In riferimento al sit-in del 10 maggio dove lamentavamo l'assenza dei rappresentanti dei Comuni di Gela e Caltagirone, oggi riceviamo da parte del sindaco dott. Bonanno, del comune di Caltagirone, la richiesta a partecipare all'incontro che si terrà il 30 maggio, prima sui luoghi del crollo e successivamente a Palazzo di Città per fare il punto sulla situazione a tre anni di distanza.

Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
lunedì 26 maggio 2014
Or.S.A. Basta aggressioni al personale ferroviario
In riferimento all’aggressione a una capotreno avvenuta giovedì 8 maggio 2014 alla stazione di Campofelice, noi del Comitato Pendolari Siciliani siamo intervenuti per condannare espressamente tali atti nei confronti della signora Capotreno e di tutto il personale viaggiante di Trenitalia a maggior ragione nei confronti del personale femminile. Il sindacato ORSA ha organizzato uno sciopero per il 29 maggio per sensibilizzare le Istituzioni su tale problematica.
mercoledì 21 maggio 2014
Pendolari esasperati per i troppi ritardi e i convogli soppressi
A questi disagi i molti utenti-pendolari, molti dei quali con abbonamento annuale stanno considerando l’ipotesi di tutelare il proprio diritto chiedendo un risarcimento a Trenitalia. Alla soppressione di oggi dobbiamo aggiungere anche il guasto all’infrastruttura ferroviaria gestita da RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana)
Pendolari esasperati "Treni soppressi per ben tre volte in due settimane"
In quindici giorni è stato soppresso per ben tre volte il treno 12866 in partenza da Catania alle ore 5.10. Tale soppressione, essendo il primo treno in direzione Messina, procura enormi disagi ai pendolari che arrivati a Messina devono proseguire per altre destinazioni compreso il traghettamento per Reggio Calabria.
martedì 20 maggio 2014
Scioperi: fermo nel settore ferrovie 28 e 29 maggio
Nei
prossimi giorni alcuni scioperi investiranno il settore ferroviario. Il 28
maggio il personale del Gruppo Fsi e quello di Trenord, incroceranno le braccia
per 24 ore: dalle 21.01 del 28 maggio alle 20.59 del 29 maggio. Lo proclama
l'organizzazione sindacale Usb Lavoro privato.
Il
29 maggio un altro sciopero vedrà lo stop delle attività per il personale delle
società Trenitalia, Rfi, Ntv e Trenord per 21 ore: dalle 0.01 alle 20.59. Lo
annunciano Orsa ferrovie; è escluso il personale Trenitalia divisione Cargo.
Trasporto pubblico locale: Lupi, la riforma entro la fine di giugno
La
riforma del trasporto pubblico locale arriverà entro la fine di giugno. Lo ha
detto il ministro dei Trasporti e Infrastrutture, Maurizio Lupi, a margine di
un convegno di Ncd sul Tpl.
"Vogliamo
riuscire a presentarlo entro la fine di giugno - ha detto il ministro parlando
del provvedimento - e sarà un disegno di legge". Per il ministro un punto
cardine della riforma è la riduzione delle aziende di Trasporto pubblico
locale.
"Le
aziende di Trasporto pubblico locale - ha detto il ministro parlando al
convegno - sono oggi 1100: questo non è più un modello adeguato. Bisogna
riprogrammare i bacini di utenza, in rapporto tra la domanda e l'offerta,
superando i confini comunali e adottando l'integrazione intermodale. Si devono
ridurre - ha ribadito il ministro parlando delle aziende del Tpl -, si devono
accorpare, si devono integrare. Non è più possibile procedere in questo modo".
Il
presidente dell'Authority dei Trasporti, Andrea Camanzi, ha annunciato
l'imminente diffusione via web, per consultazione, le linee guida per i bandi
di gara nel Trasporto pubblico locale, con l'obiettivo di emanarle entro
settembre.
La
consultazione durerà un mese e sarà rivolta agli enti locali, alle imprese e ai
cittadini. Le linee guida definiranno anche i livelli minimi di qualità del
servizio e i diritti dei passeggeri. Una volta emanate dall'Authority, le linee
guida saranno poi vincolanti per le Regioni.
Ferrovie: Federconsumatori, dal 21 maggio al via le nuove norme
Il
decreto prevede un sistema sanzionatorio nei confronti delle imprese di
trasporto ferroviario che non ottemperano alle disposizione del Regolamento
Europeo; ovvero il mancato rispetto dei diritti dei passeggeri: dalla copertura
assicurativa minima per i bagagli alla possibilità di fare il biglietto
direttamente sul treno in caso di mancanza di apposite strutture e biglietterie
adibite alla vendita.
Le
aziende ferroviarie saranno sanzionate anche per la carenza di informazioni
sulle modalità di indennizzo e risarcimento in caso di ritardi, coincidenze
perse e soppressioni, sia sull’offerta nazionale che su quella regionale.
