Treni insufficienti, la desertificazione delle zone centrali e sud orientali, le sovrapposizioni bus-treno, l'insufficienza del parco rotabile, le soppressioni giornaliere, i tempi lunghi di percorrenza: questa l'istantanea del trasporto ferroviario in Sicilia illustrato ieri dalla Fit Cisl nel corso dell'incontro che si è tenuto ieri a Palermo, alla presenza di rappresentanti di Regione e Trenitalia.

Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
domenica 19 ottobre 2014
domenica 12 ottobre 2014
Disservizi ferroviari: ritardi, soppressioni e recuperi miracolosi su Messina
A
seguito della variazione di orario del treno 12830 Siracusa-Messina delle 14.26
e diretto a Messina, posticipato senza alcuna motivazione di una decina di
minuti all’ultimo cambio orario, il treno in parola accumula giornalmente
enormi ritardi da Taormina a Messina, di fatto spesso in parte azzerati a
seguito di una traccia di percorrenza molto ampia.
Tale
modifica di orario non ha soltanto sconvolto gli incroci nelle tratte a binario
unico, ma ha conseguentemente allontanato l’orario di una quindicina di minuti
spostando la partenza da Catania alle 15.45, alquanto tardi se si considera il
distacco di tempo dal precedente treno 12880 per Messina in partenza da
Catania alle 14,22 e del successivo treno 12882 in partenza 35 minuti dopo il
treno in questione.
Questo è,
quanto è successo in data odierna: il treno 12830 programmato in partenza dalla
stazione di Santa Teresa di Riva alle ore 16.43 parte effettivamente alle 17.22
con un ritardo di 39 minuti, ma riesce come al solito a recuperare gran parte
del ritardo in soli 30 Km, arrivando a Messina alle ore 17.58 anziché come da
programma alle ore 17.38 con 20 minuti di ritardo. (verificabile dalla
schermata del viaggiatreno.it allegata).
Il treno
in parola ha stranamente percorso la tratta da Furci Siculo a Messina,
effettuando le fermate di Roccalumera, Nizza, Alì, Scaletta, Giampilieri, Galati
e Tremestieri in soli 22 minuti anziché nei 51 minuti previsti nell'orario
ufficiale.
Chiediamo
all’Assessore regionale ai trasporti Nico Torrisi di intervenire in merito a
tali ingiustificate variazioni di orario, a queste tracce orarie troppo
allungate, alla scarsa funzionalità di esercizio della Metroferrovia di
Giampilieri e ai continui ritardi che giornalmente i treni accumulano su
Messina.
Ancora
una volta si chiede alla Direzione di Trenitalia di voler ripristinare
correttamente l’orario del treno 12830 al fine di ottimizzare incroci e tempi
di percorrenza per ovviare ai continui disagi sofferti dall’utenza pendolare.
Fabrizio
Gemelli - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufergiovedì 9 ottobre 2014
Caltagirone. Un boato e il "gigante" di cemento si sgretola
L'8 maggio 2011 una parte della struttura crollo. Non ci furono vittime perchè la domenica non transitavano treni passeggeri.
I resti del ponte ferroviario rasi al suolo alle 15.53 con la dinamite.
I tre sindaci in coro: "ora ricostruite subito i piloni"
I resti del ponte ferroviario rasi al suolo alle 15.53 con la dinamite.
I tre sindaci in coro: "ora ricostruite subito i piloni"
mercoledì 8 ottobre 2014
Treno fermo in galleria per 50 minuti. Segnalazione del Comitato Pendolari Siciliani
E’ il terzo caso dopo quello del 10 settembre accaduto al treno 12788 nella stessa galleria e il successivo avvenuto il 22 settembre nella galleria Peloritana al treno 3832 Palermo-Messina. All’indomani del primo caso avevamo inoltrato a Rete Ferroviaria Italiana una richiesta di chiarimenti se nella galleria tra Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina e nelle altre gallerie vi è la copertura del servizio di telefonia GSM-R e se vi sono all’interno delle gallerie gli impianti fissi di telefonia e se oltre alla telefonia mobile di servizio GSM-R vi è la possibilità di accedere alle linee telefoniche degli altri gestori di telefonia mobile visti gli accordi con gli stessi per la copertura del servizio in galleria all’utenza.
lunedì 6 ottobre 2014
Soppressioni, ritardi e stop in galleria
Il
treno dopo aver percorso circa 600/800 metri dall’ingresso in galleria (siamo
in doppio binario) viene fermato ad un segnale di marcia rosso (ore 14.40
circa).

Rientrati
a bordo treno dopo una sosta di circa 50 minuti si ripartiva in direzione
Guardia Mangano-S.Venerina.
E’
il terzo caso dopo quello del 10 settembre accaduto al treno 12788 nella stessa
galleria e il successivo avvenuto il 22 settembre nella galleria Peloritana al
treno 3832 Palermo-Messina. All’indomani del primo caso avevamo inoltrato a
Rete Ferroviaria Italiana una richiesta di chiarimenti se nella galleria tra
Acireale e Guardia Mangano-S.Venerina e nelle altre gallerie vi è la copertura
del servizio di telefonia GSM-R e se vi sono all’interno delle gallerie gli
impianti fissi di telefonia e se oltre alla telefonia mobile di servizio GSM-R vi
è la possibilità di accedere alle linee telefoniche degli altri gestori di
telefonia mobile visti gli accordi con gli stessi per la copertura del servizio
in galleria all’utenza.
A
quasi un mese dalla nostra richiesta non abbiamo ottenuto nessun chiarimento.
Il
24 settembre dopo l’altro caso successo nella galleria Peloritana abbiamo ritenuto
opportuno scrivere una lettera inoltrata a mezzo Pec al ministro Lupi, all’ANSF
(Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie), al dirigente generale per
le investigazioni ferroviarie ed all’assessore regionale ai trasporti Torrisi
ed anche qui siamo in attesa di una risposta.
