In riferimento all'incognita sui tagli che Trenitalia attuerà in Sicilia a
partire dall'11 marzo 2013, desideriamo intervenire considerato che, tale
questione, deve trovare immediata soluzione anche in considerazione delle
drammatiche conseguenze che si registreranno a breve, dal punto di vista
sociale ed economico per tutti gli utenti del trasporto ferroviario. Non
comprendiamo le scelte che, il sindaco dei siciliani Crocetta e l'assessore ai
trasporti e alla mobilità Bartolotta, hanno intrapreso, infatti, anziché
chiudere definitivamente il capitolo sul trasporto ferroviario sottoscrivendo
con Trenitalia il Contratto di servizio, assicurando così ai Siciliani quanto
gli spetterebbe di diritto; hanno pensato bene di sottoscrivere il contratto
sugli interventi strategici per le ! infrastrutture siciliane con Rete
Ferroviaria Italiana, non tenendo conto che la priorità era garantire e
salvaguardare il trasporto ferroviario. Di certo loro non la pensano così. Con
l'attuazione dei Decreti Legislativi 422/97 e 400/99), il trasporto regionale e
locale diviene competenza esclusiva delle regioni. Sono queste ultime a
scegliere un concessionario, anche con gara d'appalto europea, ed erogare ogni
anno i contributi per il servizio universale. A tutto questo fanno eccezione le
Regioni a statuto speciale (Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia
Giulia, Sardegna, Sicilia) che hanno rifiutato di ricevere il trasferimento di
competenze. Di conseguenza i servizi ferroviari di queste Regioni sono rimasti
di competenza diretta dello Stato. Quasi tutti i contratti di servizio sono
stati sottoscritti a Roma il 7 settembre 2009 con affidamento diretto a
Trenitalia ed alcuni a seguito di gara europea. Da un comunicato della Regione
Sicilia del 13 settembre 2011 apprendiamo che la giunta regionale aveva dato
il via libera all'Accordo di programma con il Ministero che, di fatto, spianava
la strada alla sottoscrizione del Contratto di servizio con Trenitalia. Ma ciò
non è ancora avvenuto. Tale sottoscrizione avrebbe consentito alla Regione
Sicilia di attuare una programmazione dei servizi più vicina alle reali
esigenze dell'utenza e del territorio. Trenitalia, con la sua Divisione
Passeggeri Regionale, fornisce il servizio di trasporto ferroviario regionale
su tutto il territorio italiano. Le Regioni decidono quali e quanti servizi
intendono acquistare, stipulando con Trenitalia un vero e proprio contratto,
della durata di 6 anni ulteriormente rinnovabili per altri 6. Con il contratto
si definisce la Carta dei Servizi, un sistema di valutazione e monitoraggio
della qualità dei servizi. In ogni caso sono le Regioni a stabilire i prezzi
dei biglietti e degli abbonamenti, e a fissare nei contratti di servizio i
livelli minimi di qualità (puntualità, pulizia, informazioni, ecc.) che il
gestore deve erogare. Se tali obiettivi non vengono raggiunti, la Regione
applica delle penali, detraendo tale importo dal corrispettivo che deve pagare
a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte regioni come strumento a favore
dei pendolari abbonati, trasformando le risorse decurtate in sconti sugli
abbonamenti futuri.
Giosuè Malaponti - Coordinatore comitato pendolari siciliani
Lo
dico a La Sicilia - Sabato 02 Marzo 2013 Catania (Cronaca)
Pagina 38
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
sabato 2 marzo 2013
Regione, scelte sbagliate
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