Un
regalo di Natale inaspettato per i Pendolari Siciliani perchè anticipato di un
anno.
Sotto l’albero
di natale la Regione Siciliana ha messo un bel pacco regalo per i circa 60 mila
pendolari siciliani, un aumento delle tariffe del 7,7 per cento su biglietti ed
abbonamenti ferroviari.
Non c’è
male, in questo periodo di crisi un aumento di 5/6 euro comportano una spesa di
circa 70/80 euro annuali nelle famiglie siciliane ma per la Regione anticipare
di un anno non è un problema, tra l’altro sono soldi che intascherà solo
Trenitalia e con un anno di anticipo.
Nell’intesa
sottoscritta il 25 giugno 2015 per la Regione Siciliana, dall’assessore ai
trasporti, pro tempore Pizzo, e per Trenitalia, dal responsabile della
Divisione Passeggeri Regionale di Trenitalia Iacona, la Regione si impegnava a
garantire un aumento tariffario del 10% a partire dal gennaio 2017, ma di fatto
non è stato così.
A tutt’oggi
il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario non è stato ancora
firmato ma gli aumenti sono già operativi per chi acquista gli abbonamenti da
gennaio 2016, nonostante quanto era previsto e sottoscritto nell’intesa di
giugno.
Non
riteniamo corretto il comportamento della Regione Siciliana che da un lato firma
un’intesa e dall’altro autorizza a fare ben altro…e ancora siamo all’inizio, speriamo
bene.
Ci corre
l’obbligo precisare che nè l’assessore ai trasporti Pistorio, ne il Dirigente Generale
Bellomo, nè la responsabile del servizio IV dott. Madonia rispondono alle
nostre note di segnalazione per i disservizi relativi ai nuovi orari voluti
dalla Regione, così riferisce Trenitalia sui quotidiani, ma a rispondere, e tra l’altro sui quotidiani, è sempre l’Impresa
Ferroviaria Trenitalia e non l’Istituzione che doveva già dal gennaio 2015
garantire un trasporto più efficiente ed efficace ai Siciliani.
Giosuè
Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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