Dalle due giornate di Taormina dove gli
stati generali del turismo hanno fatto il punto sulla situazione e
sull’eventuale e futura progettazione turistica del territorio siciliano emerge
un dato negativo che è quello dei trasporti aerei e ferroviari. Lo spunto ci
viene dato dal ministro Franceschini che a bordo del “Treno del Mito” raggiunge
la stazione di Taormina per l’inaugurazione delle due sale d’aspetto. Il
ministro percorrendo la tratta ferroviaria Catania-Taormina, assieme a tutto
l’entourage, fa presente che servono le infrastrutture ed è necessario portare
l’alta velocità in Sicilia. Quella vera. E fin qui tutto bene, facciamo tesoro
di quest’ulteriore dichiarazione che aggiungeremo a tutte le altre raccolte in
questi ultimi 30 anni. Da questa “alta e vera velocità” facciamo un salto nella
realtà delle infrastrutture siciliane:
-Raddoppio
Catania-Palermo
- Il raddoppio della Catania-Palermo doveva essere l’unica linea ad alta
velocità e capacità a collegare Palermo con Catania in un’ora e 20 minuti,
mentre sembra che finisca la sua corsa veloce da Catania a Raddusa-Catenanuova
e il rimanente tracciato resterà ad unico binario anche se verrà ammodernato.
-
Palermo-Messina
- Si sta lavorando sulla Cefalù-Castelbuono ma non se ne sa nulla del completamento
della dorsale Tirrenica tra Castelbuono e Patti.
- Giampilieri-Fiumefreddo - Già finanziata
nel 2005 con 1970 milioni di euro, ma dopo le varie progettazioni, i vari studi
di fattibilità, il raddoppio non è stato ancora realizzato, anzi dovrà essere riprogettato.
-
Catania Ognina-Catania Centrale - Il raddoppio di 2 km di linea che va
avanti da un decennio e che doveva essere consegnato finalmente ad aprile del
2016 ma ancora si continua a lavorare.
-
Caltagirone-Gela
- La linea è chiusa dall’11 maggio 2011 per il crollo di alcune arcate del
ponte ferroviario, finito di demolire nell’ottobre 2014 ed anche qui un nulla
di fatto.
-
Gela-Canicattì
- Chiusa per ammodernamenti da oltre un anno ed ancora non aperta alla
circolazione ferroviaria per i collegamenti veloci tra
Ragusa-Caltanissetta-Palermo.
-
Alcamo-Trapani via Milo - Linea ferroviaria chiusa per smottamenti dal 25
febbraio 2015 e ad oggi non viene prospettato nessun intervento di riapertura.
Ci preme sottolineare all’assessore
regionale ai trasporti, on. Giovanni Pistorio, quanto segue:
-1- Già nel settembre 2009 erano stati
trovati i 30 milioni necessari per la velocizzazione e l’ammodernamento della
Catania-Palermo, inserendo l’opera nel Contratto di programma 2007-2011 “Opere
in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche
anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento
infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione
Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania
per un importo di 30 milioni”. Lavori previsti circa un anno e mezzo con tempi
di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 30 minuti. Lavori mai iniziati anche
se finanziati.
-2- L’itinerario AV/AC
Palermo-Catania-Messina rientra nel quadro degli investimenti infrastrutturali
strategici previsti dalla legge “Sblocca Italia”, era stata identificata come
prioritaria, in ambito nazionale e tra l’altro compreso nel Corridoio
Scandinavia - Mediterraneo della rete Trans European Network (TEN-T).
Prendiamo atto ancora una volta che
realizzare le infrastrutture in Sicilia, ritenute, tra l’altro, dal governo
come opere prioritarie e strategiche diventa sempre difficile e complicato, non
tanto, per la volontà di qualcuno ma solo ed esclusivamente perché il governo
non li ha mai finanziati interamente. E poi parliamo di Ponte sullo Stretto o
meglio ancora di programmazione turistica. Al turismo servono più mezzi di
trasporto efficienti ed efficaci. Il turismo in Sicilia non può e non deve essere
fatto solo con quei quattro treni storici, ma giornalmente con treni ed
infrastrutture che abbracciano tutto il territorio regionale, in considerazione
del fatto che la Sicilia ha una delle più lunghe linee ferroviarie italiane ma
la stragrande maggioranza di queste lasciate nel dimenticatoio da parecchi anni.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato
Pendolari Siciliani - Ciufer