Sit-in
dei pendolari: «Ricostruite il ponte»
Maggio
2011-maggio 2014: sono i tre lunghi anni trascorsi dall'avvenuto crollo delle
campate del ponte ferroviario della tratta Caltagirone-Niscemi-Gela. Oggi, a
distanza di tempo, c'è solo una flebile speranza a mantenere vive le
aspettative delle tre comunità che, anche se disinteressatamente, sperano in un
auspicato ripristino della linea ferroviaria in questione.
Ogni
speranza sarebbe quindi riposta nella risultanze dell'azione di monitoraggio di
altri 10 ponti che sta compiendo la Italfer, una società di ingegneria del
gruppo Ferrovie dello Stato operante sul mercato nazionale e internazionale nel
settore dei trasporti ferroviari.
A
destare gli animi ci hanno pensato ieri gli esponenti del Comitato pendolari
siciliani che, nell'inscenare sui luoghi un sit-in di protesta, hanno voluto in
qualche modo ricordare la fatidica data di quella domenica dell'8 maggio 2011.
All'iniziativa del Comitato pendolari, promossa in collaborazione con il Comitato italiano utenti ferrovie siciliane e dell'associazione ferrovie siciliane (Giovanni Russo), hanno aderito anche le associazioni Kaos ferrovie con John Copsey di Agrigento e Pippo Gurrieri di Cub trasporti di Ragusa. «Visto l'assordante silenzio delle istituzioni, sia locali, sia della Regione - ha esordito il coordinatore del Comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti - oggi più che mai ravvisiamo la necessità di sapere se esiste, o meno, la volontà di procedere alla ricostruzione del ponte crollato. Registriamo, purtroppo, una sorta di disinteresse dei Comuni della zona che non stanno sostenendo iniziative nei confronti della Regione».
All'iniziativa del Comitato pendolari, promossa in collaborazione con il Comitato italiano utenti ferrovie siciliane e dell'associazione ferrovie siciliane (Giovanni Russo), hanno aderito anche le associazioni Kaos ferrovie con John Copsey di Agrigento e Pippo Gurrieri di Cub trasporti di Ragusa. «Visto l'assordante silenzio delle istituzioni, sia locali, sia della Regione - ha esordito il coordinatore del Comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti - oggi più che mai ravvisiamo la necessità di sapere se esiste, o meno, la volontà di procedere alla ricostruzione del ponte crollato. Registriamo, purtroppo, una sorta di disinteresse dei Comuni della zona che non stanno sostenendo iniziative nei confronti della Regione».
Al
sit in non sono intervenute le Amministrazioni comunali di Caltagirone e Gela;
il Comune di Niscemi, rappresentato dal vicesindaco, Massimiliano Ficicchia ha
manifestato l'interesse della sua Municipalità che spera in un eventuale
ripristino della linea ferroviaria. «Con il Calatino - dice l'assessore
Ficicchia - siamo purtroppo isolati, sia come collegamenti ferroviari, sia
stradali, per via della contestuale chiusura al transito della Sp 39. Plaudiamo
all'iniziativa del Comitato pendolari e, accogliamo l'invito a sollecitare la
Regione».
Conclude
il coordinatore del Comitato pendolari, Giosuè Malaponti: «All'assessore regionale
alle Infrastrutture, Nico Torrisi rivolgiamo la richiesta mirata di
accogliere i nostri appelli e di farci conoscere le intenzioni del governo
regionale sul futuro della tratta. La Procura di Caltagirone, da ormai un anno,
ha dissequestrato le aree. Ai sindaci rivolgiamo l'ennesimo invito a
intervenire con azioni forti nei confronti della Regione».
La Sicilia - Domenica 11 Maggio 2014 Catania (Provincia) Pagina 40
GIANFRANCO
POLIZZI
La Sicilia - Domenica 11 Maggio 2014 Catania (Provincia) Pagina 40
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