L’esposizione, prima e unica nel suo genere sia in Sicilia che
in tutta Italia, attraverso foto attuali e d’epoca, tutte di diversi autori, e pubblicate nel corso dell’anno nelle
rubriche fotografiche periodiche Foto della Settimana (52
foto annuali) e La
Nostra Storia (12
foto annuali), vuole far conoscere aspetti tecnici, paesaggistici, storici e sociali del sistema ferroviario
siciliano oggi costituito da oltre 1500 km di linee, dal sistema di
traghettamento ferroviario tra Sicilia e Calabria, e dalle numerose linee e impianti ferroviari, anche a
scartamento ridotto, non più utilizzati per l’esercizio ferroviario.
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
mercoledì 10 dicembre 2014
Percorsi di Sicilia 8^ Edizione Mostra fotografica
Percorsi di Sicilia è la mostra fotografica ideata nel 2006 da Giovanni RUSSO
e realizzata dal 2007 dall’Associazione Ferrovie Siciliane per
esporre le foto proposte periodicamente nel sito web www.ferroviesiciliane.it.
martedì 9 dicembre 2014
Le richieste non ascoltate sull'Orario ferroviario 2014/2015 – Tratta Messina-S. Agata Militello-Palermo
Torrenova. Grazie…per non avere dato alcun motivato
riscontro alle ripetute e motivate richieste formulate in merito alla
circolazione dei seguenti treni sulla tratta in oggetto.
Conseguentemente:
1) il treno veloce n.
3830 Palermo-Messina continuerà a non avere alcuna fermata presso la stazione
di S. Stefano di Camastra;
2) il treno n. 12754 S.
Agata Militello-Messina continuerà ad accumulare il cronico ritardo di 10
minuti circa alla stazione di Gioiosa Marea in attesa del treno I.C. notte n.
1957 Roma Termini-Palermo, perennemente in ritardo, in dispregio all’articolo 7
della prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente prevede la
priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc.,
nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00
alle ore 09.00;
3) il treno veloce n.
3832 Palermo-Messina continuerà ad essere perennemente in ritardo di 10-15-20
minuti dalla stazione di S. Agata M.llo a quella di Patti e/o Barcellona P.G;
anzi con la modifica introdotta dal nuovo orario il mezzo in questione maturerà
il lamentato ritardo (come
nel recente passato) dalla stazione di Cefalu’ in poi;
4) il treno veloce 3832
Palermo-Messina continuerà ad essere fermato alla stazione di S. Agata
Militello e/o Zappulla dal treno ICN n.1957 Roma Termini-Palermo, perennemente
in ritardo, in dispregio all’articolo 7 della prefazione all’orario Generale di
Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai
treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00 alle ore 09.00;
5) il treno n. 12784 S.
Agata Militello-Messina subirà a catena i ritardi del treno 3832 e 1957;
6) i viaggiatori in
partenza dalla stazione di Spadafora in direzione Messina saranno privati nella
mattinata dell’ulteriore treno richiesto per fare fronte alla maggiore
affluenza di utenti;
7) il treno n. 3831
continuerà a non avere alcuna fermata presso la stazione di S. Stefano di
Camastra;
8) i treni 12763 e 3831
continueranno ad “incontrarsi” alla stazione di Patti provenienti da tratte
differenti, e gli utenti continueranno a “salire e scendere” le scale dal primo
al terzo binario e viceversa non essendo informati su quale treno partirà per
primo;
9) il treno ICN n. 781
Milano-Palermo continuerà a ritardare la circolazione del treno 12763 alla
stazione di Patti;
10) il treno veloce n.
3831 Messina-Palermo continuerà a mantenere la stessa traccia oraria
corrispondente a quella di un treno “lento“;
101 il treno n. 12765 continuerà ad essere
anticipato rispetto al precedente orario alla stazione di Patti di 10 minuti,
per poi arrivare a quella di S. Agata Militello … sempre allo stesso orario;
11) il treno n. 12767
continuerà a sostare presso la stazione di Patti per 22 minuti;
12) il treno n. 12771
continuerà ad avere percorrenze “fulminanti “.
