Il binario soffriva di “carenze
strutturali” e necessitava di un intervento manutentivo per il quale non si
sono trovate le somme necessarie. Del resto, se non si cercano, non si
troveranno mai. Ma è assurdo che per una cifra irrisoria si inibisca la circolazione
dei treni sul secondo binario, impedendo così che la stazione di Comiso possa
essere sede di incroci e precedenze, necessarie alla circolazione dei treni.
Ancora una volta la nostra tratta
ferroviaria è considerata un “ramo secco” su cui non vale la pena di investire
neanche quelle modeste somme necessarie all’ordinaria amministrazione.
Del resto Comiso è già inserito nel
piano di smantellamento dei deviatoi che assicurano il transito dal primo al
secondo binario, fatto gravissimo, già attuato a Genisi e a Butera, che porterà
– se attuato sino in fondo – al depotenziamento della circolazione dei treni
sulla linea e al rallentamento dei treni che già vi circolano. Non solo: ma
nella prevista manutenzione dei binari della linea, l’inutilizzabilità del
secondo binario creerà non pochi problemi per il ricovero dei mezzi del
cantiere, che dovranno essere trasferiti giornalmente lontano dalla città
casmenea durante le pause dal lavoro. Tutto questo, però. Sembra non
interessare RFI.
Contro questa prospettiva la CUB
Trasporti da tempo si sta muovendo, e il punto è stato inseriti tra quelli
discussi il 7 marzo scorso a Palermo con l’assessore Bartolotta, e verrà
approfondito proprio con i vertici di RFI e Trenitalia nel corso del prossimo
incontro fissato per il 26 marzo. La deputazione iblea dovrebbe vigilare
affinché questi provvedimenti non venissero presi, ed è invitata ad intervenire
sin da ora per far riaprire il secondo binario della stazione di Comiso.
Ragusa, 14-3-2013 - Coordinamento provinciale CUB Trasporti
Nessun commento:
Posta un commento