lunedì 10 marzo 2014

I ritardi e i disservizi di venerdì 28 febbraio 2014 alla stazione di Alcantara

Mi permetto di inoltrare questa lamentela attraverso gli organi di stampa, in considerazione del fatto che la Direzione regionale di Trenitalia non risponde ai miei reclami, oppure afferma di aver risposto, ma non è in grado di inoltrare copia della risposta fornita. Di seguito i fatti:
Venerdì 28 febbraio il treno 12865 viene fermato alla stazione di Alcantara per il solito incrocio giornaliero con il treno 3866, diretto da Siracusa a Messina.
Tale incrocio si risolveva fino allo scorso anno (cioè fino a prima della variazione dell’orario), in circa 2/3 minuti, mentre adesso il tempo medio di attesa è di circa 10/15 minuti: ad esempio oggi il treno 3866 arriva alla stazione di Alcantara intorno alle 7,15 già con un ritardo di 20 minuti.
Nonostante il transito del 3866 il nostro treno 12865 continua a rimanere fermo, i pendolari non ne conoscono le ragioni e le porte sono serrate.  Si fanno le 7,25 e sopraggiunge il treno 8579 partito da Taormina e diretto a Catania. Non sappiamo cosa fare, non abbiamo notizie, non riusciamo ad aprire le porte, qualcuno è tentato di sbloccarle, qualcuno si affaccia dal finestrino chiamando il capotreno. Finalmente si sbloccano le porte, si attraversano i binari e si sale tutti di fretta sul treno 8579.
Sulla mia richiesta di informazioni, non appena salito sul treno 8579, il capotreno chiama la sala operativa, spiega la situazione dei pendolari trasbordati dal 12865 ma durante il colloquio telefonico si sente chiudere il telefono in faccia. Si riparte dopo un’attesa (ingiustificata) di oltre 20 minuti.
Come al solito non si riescono a gestire problemi ed emergenze. Cosa è successo al 12865? Sappiamo solo che è arrivato a destinazione con un ritardo di 90 minuti.
 Ho chiesto più volte a Trenitalia senza avere risposte:
Perché si modificano unilateralmente gli orari dei treni creando inutili attese e disagi ai viaggiatori, senza prima consultare il comitato pendolari?
Perché l’orario ufficiale di arrivo a Catania del treno 12865 è stato posticipato dalle 7,37 alle 7,42 e adesso alle 7,45?
Perché l’orario di partenza del treno 12830 è stato posticipato a Catania dalle 15,30 alle 15,37 e adesso alle 15,45 allungando lo stacco temporale dal precedente treno 12880 (delle 14,22) e sempre più a ridosso del successivo treno 12882? 
Questi i treni in ritardo nella prima mattinata di venerdì 28 febbraio:
Treno 3868 ritardo 10 minuti - Treno 3866 ritardo 11 minuti
Treno 8580 ritardo 12 minuti - Treno 8577 ritardo 21 minuti
Treno 8579 ritardo 21 minuti - Treno 12870 ritardo 44 minuti
Treno 12865 ritardo 90 minuti.
In totale i sette treni hanno accumulato un ritardo complessivo di 226 minuti pari a 3 ore e 26.
Chi risponde per questi ritardi? - Quali provvedimenti verranno presi? - Chi ripaga il pendolare di queste ore perse?
Al Dirigente Generale del Dipartimento infrastrutture e Mobilità
Al Dirigente Dott. Diego Greco del 4° Servizio Trasporto ferroviario 
Fiumefreddo, 04 marzo 2014
Gemelli Fabrizio - Comitato Pendolari Me-Ct-Sr







mercoledì 5 marzo 2014

Soppressione treno veloce 3845 e composizione treno regionale 12769

In merito alla cancellazione effettuata, nella giornata oggi 05/03/14, del treno regionale veloce n. 3845, lo scrivente desidera conoscere i motivi che hanno indotto Trenitalia considerata la criticità, a non cambiare la composizione abituale del materiale rotabile (1 minuetto) del treno regionale 12769 con altro materiale più capiente.
Torrenova 05/03/2014 - Francesco Mondì Comitato Pendolari S.Agata - Messina

domenica 2 marzo 2014

Treni in Sicilia, accordo di programma a marzo. Contratto di Servizio in giugno

L’accordo prevedeva risorse per 111.535.920,00 al netto d’iva e riferiti ad una produzione annuale di 10.799.000 di km/treno così come previsti sino al 2009. Accordo che disciplina le modalità di trasferimento dal Ministero alla Regione Sicilia delle funzioni, dei compiti di programmazione e di amministrazione inerenti i servizi di trasporto pubblico ferroviario eserciti da Trenitalia nel territorio regionale e ciò dal primo giorno del mese successivo alla data di sottoscrizione di tale accordo.
Visto il parere favorevole dei Sindacati e dei Comitati dei Pendolari, il passo successivo ed immediato prospettatoci dall’assessore Bartolotta era quello di essere deliberato in Giunta regionale ed immediatamente, prima della fine del 2013,  trasmetterlo ai Ministeri del Mit e del Mef per i definitivi adempimenti; tenuto conto che l’efficacia dell’accordo di programma è subordinata all’effettivo trasferimento delle risorse finanziarie occorrenti allo svolgimento dei servizi di trasporto ferroviario.
Non ci risulta ad oggi e sono trascorsi circa tre mesi dall’incontro di dicembre che tale accordo di programma sia stato deliberato dalla Giunta Regionale e quindi non ancora inviato ai Ministeri competenti, ciò lascia presagire che siamo sempre al punto di partenza nella speranza che non passi il detto che”chi tardi arriva male alloggia”.

Bartolotta: è intesa con Fs per porre fine ai disservizi. Entro marzo sarà firmato l'accordo di programma

I servizi ferroviari regionali della Sicilia sono regolati dal Contratto di Servizio con il MIT e il MEF, che disciplina i servizi delle regioni a Statuto Speciale (Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosta) per le quali non è stato ancora completato il processo di attribuzione delle competenze in materia di trasporto locale. Peraltro dal 2009, tra detti Ministeri e la regione Sicilia, è in corso di svolgimento la procedura per l'attuazione del trasferimento alla Regione dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui al decreto legislativo n 422 del 1997; l’iter di attribuzione delle competenze, che consentirà la stipula di un Contratto di Servizio da parte della Regione Sicilia, sarà completato con l'emanazione di un decreto di ripartizione delle risorse finanziarie da parte del MEF.
La definitiva sottoscrizione dell’accordo di programma alla Regione Sicilia non potrà che determinare un controllo più incisivo sulla qualità e quantità dei servizi erogati.
Ribadiamo nuovamente all’assessore Bartolotta come Comitato Pendolari Siciliani di voler essere parte attiva nella realizzazione della bozza del Contratto di Servizio non appena verrà sottoscritto l’accordo di programma per i servizi di trasporto ferroviario e di voler far parte del comitato di proposte, verifica e monitoraggio in materia di servizi ferroviari regionali e locali, riconosciuto con provvedimento amministrativo dell’assessore regionale ai trasporti, non ancora costituito.

Il Comitato Pendolari Siciliani: Interventi presso la Stazione di Milazzo e altre stazioni

Con la presente nota si vuole segnalare la situazione di disservizio presente nella stazione di Milazzo.
L‘impianto di informazione visiva o meglio chiamato LEAD risulta più volte essere spento o completamente inesatto (Vedi foto in allegato).
Tale situazione si protrae da diverso tempo giuste nostre segnalazioni del 27/06/2013 e 07/08/2013.
Considerato che gli interventi periodici di reset del sistema di informazione non hanno prodotto alcun risultato se non momentaneo, il comitato pendolari invita chi di competenza a valutare l’ipotesi di una definitiva soluzione per ovviare al disservizio.
Si invita inoltre a voler programmare gli annunci sonori in lingua inglese che ancora ad oggi non vengono effettuate nelle stazioni di: Capo d’Orlando - Gioiosa Marea e Milazzo.
Cogliamo l’occasione per ringraziare Rete Ferroviaria Italiana per i recenti interventi, da noi segnalati, di manutenzione e ripristino dell’impianto di illuminazione presso il parcheggio antistante la stazione di Spadafora, interventi che hanno riscontrato il gradimento da parte dei pendolari e dell’utenza in generale in termini di sicurezza soprattutto nelle ore notturne.
Torrenova  01/03/2014
Francesco Mondì - Comitato Pendolari S. Agata Militello-Messina


sabato 1 marzo 2014

Tratta Trapani-Alcamo via Milo chiusa da un anno

E’ passato un anno dalla chiusura e non si hanno notizie in merito a quello che si vuole fare di questa importante arteria ferroviaria. La chiusura  di questa arteria ferroviaria, strategica per la provincia di Trapani, ed il mancato ripristino ha creato un grave danno alla mobilità dell’utenza pendolare ed in modo particolare ha causato gravi ripercussioni ai  territori in termini di mancata ricaduta economica legata al turismo.
Chiediamo a tutti i sindaci del territorio interessato di intervenire sulla questione chiedendo al Governo regionale di pretendere dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un intervento urgente per non decretare la chiusura definitiva di questa tratta ferroviaria importante sia per il trasporto dei pendolari che per i flussi turistici che il territorio vanta in tutti i periodi dell’anno.

Modifiche alla circolazione ferroviaria nel mese di marzo 2014

Informazioni sulle modifiche alla circolazione ferroviaria sulla linea Caltanissetta-Gela-Modica: dal 01 al 31 marzo 2014



venerdì 28 febbraio 2014

Un nulla di fatto del Contratto di servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia

Palermo. Nell’incontro del 19 dicembre 2013 tenutosi a Palermo, l’assessore Bartolotta, aveva esposto, ai Sindacati e ai Comitati dei Pendolari invitati all’incontro, la proposta dell’accordo di programma Stato-Regione per l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale. L’accordo di programma prospettato dall’assessore Bartolotta ha trovato d’accordo sia i Sindacati che i Comitati dei Pendolari.
L’accordo prevedeva risorse per 111.535.920,00 al netto d’iva e riferiti ad una produzione annuale di 10.799.000 di km/treno così come previsti sino al 2009. Accordo che disciplina le modalità di trasferimento dal Ministero alla Regione Sicilia delle funzioni, dei compiti di programmazione e di amministrazione inerenti i servizi di trasporto pubblico ferroviario eserciti da Trenitalia nel territorio regionale e ciò dal primo giorno del mese successivo alla data di sottoscrizione di tale accordo.
Visto il parere favorevole dei Sindacati e dei Comitati dei Pendolari, il passo successivo ed immediato prospettatoci dall’assessore Bartolotta era quello di essere deliberato in Giunta regionale ed immediatamente, prima della fine del 2013,  trasmetterlo ai Ministeri del Mit e del Mef per i definitivi adempimenti; tenuto conto che l’efficacia dell’accordo di programma è subordinata all’effettivo trasferimento delle risorse finanziarie occorrenti allo svolgimento dei servizi di trasporto ferroviario.
Non ci risulta ad oggi e sono trascorsi circa tre mesi dall’incontro di dicembre che tale accordo di programma sia stato deliberato dalla Giunta Regionale e quindi non ancora inviato ai Ministeri competenti, ciò lascia presagire che siamo sempre al punto di partenza nella speranza che non passi il detto che”chi tardi arriva male alloggia”.
Quanto poi al miglioramento del servizio ferroviario devo ricordare che per quanto riguarda la media e lunga percorrenza, l'offerta ferroviaria che riguarda la Sicilia è, a tutt'oggi, interamente sovvenzionata dallo Stato attraverso il Contratto di Servizio 2009-2014 stipulato tra Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, Ministero dell'economia e delle finanze e Trenitalia, che disciplina il complesso delle obbligazioni intercorrenti tra i Ministeri e la società Trenitalia relativamente ai servizi di trasporto ferroviario passeggeri della media e lunga percorrenza nazionale di utilità sociale per l'arco temporale 2009/2014.
I servizi ferroviari regionali della Sicilia sono invece regolati dal Contratto di Servizio con
il MIT e il MEF, che disciplina i servizi delle regioni a Statuto Speciale (Sicilia, Sardegna e Valle d'Aosta) per le quali non è stato ancora completato il processo di attribuzione delle competenze in materia di trasporto locale. Peraltro dal 2009, tra detti Ministeri e la regione Sicilia, è in corso di svolgimento la procedura per l'attuazione del trasferimento alla Regione dei compiti di programmazione e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e locale di cui al decreto legislativo n 422 del 1997; l’iter di attribuzione delle competenze, che consentirà la stipula di un Contratto di
Servizio da parte della Regione Sicilia, sarà completato con l'emanazione di un decreto di ripartizione delle risorse finanziarie da parte del MEF.
La definitiva sottoscrizione dell’accordo di programma alla Regione Sicilia non potrà che determinare un controllo più incisivo sulla qualità e quantità dei servizi erogati.
Ribadiamo nuovamente all’assessore Bartolotta come Comitato Pendolari Siciliani di voler essere parte attiva nella realizzazione della bozza del Contratto di Servizio non appena verrà sottoscritto l’accordo di programma per i servizi di trasporto ferroviario e di voler far parte del comitato di proposte, verifica e monitoraggio in materia di servizi ferroviari regionali e locali, riconosciuto con provvedimento amministrativo dell’assessore regionale ai trasporti, non ancora costituito.

Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani 

RFI bando di gara per lavori di smaltimento materiali del ponte ferroviario sulla Caltagirone-Gela

Oggetto dell’appalto: Lavori di smaltimento e/o recupero di materiale proveniente dalla demolizione (effettuata con un precedente appalto mediante l’ausilio di esplosivi) del viadotto al km. 326+628.87 della tratta Caltagirone – Gela previa frantumazione dei materiali ingombranti e l’abbattimento dei relitti di tronconi di pile e spalle rimasti in sito.
L’importo complessivo presunto della prestazione è di € 500.000,00 al netto di IVA, di cui: - Lavori compensati a corpo €. 490.900,00 - e - Oneri per l’attuazione dei piani di sicurezza, non soggetti a ribasso €. 9.100,00.
Durata dell’appalto: giorni 240 (duecentoquaranta) a decorrere dalla data del verbale di consegna.
Procedura ristretta ai sensi della Parte III del D.Lgs. 12/4/2006 n. 163 e smi.
Il criterio di aggiudicazione sarà quello dell’offerta a prezzi a corpo.
Si procederà all’aggiudicazione anche qualora sia stata presentata una sola offerta valida, sempre che sia ritenuta congrua e conveniente. In caso di offerte uguali si procederà per sorteggio.
Numero di riferimento attribuito al dossier dall’ente aggiudicatore: gara n.
DAC.PA.0014
Termine per il ricevimento delle domande di partecipazione: ore 12,00 del giorno 17 marzo 2014. Per saperne di piu...clicca qui

giovedì 27 febbraio 2014

Un anno di silenzio sulla chiusura della tratta ferroviaria Alcamo-Trapani Via Milo.

Andare da Trapani a Palermo in treno è ormai quasi impossibile. Dal 25 febbraio dello scorso anno ad oggi la tratta ferroviaria che unisce Trapani ad Alcamo Via Milo chiusa per un cedimento strutturale della sede ferroviaria non è mai stata riaperta.
Nonostante le proteste del Comitato dei Pendolari Siciliani e le varie interrogazioni parlamentari Rete Ferroviaria Italiana, che gestisce per conto del Gruppo  Ferrovie dello Stato Italiano l'intera rete ferroviaria, ha deciso di chiudere definitivamente la tratta.
E’ passato un anno dalla chiusura e non si hanno notizie in merito a quello che si vuole fare di questa importante arteria ferroviaria. La chiusura  di questa arteria ferroviaria, strategica per la provincia di Trapani, ed il mancato ripristino ha creato un grave danno alla mobilità dell’utenza pendolare ed in modo particolare ha causato gravi ripercussioni ai  territori in termini di mancata ricaduta economica legata al turismo.
Chiediamo a tutti i sindaci del territorio interessato di intervenire sulla questione chiedendo al Governo regionale di pretendere dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti un intervento urgente per non decretare la chiusura definitiva di questa tratta ferroviaria importante sia per il trasporto dei pendolari che per i flussi turistici che il territorio vanta in tutti i periodi dell’anno.
Non è accettabile questo silenzio da parte della Regione Sicilia sulla chiusura di questa tratta così come sulla chiusura della Caltagirone-Gela e sul continuo smantellamento dell’infrastruttura e del trasporto ferroviario siciliano.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Lo scalo di Comiso sta crescendo ma ha anche bisogno del treno

