Nelle
grandi città, per evitare il sovraffollamento, facilitare la vita dei cittadini
e migliorare la qualità del servizio dei trasporti pubblici locali, secondo
l’AD del Gruppo FS Italiane andrebbero anche ripensati gli orari di inizio
delle attività. Per il trasporto regionale "un'ipotesi che deve essere
affrontata è quella di fasce tariffarie differenziate, come ci sono negli altri
Paesi, con sistemi di incentivazione e disincentivazione di certi orari".
Così l'AD delle FS Italiane, Mauro Moretti, a margine del convegno
”Imprenditoria e Startup femminili”. La proposta, se attuata dalle Regioni alle
quali compete stabilire la politica tariffaria, potrebbe invogliare chiunque
può e non è legato a timbrature rigide o orari fissi a muoversi fuori dalle fasce
di massima frequentazione, traendone anche un vantaggio economico. Per
facilitare la vita dei cittadini e migliorare la qualità del servizio dei
trasporti pubblici locali, infatti, Moretti propone di “ripensare anche il
regime degli orari delle attività nelle grandi città". "Se tutti
iniziano a lavorare nello stesso momento - dice - abbiamo treni affollati per
un'ora e vuoti per altre venti. Viceversa se, come si fa in altri Paesi,
l'orario d'apertura di scuole e uffici della pubblica amministrazione viene
spalmato su 2 o 3 ore si potrebbe evitare l'effetto “ore di punta” e, a parità
di risorse disponibili, offrire un servizio migliore".
Roma,
7 novembre 2013 Fonte Fsnews
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