Non
desideriamo creare nessun allarmismo ma è pur vero che delle risposte ci
dovranno essere date.
Il
bilancio della giornata di sabato 4 ottobre sulla relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa:
n.5 treni soppressi per un totale di 345 km/treno e su 46 treni monitorati 20 treni
hanno accumulato 7 ore e 51 minuti di ritardo considerato che i treni
monitorati sono stati quelli con un ritardo superiore ai 5 minuti.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
Alcune delle immagini scaricate dal sito viaggiatreno.it
Il futuro delle ferrovie, monito Cub trasporti: "Potenziare le linee"
A tal proposito è stato fatto presente a sindaco, assessore e deputata regionale come lo stato di abbandono della tratta, su cui circolano sulla carta 4 coppie di treni, che in alcuni giorni si riducono a tre o a due, per via delle sostituzioni con autobus delle corse, stia provocando l’ossidazione dei binari in alcuni punti, il che crea non poche difficoltà al regolare funzionamento degli apparati elettrici.
Una situazione dalla quale è possibile uscire solo con l’effettuazione regolare di tutti i treni e con l’incremento del traffico, a partire dall’inserimento immediato del treno 12822, Siracusa-Gela, da alcuni anni attestato a Rosolini, che giungendo nel capoluogo poco prima delle ore 8, ridarebbe la possibilità a vecchi e nuovi pendolari, e ai numerosi turisti, di tornare a usare il treno come mezzo per i loro spostamenti, e rioffrirebbe alla popolazione scolastica di Scicli, Modica e Ragusa, la possibilità di effettuare gite a Donnafugata, come accadeva fino al 2010, anno in cui tale corsa venne depennata tra Rosolini, Ragusa e Gela.
Una situazione dalla quale è possibile uscire solo con l’effettuazione regolare di tutti i treni e con l’incremento del traffico, a partire dall’inserimento immediato del treno 12822, Siracusa-Gela, da alcuni anni attestato a Rosolini, che giungendo nel capoluogo poco prima delle ore 8, ridarebbe la possibilità a vecchi e nuovi pendolari, e ai numerosi turisti, di tornare a usare il treno come mezzo per i loro spostamenti, e rioffrirebbe alla popolazione scolastica di Scicli, Modica e Ragusa, la possibilità di effettuare gite a Donnafugata, come accadeva fino al 2010, anno in cui tale corsa venne depennata tra Rosolini, Ragusa e Gela.
Nel corso dell’incontro è stata stigmatizzata la politica degli annunci, che alcune settimane fa fece dire al Presidente della Regione che era stato istituito un treno “intercity” tra Licata-Gela e Comiso, per favorire l’afflusso di passeggeri all’aeroporto, mentre, nella realtà, dopo la tragica morte dei tre ferrovieri a Butera, lo scorso 17 luglio, la linea Gela-Canicattì è stata chiusa, e tale rimarrà per almeno altri 10 mesi, senza che vi si stiano facendo interventi migliorativi; anzi è diventata oggetto di furti e saccheggi.
Ponte ferroviario, è scattato il countdown
Caltagirone.
La demolizione delle campate dell'ex linea ferrata per Niscemi e Gela in programma
da martedì
A
Caltagirone è ormai tutto pronto per la demolizione del ponte ferroviario lungo
l'ormai ex linea ferrata Caltagirone-Niscemi-Gela. Alla Prefettura di Catania,
che ha coordinato le fasi logistiche, spetterà il compito di garantire la
sicurezza. Il countdown s'è iniziato: da oggi mancano tre gi! orni. Martedì 7 e
mercoledì 8 ottobre il fascio d'azione investirà un raggio di 500 metri e
interesserà l'evacuazione di almeno 200 abitazioni. Agli agenti del
commissariato di ps, coordinati dal vicequestore aggiunto Marcello Ariosto,
spetterà la funzione di garantire la sicurezza e l'incolumità.
Il
viadotto che, come si ricorda, si sbriciolò fra l'ottavo e il decimo pilone l'8
maggio 2011 e, 38 giorni più tardi, fece addirittura registrare un ulteriore
cedimento, brillerà nella fascia oraria compresa tra le 12 e le 14.
L'abbattimento, mediante le cariche di esplosivo, avverrà a più riprese, per
contenere al massimo gli effetti della deflagrazione. Ieri, al municipio di
Caltagirone, si è tenuto un incontro, al quale hanno partecipato i
rappresentanti delle amministrazioni comunali di Caltagirone e Niscemi, oltre
che di alcune sigle sindacali, per stabilire modalità e dettagli. La richiesta
corale, rivolta ai responsabili della Rete ferroviaria italiana (Rfi), è quella
! della ricostruzione, così come ribadito a più riprese dal presidente del
comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti.
«Non
solo Rfi - dichiara Malaponti - ma anche il governo regionale, al quale ci
siamo più volte appellati, deve sostenere la tesi della ricostruzione». Sulla
stessa linea è anche l'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Caltagirone,
Egidio Sinatra: «Ci è stato comunicato che è in atto il monitoraggio delle
condizioni strutturali della linea ferrata che comprende 11 viadotti. Non
servono altre demolizioni, ma interventi di consolidamento».
Infrastrutture
in Sicilia è però sinonimo di arretratezza, motivo per cui servirebbero corposi
investimenti economici. «Insieme ai colleghi sindaci di Niscemi e Gela -
dichiara il sindaco Bonanno - oltre del comitato pendolari, confermiamo
l'indispensabilità di tale infrastruttura. Se la riapertura al transito della
Sp 39 di Niscemi è indispensabile, lo è anche il ripristino della linea
ferroviaria».
