Oggi si è tenuta a Palermo, con la presentazione del Dossier Cisl, la chiusura dell'iniziativa messa in campo dalla Fit Cisl "Alla ricerca del treno perduto"
Abbiamo preso parte all'iniziativa, invitati dalla Fit Cisl, assieme agli amici pendolari di S.Agata Militello.
Ecco le conclusioni del viaggio in camper della Fit Cisl - Cisl Sicilia.
Disservizi
e disagi ma anche analisi e proposte, tratta per tratta, provincia per
provincia.
Un buco nero lungo 1.378 chilometri di cui solo 178, in Sicilia, a
doppio binario.
Questo è il dossier presentato oggi dalla Fit Cisl.
Pochi
treni, da gennaio 2012 a oggi ne sono stati soppressi ben 6 mila regionali, ma
solo 1.500 sono stati sostituiti dai bus, due sole le navi utilizzate per
l'attraversamento dello Stretto, tempi lenti di percorrenza per via di un
continuo inserimento di fermate ai collegamenti veloci e una riduzione
complessiva di circa 3 mln di Km/treno dal 2008 ad oggi, tratte inadeguate,
treni vecchi (età media 20 anni di servizio) che si guastano, biglietterie
chiuse, mancanza di sottopassaggi, stazioni quasi del tutto abbandonate prive
delle sale di attesa, degrado della qualità dei servizi, vetture sovraffollate
nelle fasce orarie pendolari. A registrare tutti questi disservizi sofferti
ogni giorni dai passeggeri delle Ferrovie siciliane sono stati i rappresentanti
della Fit Cisl a bordo del camper partito lo scorso 29 aprile nell'ambito della
iniziativa Alla ricerca del treno perduto, che per sei mesi ha fatto tappa fra
le principali stazioni dell'Isola, per documentare le gravi conseguenze dei
tagli al trasporto ferroviario regionale, raccogliere le testimonianze dei
cittadini e presentare le proposte alle Fs e alle istituzioni. È un quadro
devastante quello registrato dal tour del camper dei rappresentanti del
Dipartimento della Mobilità del sindacato, che hanno raccolto le segnalazioni e
le lamentele dei pendolari siciliani.
La linea
ferroviaria nel complesso è composta da 1.378 km, solo 178 a doppio binario,
800 linee sono elettrificate, 578 a diesel. Gli impianti ferroviari sono 161, 4
quelli per il traghettamento. Da gennaio 2012 a ottobre 2013 sono stati circa 6
mila i treni soppressi per un corrispettivo di circa 300.000 km/treno, di
questi appena 60.000 km/treno sono stati sostituiti da bus (solo 1.500 treni),
4.500 i treni programmati e quindi finanziati, che non hanno circolato. In
termini assoluti, con l’orario ufficiale in Sicilia circolano 407 treni al
giorno su 1.378 Km di linea ferrata per una regione che è fra le più estese
d’Italia con un perimetro di oltre 1.000 Km, risulta decisamente insufficiente.
Analizzando nel dettaglio l’offerta commerciale di Trenitalia è facile capire
che la metà del servizio offerto riguarda l’hinterland palermitano. I restanti
200 treni, che dovrebbero garantire i collegamenti nelle e tra le altre 8
province siciliane, sono risultati del tutto insufficienti, infatti su quasi
tutte le tratte si sono riscontrati buchi anche di diverse ore tra un treno e
l’altro.
Fenomeni
ai quali si aggiunge l’abbandono di diverse linee ferroviarie, quali la
Trapani-Alcamo via Milo e la Caltagirone-Gela, andato avanti negli anni
contrariamente a quanto previsto dal “Contratto di Programma 2012-2014” siglato
tra Rfi e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Nel dettaglio, nel
dossier della Fit Cisl sulla condizione dei trasporti ferroviari nell'Isola, si
notano gli enormi disagi provincia per provincia.
Ad
Agrigento, la linea Caltanissetta-Agrigento conta solo 6 treni e a troppa
distanza l'uno dall'altro, la Palermo-Agrigento 24 treni, ma viaggiano
stracolmi di passeggeri, e ad aggravare la mancanza di un'offerta commerciale
ci sono le soppressioni, spesso infatti ad essere cancellato per via della
mancanza di materiale rotabile è il treno per il capoluogo siciliano delle 4,50
e questo comporta lo spostamento di tutto il flusso dei pendolari di quella
fascia oraria al convoglio successivo delle 5,15. Ad essere soppresso spesso è
anche l'ultimo treno quello delle 20,15 condizionando il ritorno a casa dei
pendolari. Troppo pochi i 6 treni per l'Agrigento-Caltanissetta, una frequenza
poco adeguata alle esigenze dei viaggiatori.
Enna
risulta essere la città scollegata dal resto della Sicilia, non partono treni,
esiste solo il servizio bus. Caltanissetta è collegata con Palermo, Gela,
Catania e Agrigento l'offerta commerciale risulta davvero insufficiente, i
passeggeri di Enna e Caltanissetta dovrebbero poter raggiungere l'aeroporto più
vicino, ovvero quello di Catania, invece le zone non sono collegate. Per la
tratta Palermo Caltanissetta, l’offerta commerciale è di 19 treni; sono tutti
treni fra Roccapalumba e Caltanissetta Xirbi e Caltanissetta Centrale, sarebbe
necessario qualche treno di mattina per gli studenti da Vallelunga a Caltanissetta.
La proposta è di potenziare l’offerta commerciale, in modo che si possa
potenziare il collegamento Caltanissetta-Catania (21 treni) e di conseguenza
rafforzare il collegamento Palermo–Catania.
A
Catania dalle 9 alle 12.45 è il deserto, per quasi quattro ore non ci sono
treni che circolano, unico denominatore in tutte le province, ed è cosi anche a
Catania, è la mancanza di collegamenti, uno solo è quello diretto fra Palermo e
Catania, gli altri costringono alle soste e i tempi di percorrenza sono troppo
lunghi. La condizione dei collegamenti ferroviari tra Catania e il resto della
Sicilia è ridotta ai minimi termini: il collegamento con Palermo viene servito
con un solo treno pomeridiano diretto e uno a metà mattinata che effettua tre
cambi corsa, per un totale di 4 ore e 36 minuti. La Fit continua a chiedere la
realizzazione della fermata dell’aeroporto di Fontanarossa. Per la linea
Messina Catania, l’offerta commerciale è di 44 treni, occorre un impegno
aziendale affinché possa essere mantenuta l’attuale offerta commerciale
evitando le soppressioni che sono sempre in atto, aggiungendo delle corse sulla
tratta Giarre-Catania. Per la Catania-Siracusa l’offerta commerciale è di 13
treni i cui materiali rotabili sono minuetti elettrici e 464 con vetture, i
treni sono 4 da Messina a Siracusa, 3 corse su Bicocca e Fiumefreddo, 2 fra
Siracusa e Augusta e infine 4 treni Catania-Siracusa, il tema centrale è sempre
la costruzione della fermata dell’aeroporto Fontanarossa che permetterebbe il
collegamento con le sette provincie.
A
Messina, studenti pendolari in piedi sul treno che va da Sant’Agata di
Militello al capoluogo peloritano, per mancanza di posti a sedere. Secondo il
sindacato bisogna mettere a sistema tutto il nodo trasporti, da quello
ferroviario alla navigazione, integrandolo con il servizio trasporti comunale e
intercomunale. Ci vuole una regia unica, un progetto unico di mobilità
integrata nell’area dello Stretto, ricordiamo che per i treni da Patti vi era
l’accordo con la Regione per attestare i bus di linea a Patti e con il treno
trasferire i clienti per e da Messina, mentre tutti gli altri collegamenti con
la città di Messina necessita rispettare la composizione e modificare l’orario
dei primi treni per consentire l’arrivo nei capoluoghi entro le 8.00. Occorre
un impegno aziendale affinché possa essere mantenuta l’attuale offerta
commerciale evitando le soppressioni che sono sempre in atto, aggiungendo delle
corse sulla tratta Metro Ferrovia.
Nel
Palermitano treni sovraffollati nella stazione di Bagheria, dove necessita una
diversa rimodulazione della composizione del materiale rotabile e maggiore
attenzione alla pulizia dei mezzi, compresi i vetri. Cefalù è una meta sovraffollata
di studenti, lavoratori, turisti, ma nonostante ciò manca una vera offerta
commerciale che soddisfi la grande domanda di mobilità: fra un treno e l’altro
infatti ci sono intervalli di più di 2 ore. Sempre a Cefalù i rappresentanti
della Fit hanno registrato l’assenza del sottopassaggio per raggiungere il
binario 2/3, cosa che costringe i passeggeri ad attraversare i binari. Mancano
poi le sale d’attesa per i viaggiatori nelle stazioni di Altavilla, San Nicola
L’Arena, Cerda, Campofelice di Roccella e Lascari, tutte mete molto richieste
dai passeggeri e dove il decoro delle stazioni lascia molto a desiderare. La
Palermo-Punta Raisi conta 62 treni ma sono scollegati con gli orari dei primi
voli del mattino e l'ultimo treno dall’aeroporto parte alle 22 lasciando solo
la disponibilità dei pullman per i passeggeri in arrivo con voli successivi.
Il
servizio navetta nell’hinterland palermitano fino a Termini Imerese viene
effettuato con 40 treni, l’estensione del servizio fino a Cefalù risulterebbe
più corrispondente alle esigenze dei pendolari e dei turisti, considerato che
risulta la località più frequentata anche nella bassa stagione.
Ragusa è
una città isola dentro l'Isola, è servita solo da 6 treni (le destinazioni sono
Gela, Siracusa, Modica, Pozzallo, Vittoria e Caltanissetta), gli altri servizi
sono garantiti dai bus, tra un treno e un altro passano anche 5 ore. Per
Siracusa esiste un solo treno diretto alle 19, che ha un tempo di percorrenza
di tre ore e mezzo, per il resto i pendolari devono utilizzare il bus. Gela si
può raggiungere solo con i pullman, per Catania non esiste collegamento.