13) il treno n. 12755
continuerà a percorrere il tragitto S. Agata Militello-Palermo sempre in 2 ore
e 12 minuti;
14) il treno n. 12760
Palermo – S. Agata Militello continuerà ad essere sempre in ritardo alla
stazione di S. Agata Militello.
Grazie ancora per non avere convocato lo
scrivente Comitato per un proficuo incontro al fine i vagliare insieme le
richieste formulate sulla circolazione dei treni 2014/2015 e per non avere
ascoltato le motivate richieste dei Sindaci del comprensorio.
On.le Assessore alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti Giovanni Pizzo
Ill.mo Dirigente Generale Dipartimento Infrastrutture, Mobilità
Dr. Giovanni Arnone
Ch.mo Dirigente del Servizio IV° - Trasporto Ferroviario
Dr. Diego Greco
Ch.mo Direttore di Trenitalia s.p.a.
Dr. Francesco Costantino
Ch.mo Direttore di Rete Ferroviaria Italiana
Dr. Andrea Cucinotta
Torrenova, 09.12.2014
Mondì
Francesco Pendolari S.Agata–Messina - Comitato Pendolari
Siciliani - Ciufer
mercoledì 3 dicembre 2014
Caltagirone-Gela la demolizione del ponte sulla rivista Today's Railways di dicembre 2014
Caltagirone. La demolizione delle campate dell'ex linea ferrata per Niscemi e Gela demolito il 7 di ottobre 2014. Il viadotto che, come si ricorda, si sbriciolò fra l'ottavo e il decimo pilone l'8 maggio 2011 e, 38 giorni più tardi, fece addirittura registrare un ulteriore cedimento, brillerà nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 14. L'abbattimento, mediante le cariche di esplosivo, avverrà a più riprese, per contenere al massimo gli effetti della deflagrazione. Abbiamo collaborato con la rivista fornendo delle informazioni e alcune nostre foto e per questo ringraziamo il sig. Marco Cacozza.
lunedì 1 dicembre 2014
Le infrastrutture in Sicilia...una lunga attesa (4° Ep. anno 2004)
Anni di fiumi di parole, di inchiostro, di convegni, di incontri, di tavole rotonde e di miliardi di euro per opere pubbliche che dovevano cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia. Provvedimenti dei vari governi di quest’ultimo decennio: Piano per il Sud, Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia che miravano allo sviluppo del Mezzogiorno. Pubblichiamo il quarto stralcio della rassegna stampa, realizzata in questi anni dal nostro Comitato, riguardante l’anno 2004.
mercoledì 26 novembre 2014
Ferrovie svolta in Sicilia: Pronti soldi e progetto per la Catania-Palermo
Con l’intervento nel 2009 dell’ex
sottosegretario alle infrastrutture Reina furono tenuti diversi tavoli tecnici
romani con i dirigenti della Regione Sicilia, di Rete ferroviaria italiana e
del ministero delle infrastrutture. Da questi incontri quasi a fine 2009 venne
inserita, per le prese di posizione di Reina, nell’aggiornamento del Contratto
di Programma 2007-2011 con la seguente descrizione: Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete
Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di
potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio
della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario
Palermo-Catania per un importo di 30 milioni (si allega foto).
Comunque, quello che ci viene più spontaneo
chiedere è: perché investire tutti questi miliardi su un’unica relazione, anche
se importante, e non investire tutta questa somma disponibile nell’ammodernare le infrastrutture esistenti per collegare le nove principali Città siciliane? Gli
investimenti previsti nel Cis prima e nello Sblocca Italia dopo, dovevano
garantire ed essere lo strumento per distribuire a tutto il territorio siciliano quella boccata di ossigeno infrastrutturale a breve/medio termine
per incentivare e sviluppare il tessuto economico, sociale e turistico della
Sicilia.
Ma da quello che si vede non è proprio così.
