Caltagirone. Solo quattro corse al giorno (il sabato tre) verso il capoluogo etneo, due in treno e due col bus, per la durata di due ore e 11 minuti! Tanti quanti ne servono, in Continente, per arrivare da Roma a Bologna. Grida ancora vendetta il vergognoso silenzio sulla mancata ricostruzione del ponte ferroviario crollato in località Angeli, fra Caltagirone e Niscemi nel 2011.
Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
giovedì 19 gennaio 2017
mercoledì 18 gennaio 2017
Mazzoncini ai pendolari dell'alta velocità "Sugli abbonamenti i prezzi sono già bassi"
lunedì 16 gennaio 2017
Grammichele. Niente treni pomeridiani per tornare da Catania
I pendolari oltre a contestare il caro biglietti, chiedono fasce orarie più consone alle loro esigenze. "Paghiamo tanto per treni da museo - aggiunge Marco Cusumano, pendolare - collegamenti ridotti all'osso e orari assurdi".
mercoledì 11 gennaio 2017
Disagi e disservizi con enormi ritardi nel trasporto ferroviario, non solo per i furti di rame...
Sempre
più frequenti disagi e disservizi sono a carico degli utenti del treno per i
continui furti dei cavi di rame all’infrastruttura ferroviaria. Nel caso
specifico di ieri (10 gennaio) che ha interessato il tratto di linea ferrata
tra Acireale e Giarre. Disservizi che certamente non possiamo imputare al
gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana, ne all’impresa
ferroviaria di trasporto, Trenitalia.
Quello
che invece desideriamo evidenziare sono i ritardi accumulati nella sola
giornata di ieri martedì 10 gennaio 2017, avendo monitorato le seguenti
relazioni ferroviarie: Messina-Catania-Siracusa, Catania-Caltagirone-Gela,
Catania-Caltanissetta-Palermo, Palermo-Messina, Palermo-Caltanissetta-Modica,
Palermo-Agrigento per un totale complessivo di 156 treni. Questi i risultati
del monitoraggio:
Treni
monitorati: 156 - Treni arrivati in anticipo: 31
Treni
arrivati in orario: 20
Treni
arrivati in ritardo entro i 5 minuti: 53
Treni
arrivati in ritardo oltre i 5 minuti: 44
Treni
soppressi: 8 - Treni-Km non effettuati: 508
Totale
complessivo minuti di ritardo: 660 pari a 11 ore
E’
opportuno precisare che delle undici ore di ritardo complessive almeno 90
minuti sono da addebitare all’inconveniente dei furti dei cavi sulla relazione
Siracusa-Catania-Messina. Non contenti di questi risultati e dalla segnalazione
di alcuni pendolari abbiamo voluto monitorare i primi treni del mattino di oggi
(11 gennaio) con i quali si spostano migliaia di pendolari in tutta la Sicilia
e precisamente quelli che interessano la fascia oraria che va dalle ore 6.00
alle ore 900 nelle seguenti relazioni ferroviarie: Messina-Catania-Siracusa,
Catania-Caltagirone-Gela, Catania-Caltanissetta-Palermo, Palermo-Messina,
Palermo-Caltanissetta-Modica, Palermo-Agrigento
ottenendo questi risultati:
Treni
monitorati: 58 - Treni arrivati in anticipo: 9
Treni
arrivati in orario: 2
Treni
arrivati in ritardo entro i 5 minuti: 14
Treni
arrivati in ritardo oltre i 5 minuti: 28
Treni
soppressi: 5 - Treni-Km non effettuati:
80
Totale
complessivo minuti di ritardo: 765 pari a 13 ore circa.
Una
domanda ci sorge spontanea, se ieri pur essendoci stato l’inconveniente del
furto dei cavi sulla Catania-Messina e pur avendo monitorato il triplo dei
treni(156) come mai i minuti di ritardo del monitoraggio dei 58 treni della
fascia oraria 6/9 di oggi è salito a 13 ore circa? Quali inconvenienti ci sono
stati? E dove? Il Dipartimento Trasporti viene informato in tempo reale dei
disservizi sulla rete? Abbiamo verificato nel sito di “Infomobilità” di
Fsnews.it e non vi sono problemi alla circolazione in nessuna delle relazioni
ferroviarie siciliane. Questi enormi ritardi a chi imputarli??? Per quanto
riguarda il problema disagi e i disservizi dovuti ai ritardi come intende
intervenire il Dipartimento Trasporti regionale nell’ottica del rinnovo
contrattuale per il trasporto ferroviario siciliano scaduto il 31/12/2016 e del
quale non si conoscono i contenuti? L'unica indiscrezione di cui siamo a
conoscenza è il quesito che la regione si sta ponendo se rinnovare il contratto
di servizio a 10 anni così come previsto nel contratto ponte o come propone
l'impresa ferroviaria Trenitalia di allungare il Contratto con la formula di
10+5 anni con l'impegno di ammodernare il parco rotabile dei mezzi che
circolano in Sicilia.
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Treni Regionali Veloci qual’è la loro utilità? Treni regionali veloci monitoraggio
Desideriamo
intervenire ancora una volta sulla questione dei treni chiamati “Regionali
Veloci” e desideriamo sottoporre la questione all'assessore regionale ai
trasporti On. Giovanni Pistorio e ai dirigenti del Dipartimento Trasporti Dott.
Fulvio Bellomo e alla Dott.ssa Carmen Madonia. Non è possibile immaginare un
treno veloce che impiega quasi lo stesso tempo di un altro treno anch’esso
veloce che effettua quattro/cinque fermate in più con quasi gli stessi tempi di
percorrenza.