Il
sindaco di Niscemi, Ciccio La Rosa: «La nostra comunità ha sempre ribadito che
la ricostruzione del viadotto rimane prioritaria, per arginare ogni fenomeno di
isolamento». Conclude il sindaco di Gela, Angelo Fasulo: «E' da tempo che ci battiamo
per il ripristino di questa infrastruttura. Le nostre comunità non possono
sempre pagare lo scotto del deficit infrastrutturale»
GIANFRANCO
POLIZZI
La
Sicilia - Venerdì 03 Ottobre 2014 Catania (Provincia) Pagina 40
domenica 5 ottobre 2014
Cub Trasporti e Comitato Pendolari incontrano le Istituzioni ragusane sulla questione ferrovie
Ragusa. Si
è svolto venerdì 3 presso la sala giunta del Comune di Ragusa un incontro tra
l’Amministrazione comunale (presenti il sindaco Piccitto e l’assessore
Corallo), l’on. Angela Foti (M5S) e una delegazione della CUB Trasporti
(Gurrieri, Ragusa) e del Comitato pendolari Ragusa (Patriarca).
Scopo
dell’incontro, richiesto dal sindacato di base, quello di portare alla ribalta
la questione ferroviaria, alla luce della recente firma dell’Accordo di
Programma tra Stato e Regione per il passaggio della gestione economica della
rete ferroviaria dell’isola alla Regione Siciliana.
Al
di là degli entusiasmi con cui è stata accolta questa notizia, la CUB ha
sottolineato come, senza una presenza e pressione da parte dei rappresentanti
del territorio, le esigenze e rivendicazioni da anni sostenute per il
potenziamento della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, potrebbero essere
ancora una volta disattese. Si rende necessario quindi interloquire con
l’Assessore alle infrastrutture Torrisi per salvaguardare lo sviluppo della
tratta.
A
tal proposito è stato fatto presente a sindaco, assessore e deputata regionale
come lo stato di abbandono della tratta, su cui circolano sulla carta 4 coppie
di treni, che in alcuni giorni si riducono a tre o a due, per via delle
sostituzioni con autobus delle corse, stia provocando l’ossidazione dei binari
in alcuni punti, il che crea non poche difficoltà al regolare funzionamento
degli apparati elettrici. Una situazione dalla quale è possibile uscire solo
con l’effettuazione regolare di tutti i treni e con l’incremento del traffico,
a partire dall’inserimento immediato del treno 12822, Siracusa-Gela, da alcuni
anni attestato a Rosolini, che giungendo nel capoluogo poco prima delle ore 8,
ridarebbe la possibilità a vecchi e nuovi pendolari, e ai numerosi turisti, di
tornare a usare il treno come mezzo per i loro spostamenti, e rioffrirebbe alla
popolazione scolastica di Scicli, Modica e Ragusa, la possibilità di effettuare
gite a Donnafugata, come accadeva fino al 2010, anno in cui tale corsa venne
depennata tra Rosolini, Ragusa e Gela.
Nel
corso dell’incontro è stata stigmatizzata la politica degli annunci, che alcune
settimane fa fece dire al Presidente della Regione che era stato istituito un
treno “intercity” tra Licata-Gela e Comiso, per favorire l’afflusso di
passeggeri all’aeroporto, mentre, nella realtà, dopo la tragica morte dei tre
ferrovieri a Butera, lo scorso 17 luglio, la linea Gela-Canicattì è stata
chiusa, e tale rimarrà per almeno altri 10 mesi, senza che vi si stiano facendo
interventi migliorativi; anzi è diventata oggetto di furti e saccheggi. I tre
ferrovieri, che si trovavano lungo la linea per intervenire sulle sue criticità
in vista di interventi manutentivi più sostanziosi, sarebbero quindi morti
invano!
Dall’incontro
è anche venuto fuori come i fondi regionali promessi ai comuni, dai quali
quello di Ragusa avrebbe attinto per lanciare il bando di progettazione
preliminare della metroferrovia, siano rimasti lettera morta. L’idea di
metropolitana di superficie a Ragusa, e il primo studio di fattibilità, il
prossimo primo gennaio compiono vent’anni; i ferrovieri, con la CUB e le
associazioni sensibili a questa vertenza, festeggeranno questo compleanno
ringraziando debitamente i protagonisti di questo flop.
L’incontro
si è concluso con l’impegno, da parte dell’on. Foti, di seguire le
problematiche emerse e di invitare l’assessore Torrisi per un incontro pubblico
a Ragusa, in modo da poter apprendere direttamente quali sono le richieste del
territorio in vista del prossimo contratto di servizio che renderà operativo
l’Accordo di programma appena siglato.
Ragusa,
4-10-2014
Per
il coordinamento provinciale CUB Trasporti
Pippo
Gurrieri - Salvuccio Ragusa
sabato 4 ottobre 2014
Il Comitato pendolari scrive al ministro. Acireale: i continui disservizi sulla rete ferroviaria
Richiamandosi a dei disservizi ferroviari registrati lo scorso 10 settembre, in
un tratto tra Acireale e Guardia Mangano, ma altri disservizi erano stati
lamentati anche nei pressi della stazione ferroviaria di Rometta, nel
Messinese, il Comitato pendolari siciliano con sede a Fiumefreddo, ha scritto
una nota ben dettagliata al ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, e per
conoscenza alla direzione generale per le investigazioni ferroviarie,
all'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e all'assessore regionale
alle Infrastrutture, mobilità e trasporti, dove si evidenziano i disservizi in
questione e chiedono un intervento sul gestore della rete ferroviaria «per i
dovuti chiarimenti su quanto è accaduto».
I fatti riassunti, per quanto riguarda il disservizio verificatosi ad Acireale,
risalgono al 10 settembre scorso: «Il treno regionale 12788 delle 19 - scrive
il presidente del comitato, Giosuè Malaponti - partito da Catania all'orario
previsto, dopo aver superato la stazione di Acireale, rimaneva fermo nella
galleria prima della stazione di Guardia Mangano-S. Venerina per ben oltre 70
minuti per un problema a un segnale luminoso relativo alla circolazione
ferroviaria».