Giosuè Malaponti – Presidente
Comitato Pendolari Siciliani
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lunedì 24 novembre 2014
Riapre la tratta Trapani-Palermo. Ferrovie: la linea Via Milo resterà operativa?
L'evento è importante: dopo quasi due anni di chiusura, provocata da una frana,
parte della tratta Trapani-Palermo, via Milo, oggi riaprirà. La circostanza
avviene in concomitanza con la manifestazione "In treno per Segesta, un
viaggio attraverso le terre degli elimi", organizzata dal Gal Elimos e da
altre associazioni e promossa dall'Assessorato regionale ai Beni culturali.
Quello che non hanno potuto in questi mesi le proteste dei pendolari e anche
interventi, con interrogazioni di politici a livello nazionale e regionale, lo
può, dunque, una iniziative che in se è anche lodevole perchè di promozione del
territorio.
La manifestazione è pubblicizzata tra le news on line della Fondazione Fs italiane che mette a disposizione il treno sul quale sarà presente personale in divisa storica anni '50 e che sarà composto da carrozze d'epoca che partendo da Palermo arriveranno sino a Calatafimi.
«Apprendiamo con soddisfazione - dice Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani "Ciufer" - che domani (oggi, ndr) riapre alla circolazione ferroviaria la direttrice Alcamo-Trapani, via Milo. La tratta ferrata è chiusa dal 25 febbraio 2013 per diversi smottamenti. Per la sua riattivazione esprimiamo un plauso a Rfi». Tuttavia non è dato sapere se da ora in poi i treni ricominceranno a circolare con regolarità su questa tratta ferrata oppure se conclusa la manifestazione si dovranno attendere tempi ancora lunghi perchè essa torni funzionante. Nelle scorse settimane per sollecitare l'apertura della tratta la senatrice Orrù e il deputato regionale Fazio, quest'ultimo in sede di Commissione permanente Territorio e Ambiente, hanno riferito di avere incontrato, tra gli altri, anche il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco, dal quale hanno ricevuto l'assicurazione che le risorse per intervenire sulla tratta sono state individuate.
Margherita Leggio
La manifestazione è pubblicizzata tra le news on line della Fondazione Fs italiane che mette a disposizione il treno sul quale sarà presente personale in divisa storica anni '50 e che sarà composto da carrozze d'epoca che partendo da Palermo arriveranno sino a Calatafimi.
«Apprendiamo con soddisfazione - dice Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani "Ciufer" - che domani (oggi, ndr) riapre alla circolazione ferroviaria la direttrice Alcamo-Trapani, via Milo. La tratta ferrata è chiusa dal 25 febbraio 2013 per diversi smottamenti. Per la sua riattivazione esprimiamo un plauso a Rfi». Tuttavia non è dato sapere se da ora in poi i treni ricominceranno a circolare con regolarità su questa tratta ferrata oppure se conclusa la manifestazione si dovranno attendere tempi ancora lunghi perchè essa torni funzionante. Nelle scorse settimane per sollecitare l'apertura della tratta la senatrice Orrù e il deputato regionale Fazio, quest'ultimo in sede di Commissione permanente Territorio e Ambiente, hanno riferito di avere incontrato, tra gli altri, anche il presidente di Rfi, Dario Lo Bosco, dal quale hanno ricevuto l'assicurazione che le risorse per intervenire sulla tratta sono state individuate.