Piccoli aeroporti crescono e sono indispensabili per il turismo di zone bellissime, ma non facili da raggiungere: per cui, secondo i dati di Unioncamere, gli scali di Comiso/Ragusa e di Trapani hanno una incidenza dell'80% sul turismo di quelle aree, mentre nel resto del Paese gli scali pesano solo per il 30% sui flussi turistici che di solito si muovono con ! il gommato o con il treno.
In sostanza tedeschi e francesi se debbono andare sulla Riviera ligure o in quella romagnola ci arrivano in auto in poche ore, o anche in treno, ma se vogliono visitare la Sicilia non hanno che l'aereo: e per fortuna ora le tariffe sono basse se prenotate con largo anticipo. Dice Unioncamere che se non ci fossero i piccoli aeroporti «la ricchezza si sposterebbe dalle aeree meno sviluppate a quelle più ricche».
L'aeroporto di Comiso, che proprio piccolo non è, anche per la storia che si porta dietro e per l'area che serve, in pochi mesi ha superato i 150 mila passeggeri e ha tutte le chances per arrivare a 300 mila nel 2014, ora che stanno scattando a primavera le nuove tratte per Dublino, per la lituana Kaunas, per il Pisa e il raddoppio dei voli con Milano Linate. Sono in corso trattative per altre destinazioni dopo i contatti avuti alla Bit di Milano. Se nel 2015 si arrivasse al raggiungibile traguardo dei 600 mila passeggeri l'aeroporto di Comiso potrebbe reggersi sulle proprie gambe. Nel frattempo però ha bisogno di sostegni pubblici (ancora non è chiaro se lo Stato si assumerà l'onere dei controllori di volo, che per due anni è stato assicurato dalla Regione) e per la prima volta l'Unione europea ha detto di non considerare «aiuti di Stato» i contributi pubblici agli aeroporti al di sotto di un milione di passeggeri l'anno, a patto che abbiano una previsione di autonomia finanziaria in tempi non troppo lontani. In sostanza per l'Ue è ammissibile che i piccoli aeroporti nati da poco ricevano sostegni per poter poi incentivare le compagnie aeree che sono disponibili a servire quegli aeroporti dietro compenso.
E' chiaro che la prevista realizzazione della superstrada Ragusa-Catania servirà molto al rafforzamento dell'aeroporto di Comiso, piccolo ma combattivo, con l'importante particolarità di essere disponibile in caso di emergenza cenere dell'Etna sulla pista di Fontanarossa (è probabile che l'amministratore delegato dell'Anas, Pietro Ciucci, a Catania assieme al presidente Napolitano, dica qualcosa in proposito).
Ma oltre alla superstrada c'è un altro atout in mano a Comiso: la ferrovia Agrigento-Ragusa-Catania che funziona ancora con le vecchie Littorine degli anni 40. Dice l'ing. Enzo Taverniti, amministratore delegato della Soaco, società di gestione dell'aeroporto di Comiso: «Nel quadro dell'intermodalità e della infrastrutturazione dell'aria vasta che unisce tre province il rafforzamento di questa ferrovia sarebbe prezioso. Su questa linea, con una spesa non eccessiva, si potrebbe fare un progetto che consenta al treno di procedere sui 100-120 chilometri all'ora anche su una tratta non elettrificata. Esistono dei pendolini, che vengono utilizzati anche in Germania e in Svizzera, che hanno un motore elettrico, ma alimentato a gasolio e quindi riescono a mantenere una buona velocità. Ho fatto un'analisi della situazione attuale: sulla tratta Comiso-Gela si può procedere alla velocità di 60 chilometri orari, sulla Gela-Canicattì arriviamo a 45 e sulla Canicattì-Agrigento scendiano a 25 chilometri orari. E' chiaro che così solo pochissimi prendono il treno. Però con la nascita dell'aeroporto e la sollecitazione dell'Unione europea per la realizzazione dell'intermodalità fra treni e aeroporti, potrebbe essere una buona soluzione riattivare questa linea, che poi può arrivare fino in aeroporto che dista appena due chilometri dalla linea ferrata. Quando è venuto a Ragusa il riconfermato ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha detto che sta spingendo con Rfi per il rafforzamento delle ferrovie siciliane, realizzando l'alta velocità sulla Catania-Palermo. E' chiaro che l'alta velocità non sarà possibile sulla Agrigento-Ragusa-Catania, ma almeno mettano in servizio delle vetture con una velocità accettabile».
Tony Zermo - La Sicilia Mercoledì 26 Febbraio 2014 I FATTI Pagina 10

«Basta con i tagli, si parta». Piccitto ai vertici delle ferrovie: «Ripristinare le linee strategiche e turistiche»

Sul progetto di metropolitana di superficie a Ragusa tutti concordi ad estendere l'iniziativa all'intera provincia. "E' necessario che l'intera classe politica - ha detto il sindaco Piccitto - a partire dalla deputazione regionale iblea, sposi questa iniziativa e la sottoponga con forza nelle sedi istituzionali: il tema rappresenta una priorità per il futuro del nostro territorio. Da parte mia, in qualità di sindaco del Comune capoluogo, ribadisco la piena disponibilità a svolgere un ruolo di coordinamento tra le varie realtà provinciali per consentire che, agli auspici più volte manifestati, seguano azioni concrete su questo fronte".
metro per tutti r. s. - La Sicilia - Venerdì 14 Febbraio 2014 Ragusa Pagina 35 