«Considerato che ciò possa accadere - continua Malaponti - il fatto che ha destato preoccupazione nei viaggiatori è stato il lungo tempo di sosta e il non aver ricevuto nessuna informazione sulla sosta forzata, ma la cosa ancor più grave è che non vi era nessuna connessione telefonica, visto che il capotreno è dovuto scendere dal treno, percorrere un bel tratto di strada ferrata a piedi e uscire dalla galleria per poter contattare telefonicamente la sala operativa».
Antonio Garozzo - La Sicilia - Martedì 30 Settembre 2014 Catania (Provincia) Pag. 41

«Considerato che ciò possa accadere - continua Malaponti - il fatto che ha destato preoccupazione nei viaggiatori è stato il lungo tempo di sosta e il non aver ricevuto nessuna informazione sulla sosta forzata, ma la cosa ancor più grave è che non vi era nessuna connessione telefonica, visto che il capotreno è dovuto scendere dal treno, percorrere un bel tratto di strada ferrata a piedi e uscire dalla galleria per poter contattare telefonicamente la sala operativa».
Antonio Garozzo - La Sicilia - Martedì 30 Settembre 2014 Catania (Provincia) Pag. 41
Questione ferroviaria Cub trasporti e Comitato Pendolari incontrano le Istituzioni ragusane
Ragusa. Si è
svolto venerdì 3 presso la sala giunta del Comune di Ragusa un incontro tra
l’Amministrazione comunale (presenti il sindaco Piccitto e l’assessore
Corallo), l’on. Angela Foti (M5S) e una delegazione della CUB Trasporti
(Gurrieri, Ragusa) e del Comitato pendolari Ragusa (Patriarca).
Scopo
dell’incontro, richiesto dal sindacato di base, quello di portare alla ribalta
la questione ferroviaria, alla luce della recente firma dell’Accordo di Programma
tra Stato e Regione per il passaggio della gestione economica della rete
ferroviaria dell’isola alla Regione Siciliana.
Al di là
degli entusiasmi con cui è stata accolta questa notizia, la CUB ha sottolineato
come, senza una presenza e pressione da parte dei rappresentanti del
territorio, le esigenze e rivendicazioni da anni sostenute per il potenziamento
della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela, potrebbero essere ancora una
volta disattese. Si rende necessario quindi interloquire con l’Assessore alle
infrastrutture Torrisi per salvaguardare lo sviluppo della tratta.
A tal
proposito è stato fatto presente a sindaco, assessore e deputata regionale come
lo stato di abbandono della tratta, su cui circolano sulla carta 4 coppie di
treni, che in alcuni giorni si riducono a tre o a due, per via delle
sostituzioni con autobus delle corse, stia provocando l’ossidazione dei binari
in alcuni punti, il che crea non poche difficoltà al regolare funzionamento
degli apparati elettrici. Una situazione dalla quale è possibile uscire solo
con l’effettuazione regolare di tutti i treni e con l’incremento del traffico,
a partire dall’inserimento immediato del treno 12822, Siracusa-Gela, da alcuni
anni attestato a Rosolini, che giungendo nel capoluogo poco prima delle ore 8,
ridarebbe la possibilità a vecchi e nuovi pendolari, e ai numerosi turisti, di
tornare a usare il treno come mezzo per i loro spostamenti, e rioffrirebbe alla
popolazione scolastica di Scicli, Modica e Ragusa, la possibilità di effettuare
gite a Donnafugata, come accadeva fino al 2010, anno in cui tale corsa venne
depennata tra Rosolini, Ragusa e Gela.
Nel
corso dell’incontro è stata stigmatizzata la politica degli annunci, che alcune
settimane fa fece dire al Presidente della Regione che era stato istituito un
treno “intercity” tra Licata-Gela e Comiso, per favorire l’afflusso di
passeggeri all’aeroporto, mentre, nella realtà, dopo la tragica morte dei tre
ferrovieri a Butera, lo scorso 17 luglio, la linea Gela-Canicattì è stata
chiusa, e tale rimarrà per almeno altri 10 mesi, senza che vi si stiano facendo
interventi migliorativi; anzi è diventata oggetto di furti e saccheggi. I tre
ferrovieri, che si trovavano lungo la linea per intervenire sulle sue criticità
in vista di interventi manutentivi più sostanziosi, sarebbero quindi morti
invano!
Dall’incontro
è anche venuto fuori come i fondi regionali promessi ai comuni, dai quali
quello di Ragusa avrebbe attinto per lanciare il bando di progettazione
preliminare della metroferrovia, siano rimasti lettera morta. L’idea di
metropolitana di superficie a Ragusa, e il primo studio di fattibilità, il
prossimo primo gennaio compiono vent’anni; i ferrovieri, con la CUB e le
associazioni sensibili a questa vertenza, festeggeranno questo compleanno
ringraziando debitamente i protagonisti di questo flop.
L’incontro
si è concluso con l’impegno, da parte dell’on. Foti, di seguire le
problematiche emerse e di invitare l’assessore Torrisi per un incontro pubblico
a Ragusa, in modo da poter apprendere direttamente quali sono le richieste del
territorio in vista del prossimo contratto di servizio che renderà operativo
l’Accordo di programma appena siglato.
Ragusa,
4-10-2014
Per il
coordinamento provinciale CUB Trasporti
Pippo
Gurrieri – Salvuccio Ragusa
venerdì 3 ottobre 2014
Firmato l'accordo quadro di programma, lo Stato ogni anno verserà 111 mln alla Sicilia
Trasporti in Sicilia Fs, ora è la Regione l'interlocutore
Palermo. Colmato il gap amministrativo con la firma dell'accordo di programma
quadro con le Ferrovie dello Stato, la Regione adesso dovrà «correre» per
garantire ai siciliani, ai pendolari in particolare modo, collegamenti più
agevoli e con frequenze che tengano conto degli orari di chi si reca al lavoro
o a scuola. Nell'attesa che partano i cantieri per la velocizzazione della
Palermo-Catania, cosa che secondo lo «Sblocca Italia» dovrebbe avvenire entro
la fine del prossimo anno.
La Sicilia era rimasta l'unica Regione a non avere sottoscritto l'accordo di
programma con le Fs, il ministero delle Infrastrutture e quello dell'Economia.
Firma (digitale) arrivata ieri, grazie all'impegno dell'assessore alle
Infrastrutture e Mobilità, Nico Torrisi, che fin dal suo insediamento si era
prefisso di raggiungere l'obiettivo entro la fine dell'estate.
Pertanto, da adesso non sarà più lo Stato, ma la Regione a gestire i rapporti
con le Ferrovie dello Stato. L'accordo di programma che porta la firma di
Torrisi, del presidente della Regione Crocetta e dei ministri Lupi e Padoan,
prevede che all'amministrazione regionale saranno assegnati 111 milioni di euro
con i quali dovranno essere garantiti circa 9 milioni e mezzo di treni/km,
compresi eventuali autobus che potranno essere impiegati nel caso di servizi
sostitutivi.
«Soprattutto alla Regione spetterà la regia di tutto il sistema di trasporti
nell'Isola - ha sottolineato l'assessore Torrisi -. Da oggi, sarà il governo
regionale a scegliere in merito a qualità e quantità dei servizi da erogare per
offrire finalmente ai siciliani il diritto al trasporto pubblico più efficiente
ed efficace. In quest'ottica, abbiamo già previsto nell'ultima finanziaria le
somme necessarie per la riformulazione del Piano regionale dei trasporti.
Rivisitazione che partirà, nel rispetto delle parti, da una interlocuzione
costante con tutti i soggetti interessati al sistema trasporti siciliano, dai
rappresentanti del trasporto pubblico locale, ai sindacati di parte datoriale e
dei lavoratori, oltre all'associazione consumatori e al comitato pendolari
siciliani. Soggetti che convocheremo nei prossimi giorni».
La firma dell'accordo quadro è stata accolta con soddisfazione dal Comitato
pendolari siciliani, che attendeva da cinque anni il trasferimento delle
risorse dallo Stato alla Regione. «Ora possiamo iniziare a parlare di contratto
di servizio - ha dichiarato il presidente Giosuè Malaponti, che rivolto a
Torrisi un pubblico plauso - per il trasporto ferroviario nell'Isola».
Contratto di servizio che dovrà essere studiato nei minimi dettagli.
L'obiettivo è quello di potere avere già fin dai primi giorni del 2015 una
nuova organizzazione del trasporto ferroviario siciliano, qualitativamente e
quantitativamente all'altezza della richiesta degli utenti. Nei prossimi
giorni, Torrisi incontrerà i dirigenti di Trenitalia.
«Ora inizia - ha aggiunto l'assessore alle Infrastrutture e Mobilità - un
lavoro capillare da parte del nostro assessorato che dovrà valutare quali
tratte ferroviarie mantenere e quali sopprimere in un'ottica di scelte
integrate tra gommato e rotaie, al fine di rendere le tratte economicamente
vantaggiose per tutti i comparti. Sono contento di avere rispettato il termine
che mi ero prefissato per la chiusura dell'accordo e anche dell'interlocuzione
con il governo centrale». Secondo Torrisi, il nuovo Piano regionale trasporti
non potrà! prescindere dal nuovo atto di programmazione in arrivo, come il
contratto istituzionale di sviluppo con l'Anas: «Uno strumento di
programmazione da due miliardi di euro che chiuderemo in tempi brevi, penso
entro l'anno. Il governo regionale opererà delle scelte strategiche che
cambieranno il volto dei trasporti in Sicilia, in primis la sicurezza, ma anche
percorsi più veloci per ottimizzare i collegamenti con i nostri centri
economici nevralgici».
Lillo Miceli - La Sicilia - Giovedì 02 Ottobre 2014 I FATTI Pagina 6
mercoledì 1 ottobre 2014
Giampilieri cinque anni fa l'alluvione. In ricordo delle vittime

Sicilia. Siglato Accordo di Programma per il trasporto ferroviario
Apprendiamo
finalmente che è stato siglato l’Accordo di Programma per l’attuazione e il
trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione dei
servizi ferroviari di interesse regionale e locale tra la Regione Sicilia, il Ministero dei Trasporti e il Ministero dell’Economia
e delle Finanze. Accogliamo la notizia con
grande soddisfazione in considerazione del fatto che era da cinque anni che si attendeva
il trasferimento delle risorse finanziarie da parte ministero delle finanze. Ora possiamo iniziare a parlare di Contratto
di Servizio per il trasporto ferroviario nell’Isola. Contratto di servizio che
dovrà essere lo strumento per conseguire, tra l’altro, il miglioramento del
servizio di trasporto ferroviario ed il suo adeguamento alle reali esigenze
dell’utenza.
Tutto
ciò in termini di:
-
Valorizzazione
del ruolo dei servizi ferroviari da offrire;
-
Incremento
del livello quantitativo dei servizi;
-
Incremento
dei qualitativo e quantitativo dell’informazione sui servizi resi all’utenza.
Un
plauso all’assessore regionale ai trasporti Nico Torrisi, al quale chiediamo di
essere al suo fianco per consigliarlo sulle scelte da attuare per rendere in
Sicilia il trasporto ferroviario più efficiente ed efficace e più a misura di
pendolare, vista la nostra esperienza.