A
Siracusa il treno è un vero e proprio miraggio, la stazione centrale è un
deserto, 19 i treni regionali, 6 dei quali diretti a Messina e gli altri fra
Catania e i paesi del circondario, una bassa frequenza dei servizi, tra un
treno e l'altro passano anche due ore. Offerta inadeguata anche in termini di
orari, l'ultimo convoglio per Messina parte alle 17,13. La città non è
collegata con il capoluogo siciliano, e ad aggravare tutto anche l'inesistenza
totale dei collegamenti la domenica e i festivi, giorni di interesse per i
turisti della zona.
La Fit
ribadisce che nella tratta Siracusa-Gela e in quella che attraversa la Val di
Noto, i treni devono essere mantenuti e potenziati, inserendo nell’offerta
commerciale i treni domenicali per il grande flusso turistico, verificando
inoltre la possibilità di una tratta che possa collegare Comiso con il nuovo
aeroporto.
Nella
zona del Trapanese, 28 i treni della linea Palermo-Trapani via Castelvetrano e
nessun collegamento ferroviario via Milo considerata la chiusura temporanea
(che va avanti ormai da otto mesi) della linea, attualmente sostituito da bus;
da anni la Cisl sostiene che l'elettrificazione della tratta da Cinisi ad
Alcamo Diramazione, potrebbe far diventare il collegamento un vero servizio
navetta tra i vari comuni della zona. Da Trapani occorre anticipare il più
possibile il primo treno limitandolo a Piraineto e garantendo la coincidenza
con il treno 22730, in questo modo a Palermo si giungerebbe alle ore 8.27; per
il secondo treno da Trapani occorre far rispettare la composizione cercando di
recuperare tutti quei clienti persi a causa di un’offerta commerciale poco
felice; nel pomeriggio occorre un’offerta commerciale tale da garantire con
orari appropriati il rientro dei pendolari da Trapani e dalle scuole fino a
Salemi. Per il rilancio della tratta necessita il collegamento con l’aeroporto
di Birgi (un milione di viaggiatori nel 2012) consentendo il collegamento con
punta Raisi e la riapertura della tratta via Milo.
IL
QUADRO COMPLESSIVO
Nel
complesso, guardando ai treni che circolano ogni giorno, 407 in tutto, molti
che sulla carta dovrebbero collegare due capoluoghi come ad esempio Palermo e
Messina, in realtà si attestavano in stazioni intermedie costringendo i
viaggiatori a dover cambiare due o più treni per raggiungere la destinazione
finale, con un ulteriore aumento dei tempi di percorrenza che divengono non
competitivi con qualsiasi altro mezzo di trasporto.
Analizzando
nel dettaglio l’orario è facile intuire che molti di questi collegamenti
coprono tratti brevissimi e così risultano quasi del tutto sfornite di
collegamenti le zone centrali dell'Isola come Caltanissetta (solo 4 i treni) ed
Enna (provincia totalmente scollegata) con gli altri capoluoghi come Messina e
Siracusa; Palermo e Catania sono collegate da un solo treno diretto, gli altri
collegamenti della zona fanno diverse coincidenze impiegando più di quattro ore
per collegare i due capoluoghi.
In tutto
la linea Palermo-Messina comprende 94 treni di cui 40 coprono la relazione
Palermo-Termini Imerese, solo 12 giungono a Messina, due giungono a S.Agata e 5
si fermano a Cefalù, i rimanenti servono la tratta Messina-S.Agata di
Militello.
La linea
Caltanissetta-Agrigento conta solo 6 treni, la Palermo-Agrigento 24, la
Caltanissetta-Gela 4, la Catania-Caltanissetta 21 in totale, 13 la
Catania-Siracusa da dove si spostano molti pendolari, 44 la Messina-Catania.
La Sicilia oggi in cifre Dati
aggiornati all’08/08/2013
LINEE
FERROVIARIE IN ESERCIZIO 1.378 km
CLASSIFICAZIONE
Linee
complementari 1.378 km
TIPOLOGIA
Linee a
doppio binario 178 km
Linee a
semplice binario 1.200 km
ALIMENTAZIONE
Linee
elettrificate 800 km
- Linee
a doppio binario 178 km
- Linee
a semplice binario 622 km
Linee
non elettrificate (diesel) 578 km
LUNGHEZZA
COMPLESSIVA DEI BINARI 1.556 km
Linea
convenzionale 1.556 km
IMPIANTI
FERROVIARI
Stazioni
con servizio viaggiatori 161
Impianti
di traghettamento 4
LINEE
ATTREZZATE CON TECNOLOGIE INNOVATIVE
SCC-AV,
SCC e CTC, per il telecomando della circolazione 1.231 km
SCMT,
per il controllo della marcia del treno 791 km
SSC, per
il supporto alla guida 587 km