Ragusa Vertice sulle ferrovie

Attivare un'interlocuzione serrata per la realizzazione concreta dei progetti di mobilità alternativa già allestiti in tutto il territorio provinciale, in particolare attraverso lo sviluppo della rete ferroviaria iblea. A partire da un tavolo di confronto, programmato nelle prossime settimane, che consenta il ripristino di alcune linee di collegamento strategiche tra Modica, Ragusa, Comiso e Vittoria, a servizio dei pendolari e dei flussi turistici nel territorio ibleo. E' quanto ribadito ieri mattina dal sindaco Federico Piccitto durante l'incontro che si è svolto a Palazzo dell'Aquila tra l'amministrazione comunale ed i vertici di Trenitalia, Rfi e dell'assessorato regionale alle Infrastrutture ed ai Trasporti.
Presenti oltre al primo cittadino, il vicesindaco Massimo Iannucci, l'assessore al Bilancio Stefano Martorana ed il funzionario tecnico ing. Giuseppe Corallo. Al confronto hanno partecipato Francesco Mignosi di Trenitalia, l'ing. Andrea Cucinotta di Rete ferroviaria Italiana, Francesco d'Amore e Diego Greco dell'assessorato regionale delle Infrastrutture e della Mobilità, il sindaco di Scicli Francesco Susino, il sindaco di Santa Croce Francesca Iurato, il vicesindaco di Modica Giorgio Linguanti, il sindaco di Vittoria Giuseppe Nicosia, l'assessore alla cultura di Giarratana Letizia Leggio, e i rappresentanti di Cub Trasporti (Pippo Gurrieri, Giovanni Urso, Pippo Costa e Salvatore Ragusa), il Comitato Siciliano Pendolari (Giosuè Malaponti), il Comitato per il rilancio della Ferrovia Iblea (Roberto La Terra e Angelo Tidona) e Legambiente (Antonino Duchi).
Il sindaco Piccitto ha evidenziato i temi centrali per il rilancio della ferrovia iblea. "Il nostro territorio - ha spiegato Piccitto - ha assoluta necessità di creare un sistema intermodale di trasporto con l'aeroporto di Comiso ed il Porto di Pozzallo, da realizzare anche attraverso il potenziamento delle linee ferroviarie. Perciò chiediamo un segnale da parte della Regione siciliana e di Trenitalia, che sancisca una netta inversione di tendenza rispetto al passato, rivalutando le potenzialità del territorio ibleo da questo punto di vista. Vogliamo avere l'opportunità di dimostrare, insomma, che sull'area iblea si può investire".
Il primo cittadino ha sottolineato, fra le altre cose, i circa 70.000 visitatori che annualmente si recano al Castello di Donnafugata, un flusso turistico importante che richiederebbe, ad esempio, il potenziamento della tratta ferroviaria da e per la stazione di Donnafugata. Anche il sindaco di Santa Croce Camerina ha sottolineato l'importanza che riveste la stazione di Donnafugata per i cittadini del comune ibleo (i quali non dispongono di stazione ferroviaria), ponendo l'attenzione sulla necessità per la Regione siciliana di predisporre un piano generale dei trasporti siciliani in base al quale stabilire obiettivi, strategie e scelte.
Altro punto oggetto di discussione quello relativo al progetto di ammodernamento della tratta Siracusa-Gela ed al progetto preliminare della metropolitana di superficie elaborato nel 2006 da Rete ferroviaria italiana. L'ing. Cucinotta, in proposito, ha dichiarato che il progetto è stato inviato al Ministero dei Trasporti il 17 settembre del 2008, e da allora non è stato ancora inserito nel contratto di programma. Tutti i presenti hanno condiviso l'idea di rivedere e rimodulare tale elaborato in base alla mutate condizioni ed esigenze territoriali.
rossella schembri - La Sicilia - Venerdì 14 Febbraio 2014 Ragusa Pagina 35 

Le tratte soppresse e l'allargamento della «metro di superficie» agli altri Comuni iblei

I rappresentanti di Trenitalia e di Rete ferroviaria italiana hanno confermato la loro presenza per oggi a Ragusa, in occasione dell'incontro che è stato organizzato dall'amministrazione comunale del capoluogo, per affrontare i temi della vertenza ferroviaria in provincia di Ragusa.
"Hanno dato le loro adesioni alcuni sindaci - spiega il sindaco di Ragusa, Federico Piccitto - e in ogni caso nella riunione di giovedì saranno rappresentati tutti i Comuni iblei".
Si tratta di un confronto importante e molto atteso con i vertici della società Fs e con l'assessorato regionale alle Infrastrutture (dovrebbe partecipare al confronto lo stesso assessore regionale Bartolotta). I temi da affrontare sono numerosi e fanno parte della piattaforma che i sindaci iblei hanno elaborato il 28 dicembre scorso, quando la campagna "Pendolaria" di Legambiente, fece tappa a Ragusa. Fra l'altro c'è da chiarire la questione della soppressione dei collegamenti ferroviari Modica-Gela e Gela Modica, entrata in vigore dal primo febbraio.
A detta della Cub Trasporti che alcuni giorni fa aveva diramato un comunicato stampa molto critico nei confronti della decisione adottata dai vertici Fs, si tratta di una soppressione definitiva che rientra nel processo di smantellamento progressivo delle ferrovie lungo la tratta iblea, attuato nell'ultimo ventennio dalle società Ferrovie. Trenitalia ha invece replicato, sempre con una nota scritta, sostenendo che è invece una soppressione temporanea necessaria per l'esecuzione di lavori di manutenzione straordinaria che sono in corso lungo la linea ferrata.
Ma la novità assoluta di questo incontro è l'esame del piano di fattibilità della metropolitana di superfice a Ragusa, che venne elaborato nel 2005 da Rfi e del quale, la Giunta Piccitto è venuta in possesso solo pochi giorni fa. Per valutare il piano in questione si è svolta una riunione tecnica preliminare al Comune di Ragusa.
"Abbiamo potuto visionare il progetto elaborato da Rete ferroviaria italiana - spiega il rappresentante della Cub Trasporti, Pippo Gurrieri - e devo dire che il progetto è fatto molto bene ed è anche dettagliato. Quello che non va è il numero assolutamente ridotto delle fermate della metropolitana": in tutto quattro.
Altro dato innovativo il coinvolgimento d! egli altri Comuni in questo progetto di metropolitana di superficie, che era stato esclusivamente programmato per il capoluogo.
"Il progetto deve prevedere una serie di fermate nella città di Ragusa - aggiunge Gurrieri - ma nello stesso tempo deve prevedere il collegamento fra Ragusa e tutti gli altri Comuni della provincia che hanno una stazione ferroviaria e quindi un percorso ferrato che attraversa il loro territorio". In questo modo il piano acquisirà rilevanza provinciale.
rossella schembri - La Sicilia - Giovedì 13 Febbraio 2014 Ragusa Pagina 30 