Secondo
il nostro modesto parere, la differenza tra due treni regionali veloci non può
scaturire dal numero di fermate effettuate ma dai tempi di percorrenza
impiegate per effettuarle. Con il nuovo orario ci sono sette coppie di treni
regionali veloci che di veloce hanno solo la dicitura “Rv”. Alcuni esempi: il
regionale veloce 3771 con partenza da ME alle 5.00 arriva a PA alle 8.00
effettuando 16 fermate in 180 minuti. Ci chiediamo come mai il regionale veloce
3775 in partenza da ME alle 7.55 arriva a PA alle 10.54 effettuando solo 9
fermate in 179 minuti, tenuto conto che il regionale veloce 3771 che effettua 7
fermate in più??? Ancora alcuni esempi: da orario ufficiale treno Rv 3772 parte
da PA alle ore 5.08 effettua 9 fermate e arriva a ME alle 8.00 tempo impiegato
172 minuti. Se verifichiamo sempre da PA il treno regionale veloce 3774 delle
ore 6.14 che arriva a ME alle ore 9.10 effettuando 12 fermate impiegando 176
minuti. Mi chiedo quale è l'utilità dei treni cosiddetti "Regionali
Veloci"? Cosa intende il Dipartimento Trasporti della Regione per
"Treni Regionali Veloci"? Purtroppo questa è stata l'invenzione
dell'ex assessore Pizzo che li ha fortemente voluti. Risulta evidente che tra i
treni regionali veloci e i treni regionali che effettuano più fermate e quindi
con più servizi all'utenza i tempi di percorrenza sono più alti per i regionali
veloci che per i regionali. E poi perché chiamarli veloci perché fanno meno
fermate e quindi meno servizi all’utenza ma con gli stessi tempi di
percorrenza. Se poi ci volgiamo prendere in giro affermando che anche in
Sicilia ci sono i treni veloci siete liberi di farlo, ma ci teniamo a precisare
che lo sono solo sulla carta e nei libretti orari con la scritta "Rv"
che sta per regionale veloce ma di fatto non lo sono.
Dal
cambio orario dell’11 e sino 31 al dicembre 2016 abbiamo voluto monitorare i 14
treni regionali veloci della Messina-Palermo che hanno dato queste risultanze:
Giorni
monitoraggio: 20 - Treni monitorati: 257
Treni arrivati in anticipo: 28 -
Treni arrivati in orario: 18
Treni
con ritardo entro i 5 minuti: 74
Treni con ritardo sino a 10 minuti: 55
Treni
con ritardo sino a 20 minuti: 43
Treni in ritardo oltre i 20 minuti: 37
Treni
Soppressi: 2 - Treni-Km soppressi: 300
Totale minuti di ritardo: 2703 pari a
45 ore di ritardo.
Giosuè
Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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martedì 10 gennaio 2017
Orari dei treni, modifiche. Tra Messina e S. Agata da oggi 4 convogli diventano giornalieri
In riferimento all'incontro tenutosi il 12 dicembre 2016 presso l'assessorato regionale ai trasporti per discutere sulle problematiche relative agli orari della nuova offerta commerciale. Tenuto conto che siamo stati convocati il giorno dopo l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario 2016-2017 e quindi senza alcuna possibilità di discussione.
domenica 8 gennaio 2017
Modifiche alla circolazione treni sulla Messina-Palermo e Messina-Catania-Siracusa da lunedi' 09 gennaio 2017
In riferimento all'incontro tenutosi il 12 dicembre 2016 presso l'assessorato regionale ai trasporti per discutere sulle problematiche relative agli orari della nuova offerta commerciale. Tenuto conto che siamo stati convocati il giorno dopo l'entrata in vigore del nuovo orario ferroviario 2016-2017 e quindi senza alcuna possibilità di discussione.
In questa occasione abbiamo portato avanti alcune delle proposte presentate nei vari incontri (20 gennaio, 11 aprile e 3 maggio 2016) che entreranno in vigore da lunedì 09 gennaio 2017 sula relazione Messina-Palermo e Messina-Catania-Siracusa.
In questa occasione abbiamo portato avanti alcune delle proposte presentate nei vari incontri (20 gennaio, 11 aprile e 3 maggio 2016) che entreranno in vigore da lunedì 09 gennaio 2017 sula relazione Messina-Palermo e Messina-Catania-Siracusa.
Resta aperta la discussione sul rinnovo del "Contratto di Servizio" sino al 2026.
Quei treni veloci solo sulla carta, meno fermate e tempi sempre uguali
Risulta evidente che tra i treni regionali veloci e i treni
regionali che effettuano più fermate e quindi con più servizi all'utenza i
tempi di percorrenza sono più alti per i regionali veloci che per i regionali. E
poi perché chiamarli veloci perché fanno meno fermate e quindi meno servizi
all’utenza ma con gli stessi tempi di percorrenza. Se poi ci volgiamo prendere
in giro affermando che anche in Sicilia ci sono i treni veloci siete liberi di farlo,
ma ci teniamo a precisare che lo sono solo sulla carta e nei libretti orari con
la scritta "Rv" che sta per regionale veloce ma di fatto non lo sono.
domenica 11 dicembre 2016
Contratto di Servizio e problematiche nuovi orari. Comitati Pendolari convocati alla Regione
Palermo. Il Comitato Pendolari Siciliani
assieme ai pendolari della Messina-Catania-Siracusa, Messina-Palermo,
Catania-Caltagirone-Gela, Ragusa, Caltanissetta-Palermo, Agrigento-Palermo e all'Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo
aderenti al C.I.U.FE.R. (Comitato Italiano
Utenti Ferrovie Regionali), parteciperà all’incontro convocato dal
Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, dott.
Fulvio Bellomo che si terrà il 12 dicembre 2016 alle ore 12.00, presso la Sala
Riunioni dell'Assessorato alle Infrastrutture per la trattazione dei seguenti punti:
Contratto di Servizio Trenitalia, problematiche - nuovi orari
Giosuè Malaponti Presidente Comitato
Pendolari Siciliani – Ciufer
Lettera di protesta alla Regione. I pendolari: il servizio sarà peggiore
Dagli attuali 17 treni si passa agli 11
treni previsti nei festivi e nelle domeniche.
La decurtazione delle 6 corse treno
previste nella nuova offerta commerciale provocherà enormi disagi all’utenza
pendolare. E’ evidente che, oltre al taglio delle corse, non è stata tenuta in
debita in considerazione la conferma degli attuali orari festivi in
considerazione del fatto che c’è un’utenza che lavora anche in questi giorni. Al danno di non aver confermato gli
attuali orari, si aggiunge la beffa nell’aver trasformato alcuni treni
regionali in veloci portandoli così dagli attuali 4 a un totale di 7, così
distribuiti: n. 3 effettuano le corse da Messina a Palermo e gli altri 4 da
Palermo a Messina.
Treni veloci che non garantiscono un
servizio regionale capillare per le poche fermate effettuate, si passa da un
treno regionale che effettua 27 fermate a un veloce che di fermate ne effettua
solo 10.
Desideriamo chiedere e ottenere una
spiegazione logica, sull’incremento dei treni regionali veloci nei giorni
festivi da 4 a 7 e del perché sono state stravolte le attuali tracce orarie dei
treni domenicale e/o festivi.
A rischio i treni tra la città di Catania e Palermo. Biglietti introvabili per alcune corse
Dove sta la stranezza? Questi treni
viaggiano comunque sulla Catania-Palermo e viceversa.
Abbiamo fatto presente al Dipartimento
Trasporti della Regione questa assurda situazione, ma nessuno ne sa nulla. A
questa strana situazione, se ne aggiunge un'altra, quella che dal cambio orario
dell'11 dicembre 2016 questi primi due treni del mattino Rv 3800 (ore 5.00) e
3801 (ore 5.03) verranno cancellati così come gli ultimi due della sera Rv 3812
(ore 19.38) e 3813 (ore 19.32). A chi attribuire questa assurda scelta? Perché
se c'era da cancellare alcune corse treno sulla Catania-Palermo, non si è
preferito cancellare quelle della tarda mattinata, anziché togliere la
possibilità all’utente-lavoratore e/o studente che da oltre un anno e mezzo
fruisce di questi treni per raggiungere Palermo o Catania? Non è possibile ascrivere
la responsabilità di queste scelte all'impresa ferroviaria Trenitalia Spa, ma
di sicuro alla scarsa attenzione dei dirigenti regionali del dipartimento
trasporti, tenuto conto che è la Regione Siciliana a pagare il "Contratto
di Servizio Ponte" per il trasporto ferroviario. Ribadiamo, ancora una
volta, che in tutti questi anni abbiamo instaurato un ottimo e proficuo
rapporto di collaborazione e di confronto con l’impresa ferroviaria Trenitalia.
Mentre non riusciamo, nostro malgrado, a instaurare lo stesso tipo di rapporto
con i dirigenti del dipartimento trasporti che dovrebbero fare tesoro
dell’esperienza, della collaborazione e del sostegno dei Comitati dei Pendolari
Siciliani per realizzare un servizio di trasporto ferroviario, più efficiente,
più efficace e a misura dell’utenza pendolare.
sabato 10 dicembre 2016
Messina-Palermo. Ripristinare gli orari domenicali e festivi dei treni.
Il nuovo orario già pubblicato sul sito
Trenitalia.it e che entrerà in vigore domenica 11 dicembre 2016, sta
rivoluzionando non solo le abitudini già consolidate di mobilità di lavoratori
e studenti nei giorni feriali lavorativi ma complicherà completamente la mobilità
ferroviaria anche nelle giornate di domenica e festivi.
Era già complicato con il vecchio orario
spostarsi nei festivi, da Messina a Palermo, che qualcuno ha pensato bene di
stravolgere senza alcun senso la mobilità tra le due Città con la nuova offerta
commerciale 2016-2017.
Nei vecchi orari domenicali e festivi
venivano garantite le fasce orarie 6.00/9.00 e 18/21.00 garanzia per molti
utenti-pendolari che lavorano anche la domenica e nei festivi presso strutture
alberghiere, ospedaliere o chi si muove per svago o altro.
Questi i treni (in totale 17) nell’attuale
offerta commerciale sino al 10 dicembre:
Relazione Messina-S.Agata Militello-Palermo treni
domenicali e festivi (9)
Treno regionale 7831 da S.Agata M. alle ore 6.05 arrivo a
Palermo alle ore 8.00
Treno regionale 12859 da Messina alle ore 6.45 arrivo
a Palermo alle ore 11.00
Treno regionale veloce 7823 da Messina alle ore 7.03 arrivo a Palermo alle
ore 9.50
Treno regionale 12787 da Messina alle ore 11.22 arrivo
a Palermo alle ore 15.00
Treno regionale 12899 da Messina alle ore 14.23
arrivo a Palermo alle ore 18.00
Treno regionale 7841 da Messina alle ore 15.46
arrivo a Palermo alle ore 19.30
Treno regionale 12777 da Messina alle ore 18.12 arrivo
a S.Agata M. alle ore 19.57
Treno regionale veloce 7839 da Messina alle ore 19.10 arrivo a
Palermo alle ore 22.06
Treno regionale 12773 da Messina alle ore 21.04 arrivo
a S.Agata M. alle ore 22.40
Relazione Palermo-S.Agata Militello-Messina treni
domenicali e festivi (8)
Treno regionale 12754 da S.Agata M. alle ore 6.58
arrivo a Messina alle ore 8.34
Treno regionale veloce 7834 da Palermo alle ore 8.06 arrivo a
Messina alle ore 11.04
Treno regionale 7818 da Palermo alle ore 9.03
arrivo a Messina alle ore 12.30
Treno regionale 30260 da Palermo alle ore 13.06 a
arrivo Messina alle ore 16.43
Treno regionale 12802 da Palermo alle ore 15.06 a
arrivo Messina alle ore 18.33
Treno regionale 7842 da Palermo alle ore 17.04
arrivo a Messina alle ore 20.51
Treno regionale 12766 da Palermo alle ore 19.06 arrivo
a S.Agata M. alle ore 21.06
Treno regionale veloce 7832 da Palermo alle ore 20.06 arrivo a
Messina alle ore 23.03
Questi i treni (in totale 11) nella nuova
offerta commerciale da domenica 11 dicembre:
Relazione Messina-S.Agata Militello-Palermo treni
domenicali e festivi (6)
Treno regionale veloce 3775 da Messina alle ore 7.55 arrivo a
Palermo alle ore 10.54
Treno regionale 7979 da S.Agata M. alle ore 12.04
arrivo a Palermo alle ore 13.58
Treno regionale 12755 da Messina alle ore 10.05 arrivo
a S.Agata M. alle ore 11.36
Treno regionale veloce 3781 da Messina alle ore 14.40 arrivo a
Palermo alle ore 17.22
Treno regionale veloce 3785 da Messina alle ore 18.40 arrivo a
Palermo alle ore 21.22
Treno regionale 12765 da Messina alle ore 20.09 arrivo
a S.Agata M. alle ore 21.42
Relazione Palermo-S.Agata Militello-Messina treni
domenicali e festivi (5)
Treno regionale 7922 da Palermo alle ore 9.22
arrivo a S.Agata M. alle ore 11.25
Treno regionale veloce 3776 da Palermo alle ore 8.27 arrivo a
Messina alle ore 11.07
Treno regionale veloce 3778 da Palermo alle ore 14.27 arrivo a
Messina alle ore 17.10
Treno regionale veloce 3786 da Palermo alle ore 18.27 arrivo a
Messina alle ore 21.07
Treno regionale veloce 3788 da Palermo alle ore 20.27 arrivo a
Messina alle ore 23.07
Dagli attuali 17 treni si passa agli 11
treni previsti nei festivi e nelle domeniche.
La decurtazione delle 6 corse treno
previste nella nuova offerta commerciale provocherà enormi disagi all’utenza
pendolare. E’ evidente che, oltre al taglio delle corse, non è stata tenuta in
debita in considerazione la conferma degli attuali orari festivi in
considerazione del fatto che c’è un’utenza che lavora anche in questi giorni.
Al danno di non aver confermato gli
attuali orari, si aggiunge la beffa nell’aver trasformato alcuni treni
regionali in veloci portandoli così dagli attuali 4 a un totale di 7, così
distribuiti: n. 3 effettuano le corse da Messina a Palermo e gli altri 4 da
Palermo a Messina.
Treni veloci che non garantiscono un
servizio regionale capillare per le poche fermate effettuate, si passa da un
treno regionale che effettua 27 fermate a un veloce che di fermate ne effettua
solo 10.
Desideriamo chiedere e ottenere una
spiegazione logica, sull’incremento dei treni regionali veloci nei giorni
festivi da 4 a 7 e del perché sono state stravolte le attuali tracce orarie dei
treni domenicale e/o festivi.
Perché, avendo diminuito il numero delle
corse tra Palermo e Messina, da 17 a 11, non sono stati mantenuti almeno gli stessi
orari per i primi treni del mattino e gli ultimi della sera?
Perché sprecare km/treni con la
circolazione dei 7 treni regionali veloci nei festivi, visto che non danno quel
servizio capillare e, quindi, senza alcuna utilità e senza alcun beneficio per
l’utenza pendolare e viaggiatori occasionali? Forse perché dal cambio orario
entrerà in vigore la tariffa 39/s che prevede l’aumento del 5% dei biglietti
dei treni regionali veloci?
Teniamo a precisare che la domenica con i
nuovi orari circoleranno 11 treni regionali per un totale di 2088 km/treno, di
cui 1624 km/treno verranno effettuati dai 7 treni regionali veloci che per le
esigue fermate (in totale 9) e visti gli orari non soddisferanno e, non
incrementeranno la frequentazione ma al contrario penalizzeranno quell’utenza
che avevano garantito, con i vecchi orari, un trasporto ferroviario efficiente
ed efficace, nei giorni festivi, su tutta la dorsale tirrenica.
Con la presente chiediamo il ripristino del servizio almeno nelle fasce orarie 6.00-9.00
e 18.00-21.00, così come era previsto nei vecchi orari, ciò per assicurare un
servizio di trasporto più funzionale e alla portata delle esigenze di tutta l’utenza
nei giorni domenicali e/o festivi.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato
Pendolari Siciliani - Ciufer
giovedì 8 dicembre 2016
Comitato Pendolari. Ct-Pa: spariti i biglietti online di due treni
Non è possibile ascrivere la
responsabilità di queste scelte all'impresa ferroviaria Trenitalia Spa, ma di sicuro
alla scarsa attenzione dei dirigenti regionali del dipartimento trasporti, tenuto
conto che è la Regione Siciliana a pagare il "Contratto di Servizio
Ponte" per il trasporto ferroviario. Ribadiamo, ancora una volta, che in
tutti questi anni abbiamo instaurato un ottimo e proficuo rapporto di
collaborazione e di confronto con l’impresa ferroviaria Trenitalia. Mentre non
riusciamo, nostro malgrado, a instaurare lo stesso tipo di rapporto con i
dirigenti del dipartimento trasporti che dovrebbero fare tesoro
dell’esperienza, della collaborazione e del sostegno dei Comitati dei Pendolari
Siciliani per realizzare un servizio di trasporto ferroviario, più efficiente,
più efficace e a misura dell’utenza pendolare.
martedì 6 dicembre 2016
Treni regionali veloci Catania-Palermo, viaggiano ma non è possibile acquistare i titoli di viaggio
Palermo. Da qualche giorno non è possibile
acquistare, online dal portale Trenitalia.it, i titoli di viaggio per
alcuni dei 14 treni veloci che fanno da spola tra Catania-Palermo
(Enna-Caltanissetta-Termini Imerese).
I biglietti ferroviari non acquistabili nè
online nè in biglietteria sono per i primi due treni del mattino e precisamente
il regionale veloce 3800 Palermo-Catania delle ore 5.00 e il treno Rv 3801delle ore 5.03 Catania-Palermo.
Avviene la stessa cosa con gli ultimi due
treni della sera il regionale veloce 3812 delle ore 19.38 Palermo-Catania e il
Rv 3813 delle ore 19.32 Catania-Palermo. Dove sta la stranezza? Che questi
treni viaggiano comunque sulla Catania-Palermo e viceversa.
Abbiamo fatto presente al Dipartimento
Trasporti della Regione questa assurda situazione, ma nessuno ne sa nulla.
A questa strana situazione se ne aggiunge
un'altra, quella che dal cambio orario dell'11 dicembre 2016 questi primi due
treni del mattino Rv 3800 (ore 5.00) e Rv 3801 (ore 5.03) verranno cancellati così
come gli ultimi due della sera Rv 3812 (ore 19.38) e Rv 3813 (ore 19.32).
A chi imputare questa assurda scelta?
Perché se c'era da cancellare alcune corse treno sulla Catania-Palermo, non si
è preferito cancellare quelle della tarda mattinata, anziché togliere la
possibilità all’utente-lavoratore e/o studente che da oltre un anno e mezzo
fruisce di questi treni per raggiungere Palermo o Catania?
Non è possibile ascrivere la
responsabilità di queste scelte all'impresa ferroviaria Trenitalia Spa, ma di
certo alla scarsa attenzione dei dirigenti regionali del dipartimento trasporti,
tenuto conto che è la Regione Siciliana a pagare il "Contratto di Servizio
Ponte" per il trasporto ferroviario siciliano.
Ribadiamo, ancora una volta, che in tutti
questi anni abbiamo instaurato un ottimo e proficuo rapporto di collaborazione
e di confronto con l’impresa ferroviaria Trenitalia.
Non riusciamo, nostro malgrado, a
instaurare lo stesso tipo di rapporto con i dirigenti del dipartimento
trasporti regionale che dovrebbero fare tesoro dell’esperienza, della collaborazione
e del sostegno dei Comitati dei Pendolari Siciliani nel realizzare un servizio
di trasporto ferroviario, più efficiente, più efficace, più a misura degli
utenti-pendolari anziché fare il treno della politica.
Giosuè Malaponti Presidente Comitato
Pendolari Siciliani - Ciufer
Terme Vigliatore. Dopo sette anni tornano a fermarsi i treni alla stazione.
Piena intesa tra Fs e il Comitato Pendolari Siciliani.
Finalmente
dall'11 dicembre 2016 con l’entrata in vigore del nuovo orario ferroviario,
riprende ad essere in esercizio la stazione in oggetto, la quale finalmente
dopo ben 7 anni riapre i battenti. Con una offerta commerciale mirata, ben
31treni di cui 16 da Terme Vigliatore a Messina Centrale
giovedì 1 dicembre 2016
Alta velocità ferroviaria in Sicilia, botta e risposta pendolari-governo
Catania-Palermo. "Pur essendo nello Sblocca Italia ancora non s'è fatto nulla". "Non è così replica la Regione - il progetto non è stato modificato". Al fine di velocizzare l'iter, abbiamo proposto a Rfi di fare il raddoppio Bicocca-Catenanuova (progetto da 415 mln pronto e finanziato, partirà nel 2017, ndr) e Catenanuova-Raddusa (progetto da 324 mln, finanziato ma da ultimare, ndr). Una parte di questi ultimi fondi sarà dirottato per velocizzare il singolo binario nella Raddusa-Fiumetorto, nelle more del finanziamento completo dell'opera. I treni risparmieranno così circa 20 minuti.
Ferrovie e infrastrutture in Sicilia...una lunga storia
Dalle due giornate di Taormina dove gli
stati generali del turismo hanno fatto il punto sulla situazione e
sull’eventuale e futura progettazione turistica del territorio siciliano emerge
un dato negativo che è quello dei trasporti aerei e ferroviari. Lo spunto ci
viene dato dal ministro Franceschini che a bordo del “Treno del Mito” raggiunge
la stazione di Taormina per l’inaugurazione delle due sale d’aspetto. Il
ministro percorrendo la tratta ferroviaria Catania-Taormina, assieme a tutto
l’entourage, fa presente che servono le infrastrutture ed è necessario portare
l’alta velocità in Sicilia. Quella vera. E fin qui tutto bene, facciamo tesoro
di quest’ulteriore dichiarazione che aggiungeremo a tutte le altre raccolte in
questi ultimi 30 anni. Da questa “alta e vera velocità” facciamo un salto nella
realtà delle infrastrutture siciliane:
-Raddoppio
Catania-Palermo
- Il raddoppio della Catania-Palermo doveva essere l’unica linea ad alta
velocità e capacità a collegare Palermo con Catania in un’ora e 20 minuti,
mentre sembra che finisca la sua corsa veloce da Catania a Raddusa-Catenanuova
e il rimanente tracciato resterà ad unico binario anche se verrà ammodernato.
-
Palermo-Messina
- Si sta lavorando sulla Cefalù-Castelbuono ma non se ne sa nulla del completamento
della dorsale Tirrenica tra Castelbuono e Patti.
- Giampilieri-Fiumefreddo - Già finanziata
nel 2005 con 1970 milioni di euro, ma dopo le varie progettazioni, i vari studi
di fattibilità, il raddoppio non è stato ancora realizzato, anzi dovrà essere riprogettato.
-
Catania Ognina-Catania Centrale - Il raddoppio di 2 km di linea che va
avanti da un decennio e che doveva essere consegnato finalmente ad aprile del
2016 ma ancora si continua a lavorare.
-
Caltagirone-Gela
- La linea è chiusa dall’11 maggio 2011 per il crollo di alcune arcate del
ponte ferroviario, finito di demolire nell’ottobre 2014 ed anche qui un nulla
di fatto.
-
Gela-Canicattì
- Chiusa per ammodernamenti da oltre un anno ed ancora non aperta alla
circolazione ferroviaria per i collegamenti veloci tra
Ragusa-Caltanissetta-Palermo.
-
Alcamo-Trapani via Milo - Linea ferroviaria chiusa per smottamenti dal 25
febbraio 2015 e ad oggi non viene prospettato nessun intervento di riapertura.
Ci preme sottolineare all’assessore
regionale ai trasporti, on. Giovanni Pistorio, quanto segue:
-1- Già nel settembre 2009 erano stati
trovati i 30 milioni necessari per la velocizzazione e l’ammodernamento della
Catania-Palermo, inserendo l’opera nel Contratto di programma 2007-2011 “Opere
in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche
anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento
infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione
Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania
per un importo di 30 milioni”. Lavori previsti circa un anno e mezzo con tempi
di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 30 minuti. Lavori mai iniziati anche
se finanziati.
-2- L’itinerario AV/AC
Palermo-Catania-Messina rientra nel quadro degli investimenti infrastrutturali
strategici previsti dalla legge “Sblocca Italia”, era stata identificata come
prioritaria, in ambito nazionale e tra l’altro compreso nel Corridoio
Scandinavia - Mediterraneo della rete Trans European Network (TEN-T).
Prendiamo atto ancora una volta che
realizzare le infrastrutture in Sicilia, ritenute, tra l’altro, dal governo
come opere prioritarie e strategiche diventa sempre difficile e complicato, non
tanto, per la volontà di qualcuno ma solo ed esclusivamente perché il governo
non li ha mai finanziati interamente. E poi parliamo di Ponte sullo Stretto o
meglio ancora di programmazione turistica. Al turismo servono più mezzi di
trasporto efficienti ed efficaci. Il turismo in Sicilia non può e non deve essere
fatto solo con quei quattro treni storici, ma giornalmente con treni ed
infrastrutture che abbracciano tutto il territorio regionale, in considerazione
del fatto che la Sicilia ha una delle più lunghe linee ferroviarie italiane ma
la stragrande maggioranza di queste lasciate nel dimenticatoio da parecchi anni.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato
Pendolari Siciliani - Ciufer
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domenica 27 novembre 2016
Villa San Giovanni. Passerelle pedonali smantellate per ammodernare?
Villa San Giovanni. Da qualche settimana alla stazione di Villa San Giovanni Mare si
stanno smantellando tutte le passerelle pedonali, e parliamo di quelle
sopraelevate, che collegano la stazione ferroviaria con le navi traghetto.
Da
tenere presente che nel novembre 2011, Rete Ferroviaria Italiana Spa, ha
bandito una gara per: “Lavori di fornitura e posa in opera di n. 2 scale
mobili, in sostituzione delle scale mobili esistenti, con realizzazione della
struttura portante e della relativa copertura, a servizio delle passerelle
d’imbarco delle navi traghetto nella stazione di Villa San Giovanni Mare,
comprese tutte le opere connesse alla realizzazione dell’intervento.” L’importo di questo bando era di 930 mila
euro escluso iva. I lavori sono stati appaltati e le due strutture realizzate
ma non sono mai entrate in funzione.
Alla
luce di quanto sta avvenendo in questi giorni, ci sembra opportuno chiedere al
gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana Spa, se questi lavori di
smantellamento sono per la realizzazione di nuove passerelle più moderne e
funzionali o prevedono altro? Da tenere presente che lato Messina è stato messo
tutto a nuovo qualche anno fa ma non ancora utilizzate.