Giosuè
Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
martedì 30 settembre 2014
In Sicilia niente continuità territoriale
Dal primo di
ottobre la Sicilia viene abbandonata in materia di trasporti completamente al
suo destino. Niente aerei, niente treni e niente traghetti. Qualche settimana
fa Alitalia annunciava che avrebbe abbandonato le tratte da e per la Sicilia. A
questo annuncio si è unita dopo qualche giorno la compagnia aerea AirOne che
dal 1 di ottobre effettuerà solo i voli per Milano e Roma escludendo tutte
le altre destinazioni sin’ora operate da Catania e Palermo. A questi abbandoni
delle compagnie aeree, dal 1 di ottobre si aggiungerà quello dei traghetti di
Fs Bluferries. Infatti da domani (oggi per chi legge) l’unica nave di
Bluferries abbandonerà il porto storico di Messina per approdare al porto di
Tremestieri. Questo abbandono penalizza in modo pesante lo spostamento di
migliaia di pendolari sulle due sponde, i quali non potranno più usufruire di
un trasporto pubblico garantito da Ferrovie dello Stato ma dovranno
obbligatoriamente servirsi di traghetti ed aliscafi di società private
sicuramente con altri orari e con molto meno corse giornaliere e nei festivi.
In questi
ultimi anni si è parlato tanto di sviluppo infrastrutturale dei territori
siciliani, guardando con un certo interesse ai provvedimenti del governo come
il Piano per il Sud, il Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia.
Questi
ultimi avvenimenti penalizzano in maniera definitiva i siciliani lasciandoli in
balia di una continuità territoriale del tutto inesistente.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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venerdì 26 settembre 2014
Caltagirone. Deciso l'abbattimento del tratto del viadotto della linea ferrata Niscemi-Gela
Il Comitato Pendolari Siciliani, in questi tre
anni e quattro mesi dal crollo del ponte e dalla chiusura alla
circolazione, ha chiesto più volte al governo regionale di conoscere le
sorti future della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela.
Abbiamo chiesto:
- se sono a conoscenza di quali iniziative
il gestore della infrastruttura ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI)
intenda adottare onde evitare il ripetersi per il futuro di cedimenti delle
strutture ferroviarie che potrebbero causare danni di proporzioni maggiori
rispetto all'evento verificatosi;
- quale sia lo stato di avanzamento degli
interventi finalizzati al ripristino della piena funzionalità dell'itinerario
in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro, al momento, i
numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia che per i loro
spostamenti quotidiani sono costretti a servirsi di percorsi alternativi non
agevoli e poco sicuri;
- se ritenga opportuno far inserire
l'itinerario in discorso, a motivo della rilevante valenza strategica che lo
stesso riveste per lo sviluppo socio-economico dei territori attraversati, fra
gli interventi di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie, prevedendo una
serie di opere di miglioramento del tracciato.
A queste domande attendiamo ancora risposte.
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giovedì 25 settembre 2014
Lettera al Ministro Lupi sui Disservizi ferroviari del 10/09/2014(Acireale) e 22/09/2014(Messina)
Egregio
Signor Ministro
con
la presente, colgo l’occasione per sottoporle alcuni disservizi che in questi
giorni di settembre si stanno verificando lungo i tracciati delle due dorsali:
Ionica (Messina-Catania-Siracusa) e Tirrenica (Palermo-Messina).
Le
espongo i fatti:
-
mercoledì
10 settembre il treno regionale 12788 delle ore 19.10 partito da Catania
all’orario previsto, dopo aver superato la stazione di Acireale rimaneva fermo
nella galleria prima della stazione di Guardia Mangano-S.Venerina per ben oltre
70 minuti, per un problema ad un segnale luminoso relativo alla circolazione
ferroviaria. Considerato che ciò possa accadere ma il fatto che ha destato
preoccupazione nei viaggiatori è stato il lungo tempo di sosta, di non avere ricevuto
nessuna informazione sulla sosta forzata e la cosa più grave che all’interno
della galleria non vi era nessuna connessione telefonica ne privata ne
aziendale; prova ne è stata del fatto che il capotreno è dovuto scendere dal
treno e ha dovuto percorrere un bel tratto di strada ferrata a piedi ed uscire
dalla galleria per poter contattare telefonicamente la sala operativa.
-
lunedì
22 settembre il treno regionale 3832 delle ore 6.08 partito da Palermo in
direzione Messina, giunto alla stazione di Rometta veniva fermato per 15 minuti
circa a causa di un problema allo scambio, per poi
ripartire in direzione Messina utilizzando tuttavia un binario diverso da
quello della marcia ordinaria. Subito dopo, il treno si fermava in
galleria dove vi è rimasto per oltre 60 minuti. Nessuna informazione è
stata fornita ai passeggeri in ordine alla causa dello stop del treno. Anche in
questo caso all’interno della galleria dei Peloritani (12 Km di lunghezza) non
vi era nessuna connessione telefonica ne privata ne aziendale. Vista
l’impossibilità a poter comunicare con la sala operativa, ne è riprova la
circostanza che il capotreno anche in questo caso è dovuto scendere dal treno per
trovare una colonnina sos e/o eventuale campo telefonico per contattare la sala
operativa. Il treno arrivava a destinazione alla ore 10.26 con ben 83 minuti di
ritardo.
All’indomani
dei fatti di Acireale avevamo richiesto con una nota (che si allega in copia)
alla direzione regionale di Rete Ferroviaria Italiana dei chiarimenti, che
puntualmente non sono arrivati, e i fatti di Messina mi hanno spinto alla
determinazione di sottoporle tali disservizi. Tenuto conto che non desideriamo
creare nessun allarmismo tra la gente che viaggia ed a maggior ragione tra i
pendolari, tuttavia ritengo doveroso, visti i fatti su esposti, chiederLe di
intervenire sul gestore della rete per i dovuti chiarimenti su quanto è
accaduto in Sicilia.