Margherita Leggio
La Sicilia - Domenica 23 Novembre 2014 Prima Trapani Pagina
38
sabato 22 novembre 2014
Riapre la tratta ferroviaria Alcamo-Trapani
Apprendiamo
con molta soddisfazione che domenica 23 novembre 2014 riapre alla circolazione
ferroviaria la direttrice Alcamo-Trapani Via Milo. Tratta ferroviaria chiusa
dal 25 febbraio 2013 per diversi smottamenti alla sede ferroviaria. Grazie alla
manifestazione “In treno per Segesta - Un viaggio attraverso le Terre degli
Elimi”, organizzata col sostegno del GAL Elimos, dell’Assessorato Regionale ai
BB.CC ed altre associazioni, domenica 23 riaprirà alla circolazione ferroviaria
dopo oltre venti mesi dalla sua chiusura, un nostro plauso va a Rete
Ferroviaria Italiana per la riattivazione di Via Milo.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
giovedì 13 novembre 2014
Un attestato di stima e di pronta guarigione al Capotreno Riccardo Caristi aggredito alla stazione di Spadafora
In
riferimento all’aggressione ed al ferimento del capotreno Riccardo Caristi, in
servizio sul treno regionale 8771 delle ore 10.15 da Messina a Milazzo, avvenuta stamane alla stazione di Spadafora, a
nome del Comitato Pendolari Siciliani colgo l’occasione per porgere un
augurio di pronta guarigione al Capotreno Riccardo e per condannare
espressamente tali atti gravi nei confronti di tutto il personale di bordo di
Trenitalia che svolge il proprio lavoro con correttezza e cortesia nei
confronti di tutta l’utenza che giornalmente viaggia in treno.
Negli
ultimi mesi si stanno verificando, sempre più frequenti, atti di
sconsideratezza nei confronti del personale viaggiante di Trenitalia, uno degli
ultimi episodi gravi, nel mese di maggio con l’aggressione ad una donna capotreno
a Cefalù.
Abbiamo
più volte proposto, noi del comitato, negli incontri con la direzione di
Trenitalia e con la Regione Sicilia-Dipartimento trasporto ferroviario, di
valutare la possibilità di concerto con il dirigente del Compartimento della
Polfer, di programmare sui treni un servizio di scorta in borghese specie su
quelli ritenuti a rischio.
Tale
servizio, secondo noi, se realizzato potrebbe servire in molti casi come
deterrente, volto a scoraggiare i malintenzionati sapendo che a bordo dei treni
possano esserci degli agenti in borghese.
Certi
che verranno adottate, da parte degli interessati, misure idonee a scongiurare
il verificarsi di altri simili eventi, nell’interesse principale di tutelare il
personale viaggiante e i passeggeri.
Al
Direttore di Trenitalia per la Sicilia
Ing.
Francesco Costantino
Al
Direttore di Rete Ferroviaria per la Sicilia
Ing.
Andrea Cucinotta
Al
Dirigente del Compartimento
Polizia
Ferroviaria per la Sicilia
Al
Dirigente Generale del Dipartimento
Infrastrutture
e Mobilità
Al
Segretario Generale Orsa Ferrovie
Agli
Organi di Stampa
Messina,
13 novembre 2014
Cordialmente
Giosuè
Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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mercoledì 12 novembre 2014
Le Ferrovie non conoscono le priorità in Sicilia
Il Comitato Pendolari:"Non è la Catania-Palermo, ma sono la Giampilieri-Fiumefreddo e la Castelbuono-Patti"
Palermo.
Dopo la conversione in legge del decreto "Sblocca Italia", che
dovrebbe velocizzare la realizzazione dell'Alta velocità "light"
Messina-Catania-Palermo, il Comitato dei Pendolari Siciliani guidato da Giosuè
Malaponti torna alla carica, denunciando ritardi e incongruenze nella rete
ferroviaria siciliana.
«Oggi più che mai - sottolinea Giosuè Malaponti - il completamento del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo e della Castelbuono-Patti costituiscono una priorità rispetto alla costruzione della tratta Catania-Palermo».
«Oggi più che mai - sottolinea Giosuè Malaponti - il completamento del raddoppio Giampilieri-Fiumefreddo e della Castelbuono-Patti costituiscono una priorità rispetto alla costruzione della tratta Catania-Palermo».
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Il raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri è una priorità a differenza della Catania-Palermo
Di
raddoppio e spostamento del tracciato ferroviario sulla Messina-Catania del
tratto Fiumefreddo-Giampilieri, se ne parla ormai da oltre 20 anni, quando i
tecnici delle ferrovie presentarono lo studio di massima che nel 1996 diventò
progetto definitivo e fu inviato alla Regione, da allora tante parole, pochi o
nulla i fatti concreti ad oggi.