Giosuè
Malaponti Presidente Comitato pendolari Siciliani - Ciufer
Messina-Palermo modifiche urgenti al progetto orario 2016-2017
Il Comitato Pendolari Siciliani in
questi giorni ha effettuato diversi confronti con numerosi pendolari della
tratta ME-PA in merito ad eventuali modifiche da apportare alla nuova offerta commerciale
proposta da parte del gestore dell’infrastruttura.
Dal sito
istituzionale di Trenitalia, apprendiamo con nostro stupore una riduzione della MOBILITA’
SOPRATTUTTO DOMENICA E FESTIVI, si ritiene necessario insistere sulle
seguenti
richieste in conformità a quanto già suggerito dagli utenti con il sondaggio
sul progetto orario 2017 diffuso nella scorsa estate e da Ns segnalazione
datata 17.11.16 -Treno n. 12754 : IMPRESCINDIBILE inserire da subito la traccia
oraria della circolazione del treno DOMENICA e FESTIVI
-Treno
Rv 7823 MESSINA PALERMO con nuovo orario risulta cancellato chiediamo l’inserimento
immediato in quanto il primo Rv utile giunge a PALERMO alle 10.54 contro l’attuale
9.51 DOMENICA e FESTIVI
-R 7841
PALERMO MESSINA con nuovo orario risulta cancellato chiediamo l’inserimento immediato
in quanto il primo R utile in partenza da PALERMO alle h 18.27 contro l’attuale
17:04 DOMENICA e FESTIVI
INSERIRE
- R in partenza da Messina C.LE 13:35 con andatura lenta che effettui TUTTE le fermate.
INSERIRE
- R in partenza da Messina C.LE inserire il Rv delle h 17:13
Si
confida in un positivo riscontro, in quanto gli utenti del servizio sono molto
insoddisfatti ed al contempo preoccupati per le novità che saranno a breve
introdotte e che non garantiscono - anzi peggiorano- il diritto alla mobilità
soprattutto nelle DOMENICHE e FESTIVI, anche con riferimento al territorio ed
alle fasce orarie indicate
Dipartimento
Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Dipartimento
Trasporti servizio 4- Trasporto ferroviario
Trenitalia
Spa Sicilia
RFI Spa Sicilia
Torrenova, Messina 22.11.2016
Torrenova, Messina 22.11.2016
Mondì
Francesco Pendolari Messina-Palermo Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer
mercoledì 23 novembre 2016
Giarre. Strisce blu, esercenti e pendolari scontenti
Questa è la lettera che nel novembre del 2008 è stata introitata al protocollo del Comune di Giarre.
"AL SINDACO DI GIARRE
Oggetto: Sosta dei veicoli nella zona della stazione ferroviaria. Premesso che: - La stazione ferroviaria di Giarre è meta quotidiana di centinaia di lavoratori pendolari che utilizzano il treno per recarsi al lavoro fuori sede. Ad essi si aggiungono altre centinaia di studenti universitari, soprattutto nel periodo da settembre a giugno. Si tratta di persone che in buona parte non risiedono in prossimità della stazione, ma in zone distanti e nelle frazioni. Pertanto hanno necessità, per recarvisi, di utilizzare i propri mezzi e di lasciarli in sosta nella zona per buona parte della giornata (mediamente dalle otto alle dieci ore al giorno, con punte anche di dodici ore nelle giornate lavorative lunghe). - La stazione ferroviaria è distante dal centro cittadino e gli uffici ed esercizi commerciali presenti non sono numerosi come nelle zone centrali della città, tali da richiedere un frequente ricambio dei veicoli in sosta i quali, proprio perché parcheggiati, non inquinano l'ambiente e non sono di intralcio alla circolazione. - Caratteristica dei pendolari è non solo quella di viaggiare più sicuri evitando lo stress della guida e del traffico, ma anche quella di aver compiuto una scelta «ecologica», ovvero di utilizzare il treno per i propri spostamenti verso i luoghi di lavoro, evitando in tal modo di intasare le strade extraurbane e contribuendo altresì alla riduzione del traffico e dell'inquinamento nella città di Catania, loro principale destinazione (una buona parte viaggia anche verso Caltagirone, Messina ed altre destinazioni). - La sosta a pagamento nell'area della stazione ferroviaria era stata già istituita in passato e successivamente revocata dalla stessa amministrazione comunale, che aveva mostrato di comprendere le giustificate ragioni dei pendolari i quali, non essendo più sufficienti gli spazi di sosta libera nelle strade circostanti, sarebbero economicamente danneggiati dai costi notevoli del parcheggio malgrado il loro fattivo contributo alla fluidità della circolazione. In considerazione di quanto esposto in premessa, appare immotivata la sosta a pagamento dei veicoli in piazza Mazzini e nella zona della stazione, oltre che non utile per la soluzione dei problemi della circolazione, riguardanti particolarmente altre zone. Pertanto i sottoscritti cittadini
CHIEDONO
la revoca della sosta a pagamento dei veicoli in piazza Mazzini, al fine non solo di venir incontro ai problemi dei pendolari ma anche di incoraggiare sempre più le scelte di mobilità sostenibile attraverso l'uso del treno per gli spostamenti tra le città.
Cordiali saluti".