Al
Ministro dei Trasporti Maurizio Lupi
Alla Direzione Generale per le Investigazioni
Ferroviarie
All’Agenzia
Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie
All’Assessore
regionale alle Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Fiumefreddo,
24 settembre 2014
Confidiamo
in un Suo autorevole intervento, cordialmente.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
Allegata alla Pec inviata al Ministro Lupi la seguente nota:
Fiumefreddo,
11 settembre 2014
Rete
Ferroviaria Italiana per la Regione Sicilia
Direzione Regionale di Trenitalia per la Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti - Regione Sicilia
Oggetto: Chiarimenti al disservizio ferroviario del 10 settembre 2014.-
Direzione Regionale di Trenitalia per la Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti - Regione Sicilia
Oggetto: Chiarimenti al disservizio ferroviario del 10 settembre 2014.-
Il
comitato pendolari Siciliani, in merito al disservizio creatosi per la sosta
del treno 12788 in galleria nei pressi di Acireale, rimasto fermo per qualche
ora all’interno della stessa, con la presente chiede di conoscere:
-
se
sono state attuate tutte le norme relative alla sicurezza dei viaggiatori e
della circolazione, dato che all’interno della galleria non vi era nessuna possibilità
di comunicare all’esterno, tra l’altro il Capotreno per comunicare
telefonicamente con la Sala Operativa ha dovuto percorrere quasi tutta la
galleria per mettersi in comunicazione con la stessa;
-
se
la galleria in questione e le altre gallerie sono coperte dal vs. servizio di
telefonia GSM-R e degli impianti fissi di telefonia;
-
se
la sala operativa abbia informato, dopo aver preso atto del disservizio, con
annunci sonori i viaggiatori e i familiari (preoccupati) in attesa in tutte le
stazioni della relazione ferroviaria;
-
se
le regole della tempestiva informazione enunciate nel “MAS” specie in questi
casi sono state prontamente attuate dalla sala Operativa?
- come
mai sul portale FSNews.it non era e non è a tutt’oggi riportata la sospensione
della circolazione visti gli enormi ritardi nella circolazione?
Nell’attesa di un Vs.
pronto riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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martedì 23 settembre 2014
Treni fermi in galleria, a distanza di dodici giorni, è il secondo caso che si verifica in Sicilia.
Non
vogliamo creare nessun allarmismo tra la gente che viaggia ed a maggior ragione
tra i pendolari.
Riteniamo
opportuno e doveroso, visti i fatti di ieri su Messina e su quanto è accaduto il
10 settembre scorso in un’altra galleria dopo Acireale, informare non solo Rete
Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura, ma indirizzare una nostra
nota al ministro dei trasporti Maurizio Lupi, all’amministratore delegato di FSI
Michele Elia e all’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie chiedendo se
è il caso di voler aprire un’inchiesta su quanto è accaduto in Sicilia. Chiediamo
di conoscere:
§ se sono state attuate tutte le norme
relative sulla sicurezza dei viaggiatori e sulla circolazione, dato che
all’interno della galleria non vi era nessuna possibilità di comunicare
all’esterno, tra l’altro il Capotreno, in entrambi i casi, è dovuto scendere
dal treno e percorrere a piedi una buona parte della galleria per comunicare
telefonicamente con la Sala Operativa.
§ se le gallerie interessate dai fatti
e tutte le altre gallerie della rete ferroviaria sono coperte dalla telefonia
di servizio GSM-R e/o di impianti di telefonia fissa? E se funzionanti?
§ se la sala operativa abbia
informato, dopo aver preso atto dell’arresto del treno, con annunci sonori i
viaggiatori in attesa in tutte le stazioni della relazione ferroviaria interessata
dal disservizio?
§ se sono state prontamente attuate
dalla sala operativa le regole previste dal “MAS” (manuale annunci sonori) relative
alla tempestiva informazione all’utenza, specie in questi casi?
Per
chi fosse interessato a fare richiesta di risarcimento il Comitato Pendolari
mette a disposizione, avendo una convenzione con un’associazione per la tutela
del viaggiatore, l’assistenza legale nel
settore del diritto civile ed in particolare modo nel settore della tutela del
viaggiatore. Per informazioni chiamare al 3475545402 o inviare una mail a
comitato pendolari@gmail.com.-
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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Disservizi e disagi sulla relazione Palermo-Messina
Ieri una giornata di disagi e disservizi per i pendolari siciliani.
In quasi tutte le tratte regionali più importanti sono stati soppressi i primi treni del mattino.


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lunedì 22 settembre 2014
Infrastrutture. La Cub critica Rfi e Trenitalia.«Ferrovie iblee è la solita storia»
Preoccupa il depauperamento del territorio ibleo di istituzioni ed
infrastrutture che certamente non contribuisce alla crescita sociale ed
economica del sud est siciliano.
Particolarmente grave è la situazione della ferrovia iblea: il continuo stillicidio della eliminazione di treni, di cancellazione di corse della totale soppressione dei treni merci, del mancato investimento in infrastrutture sta inesorabilmente portando, nonostante le lotte condotte dalla Cub ferrovia, allo smantellamento dell'intera tratta Siracusa - Modica - Gela con conseguenze negative anche per l'industria turistica. Nonostante le tante iniziative di mobilitazione, che sono state poste in essere in questi anni a tutela della ferrovia iblea, nulla è cambiato. «In questi giorni sono apparse notizie sul potenziamento dei treni passeggeri sulla tratta Licata-Comiso; - dice Pippo Gurrieri, coordinatore provinciale Cub Trasporti - è stata annunciata l'imminente immissione in circolazione di un "intercity veloce" che migliorerebbe l'afflusso di viaggiatori tra l'area centro-orientale dell'isola e l'aeroporto di Comiso. A questi vaghi (e periodici) annunci, fa da contraltare la situazione della tratta in questione, che attualmente è chiusa, e non ci risulta vi si stiano svolgendo grandi interventi di velocizzazione».