Incontro con i vertici di Rfi, Trenitalia e assessorato alle infrastrutture

Ragusa. L’incontro di oggi sulla vertenza ferroviaria ha lasciato l’amaro in bocca in chi aveva puntato su questa occasione per poter affrontare e risolvere positivamente i tanti punti all’ordine del giorno stabiliti il 17 dicembre a Donnafugata, per il rilancio della tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela.
Presenti i sindaci di Ragusa, Vittoria, S. Croce e Scicli, il vice sindaco di Modica e un assessore di Giarratana, assieme alla CUB Trasporti, al Comitato per il rilancio della ferrovia iblea, a Legambiente e al Comitato Pendolari Siciliani; intervenuti per Trenitalia il dott. Mignosi, per RFI l’ing. Cucinotta, per l’assessorato regionale alle infrastrutture i funzionari Greco e D’Amore.
Assenti i deputati regionali e gli altri sindaci della provincia, fra cui quello di Comiso, nonostante la stazione della città casmenea fosse al centro di precise richieste.
Solo uno è stato il punto su cui si è aperto uno spiraglio, quello del ripristino di una coppia di treni pendolari da Ispica, Pozzallo, Scicli e Modica per Ragusa e in prosecuzione per Gela, con arrivo nel capoluogo alle 7,45 e relativo ritorno con partenza da Ragusa verso le 14,15; treno che richiamerebbe tutti quei lavoratori che sono stati costretti a non viaggiare in treno nel dicembre 2010 in seguito alla soppressione di queste corse, e renderebbe più agevole raggiungere Donnafugata per turisti e gite scolastiche. Grazie all’insistenza del sindaco Piccitto e della delegazione CUB, Trenitalia e Regione hanno accettato di esaminare in termini operativi la fattibilità della richiesta. A questo punto è collegato l’annoso problema del trasporto studenti da Vittoria, Comiso e Ragusa per Modica, rimasto insoluto a causa della mancata programmazione delle corsette dalla stazione di Modica agli istituti scolastici; responsabilità grosse sono amputabili all’assessorato, che avrebbe dovuto intervenire presso l’AST in tal senso e non lo ha fatto, lasciando fallire da oltre due anni a questa parte un progetto che avrebbe senza dubbio rialzato i  numeri della frequentazione dei treni.
La discussione a volte è scivolata su piani generali, sulla mancanza di un contratto di servizio che limita le scelte della regione, sullo stato carente delle ferrovie in Sicilia. Quando è stato affrontato il discorso metropolitana di superficie a Ragusa, alla luce della presa visione del progetto di RFI del 2006, è stato detto chiaramente come questo progetto sia rimasto dal 2008 nei cassetti del Ministero perché nessuna forza politica lo ha sollecitato, e intanto i fondi a suo tempo stanziati ora non sono più disponibili. Adesso il progetto preliminare è abbastanza superato; le fermate previste vanno rivedute e ampliate, va fatto un lavoro tecnico di rielaborazione che sicuramente farà ritardare la richiesta di finanziamenti. Tuttavia il comune di Ragusa si metterà subito al lavoro per risolvere le criticità evidenziate e sottoporle a RFI e Regione e cercare di fare andare avanti il progetto in  maniera di farlo inserire nella programmazione europea 2014-2020.
Cenni Sono stati fatti anche sui collegamenti tra stazione e aeroporto di Comiso e sul mantenimento integrale dell’impianto ferroviario comisano, tema quest’ultimo su cui le motivazioni di RFI non hanno affatto convinto.
Una cosa è apparsa evidente all’incontro di oggi: lo scarso interesse della politica e l’incapacità delle amministrazioni locali a fare gioco di squadra; il sindaco di Ragusa è rimasto sostanzialmente solo, i suoi colleghi avendo fatto (con qualche eccezione) per lo più le comparse: e questo non ce lo possiamo permettere, se vogliamo portare in fondo una vertenza che si preannuncia dura e tutta in salita.
Se il territorio non sa perorare questa causa, è poi ovvio che a Palermo si decida per la morte lenta dell’infrastruttura ferroviaria.
Auspichiamo che gli assenti (e i poco presenti) cambino atteggiamento per il prossimo futuro. Richiamiamo i cittadini a una maggiore attenzione alla problematica; al sindaco Piccitto rivolgiamo l’appello a incalzare Trenitalia, RFI e Assessorato perché tra un incontro e l’altro non trascorrano più mesi ma solo giorni.
Ragusa, 13-2-2014 - Coordinamento provinciale CUB Trasporti

giovedì 6 febbraio 2014

Treni in Sicilia nel caos tra tagli e paradossi pirandelliani

Dall’entrata in vigore a dicembre 2013 del nuovo orario ferroviario, Trenitalia ha operato diversi e numerosi tagli al servizio ferroviario in molte zone della Sicilia. Le tratte più penalizzate sono la Siracusa-Ragusa-Modica-Gela-Caltanissetta, la Caltagirone-Gela chiusa da due anni e otto mesi e la Alcamo-Trapani Via Milo anche questa chiusa da circa un anno. Una mobilità ferroviaria in questi territori quasi inesistente. Una condizione ormai divenuta insopportabile.