"AL SINDACO DI GIARRE
Oggetto: Sosta dei veicoli nella zona della stazione ferroviaria. Premesso che: - La stazione ferroviaria di Giarre è meta quotidiana di centinaia di lavoratori pendolari che utilizzano il treno per recarsi al lavoro fuori sede. Ad essi si aggiungono altre centinaia di studenti universitari, soprattutto nel periodo da settembre a giugno. Si tratta di persone che in buona parte non risiedono in prossimità della stazione, ma in zone distanti e nelle frazioni. Pertanto hanno necessità, per recarvisi, di utilizzare i propri mezzi e di lasciarli in sosta nella zona per buona parte della giornata (mediamente dalle otto alle dieci ore al giorno, con punte anche di dodici ore nelle giornate lavorative lunghe). - La stazione ferroviaria è distante dal centro cittadino e gli uffici ed esercizi commerciali presenti non sono numerosi come nelle zone centrali della città, tali da richiedere un frequente ricambio dei veicoli in sosta i quali, proprio perché parcheggiati, non inquinano l'ambiente e non sono di intralcio alla circolazione. - Caratteristica dei pendolari è non solo quella di viaggiare più sicuri evitando lo stress della guida e del traffico, ma anche quella di aver compiuto una scelta «ecologica», ovvero di utilizzare il treno per i propri spostamenti verso i luoghi di lavoro, evitando in tal modo di intasare le strade extraurbane e contribuendo altresì alla riduzione del traffico e dell'inquinamento nella città di Catania, loro principale destinazione (una buona parte viaggia anche verso Caltagirone, Messina ed altre destinazioni). - La sosta a pagamento nell'area della stazione ferroviaria era stata già istituita in passato e successivamente revocata dalla stessa amministrazione comunale, che aveva mostrato di comprendere le giustificate ragioni dei pendolari i quali, non essendo più sufficienti gli spazi di sosta libera nelle strade circostanti, sarebbero economicamente danneggiati dai costi notevoli del parcheggio malgrado il loro fattivo contributo alla fluidità della circolazione. In considerazione di quanto esposto in premessa, appare immotivata la sosta a pagamento dei veicoli in piazza Mazzini e nella zona della stazione, oltre che non utile per la soluzione dei problemi della circolazione, riguardanti particolarmente altre zone. Pertanto i sottoscritti cittadini
CHIEDONO
la revoca della sosta a pagamento dei veicoli in piazza Mazzini, al fine non solo di venir incontro ai problemi dei pendolari ma anche di incoraggiare sempre più le scelte di mobilità sostenibile attraverso l'uso del treno per gli spostamenti tra le città.
Cordiali saluti".
mercoledì 26 ottobre 2016
Gentile (RFI) "Sud Arretrato"
Al Sud siamo indietro, questo è vero, ma stiamo recuperando, tant'è che proprio al Sud sono destinate la maggior parte delle risorse finanziarie che con la Legge di Stabilità il Governo ci ha messo a disposizione negli ultimi 2 anni...
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sabato 8 ottobre 2016
Trenitalia tende la mano ai pendolari
Le novità emerse dal confronto tra il direttore regionale dell'azienda e l senatore Mancuso. Ed è proprio al Comitato Pendolari Siciliani, che nei giorni scorsi aveva replicato con una nota all'interrogazione parlamentare, che Mancuso si rivolge: "Ho preso atto della nota del Comitato Pendolari Siciliani che ringrazio per le sempre puntuali segnalazioni su disservizi e carenze. Accolgo di buon grado i suggerimenti ed a tal fine mi riservo di farmi promotore di un incontro con tutte le parti interessate".
venerdì 7 ottobre 2016
I Patti per il Sud senza fondi. Il tesoro smentisce il premier
È da
aprile che Matteo Renzi gira il Mezzogiorno – a cui nel frattempo ha sottratto
risorse per miliardi destinandole al Nord – per firmare i cosiddetti Patti per
il Sud con Regioni e città metropolitane: con i due del 10 settembre (Sicilia e
Puglia) siamo arrivati a 16 e ogni volta le magnifiche sorti e progressive dei territori
svantaggiati si dipingono di rosa: miliardi per questo e per quello, date
certe, impegni vincolanti. D’altra parte, come ci hanno spiegato i sondaggi, il
governo ha più di un problema di consenso al Sud in vista del referendum
costituzionale. Problema: sono promesse dalla copertura finanziaria incerta o
inesistente. Non è un’illazione giornalistica, ma quel che scrive lo stesso ministero dell’Economia guidato
da Pier Carlo Padoan nella sua Relazione sugli investimenti pubblici appena pubblicata. Servono soldi, scrive il Tesoro, bisogna rimpinguare subito
il Fondo di Sviluppo e Coesione. Perché? “L’esigenza di ulteriori risorse deriva
a seguito della decisione assunta dal governo di inserire nei Patti per il Sud
interventi di immediata realizzazione che richiederanno uno sforzo finanziario
aggiuntivo negli anni 2017 e 2018. Tale richiesta....continua a leggere
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Salerno-Reggio Calabria, l'ultimo atto
Salerno-Reggio Calabria ultimo atto. L'Anas annuncia il completamento dell'opera entro dicembre, ma all'appello mancano circa 60 km, per i quali si farà solo manutenzione. Ha ricordato il premier - confermiamo che i lavori termineranno il 22 dicembre e così tutti devono smettere di ridere dell'Italia: il 22 dicembre vogliamo ridere noi.
La Siracusa-Catania a mani vuote. Le critiche del sindacato Ugl
Il dato emerge dalla bozza del piano industriale presentato dalle FSI.
In Sicilia, si guarda alla direttrice Palermo-Catania-Messina. Nel piano non risultano in programma interventi Siracusa-Catania. Gli interventi: la prima fase 2022-2026 per ridurre i tempi di percorrenza, raddoppio Catania-Messina aumento capacità 2026.
In Sicilia, si guarda alla direttrice Palermo-Catania-Messina. Nel piano non risultano in programma interventi Siracusa-Catania. Gli interventi: la prima fase 2022-2026 per ridurre i tempi di percorrenza, raddoppio Catania-Messina aumento capacità 2026.
mercoledì 5 ottobre 2016
Così va migliorato il trasporto ferroviario in Sicilia. Il Comitato Pendolari Siciliani replica al senatore Bruno Mancuso.
In merito agli articoli pubblicati nella Gazzetta del Sud di martedì 4 ottobre 2016 a pag. 21 e pag. 35 dai titoli “Ferrovie il Governo intervenga” e “Il degrado della rete ferroviaria…” sentiamo il dovere di intervenire non tanto per fare delle smentite ma per il rispetto del diritto di cronaca e del rispetto per la gente che lavora nel settore ferroviario con impegno e dedizione.
I fatti esposti dal sen. Bruno Mancuso relativi all’abbandono di molte stazioni e dello stato dei servizi nelle stesse, sono situazioni che il responsabile dei pendolari siciliani della Messina-Palermo, Francesco Mondì, attento a queste problematiche ed alle segnalazioni dei molti pendolari che si muovono su questa importante relazione ferroviaria, ha sempre prontamente segnalato ai dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana Spa, i quali sono sempre intervenuti tempestivamente a sistemare lo stato dei luoghi.
Queste le segnalazioni che abbiamo effettuato e gli interventi effettuati dagli addetti ai lavori:
- S.Agata Militello - lavori di pulizia e scerbatura dei binari;
- S. Marco d’Alunzio - messa in sicurezza scalo merci tinteggiatura fabbricato viaggiatori posizionamento accessori;
- Capo d’Orlando - pulizia luoghi comuni;
- Gioiosa marea sostituzione sedili tinteggiatura e pulizia luoghi comuni;
- Patti pulizia parcheggio sottopasso tinteggiato;
- Oliveri- Falcone- Novara - tinteggiatura fabbricato viaggiatori e messa in sicurezza luoghi comuni;
- Barcellona Milazzo pulizia parcheggio antistante stazione e messa in sicurezza luoghi comuni;
- Milazzo pulizia e collocazione accessori nei servizi igienici, collocazione sedili fronte lead particolare molto apprezzato dai clienti pendolari;
- Messina centrale e marittima pulizia straordinaria luoghi comuni ripristino servizi igienici illuminazione sottopassaggio ripristinato pulizia sedili fronte biglietteria;
- Annunci sonori in lingua inglese alla clientela straniera inserite grazie alla nostra particolare attenzione nelle stazioni di Messina centrale, Milazzo, Barcellona, Patti, Gioiosa Marea, Capo d’Orlando, S. Marco d’Alunzio, S.Agata Militello, S. Stefano Camastra, Tusa, Cefalù, Termini Imerese.
Questa presa di posizione su questi disagi-disservizi, ci sembra alquanto strana e assurda, invitiamo e chiediamo al Sen. Bruno Mancuso che il tavolo urgente da convocare con la Regione Siciliana e i vertici non di Trenitalia ma di Rete Ferroviaria Italiana, gestore dell’infrastruttura ferroviaria, non dovrà essere su questi disservizi, peraltro già sistemati ma su questioni più importanti che dovranno fare quella differenza infrastrutturale per rendere più moderna la Sicilia, ottimizzando e velocizzando così il trasporto ferroviario tra le maggiori città siciliane. Questo è quanto secondo noi dovrà portare a quel tavolo di concertazione:
- La mancata apertura alla circolazione della Messina-Palermo nel tratto Punta Raisi-Palermo;
- Il finanziamento del raddoppio ferroviario della Castelbuono-Patti;
- Il finanziamento del raddoppio ferroviario Giampilieri-Fiumefreddo di Sicilia;
- La mancata apertura alla circolazione della Gela-Canicattì;
- La ricostruzione del ponte ferroviario sulla Caltagirone-Gela chiusa da maggio 2011;
- Il rifacimento della linea Alcamo-Trapani Via Milo chiusa da febbraio 2013.
Mentre nell’interrogazione che sta predisponendo chieda al ministro delle infrastrutture e dei trasporti lo stato dell’arte e/o i finanziamenti già stanziati e i vari crono programmi per la realizzazione di tutte queste opere da noi citate, che da anni la Sicilia aspetta, mentre viene riesumato anche da questo governo il faraonico “Ponte dei Desideri sullo Stretto”. Restiamo a sua completa disposizione.
Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufermartedì 4 ottobre 2016
Ferrovie, il Governo intervenga. Il senatore Mancuso sollecita due ministeri.
Desideriamo pubblicare due articoli che abbiamo trovato sul quotidiano La Gazzetta del Sud di Messina di martedì 04 ottobre 2016, che ci hanno sorpreso
Di seguito pubblichiamo gli articoli usciti nella Gazzetta del Sud di martedì 4 ottobre 2016 a pag. 21 e pag. 35 dai titoli “Ferrovie il Governo intervenga” e “Il degrado della rete ferroviaria…”
Il senatore Mancuso in questi articoli sollecita due ministeri e chiede un tavolo tecnico con la Regione ed i vertici di Trenitalia.
Il Parlamentare messinese dichiara: "I treni in Sicilia sono sporchi, lenti ed affollati.
Di seguito pubblichiamo gli articoli usciti nella Gazzetta del Sud di martedì 4 ottobre 2016 a pag. 21 e pag. 35 dai titoli “Ferrovie il Governo intervenga” e “Il degrado della rete ferroviaria…”
Il senatore Mancuso in questi articoli sollecita due ministeri e chiede un tavolo tecnico con la Regione ed i vertici di Trenitalia.
Il Parlamentare messinese dichiara: "I treni in Sicilia sono sporchi, lenti ed affollati.
lunedì 3 ottobre 2016
Alla stazione di Augusta biglietteria automatica e sala d'attesa ancora chiuse. Disagi per i pendolari
In
occasione dei lavori di ammodernamento della linea ferroviaria tra la stazione
di Bicocca e quella di Augusta, 20 giugno - 3 settembre 2016, veniva chiusa
all’utenza la sala d’attesa della stazione di Augusta, per ristrutturazione,
con all’interno l’emettitrice automatica dei biglietti.
Alla riapertura, del 4 settembre 2016, alla circolazione sulla linea ferroviaria Catania-Siracusa, non è stata riaperta la sala d’attesa con all’interno l’emettitrice dei biglietti.
Il perdurare di questa situazione sta creando molti disagi all’utenza pendolare che arrivati in stazione non hanno la possibilità di acquistare i titoli di viaggio, rischiando una eventuale sanzione per l’emissione del biglietto a bordo treno, né un luogo dove poter attendere l’arrivo dei treni.
Alla riapertura, del 4 settembre 2016, alla circolazione sulla linea ferroviaria Catania-Siracusa, non è stata riaperta la sala d’attesa con all’interno l’emettitrice dei biglietti.
Il perdurare di questa situazione sta creando molti disagi all’utenza pendolare che arrivati in stazione non hanno la possibilità di acquistare i titoli di viaggio, rischiando una eventuale sanzione per l’emissione del biglietto a bordo treno, né un luogo dove poter attendere l’arrivo dei treni.
Considerato
che da un mese circa i lavori sono stati conclusi chiediamo di conoscere le
motivazioni di questa strana chiusura della sala d’attesa, che porta ancora affisso alla porta un cartello con la seguente dicitura:"Sala d'attesa chiusa temporaneamente per effettuazione di interventi manutentivi".
Tenuto conto che
Rete Ferroviaria Italiana gestore dell’infrastruttura ferroviaria, in questi ultimi dieci
anni, ha ridotto i servizi in stazione all’utenza in generale e a maggior
ragione a quella pendolare chiudendo in quasi tutte le stazioni, ormai non più
presenziate dai dirigenti di movimento (capi stazione), i servizi igienici
contestualmente alle sale di attesa.
Alla Direzione
Territoriale Produzione
di Rete
Ferroviaria Italiana Spa
Al
Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo
Dipartimento
Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Alla
Sig.ra Sindaco del Comune di Augusta
Avv.
Maria Concetta Di Pietro
Al Sig.
Assessore alla Mobilità Comune di Augusta
Dott.
Danilo Pulvirenti
Alla
Direzione Regionale Sicilia di Trenitalia Spa
Fiumefreddo di Sicilia, 03 ottobre 2016
Giosuè
Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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