In letteratura è ampiamente dibattuto il
legame esistente tra lo sviluppo economico di un’area e la presenza di una
buona rete infrastrutturale. Un forte e moderno servizio ferroviario è
indispensabile per costruire un sistema dei trasporti efficiente ed efficace.
Cosa chiediamo, in occasione
dell’Assemblea Popolare “Contro i tagli alla Continuità Territoriale“:
§ che -Ferrovie
dello Stato- predispongano un progetto di modernizzazione e velocizzazione
inteso nel vero senso della parola per assicurare la continuità territoriale
effettiva tra la Sicilia, l’Italia e l’Europa, non mettendo a rischio posti di
lavoro anzi chiediamo di integrare i lavoratori ex Ferrotel.
§ che il
Governo e la Regione Siciliana non cadano nella tentazione di ritenere che il
trasporto pubblico - diritto costituzionale garantito - debba rientrare
necessariamente nella logica del profitto: la continuità territoriale va
assicurata con le giuste risorse pubbliche, al netto delle mere logiche di
mercato.
§ al
Governo e alla Regione Siciliana l’impegno ad assicurare sempre le risorse e le
relative coperture finanziarie necessarie a garantire ai siciliani il diritto
alla continuità territoriale con un servizio moderno di velocizzazione ed
ammodernamento così come avviene in altre Stati europei.
§ di poter
prendere visione del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario
siciliano, prima della sua sottoscrizione, per la realizzazione di uno
strumento più a misura dell’utenza.
§ di sapere che
fine ha fatto la gara pubblica per l’acquisto di n. cinque nuovi treni bandita
circa un anno fa?
§ di conoscere a
che punto è il nuovo Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità, strumento
propedeutico per accedere ai finanziamenti pubblici europei per le
infrastrutture?
§ di conoscere
quali sono le infrastrutture ritenute prioritarie e strategiche per ottimizzare
la viabilità ferroviaria, stradale, aerea e marittima?
A queste domande chiediamo risposte
certe ed esaustive.
Per quanto riguarda la Continuità Territoriale sullo Stretto di
Messina, chiamiamo a raccolta tutte le forze sociali, sindacali e politiche
attive sul territorio affinché tutti assieme si faccia un fronte comune contro
questa decisione irricevibile ed inaccettabile da parte delle Ferrovie dello
Stato, anche se rinviata a fine anno, per difendere i nostri diritti di
cittadini italiani e, per chiedere un servizio di trasporto pubblico efficace
adeguato alle esigenze di una mobilita moderna che non crei disagi e
disservizi.
Non ci rassegneremo a vedere la Sicilia
privata dei necessari collegamenti e respingiamo il ruolo passivo della Regione
Siciliana, spettatrice di decisioni che la vedono privata di diritti
irrinunciabili per tutti i residenti nell’Isola.
Il trasporto ferroviario e di traghettamento dei treni
va rilanciato e diventi perno e volano degli scambi commerciali e vettore reale
per il rilancio dell’economia e del turismo siciliano nell’ottica delle Reti e
dei Corridoi Europei e Mediterranei.
Giosuè
Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer