Entro il 2020 si andrà a Palermo in treno in 2 ore e
25 minuti! Incredibile ma vero. Si "risparmieranno" venti minuti
venti che potranno (sempre ipoteticamente) essere messi dai nostri figli e
nipoti nelle "banche delle ore" per allietare il tempo libero (ne
avranno tanto, purtroppo, data la disoccupazione crescente). Scrivo di
discendenti perché ritengo non ci sia una sola persona di buonsenso che possa
credere che i lavori si concluderanno nei sei anni previsti. Se poi aggiungiamo
le opere citate (senza finanziamento) della tratta Catania-Messina, restiamo
addirittura senza parole per quanto il governo sta offrendo ai siciliani in
cambio della sepoltura del Ponte sullo Stretto. Con l'entusiasmo di Crocetta
che già aggiunge la necessità di completare l'anello previsto (per il 2020,
ricordo). Collegando le città escluse in un futuro ancora più lontano e molto
più ipotetico. Certo, la demagogia non conosce limiti. Presentare come
ciclopiche infrastrutture realizzazioni, neppure complete, di doppi binari tra Ognina
e Catania centro, nonché il mitico Giampilieri-Fiumefreddo, è cosa già
tristemente vista dai siciliani e non certo addebitabile a Crocetta. Ma
rivendicare come un trionfo il molto futuro risparmio di 20 minuti per andare
in treno da Catania a Palermo batte ogni record. Lascino le cose come stanno e
diano un bonus a quanti viaggiano e viaggeranno in treno in Sicilia. Anzi,
ancor meglio, li si faccia viaggiare gratis. Saranno sicuramente soldi spesi
meglio e subito.
Vincenzo Mannello
Lo dico a La Sicilia
Sabato 02 Marzo 2013 Catania (Cronaca) Pagina 38
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