Il Messina-Palermo sempre in ritardo, Pendolari infuriati

A cio’ si aggiunge una  considerazione che ,seppure di  natura tecnica,  non sfugge  allo scrivente Comitato  secondo un criterio di  normale diligenza:   come è possibile spiegare agli utenti  che il treno regionale 3832  possa  partire da Cefalu’ alle ore 6,56 in direzione Messina e raggiungere  la stazione di Castelbuono senza alcun ritardo  in sette minuti quando  - di contro -  è stata prevista la partenza del treno n. 3833 in  senso contrario  da  Castelbuono alle ore  6,53 con arrivo alle ore 7.00   presso Cefalu’?

Trenitalia, tagli e basta

Nessuna smentita sul taglio dei treni da parte di Trenitalia o presa di posizione della Regione.
Il comunicato ufficiale con cui Trenitalia replica alla nota di CUB Trasporti sulle nuove soppressioni di treni sulla tratta ferroviaria Siracusa-Ragusa-Gela nè smentisce nè precisa in merito al "taglio" di due corse tra Modica e Gela.
Infatti la società del gruppo FS dichiara che la soppressione sarebbe derivata da interventi di manutenzione straordinaria nel tratto compreso tra Canicattì e Gela" ma, mentre su quel tratto si sopprimono due corse, non si capisce perchè se ne debbano sopprimere altre due sul nostro tratto Gela-Modica non interessato a nessun tipo di intervento manutentivo. Su questo il comunicato è reticente.

mercoledì 5 febbraio 2014

Soppressioni. La Filt Cgil scrive a Trenitalia e alla Regione Sicilia

La scrivente O.S. ha monitorato un rilevante incremento delle soppressioni dei treni in Sicilia: oltre a quelle giustificabili dagli interventi manutentivi richiesti dalla Società RFI su alcuni tratti di linea non più procrastinabili per motivi di sicurezza, ne registriamo altre derivanti da carenze manutentive dei mezzi di trazione e da una carenza strutturale di Capi Treno/Capi Servizio Treno che la Società FS ha occultato fino ad oggi con il ricorso a prestazioni straordinarie oltre alle quote previste dal CCNL.
Più volte abbiamo denunciato le carenze organizzative strutturali che affliggono la Divisione Trasporto Regionale in Sicilia ma, la Società, invece di affrontare le problematiche con uno spirito costruttivo finalizzato al rispetto del CCNL e alle corrette Relazioni Industriali, ricorre allo strumento delle soppressioni dei treni scaricando i disagi sull’utenza, non essendo legata a nessun vincolo contrattuale con la Regione che la possa obbligare a rispondere delle proprie azioni in termini di penali per i disservizi creati.
Inoltre, la programmazione di alcune soppressioni sine die nella tratta Siracusa-Modica–Gela, sembra precludere la volontà della azienda di dismettere il servizio ferroviario nella tratta.
Si vuole così precostituire la condizione per un’offerta commerciale in Sicilia che, di fatto, espropria il ruolo e le determinazioni della Regione sulla scelta dei vettori per assicurare la mobilità (Diritto Costituzionale) all’utenza Siciliana.
Tutto ciò in netto contrasto con quanto affermato dall’assessore Regionale ai Trasporti Siciliano che, auspica la ratifica del Contratto di Servizio con la società Trenitalia mantenendo gli attuali Km treno in tutte le linee e, anzi, ipotizza un incremento degli stessi in un ottica di riordino del sistema trasporto in Sicilia prevedendone l’integrazione modale.
Per quanto sopra si chiede l’immediato ripristino dei treni soppressi sulla linea Siracusa–Modica–Gela ritenendo ciò pregiudiziale al confronto in atto sull’organizzazione del lavoro che interessa la manutenzione e la produzione treno in Sicilia.
Società Trenitalia S.p.A. Divisione Passeggeri Regionale
Direttore Trasporto Regionale Sicilia Ing. Francesco Costantino
Responsabile Produzione  Fabio Salici
Responsabile Risorse Umane e Organizzazione Dott. Roberto Amelio
Responsabile Manutenzione Rotabili  Ing. Gianmarco Quagliata
Regione Sicilia Assessorato Regionale Infrastrutture e Trasporti
Palermo 04 febbario 2014
Sicuri di riscontro, distinti saluti.
Segretario Filt Cgil Responsabile Attività Ferroviarie
Giuseppe Ferrito

martedì 4 febbraio 2014

Sicilia: Incubo treni

Nel frattempo che la Regione Sicilia si accinge a firmare il contratto di servizio per il trasporto ferroviario, alcune tratte ferroviarie vengono chiuse causa crolli (Caltagirone-Gela), smottamenti (Alcamo-Trapani via Milo) altre vengono del tutto depotenziate (Siracusa-Ragusa-Modica-Gela) lasciando nell'incubo treno i siciliani. Ai siciliani non servono le grandi e faraoniche infrastrutture ma servono modesti e concreti interventi a salvaguardia della mobilità, in considerazione del fatto che, ad oggi, le grandi opere infrastrutturali sono rimaste solo nei fiumi di parole e di inchiostro.
1 - Video - Sicilia: Incubo treni, la situazione una quindicina di anni fa non era diversa

