Sembrerebbe che la questione Ponte sullo stretto sia stata definitivamente
archiviata. D'altra parte con i tempi che corrono e con le casse vuote, parlare
di Ponte era ridicolo.
Come pure era ridicolo sostenere l'opera quando la nostra regione è la più
degradata d'Italia, dove per andare da Catania a Palermo in treno ci vogliono 5
ore, dove le autostrade versano in uno stato da terzo mondo, dove tutta la
viabilità somiglia a una pista di motocross, dove le buche nelle strade delle
nostre città ci consentono di giocare a golf, dove il termine manutenzione è
sconosciuto e degrado ambientale e rifiuti ne sono l'esempio più eclatante. Come al solito noi Siciliani aspettiamo sempre che qualcuno faccia qualcosa per
noi, il ponte per stupire il mondo, il casinò per rilanciare il turismo. Che
banalità! Certo tutti rimarrebbero stupiti nell'attraversare il ponte, e
altrettanto stupiti una volta in Sicilia, vedere tutto il resto indietro da
secoli. O vogliamo veramente credere che una volta fatto il ponte arriva anche
una bacchetta magica che rinnova in un attimo tutta la nostra viabilità, le
nostre ferrovie, il nostro ambiente? Sarebbe come accogliere gli ospiti a casa
nostra in un bellissimo ingresso facendoli poi accomodare in un salotto con
divani fatiscenti, muri rotti e pavimenti sporchi. Invece di attendere ponti e
casinò (molti dei quali in crisi) perchè non cominciamo con un vero rilancio
turistico, curando le nostre coste, tenendo pulito il territorio, valorizzando
le spiagge, curando l'ambiente, rendendo gradevole le nostre città,
programmando eventi internazionali, valorizzando beni culturali, costruendo
palacongressi, porti turistici e campi da golf, facendo campagne promozionali.
Iniziamo con queste cose e dopo possiamo cominciare a parlare d'altro. Adesso
che il dr. Zermo ha più tempo, perchè non ci dice quanto ci è costata la
gestione quarantennale della società Stretto di Messina e se almeno ora verrà
sciolta?
Pietro Bonanno
Nei suoi 40 anni di vita la società «Stretto di Messina», incaricata per legge
del 1971 di realizzare l'attraversamento stabile dello Stretto di Messina, è
costata 400 milioni, acquisendo uno straordinario patrimonio di conoscenze come
testimoniato dall'appello di 39 scienziati internazionali. Era considerato la
«madre di tutte le opere»: il governo dei tecnici ha deciso di non farlo, così
come non si faranno le altre opere. Cordialmente
Tony Zermo
Lo
dico a La Sicilia - Sabato 02 Marzo 2013 Catania (Cronaca) Pagina 38
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