L’organismo
che dovrà controllare sulla corretta applicazione di tali norme ed erogare le
sanzioni sarà l’Autorità di regolazione dei trasporti.
domenica 18 maggio 2014
Denuncia dei pendolari sulla tratta Catania-Messina-Siracusa. Guasti alla rete, treni fermi in due stazioni.
I guasti alla rete ferroviaria gestita da RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana) procurano ogni qualvolta enormi disagi all’utenza pendolare di Trenitalia.
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Pendolari sul piede di guerra. Soppresso il primo treno da Catania
In quindici giorni è stato soppresso per ben tre volte il treno 12866 in partenza da Catania alle ore 5.10. Tale soppressione, essendo il primo treno in direzione Messina, procura enormi disagi ai pendolari che arrivati a Messina devono proseguire per altre destinazioni compreso il traghettamento per Reggio Calabria.
sabato 17 maggio 2014
Ritardi e soppressioni sulla Messina-Catania, disagi per i pendolari
Letoianni
16 maggio 2014 – In quindici giorni è stato soppresso per ben tre volte il
treno 12866 in partenza da Catania alle ore 5.10. Tale soppressione,
essendo il primo treno in direzione Messina, procura enormi disagi ai
pendolari che arrivati a Messina devono proseguire per altre destinazioni
compreso il traghettamento per Reggio Calabria. A questi disagi i molti
utenti-pendolari, molti dei quali con abbonamento annuale stanno considerando
l’ipotesi di tutelare il proprio diritto chiedendo un risarcimento a Trenitalia.
Alla soppressione di oggi dobbiamo aggiungere anche il guasto
all’infrastruttura ferroviaria gestita da RFI Spa (Rete Ferroviaria Italiana)
La
tecnologia, o meglio gli impianti tecnologici dell’infrastruttura ferroviaria
che in teoria dovrebbero migliorare e velocizzare il trasporto, molto spesso
invece procurano immensi disagi ed enormi ritardi.
Il
problema di oggi è stato un primo blocco all’infrastruttura alla stazione di
Fiumefreddo di Sicilia ed un secondo blocco alla stazione di Acireale, rallentando
di molto la circolazione ferroviaria tra Messina e Catania.
Questo
disservizio di Rfi, oggi ha procurato ritardi ad una decina di treni nella
direzione Messina-Catania e viceversa con punte di ritardo sino a 50 minuti
circa.
Giosuè
Malaponti – Pendolari Me-Ct-Sr
I disservizi di Rfi procurano enormi disagi ai pendolari di Trenitalia
Fiumefreddo
di Sicilia. 16 maggio 2014 - I guasti alla rete ferroviaria gestita da RFI Spa
(Rete Ferroviaria Italiana) procurano ogni qualvolta enormi disagi all’utenza
pendolare di Trenitalia.
La
tecnologia, o meglio gli impianti tecnologici dell’infrastruttura ferroviaria
che in teoria dovrebbero migliorare e velocizzare il trasporto, molto spesso
invece procurano immensi disagi ed enormi ritardi.
Il
problema di oggi è stato un primo blocco all’infrastruttura alla stazione di
Acireale ed un secondo blocco alla stazione di Fiumefreddo di Sicilia.
I treni
in partenza da Catania sono stati stoppati per oltre venti minuti alla stazione
di Cannizzaro sino a quando non sono giunte le varie prescrizioni al capotreno,
da parte della sala operativa di Palermo, con l’obbligo di marcia a vista a 30
km/h sino ad Acireale. Arrivati a Giarre-Riposto al primo binario, di solito è
il secondo, altro stop per altri dieci minuti accumulando così un ritardo
di 40minuti. Questo disservizio di Rfi, oggi ha procurato ritardi ad una decina
di treni nella direzione Catania-Messina e viceversa con punte di ritardo sino
a 40 minuti.
Fiumefreddo
di Sicilia, 16 maggio 2014
Giosuè
Malaponti – Pendolari Me-Ct-Sr
venerdì 16 maggio 2014
Capotreno aggredita alla stazione di Cefalù
In riferimento all’aggressione al capotreno (una donna) del treno regionale 12764 Palermo-Messina delle ore 17.08 avvenuta giovedì 8 maggio 2014 alla stazione di Cefalù, il Comitato Pendolari Siciliani desidera intervenire cogliendo l’occasione per porgere un augurio di pronta guarigione alla signora capotreno e per condannare espressamente tali atti nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia e a maggior ragione nei confronti del personale femminile.
Gazzetta del Sud pag. 36 del 15 maggio 2014
martedì 13 maggio 2014
I Comitati Pendolari e i Sindacati convocati dall'assessore alla Mobilità Torrisi
L’Assessore regionale delle Infrastrutture e Mobilità
Dott. Nico Torrisi, convoca per giovedì 15 maggio, i Comitati Pendolari e
i Sindacati per riprendere a discutere sull’Accordo di Programma tra Ministero delle Infrastrutture
e dei Trasporti Ministero dell’Economia e delle Finanze e Regione Siciliana per
l’attuazione e il trasferimento delle funzioni e dei compiti di programmazione
e amministrazione relativamente ai servizi ferroviari di interesse regionale e
locale di cui all’art. 9 del d.lgs. 422/97 e all’art. 1 del d.lgs. 296/2000. L’appuntamento
è stato fissato per le ore 12,00 presso i locali dell’Assessorato regionale
alle Infrastrutture e alla Mobilità - Via Leonardo Da
Vinci 161.
Sicurezza del personale di bordo e dei viaggiatori
In
riferimento all’aggressione al capotreno (una donna) del treno regionale 12764
Palermo-Messina delle ore 17.08 avvenuta giovedì 8 maggio 2014 alla stazione di
Cefalù, il Comitato Pendolari Siciliani desidera intervenire cogliendo
l’occasione per porgere
un augurio di pronta guarigione alla signora capotreno e per condannare espressamente
tali atti nei confronti di tutto il personale di bordo di Trenitalia e a maggior
ragione nei confronti del personale femminile.
Negli
ultimi mesi si stanno verificando, sempre più frequenti, atti di sconsideratezza
nei confronti del personale di bordo di Trenitalia, noi del comitato abbiamo
più volte suggerito, negli incontri con la direzione di Trenitalia e con la Regione
Sicilia-Dipartimento trasporto ferroviario, di valutare la possibilità, di
concerto con la Polfer, di programmare nei treni che si ritengono a rischio un
servizio di scorta in borghese. Tale servizio, secondo noi, se realizzato
potrebbe servire in molti casi come deterrente a scoraggiare i malintenzionati
sapendo che a bordo dei treni possano esserci degli agenti Polfer in borghese.
Certi
che verranno adottate, da parte degli interessati, misure idonee a scongiurare
il verificarsi di altri simili eventi, nell’interesse principale di tutelare il
personale viaggiante e i passeggeri.
Al Direttore di Trenitalia per la Sicilia
Ing. Francesco Costantino
Al Direttore di Rete Ferroviaria per la Sicilia
Ing. Andrea Cucinotta
Ing. Andrea Cucinotta
Al Dirigente del Compartimento Polizia Ferroviaria
per la Sicilia - Palermo
Agli Organi di Stampa
Cordialmente
Palermo, 13 maggio 2014
Giosuè
Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani
Francesco
Mondì - Pendolari S.Agata Militello - Messina
lunedì 12 maggio 2014
Il Comitato Pendolari Siciliani chiede risposte certe a tre anni dal crollo sulla Caltagirone-Gela
Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro dell’infrastruttura
avvenuto circa un anno fa e alla luce delle due gare di appalto espletate per
lo smantellamento degli impianti di telefonia GSMR e per lo smaltimento dei
materiali di risulta del crollo, chiediamo se il Governo Regionale e/o
l’Assessore alle infrastrutture siano a conoscenza:
§ di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete
ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino della
circolazione ferroviaria?
§ di quali interventi il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, oltre
quelli di cui già in atto, stia approntando per il ripristino della piena
funzionalità in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro i
numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia, dal momento che sono
costretti per i loro spostamenti quotidiani a servirsi di percorsi alternativi
non agevoli e poco sicuri, avendo dovuto abbandonare il trasporto ferroviario
per i lunghi tempi di percorrenza tra treno e bus sostitutivi?
Nell’attesa di risposte certe da parte delle
Istituzioni regionali e da RFI gestore di questa
importante arteria ferroviaria, invitiamo
i sindaci dei tre Comuni interessati a sollecitare anche loro le Istituzioni e il gestore della rete per avere al più presto certezze sulla ricostruzione e la successiva apertura della Caltagirone-Gela.
Ferrovia Caltagirone-Niscemi-Gela. A distanza di tre anni esatti dal crollo, appello a sindaci e Regione
Sit-in
dei pendolari: «Ricostruite il ponte»
Maggio
2011-maggio 2014: sono i tre lunghi anni trascorsi dall'avvenuto crollo delle
campate del ponte ferroviario della tratta Caltagirone-Niscemi-Gela. Oggi, a
distanza di tempo, c'è solo una flebile speranza a mantenere vive le
aspettative delle tre comunità che, anche se disinteressatamente, sperano in un
auspicato ripristino della linea ferroviaria in questione.
Ogni
speranza sarebbe quindi riposta nella risultanze dell'azione di monitoraggio di
altri 10 ponti che sta compiendo la Italfer, una società di ingegneria del
gruppo Ferrovie dello Stato operante sul mercato nazionale e internazionale nel
settore dei trasporti ferroviari.
A
destare gli animi ci hanno pensato ieri gli esponenti del Comitato pendolari
siciliani che, nell'inscenare sui luoghi un sit-in di protesta, hanno voluto in
qualche modo ricordare la fatidica data di quella domenica dell'8 maggio 2011.
All'iniziativa del Comitato pendolari, promossa in collaborazione con il Comitato italiano utenti ferrovie siciliane e dell'associazione ferrovie siciliane (Giovanni Russo), hanno aderito anche le associazioni Kaos ferrovie con John Copsey di Agrigento e Pippo Gurrieri di Cub trasporti di Ragusa. «Visto l'assordante silenzio delle istituzioni, sia locali, sia della Regione - ha esordito il coordinatore del Comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti - oggi più che mai ravvisiamo la necessità di sapere se esiste, o meno, la volontà di procedere alla ricostruzione del ponte crollato. Registriamo, purtroppo, una sorta di disinteresse dei Comuni della zona che non stanno sostenendo iniziative nei confronti della Regione».
All'iniziativa del Comitato pendolari, promossa in collaborazione con il Comitato italiano utenti ferrovie siciliane e dell'associazione ferrovie siciliane (Giovanni Russo), hanno aderito anche le associazioni Kaos ferrovie con John Copsey di Agrigento e Pippo Gurrieri di Cub trasporti di Ragusa. «Visto l'assordante silenzio delle istituzioni, sia locali, sia della Regione - ha esordito il coordinatore del Comitato pendolari siciliani, Giosuè Malaponti - oggi più che mai ravvisiamo la necessità di sapere se esiste, o meno, la volontà di procedere alla ricostruzione del ponte crollato. Registriamo, purtroppo, una sorta di disinteresse dei Comuni della zona che non stanno sostenendo iniziative nei confronti della Regione».
Al
sit in non sono intervenute le Amministrazioni comunali di Caltagirone e Gela;
il Comune di Niscemi, rappresentato dal vicesindaco, Massimiliano Ficicchia ha
manifestato l'interesse della sua Municipalità che spera in un eventuale
ripristino della linea ferroviaria. «Con il Calatino - dice l'assessore
Ficicchia - siamo purtroppo isolati, sia come collegamenti ferroviari, sia
stradali, per via della contestuale chiusura al transito della Sp 39. Plaudiamo
all'iniziativa del Comitato pendolari e, accogliamo l'invito a sollecitare la
Regione».
Conclude
il coordinatore del Comitato pendolari, Giosuè Malaponti: «All'assessore regionale
alle Infrastrutture, Nico Torrisi rivolgiamo la richiesta mirata di
accogliere i nostri appelli e di farci conoscere le intenzioni del governo
regionale sul futuro della tratta. La Procura di Caltagirone, da ormai un anno,
ha dissequestrato le aree. Ai sindaci rivolgiamo l'ennesimo invito a
intervenire con azioni forti nei confronti della Regione».
La Sicilia - Domenica 11 Maggio 2014 Catania (Provincia) Pagina 40
GIANFRANCO
POLIZZI
La Sicilia - Domenica 11 Maggio 2014 Catania (Provincia) Pagina 40
Un sit-in per ripristinare la tratta ferroviaria Caltagirone-Gela
Un sit-in di protesta, per sollecitare il ripristino della tratta ferroviaria
Caltagirone-Niscemi-Gela, ormai interrotta, a seguito dell'inaspettato
cedimento delle campate del viadotto, nel lontano maggio 2011.
Dalle
10,30 alle 12 di stamani, su iniziativa del Comitato pendolari siciliani, si
terrà l'ennesima manifestazione di protesta, per indurre le istituzioni, sia
del governo regionale, sia della Rete ferroviaria italiana (Rfi), a non
smantellare la linea, ma a programmarne la ricostruzione. Destinatari del
documento, oltre al presidente della Regione, Rosario Crocetta, sono i vertici
di Rfi (dg Giovanni Arnone), con il coinvolgimento dei sindaci di Caltagirone
(Nicola Bonanno), Niscemi (Francesco La Rosa) e Gela (Angelo Fasulo),
unitamente ai parlamentari delle due province. Da premettere pure che, anche la
Procura della Repubblica di Caltagirone, da almeno un anno, ha proceduto al
dissequestro dell'area interessata dai cedimenti.
Il comitato pendolari, dunque, nutre la speranza di un auspicato ritorno alla funzionalità. «Assieme ai sindaci della zona - ha detto Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani - abbiamo valutato le ricadute positive, qualora si procedesse al ripristino della tratta. La sua chiusura, in questi tre anni, ha catapultato il traffico passeggeri sulla Ss 417, Catania-Gela, con le conseguenze del caso in termini! di pericolosità».
Il comitato pendolari, dunque, nutre la speranza di un auspicato ritorno alla funzionalità. «Assieme ai sindaci della zona - ha detto Giosuè Malaponti, presidente del Comitato pendolari siciliani - abbiamo valutato le ricadute positive, qualora si procedesse al ripristino della tratta. La sua chiusura, in questi tre anni, ha catapultato il traffico passeggeri sulla Ss 417, Catania-Gela, con le conseguenze del caso in termini! di pericolosità».
Il
comitato pendolari, alla luce di queste valutazioni ritiene che, ancora oggi,
attraverso la mobilitazione del territorio e l'avvenuto dissequestro
dell'infrastruttura, è ancora possibile procedere al recupero funzionale della
tratta. L'interruzione ferroviaria, sul fronte viabilità, sta tuttora
provocando disagi alle comunità di Caltagirone e Niscemi, per via della
chiusura al transito, da tre anni, della Sp 39, Caltagirone-Niscemi.
Rfi, intanto, ha espletato due gare d'appalto per lo smantellamento del viadotto e degli impianti di telefonia Gsmr.
Rfi, intanto, ha espletato due gare d'appalto per lo smantellamento del viadotto e degli impianti di telefonia Gsmr.
La
Sicilia - Sabato 10 Maggio 2014 Catania (Provincia) Pagina 37
GIANFRANCO
POLIZZI
Contrada Angeli Sit-in di protesta per la ferrovia
Niscemi. Sit-in di protesta oggi dalle 10,30 a mezzogiorno in contrada Angeli, lungo la
provinciale 39 Gela - Niscemi per chiedere il ripristino delle infrastrutture e
della circolazione ferroviaria sulla Catania-Caltagirone-Gela a tre anni dal
crollo del ponte ferroviario. All'iniziativa programmata dal comitato pendolari
siciliani sono stati invitati il presidente della Regione, l'assessore
regionale ed il dirigente generale alle infrastrutture e mobilità, il direttore
di Rfi e i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi.
La Sicilia - Sabato 10
Maggio 2014 monografica Pagina 34
giovedì 8 maggio 2014
Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni dal crollo del ponte ferroviario
Sit-in tratta ferroviaria Caltagirone-Gela, sabato 10 maggio 2014, a tre anni di distanza dal crollo del ponte ferroviario in contrada Angeli di Niscemi.
Ripristino tratta ferroviaria Caltagirone-Gela. Lettera alle Istituzioni Regionali
Ill.mo Presidente,
con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla chiusura, da parte
di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela ormai
da tre anni e da circa un anno dissequestrata dagli organi competenti.
Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa. Assieme ai Sindaci concordavamo sull’importanza della riapertura in tempi brevi di questa tratta e che tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario.
Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo autorevole intervento nei confronti di Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa. Assieme ai Sindaci concordavamo sull’importanza della riapertura in tempi brevi di questa tratta e che tale chiusura, ha inevitabilmente determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso ferroviario.
Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro dell’infrastruttura
avvenuto circa un anno fa e alla luce delle due gare di appalto espletate per
lo smantellamento degli impianti di telefonia GSMR e per lo smaltimento dei
materiali di risulta del crollo, chiediamo se il Governo Regionale e/o
l’Assessore alle infrastrutture siano a conoscenza:
§ di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete
ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino della
circolazione ferroviaria?
§ di quali interventi il gestore dell’infrastruttura ferroviaria, oltre
quelli di cui già in atto, stia approntando per il ripristino della piena
funzionalità in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno incontro i
numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia, dal momento che sono
costretti per i loro spostamenti quotidiani a servirsi di percorsi alternativi
non agevoli e poco sicuri, avendo dovuto abbandonare il trasporto ferroviario
per i lunghi tempi di percorrenza tra treno e bus sostitutivi?
Nell’attesa di risposte certe da parte delle
Istituzioni regionali e da RFI gestore di questa
importante arteria ferroviaria, invitiamo
le SS.LL. a voler prendere parte all’iniziativa del Comitato Pendolari
Siciliani, che si terrà sabato 10 maggio c.a. dalle ore 10.30 alle ore 12.00
proprio sui luoghi del crollo per fare il punto della situazione su quanto è
stato fatto e su quello che si vuole fare della Caltagirone-Gela.
Al
Presidente della Regione Siciliana On. Rosario Crocetta
All’Assessore
Infrastrutture e Mobilità Avv. Nico Torrisi
Al
Dirigente Generale Infrastrutture e Mobilità Dott.Giovanni Arnone Al Direttore di Rete Ferroviaria per la Sicilia Ing. Andrea Cucinotta
Al
Signor Sindaco del Comune di Caltagirone Dott. Nicolò Bonanno
Al
Signor Sindaco del Comune di Niscemi Dott. Francesco La Rosa
Al
Signor Sindaco del Comune di Gela Dott. Angelo Fasulo
Ai
Sigg. Deputati dell’Ars
Agli
Organi di Stampa
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani -
Ciufer
lunedì 5 maggio 2014
Guasti possibili, ma almeno si avvertano i passeggeri dei treni
Non volendo polemizzare sulla mancata assistenza e nemmeno sui mancati bus sostitutivi, quello che invece vogliamo e ci preme chiedere sia a Rete Ferroviaria Italiana che a Trenitalia è: perché una volta ripristinata la linea aerea elettrica e quindi la circolazione non sono stati effettuati dei treni sulla direttrice Messina-Catania-Siracusa e viceversa per dare la possibilità ai molti passeggeri di poter fare rientro in treno anche se dopo tre ore? Spero almeno che qualche dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e/o di Trenitalia abbia la bontà di spiegarcelo. Anticipatamente grazie e….scusate per il disagio.
Comitato Pendolari Siciliani – Giosuè Malaponti
Comitato Pendolari Siciliani – Giosuè Malaponti
Milazzo. Alla stazione regnano incuria e degrado
Il comitato pendolari S.Agata Militello-Messina scrive al Sindaco ed a Rete Ferroviaria Italiana sulle condizioni della stazione.
Gazzetta del Sud - Tirrenica- lunedì 05 maggio 2014 pag. 19
Gazzetta del Sud - Tirrenica- lunedì 05 maggio 2014 pag. 19
domenica 4 maggio 2014
Parcheggio Stazione di Milazzo. I pendolari scrivono al Sindaco di Milazzo e a Rete Ferroviaria Italiana
Con la
presente nota, si vuole segnalare la situazione di totale abbandono in cui
versa il parcheggio antistante la stazione di Milazzo, erbacce rifiuti e una
vegetazione ormai fuori controllo. Tale situazione si protrae da diverso tempo
e considerato che, il decoro e la sicurezza è ritenuto un requisito imprescindibile da parte del ns Comitato Pendolari,
e la Stazione di Milazzo e tutto il suo parcheggio sono dei biglietti da visita
per i numerosi turisti che vi transiteranno per raggiungere le Isole Eolie, e
non per ultimi i moltissimi pendolari che ogni giorno affollano la Stazione in
oggetto, invitiamo chi di competenza a voler valutare l’ipotesi di un immediato
intervento. Si coglie l’occasione per ricordare le richieste datate 27.06.2013
07.08.2013 e 01.03.14 Diffusione sonora in lingua inglese che ancora ad oggi,
nelle Stazioni di: Milazzo, Gioiosa Marea e Capo d’Orlando, non risulta sia stato
fatto alcun intervento per abilitarle alla diffusione di ogni comunicazione
sonora anche in lingua inglese.
Al Sig.
Sindaco del Comune di Milazzo Dott. Carmelo Pino
A RFI spa
per la regione Siciliana
e, p.c. a
Trenitalia
spa per la regione Siciliana
Dipartimento
Infrastrutture, Mobilità e Trasporti per la Regione Siciliana
Comitato
Pendolari Siciliani
Torrenova
04.05.2014
Francesco
Mondì - Comitato Pendolari S.Agata-
Messina - Comitato Pendolari Siciliani
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venerdì 2 maggio 2014
I pendolari a Trenitalia e Rfi...ci scusiamo per il disagio subito relativo ai disservizi di martedì 29 aprile 2014
Desideriamo
porre una domanda ai dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia sui
disagi e le disavventure vissute dai molti passeggeri del treno 12886, in
partenza da Catania, il 29 aprile 2014 alle ore 20.46. I guasti ai mezzi
ferroviari e all'infrastruttura ferroviaria, come si sa, possono accadere in
qualsiasi momento. Quella che, invece, è sempre più strana in queste occasioni
è la scarsa funzionalità e/o attenzione da parte dei dirigenti preposti
all’assistenza clienti di Rete Ferroviaria Italiana e di Trenitalia in specie
quando viene soppresso un treno o quando ci sono guasti all'infrastruttura
ferroviaria che procurano ritardi. Mai una tempestiva informazione, quasi
sempre l’utente viene lasciato nel vago ed in una vana attesa. Non volendo
polemizzare sulla mancata assistenza e nemmeno sui mancati bus sostitutivi,
quello che invece vogliamo e ci preme chiedere sia a Rete Ferroviaria Italiana
che a Trenitalia è: perché una volta ripristinata la linea aerea elettrica e
quindi la circolazione non sono stati effettuati dei treni sulla direttrice
Messina-Catania-Siracusa e viceversa per dare la possibilità ai molti
passeggeri di poter fare rientro in treno anche se dopo tre ore? Spero almeno
che qualche dirigente di Rete Ferroviaria Italiana e/o di Trenitalia abbia la
bontà di spiegarcelo. Anticipatamente grazie e….scusate per il disagio.
Comitato Pendolari Siciliani – Giosuè Malaponti
Comitato Pendolari Siciliani – Giosuè Malaponti
Trenitalia - Lavori e modifiche al servizio Maggio 2014
Informazioni
puntuali sulle modifiche alla circolazione dovute a lavori di manutenzione
programmati sulle linee e la segnalazione di servizi sostitutivi.
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Treno soppresso per colpa dei talebani o forse di Godzilla
Sapete come funziona l'assistenza clienti di Trenitalia quando un treno è
soppresso? Sembra l'"Ulisse" di Joyce: all'inizio ti piace e alla
fine non ce la fai più a seguire la storia perché troppo lunga.
Certo martedì alle 20,46 tutto il mondo sembrava essere contro il povero treno 12886 che alla fine è stato soppresso dopo circa 2 ore di agonia in stazione. Neanche il dott. House lo avrebbe salvato! Sì, è stato soppresso per una combinazione di vari eventi imprevisti: locomotore rotto con successiva sostituzione; cavo tranciato in una delle stazioni di destinazione; comando di talebani che ha assaltato la squadra degli elettricisti che doveva aggiustare il cavo; Godzilla che, durante la sua passeggiata notturna, ha schiacciato i talebani, ma anche gli elettricisti. Gli imprevisti ci possono stare e ci può stare anche l'indecisione nel sapere risolvere una combinazione tanto infausta di eventi: fermare Godzilla oppure catturare i talebani sopravvissuti! Quello che non va è la sostituzione del servizio e l'assistenza al cliente in caso di soppressione. In genere la sostituzione dovrebbe avvenire in un tempo di un'ora circa. Questo non accade nella stazione di Catania, perché' l'autobus sostitutivo non si sa mai dove parte e non si sa quando arriva. Questo bus sostitutivo sembra quasi che è come Goldrake che sceglieva quale tunnel! doveva percorrere, per poi uscire sempre dallo stessa grotta.
Il treno delle 20,46 è stato ufficialmente soppresso alle 22,40 e alle 23,20 non si sapeva che fine aveva fatto il bus sostitutivo. Effettivamente, dalle voci che giravano in stazione, anche il povero bus sostitutivo ha incontrato qualche problemino lungo la sua strada: incidente sulla Catania-Messina, ponte crollato sulla Catania-Palermo a causa della fuga di Godzilla braccato dai Talebani sopravvissuti… ma perché il bus si trova su queste autostrade? Boh, non si sa.
Il lato positivo della storia è che ormai sono i viaggiatori a confortare il personale viaggiante di Trenitalia, sconfortato dal non sapere che fare.
Alla fine dopo una notte passata in stazione, guardando quanti panini vende il paninaro della piazza oppure il sonno di un barbone, ti restano in testa gli odiosi ritornelli ripetuti, con una cadenza di quindici minuti, dagli speaker automatici nella stazione e nelle carrozze ferroviarie.
P. s.: che fine ha fatto il bus sostitutivo non lo so perché, vigliaccamente, alle 23,30, dopo tre ore di attesa, ho preso un taxi per tornare a casa.
N. I. Piazzese
Certo martedì alle 20,46 tutto il mondo sembrava essere contro il povero treno 12886 che alla fine è stato soppresso dopo circa 2 ore di agonia in stazione. Neanche il dott. House lo avrebbe salvato! Sì, è stato soppresso per una combinazione di vari eventi imprevisti: locomotore rotto con successiva sostituzione; cavo tranciato in una delle stazioni di destinazione; comando di talebani che ha assaltato la squadra degli elettricisti che doveva aggiustare il cavo; Godzilla che, durante la sua passeggiata notturna, ha schiacciato i talebani, ma anche gli elettricisti. Gli imprevisti ci possono stare e ci può stare anche l'indecisione nel sapere risolvere una combinazione tanto infausta di eventi: fermare Godzilla oppure catturare i talebani sopravvissuti! Quello che non va è la sostituzione del servizio e l'assistenza al cliente in caso di soppressione. In genere la sostituzione dovrebbe avvenire in un tempo di un'ora circa. Questo non accade nella stazione di Catania, perché' l'autobus sostitutivo non si sa mai dove parte e non si sa quando arriva. Questo bus sostitutivo sembra quasi che è come Goldrake che sceglieva quale tunnel! doveva percorrere, per poi uscire sempre dallo stessa grotta.
Il treno delle 20,46 è stato ufficialmente soppresso alle 22,40 e alle 23,20 non si sapeva che fine aveva fatto il bus sostitutivo. Effettivamente, dalle voci che giravano in stazione, anche il povero bus sostitutivo ha incontrato qualche problemino lungo la sua strada: incidente sulla Catania-Messina, ponte crollato sulla Catania-Palermo a causa della fuga di Godzilla braccato dai Talebani sopravvissuti… ma perché il bus si trova su queste autostrade? Boh, non si sa.
Il lato positivo della storia è che ormai sono i viaggiatori a confortare il personale viaggiante di Trenitalia, sconfortato dal non sapere che fare.
Alla fine dopo una notte passata in stazione, guardando quanti panini vende il paninaro della piazza oppure il sonno di un barbone, ti restano in testa gli odiosi ritornelli ripetuti, con una cadenza di quindici minuti, dagli speaker automatici nella stazione e nelle carrozze ferroviarie.
P. s.: che fine ha fatto il bus sostitutivo non lo so perché, vigliaccamente, alle 23,30, dopo tre ore di attesa, ho preso un taxi per tornare a casa.
N. I. Piazzese
giovedì 1 maggio 2014
Treno barocco da recuperare per rilanciare i beni Unesco
«Finalmente è stata istituita la fermata a Fontane Bianche, perorata fin dalla fine degli anni ‘60 da qualche lungimirante ferroviere al quale era sembrato ovvio che, in quel contesto, realizzare una fermata turistica fosse cosa altrettanto ovvia. Sono trascorsi decenni e finalmente si potrà andare in treno, in pochi minuti, in spiaggia. Per i turisti sarà una manna; per molti siracusani sarà una liberazione dalle lunghe ed estenuanti code in auto.
Ora Trenitalia ci restituisca il treno barocco che tanto successo ha fatto registrare negli anni in cui ha viaggiato, un treno che sta particolarmente a cuore a Italia Nostra per vari motivi: quale forma ottimale di mobilità sostenibile; come strumento di promozione del ricco patrimonio locale, attività, questa, sostenuta proprio dalla sezione di Siracusa di Italia Nostra all'allora assessore regionale Granata».
Il treno barocco prese il via nel 2005 e - rimarca Liliana Gissara per alcune stagioni, deliziò migliaia di turisti conducendoli per le città Unesco.
«Ora registriamo un nuovo, crescente interesse verso tale storico mezzo di trasporto anche da parte dei giovani. Ne è dimostrazione il concorso "In treno col taccuino di viaggio" indetto dalla nostra sezione che ha "messo in viaggio" oltre 450 studenti, molti dei quali non erano mai saliti su un treno».
La Sicilia - Martedì 29 Aprile 2014 Siracusa Pagina 29
Turismo e servizi. Fontane Bianche collegata in partenza un treno estivo
Fontane Bianche. Dall'8
giugno fino al termine della stagione estiva Fontane Bianche sarà raggiungibile
anche in treno. La direzione regionale di Trenitalia ha programmato per tutto
il periodo la fermata nella località balneare Bianche per tutti i treni della
tratta Siracusa-Modica-Ragusa-Gela.
Della
vicenda si era interessato anche il deputato regionale Enzo Vinciullo che a
febbraio aveva presentato un'interrogazione parlamentare ricevendo subito i
primi segnali positivi sia da parte dell'assessorato sia, soprattutto, da
Trenitalia.
Viene
così segnato un primo passo verso quel programma turistico tanto proclamato ma
che, nei fatti, finora è rimasto quasi al palo. La fermata consentirà di
sopperire a una carenza nei servizi offerti ai visitatori i quali - come
risultato dalle più recenti indagini di mercato - hanno indicato nei trasporti
pubblici e nel sistema dei collegamenti il vero punto debole della provincia.
Per il turista che arrivava a Siracusa senza il mezzo privato, aggiungere le
zone balneari era una sorta di terno al lotto, a meno che non fosse stato
disposto a mettere mani al portafoglio per un taxi o per un'auto a noleggio.
Al di là
del servizio offerto in ambito turistico, il collegamento ferroviario con
Fontane Bianche sarà una valida opportunità anche per tutti i villeggianti che
per fare la spola con la città non saranno costretti a ricorrere
obbligatoriamente al mezzo privato, con grande vantaggio per il traffico
veicolare. Ogni anno, infatti, negli orari di punta, le code all'ingresso e
all'uscita sud della città erano chilometriche. Un aspetto, questo, che viene
rilevato da Paolo Romano, presidente della circoscrizione di Cassibile, che
territorialmente include anche Fontane Bianche. Romano esprime la sua
soddisfazione, ritenendo l'istituzione della fermata a Fontane Bianche un
grande risultato da lungo tempo atteso. Secondo Romano sarà anche occasione per
lo sviluppo e rilancio della zona.
Si è
comunque lontani da un trenino locale "dedicato", ipotesi che però
non viene del tutto esclusa e che anzi, se rilanciata, potrebbe essere una vera
opportunità, soprattutto se collegata - quantomeno in termini di coincidenze di
orari e corse - con un altro collegamento locale ancora in stand-by: quello che
da Fontanarossa dovrebbe condurre alla stazione siracusana.
maria teresa giglio - La
Sicilia - Domenica 27 Aprile 2014 Siracusa Pagina 29
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