Taormina. Avrebbe potuto acquistare il biglietto alla stazione ferroviaria di
Catania, salire sul treno in direzione Messina e viaggiare in tutta
tranquillità.
E invece no. Amal Youssef, marocchino di 25 anni, ieri mattina ha preferito correre il rischio e salire sul convoglio ferroviario senza alcun biglietto.
La bravata del venticinquenne, però, non è passata inosservata al personale delle Ferrovie dello Stato che, una volta verificata la mancanza del titolo da viaggio, una volta giunto alla stazione di Taormina, ha invitato il ragazzo a scendere.
Amal, al contrario, incurante dell'invito che gli era stato rivolto è tornato a sedersi come se nulla fosse, anzi facendosi beffa degli uomini e appisolandosi.
Solo il successivo intervento dei poliziotti ha fatto sì che il giovane si risvegliasse e scendesse dal treno.
Sembrava che ogni cosa dovesse mettersi a posto naturalmente quando si è verificata una nuova "accelerazione".
In realtà sono bastati pochi secondi perché la rissa esplodesse. Prima solo parole e insulti, poi la tentata fuga, infine, un pugno nel pieno volto di un agente della Polizia penitenziaria. A quel punto il giovane marocchino non soltanto è dovuto scendere dal treno, ma ha anche passato la notte in cella. Infatti è scattato immediatamente l'arresto per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il treno si è fermato a Taormina e lì il ragazzo è stato consegnato ai colleghi del Commissariato.
Il
malcapitato agente è invece stato medicato all'ospedale San Vincenzo Sirina.E invece no. Amal Youssef, marocchino di 25 anni, ieri mattina ha preferito correre il rischio e salire sul convoglio ferroviario senza alcun biglietto.
La bravata del venticinquenne, però, non è passata inosservata al personale delle Ferrovie dello Stato che, una volta verificata la mancanza del titolo da viaggio, una volta giunto alla stazione di Taormina, ha invitato il ragazzo a scendere.
Amal, al contrario, incurante dell'invito che gli era stato rivolto è tornato a sedersi come se nulla fosse, anzi facendosi beffa degli uomini e appisolandosi.
Solo il successivo intervento dei poliziotti ha fatto sì che il giovane si risvegliasse e scendesse dal treno.
Sembrava che ogni cosa dovesse mettersi a posto naturalmente quando si è verificata una nuova "accelerazione".
In realtà sono bastati pochi secondi perché la rissa esplodesse. Prima solo parole e insulti, poi la tentata fuga, infine, un pugno nel pieno volto di un agente della Polizia penitenziaria. A quel punto il giovane marocchino non soltanto è dovuto scendere dal treno, ma ha anche passato la notte in cella. Infatti è scattato immediatamente l'arresto per oltraggio, resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Il treno si è fermato a Taormina e lì il ragazzo è stato consegnato ai colleghi del Commissariato.
AL. SER. - La Sicilia - Sabato 09 Novembre 2013 Prima Messina Pagina 25
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