Particolarmente grave è la situazione della ferrovia iblea: il continuo stillicidio della eliminazione di treni, di cancellazione di corse della totale soppressione dei treni merci, del mancato investimento in infrastrutture sta inesorabilmente portando, nonostante le lotte condotte dalla Cub ferrovia, allo smantellamento dell'intera tratta Siracusa - Modica - Gela con conseguenze negative anche per l'industria turistica. Nonostante le tante iniziative di mobilitazione, che sono state poste in essere in questi anni a tutela della ferrovia iblea, nulla è cambiato. «In questi giorni sono apparse notizie sul potenziamento dei treni passeggeri sulla tratta Licata-Comiso; - dice Pippo Gurrieri, coordinatore provinciale Cub Trasporti - è stata annunciata l'imminente immissione in circolazione di un "intercity veloce" che migliorerebbe l'afflusso di viaggiatori tra l'area centro-orientale dell'isola e l'aeroporto di Comiso. A questi vaghi (e periodici) annunci, fa da contraltare la situazione della tratta in questione, che attualmente è chiusa, e non ci risulta vi si stiano svolgendo grandi interventi di velocizzazione».
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Soppressioni e ritardi. Cancellati i primi treni del mattino
Una
giornata di disagi e disservizi per i pendolari siciliani.
In quasi
tutte le tratte regionali più importanti sono stati soppressi i primi treni del
mattino.
Quattro sono
i treni soppressi sulla Palermo-Termini-Palermo: 8790 (5.11), 8791 (6.10), 3833
(6.26), 3922 (7.49);
Sei sono
i treni soppressi sulla Messina-Catania-Siracusa: 12866 (5.10), 8576 (5.56),
8577 (6.44), 8580 (7.24), 12845 (7.27) 8581 (8.32);
Due sono
i treni soppressi sulla Palermo-Agrigento-Palermo: 3882 (4.50) 3922 (7.49).
A questi
si aggiungono numerosi treni in ritardo compreso il treno 3832 Palermo-Messina delle
ore 6.08 che è giunto a Messina con ben 83 minuti di ritardo. Ritardo
accumulato per una lunga sosta all’interno della galleria Peloritana per un
inconveniente agli impianti di circolazione, così come è accaduto il 10
settembre in una galleria dopo Acireale.sabato 20 settembre 2014
Sicilia si blocca l'iter di aggiudicazione della gara per l'acquisto di 5 treni?
Nei primi giorni del mese di gennaio di quest’anno
veniva pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, il bando
di gara europeo (già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea
(GUUE) n. S251 del 28 dicembre 2013) per la fornitura, chiavi in mano, di n. 5
nuovi treni automotori bidirezionali completi a 1 o 2 piani. Questo il codice
di gara europeo: CIG: 519567AC5.
Nel mese di giugno finalmente viene espletata la gara ma con dei risvolti legali per vari problemi tra le aziende partecipanti.
Cub Trasporti Ragusa: la situazione della linea ferroviaria Sr-Rg-Cl
In
questi giorni sono apparse notizie sul potenziamento dei treni passeggeri sulla
tratta Licata-Comiso; è stata annunciata l’imminente immissione in circolazione
di un “intercity veloce” che migliorerebbe l’afflusso di viaggiatori tra l’area
centro-orientale dell’Isola e l’aeroporto di Comiso.
A questi
vaghi (e periodici) annunci, fa da contr’altare la situazione della tratta in
questione, che attualmente è chiusa, e non ci risulta vi si stiano svolgendo
grandi interventi di velocizzazione.
La
tratta Gela-Modica, nel frattempo, continua a essere depotenziata: vi circolano
attualmente solo tre coppie di treni, mentre una coppia è sostituita con
autobus per via dei continui furti di carburante nei convogli parcheggiati
durante la notte a Gela.
Si
continua a vendere fumo, mentre quotidianamente ciò che rimane del trasporto
ferroviario sulla linea Siracusa-Ragusa-Gela-Caltanissetta, muore.
Tutti i
problemi sollevati negli ultimi anni sono stati disattesi, sia per una
attitudine alla sordità da parte di RFI e Trenitalia, sia per un’abitudine da
parte dell’Assessorato regionale alle infrastrutture, a prendere sottobanco la
richieste di questa parte del territorio, sia per una assolutamente inadeguata
azione della classe politica e amministrativa locale.
Il
trasporto studenti continua a essere svolto esclusivamente su autobus, sistema
più caro e più critico dal punto di vista organizzativo.
I
convogli dei pendolari sono stati depennati e mai più ripristinati, anche di
fronte allo stato di emergenza dei trasporti su gomma in seguito alla
chiusura del ponte Guerrieri.
La
metropolitana di superficie di Ragusa è diventata la “cosa” che tutti vogliono
ma su cui nessuno intende effettivamente battersi.
I
collegamenti con la stazione di Donnafugata rimangono inservibili, perché non
si vuole puntare sull’unico servizio pubblico in grado di assicurarli e portare
masse di turisti al castello.
Qualcuno
al posto nostro si sarebbe già stufato e avrebbe gettato la spugna.
Noi,
come CUB Trasporti non intendiamo arrenderci, e rilanciamo la vertenza per una
ferrovia moderna. Agli altri (sindaci, assessori, deputati, consiglieri
comunali, imprenditori) di scegliere cosa fare: se continuare a fingere
impegni, magari solo per farsi un po’ di pubblicità, oppure se
iniziare e portare a termine un doveroso sforzo per mutare il volto della
mobilità in questo territorio.
Ragusa,
18-9-2014
Pippo
Gurrieri - Coordinatore provinciale CUB Trasporti
venerdì 19 settembre 2014
Renzi riprende a parlare di Ponte sullo Stretto
Renzi riprende a parlare di Ponte sullo Stretto. Noi abbiamo detto qualche anno fa... http://www.comitatopendolari.it/notizie/ponte-stretto-pendolari-siciliani-non-ci-sara-nel-2017-forse-neanche-dopo
giovedì 18 settembre 2014
Modifiche circolazione Treni: Linea Caltanissetta-Canicatti'-Gela-Modica (settembre-dicembre 2014)
Da lunedì 15 settembre a
sabato 13 dicembre 2014, per lavori programmati di manutenzione tra le stazioni
di Canicattì e Gela, alcuni treni subiranno variazioni.
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