Ancora
oggi Messina e Catania non sono collegati con il doppio binario e la linea
ferrata corre per lunghi tratti tra i centri rivieraschi e costeggia il mare
che anno dopo anno lambisce sempre più la costa mettendo a rischio la stessa
linea ferrata. Per non parlare dei vari smottamenti occorsi tra Capo Taormina,
Capo Sant’Alessio a Capo Alì.
E’
impensabile che quel progetto di raddoppio sia stato continuamente bloccato dai
Comuni della fascia ionica messinese, creando problemi al progetto definitivo
di Rete Ferroviaria Italiana, continuando a chiedere e pretendere varianti al
progetto chiedendo lo spostamento più a monte del tracciato.
Una
domanda sorge spontanea, se tale opera era inserita nel “PROGRAMMA DELLE OPERE
STRATEGICHE (LEGGE OBIETTIVO N. 443/2001)” e, inoltre inclusa nel “PIANO DELLE
PRIORITA’ DEGLI INTERVENTI FERROVIARI (PPI)” perché non è stata ritenuta come
“un’opera sovracomunale” mandando ai Consigli Comunali dei Comuni ricadenti
l’opera le varianti allo strumento urbanistico da approvare, senza apportare
alcuna modifica e procedere speditamente alla realizzazione della stessa?
Già
15 anni fa lo spostamento e il raddoppio del binario sembravano cosa fatta,
tanto che si discuteva cosa realizzare nel vecchio tracciato della linea
ferrata, ma ancora oggi quel sogno è rimasto chiuso in qualche cassetto.
Nonostante
la delibera Cipe n. 62 del 27 maggio 2005 approvava il progetto
preliminare (Codice Unico Progetto J11H02000070008) dei 42 chilometri di strada ferrata che
doveva completare il doppio binario su tutta la dorsale ionica in 6/7 anni di
lavori, che si dovevano svolgere tra il 2007 ed il 2013, con l’entrata in
esercizio nel 2014 e funzionamento a pieno regime dal 2016, per un costo totale
di 1970 milioni di euro completamente finanziati e scomparsi dai Contratti di
Programma di Rete Ferroviaria Italiana a fine 2011.
Perché
non è stato realizzato tale importante infrastruttura che di certo avrebbe dato
una spinta al progresso turistico e commerciale di tutta la riviera ionica?
Dove
è finito il finanziamento dei 1970 milioni di euro totalmente finanziati per
tale raddoppio, in considerazione del fatto che allo stato attuale vi sono
solamente 46 milioni per la sola progettazione?
E’
inammissibile quanto sia accaduto, si perdono finanziamenti, si tornano
indietro fondi europei non spesi, si inventano nuovi progetti trascurando i
vecchi già finanziati.
Oggi
più che mai il completamento del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri e
Castelbuono-Patti costituiscono una priorità rispetto alla costruzione della
tratta Catania-Palermo.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari
Siciliani - Ciufer
martedì 11 novembre 2014
"Così cambieremo le Ferrovie in Sicilia" Ma sull'alta velocità cala il buio fitto
La Palermo-Catania - Ma Elia, al ruolo di ad nelle Fs assomma
«senza alcuna indennità aggiuntiva», quello di commissario straordinario della
linea Palermo-Catania, una delle opere inserite nello "Sblocca
Italia".
«L'attuale tratta ferroviaria Palermo-Catania diciamo che non esiste: eppure sarebbe la cosa più importante da rifare in Sicilia. Adesso sarà la volta buona».
«L'attuale tratta ferroviaria Palermo-Catania diciamo che non esiste: eppure sarebbe la cosa più importante da rifare in Sicilia. Adesso sarà la volta buona».
Grandi investimenti - Nell'isola, spiega Elia, il governo
ha previsto grandi investimenti: «Sul piatto ci sono circa 2,2 miliardi»,
dettaglia. Parlando di «opere prioritarie» come il nodo di Palermo, la
velocizzazione della Catania-Siracusa con circa 80 milioni di progetti, la
riduzione dei tempi di percorrenza della Catania-Messina, «sia con interventi
infrastrutturali, sia pensando a ridurre anche qualche fermata», con
l'obiettivo di far viaggiare i passeggeri da Messina a Siracusa «in un'ora e 50
minuti a fronte delle attuali due ore e 20 minuti».
Decisiva in questo contesto la firma del contratto di servizio con la Regione: «Stiamo inoltre lavorando con il governo regionale per individuare le necessità delle varie città e dei territori» spiega l'amministratore delegato delle Fs.
Decisiva in questo contesto la firma del contratto di servizio con la Regione: «Stiamo inoltre lavorando con il governo regionale per individuare le necessità delle varie città e dei territori» spiega l'amministratore delegato delle Fs.
lunedì 10 novembre 2014
Trapani-Palermo si torna a protestare, da due anni tratta ferrata interrotta
Come al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli assessori regionali alle infrastrutture e trasporti che si sono alternati e, nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla chiusura alla circolazione ferroviaria della Alcamo-Trapani Via Milo, almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria dei propri concittadini.
Raddoppio FS Fiumefreddo-Giampilieri, a giorni la scelta del tracciato
Di raddoppio e spostamento del tracciato ferroviario sulla
Messina-Catania del tratto Fiumefreddo-Giampilieri, se ne parla ormai da oltre
20 anni...
domenica 9 novembre 2014
Alcamo-Trapani Via Milo nel dimenticatoio.
Alcamo. Venti
mesi fa veniva chiusa alla circolazione ferroviaria la tratta Alcamo-Trapani
Via Milo per uno smottamento della sede ferroviaria e da allora è calato il
silenzio. Molti sono i disagi per l’utenza pendolare che sono costretti a
raggiungere Trapani o in bus sostitutivo dalla Diramazione di Alcamo o
costretti a raggiungere Trapani via Castelvetrano allungando la percorrenza di
circa 70 km/treno e di oltre 35 minuti.
Dal
25 febbraio 2013, data della chiusura definitiva di questa importante relazione
ferroviaria, a nulla sono valse le proteste del Comitato Pendolari Siciliani, a
nulla sono valse le interrogazioni parlamentari sia all’Ars che in Parlamento.
Come
al solito nessuna presa di posizione da parte della Regione Sicilia e/o degli
assessori regionali che si sono susseguiti dalla chiusura di questa tratta
ferroviaria e nemmeno da parte dei Sindaci di quei Comuni penalizzati dalla
chiusura almeno per reclamare il sacrosanto diritto alla mobilità ferroviaria.
Da
notare che, a differenza della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sulla Via
Milo non vi è nessun ponte da abbattere ma l’eventuale ed ulteriore ripristino
della sede ferroviaria dovuto allo smottamento.
E’
da anni che si parla della velocizzazione della Trapani-Palermo sui Contratti
di Programma e sui quotidiani, e tra l’altro negli ultimi anni sono state
prospettate nuove infrastrutture e/o l’ammodernamento delle stesse nel Piano
per il Sud, nel Decreto del Fare, dove erano previsti circa 2 miliardi di euro
per interventi immediatamente cantierabili per infrastrutture ferroviarie,
stradali, etc., e per finire il Decreto Sblocca Italia che per il raddoppio
della Trapani-Palermo prevede una spesa di 491 milioni di cui 2 milioni
finanziati e il resto da finanziare. Per la stessa opera nel 2003 erano
previsti 300 milioni e a distanza di undici anni non solo non è stata
realizzata ma il costo è aumentato di oltre il 50%.
Riteniamo
doveroso chiedere al nuovo assessore regionale alle infrastrutture e trasporti Giovanni
Battista Pizzo e al Dirigente generale per le infrastrutture dott. Giovanni Arnone
se sono a conoscenza della chiusura di questa tratta, se sono a conoscenza
degli intenti di Rete Ferroviaria Italiana, se hanno sollecitato a RFI la
riapertura di questa tratta ed eventualmente di chiedere a Rete ferroviaria
Italiana, gestore dell’infrastruttura, cosa intende fare di questa importante infrastruttura
chiusa da oltre venti mesi.
Non
è immaginabile che l’arretratezza infrastrutturale o l’eventuale ed ulteriore
chiusura di infrastrutture ferroviarie siano dovute allo scarso interesse della
Regione nell’attenzionare e nel richiedere interventi e finanziamenti per il
ripristino e la riattivazione delle stesse e per evitare il continuo e assurdo smantellamento
delle infrastrutture e del trasporto ferroviario siciliano in questi ultimi
anni.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari
Siciliani - Ciufer
martedì 4 novembre 2014
Treni in Sicilia. Sbloccata la gara per l'acquisto di 5 nuovi treni
Palermo.
Il 25 Giugno 2014 presso l’Assessorato delle Infrastrutture e della
Mobilità veniva convocata la prima seduta pubblica della Commissione per procedere
all'espletamento della gara a procedura aperta per la Fornitura "chiavi in
mano" di n. 5 nuovi treni automotori completi bidirezionali a uno o due
piani alimentati a 3 kv cc, reversibili di lunghezza massima di 110 metri, con
capacità totale di almeno 180 posti a sedere per ciascun convoglio. Gara che
veniva bloccata per un ricorso al Tar di un'impresa polacca.
lunedì 3 novembre 2014
Treno soppresso sulla Caltanissetta-Catania, niente corsa bus-sostitutiva
Riceviamo e pubblichiamo la segnalazione dei colleghi
pendolari della Caltanissetta-Catania. Oggi lunedì 03/11/2014, sulla tratta Caltanissetta-Catania veniva soppresso il
treno delle ore 6.40 a Dittaino. I pendolari in attesa alle ore 7.00 venivano informati della soppressione della corsa del treno e che la stessa sarebbe effettuata con
autobus sostitutivo. Non essendo stato approntato nessun bus-sostitutivo, ai pendolari in attesa non è rimasto altro da fare che aspettare il treno successivo n.8598 delle ore ore 7.55 arrivando a Catania con oltre settanta minuti di ritardo.
sabato 1 novembre 2014
Le infrastrutture in Sicilia...una lunga attesa (3° Ep. anno 2003)
Piano
per il Sud, Decreto del Fare e per ultimo Sblocca Italia sono stati i
provvedimenti dei vari governi in quest’ultimo decennio che miravano allo
sviluppo del Mezzogiorno. Anni di fiumi di parole,
di inchiostro, di convegni, di incontri, di tavole rotonde e di miliardi di
euro Milioni di euro e opere pubbliche che
dovevano cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia. Pubblichiamo il
terzo stralcio della rassegna stampa, realizzata in questi anni dal nostro
Comitato, riguardante l’anno 2003.
giovedì 30 ottobre 2014
Pioggia di miliardi per le Ferrovie (anno 2003 - anno 2014)
Abbiamo voluto confrontare due prospetti riportati da due quotidiani il primo nel 2003 ed il secondo nel 2014 riguardanti gli investimenti infrastrutturali per le ferrovie siciliane. La Sicilia 18 luglio 2013 pag.8: Previsto un finanziamento di oltre 10 miliardi di euro in dieci anni ed era, come si evince dalla data del quotidiano, il 18 luglio 2003. Nell'articolo venivano presentati "18 progetti in cantiere", tra queste il raddoppio del nodo di Palermo, la Metroferrovia del capoluogo, il raddoppio della Fiumefreddo-Giampilieri, il raddoppio della Catania Ognina-Catania Centrale, la velocizzazione della linea Fiumetorto-Agrigento, Palermo-Trapani, Siracusa-Ragusa-Gela.
Il Mattino del 27 ottobre 2014 pag.7: A distanza di undici anni leggiamo sul quotidiano il Mattino pubblica del 27 ottobre 2014, quanto segue: Sicilia. Dal punto di vista strategico, la rete
ferroviaria siciliana fa parte del Corridoio plurimodale tirrenico-Nord Europa,
tuttavia nel concreto i lavori programmati riguardano sette interventi anche di
carattere locale. Il più importante è la linea ad alta velocità/alta capacità Palermo-Catania,
per la Messina-Catania ci si è concentrati sul lotto di Giampilieri-Fiumefreddo.
Il programma prevede poi l’interramento della stazione di Catania, il raddoppio
e la velocizzazione della Catania-Siracusa, la velocizzazione della
Siracusa-Ragusa ed infine la velocizzazione della Palermo-Trapani, la quale difficilmente
sarà realizzata in tempi veloci.
Commemorazione dei defunti - Treni per Catania Acquicella
Sabato 1 e domenica 2 novembre 2014, su richiesta del Comune di Catania,
in occasione della commemorazione dei defunti, tra Catania Centrale e Catania
Acquicella verranno effettuati treni straordinari e gratuiti.
clicca qui per il dettaglio
clicca qui per il dettaglio
mercoledì 29 ottobre 2014
martedì 28 ottobre 2014
Smantellamento binari, Spataro blocca i lavori
Comiso. Sventato, per la seconda volta, il tentativo di smantellamento della
stazione ferrovia casmenea. L'episodio, portato alla luce dalla Cub Trasporti,
si è verificato qualche giorno fa, quando la ditta appaltatrice, scortata da
dipendenti di Rfi, si è presentata alla stazione di Comiso per asportare le
rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo binario. Il tentativo
non è andato in porto perché il sindaco Spataro si è messo di traverso,
convincendo il direttore di Rfi, esattamente come un anno fa, a sospendere per
la seconda volta l'intervento. Al primo cittadino comisano, il plauso della Cub
Trasporti. "La presa di posizione del sindaco Spataro - commenta il
coordinamento provinciale della Cub - è in linea con quanto da anni andiamo
dicendo ai sindaci: sono i comuni i veri proprietari degli impianti ferroviari
insistenti sui loro territori, e gli amministratori hanno il dovere di
difenderli e farli funzionari, contro qualsiasi pretesa esterna di
smantellarli".
Per la Cub, se da un lato la natura giuridica di Rfi, una Spa a totale proprietà pubblica, definisce il suo ruolo di ente preposto all'attività di manutenzione e potenziamento della rete ferroviaria, dall'altro, tale gestione, dev'essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
L. F. - La Sicilia - Domenica 26 Ottobre 2014 RG Provincia Pagina 34
Per la Cub, se da un lato la natura giuridica di Rfi, una Spa a totale proprietà pubblica, definisce il suo ruolo di ente preposto all'attività di manutenzione e potenziamento della rete ferroviaria, dall'altro, tale gestione, dev'essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
L. F. - La Sicilia - Domenica 26 Ottobre 2014 RG Provincia Pagina 34
lunedì 27 ottobre 2014
Infrastrutture in Sicilia...una lunga attesa (2° ep. anno 2002)
Diversi
sono stati i provvedimenti dei vari governi in quest’ultimo decennio: Piano per
il Sud, Decreto del Fare e per ultimo Sblocca Italia, provvedimenti che miravano
allo sviluppo del Mezzogiorno. Milioni di euro e opere pubbliche che dovevano
cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia. Continuiamo con la
pubblicazione del secondo stralcio della rassegna stampa, fatta in questi anni
dal nostro Comitato, relativa al 2002.
domenica 26 ottobre 2014
Strade interrotte, ponti crollati, stazioni chiuse, ecco l'Isola degli isolati - Inchiesta in Sicilia
Palermo. Inchiesta in Sicilia, il caos trasporti. Ecco i paesi diventati irraggiungibili a causa delle infrastrutture al collasso.
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