Con l’intervento nel 2009 dell’ex
sottosegretario alle infrastrutture Reina furono tenuti diversi tavoli tecnici
romani con i dirigenti della Regione Sicilia, di Rete ferroviaria italiana e
del ministero delle infrastrutture. Da questi incontri quasi a fine 2009 venne
inserita, per le prese di posizione di Reina, nell’aggiornamento del Contratto
di Programma 2007-2011 con la seguente descrizione: Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete
Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di
potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio
della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario
Palermo-Catania per un importo di 30 milioni (si allega foto).
Comunque, quello che ci viene più spontaneo
chiedere è: perché investire tutti questi miliardi su un’unica relazione, anche
se importante, e non investire tutta questa somma disponibile nell’ammodernare le infrastrutture esistenti per collegare le nove principali Città siciliane? Gli
investimenti previsti nel Cis prima e nello Sblocca Italia dopo, dovevano
garantire ed essere lo strumento per distribuire a tutto il territorio siciliano quella boccata di ossigeno infrastrutturale a breve/medio termine
per incentivare e sviluppare il tessuto economico, sociale e turistico della
Sicilia.
Ma da quello che si vede non è proprio così.
Giosuè Malaponti – Presidente
Comitato Pendolari Siciliani
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