanze dell'azione di monitoraggio di altri 10 ponti che sta compiendo la Italfer, una società di ingegneria del gruppo Ferrovie dello Stato operante sul mercato nazionale e internazionale nel settore dei trasporti ferroviari.
A destare gli animi ci hanno pensato ieri gli esponenti del Comitato pendolari siciliani che, nell'inscenare sui luoghi un sit-in di protesta, hanno voluto in qualche modo ricordare la fatidica data di quella domenica dell'8 maggio 2011.
All'iniziativa del Comitato pendolari, promossa in collaborazione con il Comitato italiano utenti ferrovie siciliane e dell'associazione ferrovie siciliane (Giovanni Russo), hanno aderito anche le associazioni Kaos ferrovie con John Copsey di Agrigento e Pippo Gurrieri di Cub trasporti di Ragusa. «Visto l'assordante silenzio delle istituzioni, sia locali, sia della Regione - ha esordito il coordinatore del Comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti - oggi più che mai ravvisiamo la necessità di sapere se esiste, o meno, la volontà di procedere alla ricostruzione del ponte crollato. Registriamo, purtroppo, una sorta di disinteresse dei Comuni della zona che non stanno sostenendo iniziative nei confronti della Regione».
Al sit in non sono intervenute le Amministrazioni comunali di Caltagirone e Gela; il Comune di Niscemi, rappresentato dal vicesindaco, Massimiliano Ficicchia ha manifestato l'interesse della sua Municipalità che spera in un eventuale ripristino della linea ferroviaria. «Con il Calatino - dice l'assessore Ficicchia - siamo purtroppo isolati, sia come collegamenti ferroviari, sia stradali, per via della contestuale chiusura al transito della Sp 39. Plaudiamo all'iniziativa del Comitato pendolari e, accogliamo l'invito a sollecitare la Regione».
Conclude il coordinatore del Comitato pendolari, Giosuè Malaponti: «All'assessore regionale alle Infrastrutture, Nico Torrisi rivolgiamo la richiesta mirata di accogliere i nostri appelli e di farci conoscere le intenzioni del governo regionale sul futuro della tratta. La Procura di Caltagirone, da ormai un anno, ha dissequestrato le aree. Ai sindaci rivolgiamo l'ennesimo invito a intervenire con azioni forti nei confronti della Regione».
La Sicilia - Domenica 11 Maggio 2014 Catania (Provincia) Pagina 40 
GIANFRANCO POLIZZI

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