2 - Video - Sicilia: Incubo Treni Ragusa-Palermo Tg2 del 22 gennaio 2014 



Interrogazione a risposta scritta in Commissione Trasporti sulla chiusura della Caltagirone-Gela

Interrogazione a risposta scritta in Commissione 5/01982 del 24/01/2014
Al Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti - Per sapere – premesso che:
l’articolo pubblicato lo scorso 14 gennaio sul sito internet del Comitato pendolari Siciliani di Messina-Catania-Siracusa, rileva come la situazione attuale della mobilità, a seguito del crollo del ponte della ferrovia Caltagirone-Gela, avvenuto due anni e otto mesi fa, sulla statale provinciale 39 che congiunge la città di Caltagirone con Niscemi, sia estremamente critica;
le condizioni complessive dei collegamenti ferroviari, che allacciano Gela e Caltagirone con Catania, risultano attualmente precarie ed insufficienti, nel garantire un adeguato e dignitoso livello di assistenza per il trasporto, nei riguardi dei numerosi pendolari, in particolare quelli che si riversano verso lo stabilimento petrolchimico di Gela;
il servizio di collegamento è attualmente limitato a due treni regionali che congiungono le due città, ed il resto dei collegamenti avviene con due/tre autobus sostitutivi che impiegano fra l’altro oltre due ore;
la denuncia dei pendolari del calatino e del nisseno, s’inserisce all’interno di un più ampio e costante processo di una più che evidente graduale dismissione da parte delle Ferrovie dello Stato, dei servizi di collegamento nel territorio della regione Siciliana;
una politica di disimpegno, di ridimensionamento e di assoluta esclusione dai piani di investimento nei confronti della regione isolana, che a giudizio dell’interrogante, in considerazione di quanto riporta il sito internet il Comitato dei pendolari Siciliani, rafforza la convinzione di come nella quasi totalità del territorio regionale interessato, non sussistano neanche i minimi requisiti dei servizi che lo Stato dovrebbe garantire ai propri cittadini;
l’interrogante ribadisce, come peraltro esposto nel corso dei numerosi atti di sindacato ispettivo, presentati sia nella scorsa che nella presente legislatura, in tema di mobilità nella regione Sicilia, come il diritto alla continuità territoriale debba necessariamente collocarsi nell'ambito della garanzia dell'uguaglianza sostanziale dei cittadini e della coesione di natura economica e sociale, che si traduca nella capacità di garantire un servizio di trasporto che non penalizzi cittadini residenti in territori meno favoriti;
la situazione deprecabile descritta all’interno del medesimo sito internet, che paventa addirittura una chiusura definitiva del tratto ferroviario Caltagirone-Gela e che riporta fra l’altro i lavori di rimozione delle strutture e apparati sistema GSM-R della tratta ferroviaria Avellino-Rocchetta e la stessa Caltagirone-Gela peraltro già appaltati, a giudizio dell’interrogante, rafforza in realtà la convinzione, di come lo Stato disattenda pienamente i principi della continuità territoriale, di cui deve essere garante per sostenere un principio di equità e garantire il diritto alla mobilità a tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro dislocazione geografica, e in particolare di fronte allo svantaggio dell'insularità;
le condivisibili sollecitazioni da parte del Comitato pendolari Siciliani di Messina-Catania-Siracusa, nei riguardi delle istituzioni locali e di Rete ferroviaria italiana, affinché nell’area interessata, siano assicurati limitati ma significativi interventi, necessari per la salvaguardia della mobilità, anziché la programmazione di faraoniche infrastrutture di trasporto i cui processi nella realtà si sono dimostrati inefficaci, confermano a parere dell’interrogante, come occorra un’accelerazione delle politiche d’investimento e di sostegno da parte delle Ferrovie dello Stato nei riguardi dell’intero Mezzogiorno ed in particolare della Sicilia;

quali orientamenti intenda esprimere con riferimento a quanto esposto in premessa;
se sia a conoscenza della richiesta di un incontro urgente da parte del Comitato pendolari Siciliani di Messina-Catania-Siracusa, con la dirigenza di Rete ferroviaria italiana, finalizzato ad esporre le rilevanti criticità esistenti per gli insufficienti servizi di collegamento ferroviario Gela e Caltagirone con Catania;

quali iniziative intenda conseguentemente intraprendere, nell’ambito delle proprie competenze, nei riguardi della medesima società di trasporto nazionale, al fine determinare le condizioni per invertire un trend negativo e penalizzante, le cui condizioni di arretratezza del sistema trasportistico ferroviario nell’area territoriale siciliana interessata, oltre a sfavorire i numerosi pendolari fruitori del servizio, accrescono il congestionamento del trasporto su gomma ormai saturo;

se non ritenga infine urgente e necessario, prevedere nell’ambito del prossimo contratto di servizio pubblico stipulato tra l’autorità pubblica (Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e Ministero dell’Economia e delle finanze) con la società Trenitalia, interventi volti a stabilire anche tramite la corresponsione di un’adeguata compensazione economica nei riguardi della medesima società ferroviaria, in caso di mancato osservanza, misure volte a potenziare il sistema dei collegamenti ferroviari nell’area esposta in premessa e più in generale nei riguardi dell’intera regione Siciliana, la cui consistenza del numero dei pendolari e dei Comitati, ribadisce l’esigenza di porre al centro dell’agenda politica, una realtà di rilevante e crescente impatto sociale. 

On. Vincenzo Garofalo

Commissione: IX COMMISSIONE (TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI)