venerdì 15 aprile 2016

La Regione Sicilia e le attività di aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità

La Regione Sicilia ha recentemente avviato le attività di aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità, con un particolare approfondimento sul tema del Trasporto Pubblico Locale in ambito extraurbano.
Nell’ambito delle attività iniziali dello studio, in cui è previsto anche l’analisi della mobilità dei passeggeri, sarà realizzata una campagna di indagini effettuando alcune interviste telefoniche ai residenti in regione Sicilia e rendendo disponibile online, ed eventualmente con ulteriori e specifici canali di comunicazione, un questionario aperto a tutti in merito alle abitudini di spostamento sul territorio regionale.
I questionari, compilati in forma anonima, saranno costituiti da poche domande sulle caratteristiche dei più recenti spostamenti effettuati, quali le località di partenza e di arrivo, la fascia oraria e il mezzo di trasporto utilizzato.
Le interviste telefoniche, in particolare, saranno effettuate da operatori specializzati indicativamente nel mese di aprile durante la fascia oraria pomeridiana e richiederanno un impegno di pochi minuti. Ciascun intervistatore telefonico si presenterà comunicando che l’intervista è finalizzata all’aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti.
Il questionario online è disponibile al seguente indirizzo internet:


Le informazioni raccolte grazie alle interviste costituiranno un valido strumento per comprendere meglio le abitudini di spostamento dei residenti, ma anche dei non residenti, sul territorio siciliano al fine supportare l’analisi delle necessità di mobilità sul territorio regionale e identificare gli interventi di miglioramento e sviluppo del sistema dei trasporti nel suo complesso.
L’Amministrazione regionale è fiduciosa per una proficua e preziosa collaborazione da parte dei cittadini per assicurare la migliore riuscita della campagna di indagine.
Qualora desideriate maggiori informazioni e dettagli sull’attività di aggiornamento del Piano Regionale dei Trasporti, potete contattare nelle ore di ufficio il Dipartimento regionale delle Infrastrutture, sig. Giuseppe Mosca, telefono 091.7072387.
L’Amministrazione Regionale desidera ringraziare fin d’ora i cittadini che si renderanno disponibili all’effettuazione dell’intervista telefonica e/o alla compilazione del questionario online.

Noi vi invitiamo a compilare anche il nostro questionario cliccando su questo link: http://www.comitatopendolari.it/segnalazioni/questionario

Grazie per la collaborazione.

Trasporto ferroviario. Vertice a Catania con i Pendolari

Questo è quanto emerso nell'incontro di ieri, tenutosi a Catania con i Dirigenti regionali del Dipartimento Trasporti, i Dirigenti di Trenitalia e i rappresentanti dei Comitati Pendolari, relativamente alla relazione ferroviaria Messina-Palermo ed alle richieste avanzate da Francesco Mondì. A presiedere l'incontro il presidente del Comitato Pendolari Siciliani, Giosuè Malaponti, che ci conferma l'attuale offerta commerciale andrà avanti sino a dicembre 2016, visto il protrarsi dei lavori sul nodo ferroviario Palermo-Punta Raisi.
Per quanto riguarda le modifiche richieste da Francesco Mondì su S.Stefano-Mistretta (Rv3831), su Spadafora (R12784), sulla sosta forzata del R12781 alla stazione di Patti e sulla messa in esercizione della stazione di Terme Vigliatore con le corse tra Messina e Patti i dirigenti della regione assieme ai dirigenti di trenitalia valuteranno tali richieste e a breve ci daranno conferma sul da farsi.
Per quanto riguarda, invece, la richiesta di fare fermare alcuni treni alla stazione di S.Marco d'Alunzio-Torrenova, questi sono i treni che al cambio orario di giugno effettueranno la fermata:
R12752 S.A.Militello-Messina delle ore 5.44
R12758 Palermo-Messina delle ore 11.08
R7842 Palermo-Messina delle ore 17.04 circola nei festivi
R12859 Messina-Palermo delle ore 6.45
R12763 Messina-S.A.Militello delle ore 13.25
R12773 Messina-S.A.Militello delle ore 21.04
R8777 Messina-Patti
Durante l'incontro si è parlato dell'offerta commerciale 2017 ed è intenzione del Dipartimento trasporti della regione riprendere quel progetto iniziale che ci era stato presentato in un incontro tenutosi il 22 aprile 2015 presso l'assessorato regionale ai trasporti. Per quanto ci riguarda abbiamo dato la nostra disponibilità a lavorare su questo progetto non appena ci verrà consegnata la bozza, si spera entro la fine di aprile.
In conclusione dell'incontro ci è stata comunicata la chiusura della tratta ferroviaria Siracusa-Catania, dal 12 giugno al 4 settembre, per lavori di ammodernamento e velocizzazione. Una scelta infelice, considerato il periodo estivo, ci siamo permessi di suggerire ai dirigenti presenti per ottimizzare gli eventuali disservizi se fosse più opportuno programmare i lavori nelle ore serali e notturne e prevedere la totale chiusura dell'intero percorso il sabato e la domenica anzichè tutta la tratta per i mesi di lavoro previsti.
Il servizio ferroviario verrà assicurato e svolto a prescindere dalle scelte operative con bus sostitutivi negli stessi orari della programmazione dei treni.
Per quanto riguarda la nostra segnalazione del 6 marzo 2016 sulle condizioni della stazione di Milazzo, dobbiamo constatare che prontamente RFI Spa ha provveduto, immediatamente, a mettere in sicurezza l’area del parcheggio, effettuando tutti i lavori necessari per rendere fruibile sia la parte esterna che interna della stazione. Ringraziamo i dirigenti di RFI per aver prontamente dato seguito alla nostra segnalazione.  
Francesco Mondì - Comitato Pendolari Messina-Palermo - Ciufer

martedì 12 aprile 2016

Sicurezza del Personale di bordo e di stazione addetto ai servizi alla clientela

Con preoccupazione ci rivolgiamo alle SS.LL. per riproporre la problematica delle aggressioni al personale ferroviario di frontline ai viaggiatori a cui si aggiunge una preoccupante crescita dei fenomeni di borseggi/furti compiuti durante il viaggio.
A distanza di circa un anno dalla sottoscrizione presso il Ministero del Lavoro di un protocollo finalizzato ad arginare il grave fenomeno delle aggressioni, siamo costretti a rilevare con amarezza un incremento del fenomeno ed una sostanziale impunità dei responsabili.
Gli episodi delittuosi sopra descritti coinvolgono anche inermi viaggiatori, anch’essi vittime di atteggiamenti prevaricatori o aggressioni personali di gravità assoluta.
Il personale ferroviario cerca in ogni modo di arginare il fenomeno, ma con scarsi risultati. Il ruolo di pubblico ufficiale/incaricato di pubblico servizio loro conferito non ha alcun effetto deterrente e le fasi successive all’aggressione nella maggioranza dei casi lasciano il lavoratore coinvolto in una condizione di preoccupante abbandono da parte delle Istituzioni.
Degli impegni assunti dalle Autorità se ne è persa traccia e di certo la totale “desertificazione” delle stazioni medio/piccole ed il ridimensionamento e/o chiusura dei Presidi di Pubblica Sicurezza non aiutano a debellare i fenomeni delittuosi. E’ inutile celare che la situazione sta determinando un grave deficit di Ordine Pubblico; circostanza che esige un immediato intervento per cercare soluzioni immediate.
L’opinione pubblica, in particolar modo chi usufruisce del trasporto pubblico locale, considera i treni e le stazioni minori “poco sicuri” e dello stesso parere sono i lavoratori che operano a stretto contatto con il pubblico. Nel trasporto pubblico locale il controllo preventivo di accesso ai treni, effettuato nelle principali stazioni del territorio, non sortisce alcun effetto per l’ovvia ragione che vi sono altre centinaia di stazioni e fermate sprovviste finanche di un servizio di video sorveglianza.
Le Imprese ferroviarie cercano di arginare il fenomeno ma sono condizionate da fattori burocratici ed economici che ne limitano i risultati. In conclusione il nostro è un appello affinché si agisca in fretta ed in maniera determinata prima che la miriade di episodi delittuosi giunga ad un punto di non ritorno,  coinvolgendo anche il cittadino viaggiatore che dovrebbe usufruire con tranquillità di un servizio Pubblico Sociale.

Ministero degli Interni On. Angelino Alfano
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
On. Graziano Delrio
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
On. Giuliano Poletti
Roma, 11 aprile 2016 - Prot. 79/SG/OR.S.A. Ferrovie

In attesa di un cortese riscontro si porgono distinti saluti.

Il Segretario Generale Andrea Pelle

sabato 9 aprile 2016

Trasporto Ferroviario Siciliano.Il Dipartimento Trasporti Regionale convoca i Comitati Pendolari Siciliani

Catania. Il Comitato Pendolari Siciliani assieme ai pendolari della Messina-Catania-Siracusa, Messina-Palermo, Catania-Caltagirone-Gela, Ragusa, Caltanissetta-Palermo, Agrigento-Palermo e Trapani-Palermo e all'Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo aderenti al C.I.U.FE.R.  (Comitato  Italiano  Utenti Ferrovie Regionali), parteciperà all’incontro convocato dal Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, dott. Fulvio Bellomo che si terrà l'11 aprile 2016 alle ore 11.00, presso la Sala Riunioni RTM al 1° piano della stazione centrale di Catania,  per la trattazione dei seguenti punti, così come disposto dall'art. 13 comma 4 del Contratto di Servizio "Ponte" del trasporto ferroviario siciliano:
- Offerta Commerciale 2016 - modifiche di Giugno (Orario Estivo)
- Proposte Comitati Pendolari su offerta commerciale 2017 (primo esame)
- Varie ed eventuali.

Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer

mercoledì 16 marzo 2016

Integrazione vettoriale e tariffaria ATM e Metroferrovia, nulla di fatto.

Un anno fa circa, avveniva a Palazzo Zanca un primo incontro tra il sindaco Accorinti, gli assessori comunali alla viabilità e trasporti, alle risorse del mare, il direttore dell’Atm, il capo di gabinetto dell’assessorato regionale ai trasporti e il direttore di Trenitalia per la pianificazione e l’implementazione del servizio della “Metroferrovia Giampilieri-Messina”. Pianificazione ed implementazione da connettere all’interno dell’Area Metropolitana di Messina e con i collegamenti con l’Area Metropolitana di Reggio Calabria.
In questo primo incontro venivano esaminate e definite, dai presenti all’incontro, le esigenze di mobilità per creare un sistema di collegamenti dalle zone periferiche con il centro in fasce orarie di maggiore densità di traffico; ciò per contribuire alla diminuzione di un considerevole flusso veicolare privato e pubblico che giornalmente si riversa al centro della Città Metropolitana.
In buona sostanza si doveva iniziare a predisporre una sorta di integrazione vettoriale e tariffaria tra il servizio di trasporto pubblico cittadino dell’Atm e il servizio giornaliero del trasporto ferroviario di Trenitalia in ingresso a Messina lato Giampilieri.
Questo nuovo tipo di servizio integrato treno-bus doveva entrare a regime nel mese di settembre 2015 con la riapertura delle scuole, per poi diventare parte integrante nella nuova offerta commerciale del trasporto ferroviario gestito dalla Regione Siciliana al cambio orario di dicembre.
E’ trascorso un anno esatto dall’incontro del 13 marzo 2015 ma di integrazione vettoriale e tariffaria tra l’Atm di Messina e Trenitalia nemmeno l’ombra. Al cambio orario di dicembre 2015 la metroferrovia Giampilieri-Messina è stata implementata passando da quattro corse treno giornaliere a ventotto corse treno.
Corse treno che non hanno attualmente una logica di mobilità non essendo stata attuata l’integrazione vettoriale con l’Atm e per la scarsa frequentazione giornaliera, riteniamo che questa implementazione di corse, fino a quando non verrà fatta l’integrazione, non abbia senso perché è uno spreco giornaliero di 448 treno-km che hanno certamente un costo per una richiesta di mobilità che attualmente è quasi inesistente.
La soluzione migliore, al momento, che riteniamo opportuno suggerire al Dipartimento regionale dei Trasporti è quella di ripristinare le quattro corse giornaliere così come previste nell’orario precedente, sino a quando il comune di Messina e l’Atm non avranno pronto il piano di integrazione vettoriale e tariffaria con l’impresa ferroviaria Trenitalia, in considerazione del fatto che la Regione Siciliana sta pagando da mesi per un servizio che al momento non risulta essere efficiente ed efficace da tutti i punti di quella mobilità che doveva essere garantita da entrambi i vettori e dagli attori principali Comune e Atm di Messina.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani

martedì 15 marzo 2016

Avviso ai Pendolari. Apertura scalo ferroviario di Fiumefreddo di Sicilia

Stazione di Fiumefreddo di Sicilia. Con la presente, chiediamo di voler aprire all’utenza ferroviaria, per la sola giornata di mercoledì 16 marzo 2016 dalle ore 06.00 alle ore 22.00, lo scalo ferroviario della stazione di Fiumefreddo di Sicilia per dare la possibilità ai pendolari di poter parcheggiare le proprie auto all’interno dello scalo.
Considerato che l’amministrazione comunale, con l'Ordinanza Sindacale n.17 dell'11/03/2016 ha previsto dei lavori straordinari di spazzamento e scerbamento, non ha previsto gli eventuali disagi e/o disservizi per i pendolari che ogni mattina frequentano la stazione di Fiumefreddo, per l’impossibilità a poter parcheggiare nello spiazzo antistante la stazione e nelle vie adiacenti alla stessa, interessate dai lavori di pulizia, abbiamo ritenuto opportuno ed in via del tutto eccezionale chiedere a Rete Ferroviaria Italiana la possibilità di poter adibire lo scalo ferroviario a parcheggio delle auto solo per la giornata del 16 marzo interessata dai suddetti lavori. 
Ringraziamo Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia per la collaborazione e disponibilità concessaci, sollevando la stessa da ogni e qualsiasi responsabilità per eventuali danni a cose, mezzi e persone.
Cordialmente.
Si allega alla presente Ordinanza Sindacale n.17 dell’11/03/2016
Ai Dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana
Dott. Michele Martinelli
Dott. Giuseppe Bruno
Al Direttore di Trenitalia
Ing. Maurizio Mancarella
Al Dott. Roberto Lannino
Fiumefreddo di Sicilia, 15 marzo 2016
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani 

lunedì 14 marzo 2016

La situazione ferroviaria alla stazione di Mascali

Mascali. Dal cambio orario di dicembre 2015 sono stati penalizzati i pendolari che giornalmente da Mascali si spostavano, per motivi di studio, lavoro o altro, in direzione Catania o Siracusa.
Nei nuovi orari è stato cancellato il treno regionale 8581 delle ore 9.00 creando scompiglio ai pendolari.
L’attuale programmazione oraria dalla stazione di Mascali prevede i seguenti treni:
Treno regionale 8575 delle ore 5.36
Treno regionale 8577 delle ore 6.38
Treno regionale 12865 delle ore 7.11
Treno regionale 8579 delle ore 7.24
Treno regionale 12871 delle ore 10.46
Treno regionale 12883 delle ore 12.51
Treno regionale 8637 delle ore 14.38
Treno regionale 12883 delle ore 20.48.
E’ alquanto evidente il buco orario di oltre tre ore nella fascia oraria 6.00/9.00 ritenuta a maggior frequentazione dei pendolari, così come non vi è alcun treno prima delle ore 20.48 che da Messina effettui la fermata alla stazione di Mascali. 
Per cercare di ottimizzare il servizio alla stazione di Mascali, in considerazione del fatto che da Catania a Mascali con i nuovi orari sono state inserite 14 fermate, cinque in più del vecchio orario. Da Messina a Catania non sono state previste a tutti i treni le fermate alla stazione di Mascali se non al treno 12883 che ferma a Mascali alle ore 20.48. 
Con la presente chiediamo di far effettuare la fermata di Mascali ai seguenti treni: Treno regionale 12759 con fermata a Mascali alle ore 13.35
Treno regionale 12875 con fermata a Mascali alle ore 15.59
Treno regionale 12815 con fermata a Mascali alle ore 19.06
Treno regionale 12825 con fermata a Mascali alle ore 19.44
Occorre potenziare la stazione di Mascali a differenza di quanto è stato fatto per la stazione di Cannizzaro, dove attualmente fermano ben tredici treni regionali ma vi è una scarsissima affluenza, così come avviene sulla Giampilieri-Messina visto l’impiego di 28 treni giornalieri per una diecina di utenti.

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani 

mercoledì 9 marzo 2016

Parcheggio Stazione di Milazzo in stato di abbandono

Il nostro Comitato Pendolari Siciliani, ha iniziato  in questi giorni, ad effettuare nuovamente  attività di monitoraggio dei servizi forniti in Stazione da parte di RFI e Trenitalia, in particolare con la presente nota, si vuole segnalare la situazione di abbandono in cui versa il parcheggio antistante la stazione in oggetto, erbacce rifiuti e una forte vegetazione, in alcuni casi gli oleandri posti nel perimetro del parcheggio hanno raggiunto l’altezza di ben 2,5 metri. (vedi foto allegate)
Tale situazione si protrae da diverso tempo,[segnalazioni effettuate il 4.03.14-15.03.15 siamo ormai con cadenza annuale, riscontrando soltanto dei piccoli interventi tampone] e considerato che, il decoro e la sicurezza è ritenuto un requisito imprescindibile da parte del Ns Comitato Pendolari, e la Stazione di Milazzo e tutto il suo parcheggio sono dei biglietti da visita per i numerosi turisti che vi transiteranno per raggiungere le Isole Eolie, e non per ultimi i moltissimi pendolari che ogni giorno affollano la Stazione in oggetto, invitiamo chi di competenza a voler valutare l’ipotesi di un immediato intervento.
Mondì Francesco  Pendolari Messina-Palermo Comitato Pendolari Siciliani CIUFER            

domenica 6 marzo 2016

Ritardi, scontro fra Comitato Pendolari e Trenitalia

Il 40% dei treni veloci in Sicilia sono in ritardo secondo il Comitato pendolari ma per le Ferrovie non è così. Da una parte i dati del Comitato pendolari siciliani, che descrivono la poca puntualità dei convogli in questo primo bimestre del 2016, dall'altra Trenitalia che parla di "una precisione" dell'84,3%. In questo primo bimestre del 2016 abbiamo monitorato le corse dei treni veloci sulla Palermo-Catania, sulla Palermo-Messina e sulla Messina-Catania-Siracusa, nel corso della trasmissione Ditelo a Rgs. Su 1661 treni, 994 sono risultati in orario e 667 in ritardo di oltre 5 minuti. Abbiamo visionato solo treni "veloci", quelli che dal gennaio 2017 avranno un costo maggiorato del 5% e che sono spacciati per "veloci" quando fanno solo qualche fermata in meno. Insomma, siamo davvero molto lontani dagli standard del contratto di servizio previsti. Dati che Trenitalia giudica come “parziali” e non “completi”, replicando che nei primi 2 mesi del 2016, in Sicilia, sono stati l’84,3% i treni giunti a destinazione entro i 5 minuti dall’arrivo previsto in orario e sono state ridotte di oltre il 34% le cancellazioni e le interruzioni di corse per cause tecniche.  La performance migliora di circa 0,5 punti percentuali rispetto a quella registrata nell’analogo periodo del 2015 e di 2,3 punti rispetto a quella riferita all’intero 2015. Puntualità che sale oltre il 90%escludendo i ritardi determinati da cause esterne. “Un sussulto ottenuto grazie ad un nuovo modello organizzativo della manutenzione e delle operation (processi produttivi) e sulla tele-diagnostica predittiva – dice nella nota Ferrovie dello Stato – la stessa in uso sull’Alta Velocità, applicata ad una flotta di treni regionali sempre più omogenea che su tutto il territorio nazionale può contare, unica in Europa, su 600 locomotive (E464) di ultima generazione  dello stesso modello”.”In fatto di puntualità, regolarità e affidabilità del servizio offerto la società di trasporto del Gruppo FS Italiane – conclude la nota- si pone al vertice tra le imprese di trasporto ferroviario italiane ed europee. (*LANS*)

sabato 20 febbraio 2016

Trasporto ferroviario e l’informazione che non c’è. Riattivata la circolazione dalle 17.40 sulla linea PA-AG

Palermo, 20 febbraio 2016. Linea Pa-Ag dalle 17.40 riattivata la circolazione fra Roccapalumba e Lercara Bassa.
È ripreso alle 17.40 il traffico ferroviario fra Roccapalumba e Lercara Bassa (linea Palermo – Agrigento), sospeso da ieri per lo svio di un treno regionale. Nel corso dell’interruzione la mobilità è stata garantita con autobus sostitutivi fra Roccapalumba e Cammarata.
Trasporto ferroviario e l’informazione che non c’è
Lo svio del treno regionale 3932 delle ore 13.45 sulla Palermo-Agrigento al km. 72+800 tra Roccapalumba-Alia e Lercara Bassa, ha messo a nudo molti aspetti sulla gestione di tali emergenze che oggi possiamo segnalare al Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana, a differenza di quanto avveniva prima della firma del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario isolano.
La prima cosa che vogliamo segnalare è la mancata e tempestiva informazione online sul sito Fsnews.it. Nel caso specifico dello svio del treno sulla Palermo-Agrigento su questo sito non veniva data alcuna informazione, fino a quando diversi twitt di sollecito da parte di Giovanni Russo presidente dell’Associazione Ferrovie Siciliane,  che finalmente appariva la notizia del blocco della linea alle ore 16.14 dopo circa un’ora e mezza dall’accaduto. E chiamiamola tempestiva…
La seconda cosa che desideriamo segnalare è il non rispetto dell’art. 13 comma 6 “Qualità del Servizio” del Contratto di Servizio che recita: -….Trenitalia si impegna inoltre a mantenere attivo un servizio di informazione telefonica per almeno 12 ore al giorno. Linea telefonica non ancora istituita a distanza di circa due mesi dalla firma del Contratto. Un servizio telefonico di informazione, che in questa emergenza sarebbe stato da supporto, sotto il profilo dell’informazione, a tutta l’utenza pendolare per quanto riguardava i servizi di trasporto sostitutivi da attivare o attivati e per i servizi da garantire sino al ripristino della linea ferrata. A chi chiedere notizie in queste occasioni…??? Al call center 892021 e sentirsi rispondere che non ne sanno nulla e tra l’altro pagando lo scatto alla risposta di 30,5 centesimi di euro e di 54,9 centesimi di euro al minuto.
La terza cosa che ci preme conoscere, quali provvedimenti il Dipartimento regionale trasporti  prenderà nei confronti di Trenitalia in riferimento all’art. 9 comma 2 (Interruzione e soppressione dei servizi) che così recita: - “La soppressione dei treni a causa del gestore del servizio ( guasti tecnici ai rotabili ovvero gestione del personale) o a causa del gestore dell’Infrastruttura (guasti tecnici agli impianti e all’infrastruttura) comporta una riduzione del corrispettivo secondo il listino prezzi di cui all’allegato 7.
A tale valore, e fino al limite massimo della riduzione, si applica il riconoscimento del costo del servizio sostituivo reso disponibile; tale riconoscimento è applicato esclusivamente se il servizio sostitutivo è attivato entro 60 minuti dal verificarsi dall'evento che ne ha determinato la necessità, in numero sufficiente a trasportare tutti i passeggeri presenti sul treno ed effettuato in modo tale da garantire il servizio presso le stazioni e fermate previste sulla tratta ferroviaria oggetto del disservizio, salvo casi di manifesta impossibilità”.
A questi quesiti desideriamo risposte da parte del Dipartimento Trasporti che ha l’obbligo di garantire un trasporto efficiente ed efficace e nel rispetto di quanto messo nero su bianco il 30 dicembre 2015 con il primo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia.
Giosuè Malaponti - presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 19 febbraio 2016

Deragliamento Treno 3932 linea Palermo-Agrigento

Il treno 3932 delle ore 13.43 da Palermo ad Agrigento giunto tra Roccapalumba-Alia e Lercara Bassa al km 72 + 800 svia dai binari fermandosi, fortunatamente senza procurare danni ai passeggeri ma un grande spavento.

domenica 14 febbraio 2016

MILLE TRENI PER I PENDOLARI

Mille treni per i pendolari


L'allarme smog degli ultimi mesi dimostra quanto sia necessario un servizio di trasporto pubblico efficiente, alternativo all'auto privata. 
Ogni giorno circa 3 milioni di pendolari usano i treni regionali per il lavoro o lo studio, con mezzi insufficienti, spesso affollati, vecchi e sporchi, come denunciano da tempo le associazioni ambientaliste e dei consumatori. Negli ultimi anni i cittadini hanno pagato tariffe più alte per un servizio ferroviario regionale sempre peggiore, mentre gli investimenti del Governo privilegiavano l'Alta Velocità e l'autotrasporto, al contrario di altri paesi europei.
Per ridurre l'inquinamento delle città e per migliorare il servizio a milioni di pendolari, chiediamo al Governo e alle Regioni di:
  • Attivare il progetto “1000 treni per i pendolari”, annunciato dal governo Prodi nel 2006 ma mai realizzato, con più risorse al trasporto locale, standard più alti di qualità e di efficienza, sia nei tratti gestiti da Trenitalia sia in quelli assegnati ad altre società;
  • Coinvolgere le associazioni dei consumatori, i comitati dei pendolari e i cittadini stessi, fin dalla stipula del contratto di servizio, nel controllo e nella valutazione degli standard di funzionamento del trasporto pubblico locale, come previsto dalle norme vigenti, secondo i principi della trasparenza e della partecipazione democratica.
La lotta al riscaldamento globale passa anche per una politica di mobilità davvero sostenibile e inclusiva.
Se sei d'accordo, CLICCA QUI... firma e diffondi la petizione.
Grazie.

All'appello aderiscono: Legambiente, Federconsumatori, Movimento in Difesa del Cittadino, Cittadinanzattiva, Rete della Conoscenza, Comitato Pendolari Siciliani, Comitato Pendolari Orte, Comitato Pendolari della Roma Lido, Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord.

Per approfondimenti:

Mobilità Ambiente Consumatori Diritti

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mercoledì 3 febbraio 2016

Lo "stop a Cannizzaro non piace ai pendolari, poche le persone che usufruiscono delle fermate: perchè non decurtarle?

Certamente, questo intervento di fare fermare tredici treni a Cannizzaro ha scombussolato il sistema quasi perfetto di mobilità tra le tre Città capoluogo di provincia, al quale avevamo lavorato, come Comitato Pendolari dal lontano 2001, sia con la Provincia Regionale di Catania e la Direzione Trenitalia Sicilia, tra l’altro con un incontro tenutosi il 5 aprile 2005 alla stazione di Acireale, dove presero parte l’Amministrazione Comunale di Acireale.
Considerata l’evidenza della scarsa frequentazione,  i  tredici treni giornalieri continuano ad effettuare  le fermate alla stazione di Cannizzaro a differenza dei treni  “Regionali Veloci”  che continuano a non effettuare le fermate  di Fiumefreddo di Sicilia e S.Teresa di Riva nonostante vi era un rilevante ed accertato flusso di pendolarismo, sia in salita che in discesa in direzione Messina e Siracusa.

domenica 31 gennaio 2016

Metroferrovia Messina-Giampilieri troppe corse ma poco funzionali

Con i nuovi orari ferroviari dal 13 dicembre 2015 la “Metro ferrovia Giampilieri-Messina” è stata incentivata la mobilità ferroviaria con 14 coppie di treni distribuite nell’arco della giornata. Una giusta scelta da parte della Regione Siciliana ma come al solito senza alcuno studio sugli eventuali risultati relativi alla frequentazione giornaliera dell’utenza.
Tra l’altro il Comune di Messina non ci risulta avere già approntato alcun piano di mobilità per quanto riguarda i servizi sul territorio da parte dell’ATM (Azienda Trasporti Messina) in raccordo alle 28 corse treno giornaliere tra la Città e Fiumara-Gazzi, Contesse, Tremestieri, Mili Marina, Galati, Ponte S.Stefano, Ponte Schiavo, San Paolo e Giampilieri.
Sono 16 km di linea ferrata, tra l’altro in doppio binario, che collega i nove Villaggi messinesi che, al contempo, vengono serviti anche del trasporto pubblico dei bus dell’ATM, non a raccordo e a servizio della metroferrovia ma con un programma di esercizio che collega questo parte di Città con la stazione centrale di Messina.
Desideriamo mettere in evidenza che, così come si sta svolgendo l’attuale servizio di trasporto ferroviario, tra l’altro concordato con il Dipartimento Trasporti regionale e il Comune di Messina, sia uno spreco di treno-Km e di bus-km. Considerato che, giornalmente vengono percorsi 448 treno-km, che in un mese (da lunedì a venerdì) diventano 11.648 treno-km e in un anno ammontano a circa 139.776 di treno-km impiegati e gestiti, secondo il nostro modesto parere, senza alcuna logica di mobilità e di integrazione tra vettori.
Ad onor del vero erano più funzionali i vecchi orari nel quale venivano impiegati solamente quattro treni giornalieri, quali: regionale 12891 delle ore 6.20 e regionale 22691 delle ore 13.45 da Messina a Giampilieri e il regionale 12892 delle ore 7.00 e il regionale 22692 delle ore 14.55 da Giampilieri a Messina.
Ad integrare questi treni giornalieri della metro ferrovia, intervenivano giornalmente effettuando le fermate di Tremestieri e Galati sette treni regionali: 3867 delle ore 12.25, 12831 delle ore 13.41, 12877 delle ore 14.38, 12879 delle ore 16.42, 12881 delle ore 17.57, 12883 delle ore 19.26 e 8573 delle ore 20.46. I treni provenienti da Siracusa e Catania, sempre a supporto della metro ferrovia che effettuavano le fermate di Galati e Tremestieri erano otto in totale e precisamente i treni regionali: 12866 delle ore 6.52, 12868 delle ore 7.32, 12870 delle ore 8.07, 12872 delle ore 12.38, 12874 delle ore 14.20, 12876 delle ore 14.54, 12830 delle ore 17.21 e 8586 delle ore 19.30. Così come era improntato il servizio, almeno in questi ultimi anni era molto più funzionale e tra l’altro faceva risparmiare parecchi treno-Km.
L’offerta attuale, a pare nostro, dovrebbe essere prontamente rivista sino a quando l’amministrazione comunale di Messina non abbia pronto il piano per la nuova mobilità  e di integrazione vettoriale che integri il servizio cittadino dei bus dell’ATM a raccordo dei treni a servizio della metro ferrovia Giampilieri-Messina.
La messa in opera dei nuovi orari ha procurato e continua a procurare enormi disagi all’utenza pendolare proveniente da Siracusa e Catania perche, nei nuovi orari, non sono state previste le fermate di Galati e Tremestieri che con i vecchi orari venivano effettuate e la stessa avviene da Messina  in direzione Catania e Siracusa.
Un’altra anomalia molto evidente è la corsa dell’ultimo treno della metro ferrovia da Messina a Giampilieri previsto in partenza da Messina alle ore 18.50 a differenza di quanto invece offriva il vecchio orario con i treni 12883 delle ore 19.26 e 8573 delle ore 20.46 che effettuava le fermate di Tremestieri e Galati.
Siamo convinti che occorre rivedere l’offerta commerciale del trasporto ferroviario sulla Giampilieri-Messina e chiediamo un incontro tra le parti interessate: Dipartimento Trasporti Regionale, Sindaco di Messina, Direttore dell’ATM, Direttore di Trenitalia, e Comitato dei Pendolari, per rivedere l’attuale offerta magari, cercando assieme delle soluzioni  alternative per raggiungere l’obiettivo comune di assicurare, nel più breve tempo possibile, una mobilità integrata treno-bus e realizzare un trasporto pubblico efficiente ed efficace viste le risorse impiegate e gli sforzi da fare per offrire un servizio pubblico quanto più vicino agli utenti-cittadini.
Giosuè Malaponti – Comitato pendolari Siciliani – Ciufer 

Cannizzaro la stazione deserta ma i treni fermano.

Dal 13 dicembre 2015, è entrata in vigore la nuova offerta commerciale del trasporto ferroviario con la prima gestione della Regione Siciliana. Da questa data, dopo tanti anni, tredici treni regionali della relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa e viceversa, stanno effettuando la fermata   alla stazione di Cannizzaro.
Stazione del tutto isolata e senza alcun servizio di collegamento con Aci Castello, con l’Ospedale Cannizzaro e le altre frazioni castellesi, preventivamente predisposto in concomitanza all’attivazione delle fermate del treno.
Da un mese e mezzo circa dell’istituzione della fermata di “Cannizzaro”, ci corre l’obbligo segnalare sia al Dipartimento Trasporti regionale che al Dirigente di Trenitalia che la frequentazioni in salita e discesa è del tutto inesistente, 4/5 utenti giornalieri circa.
Prendiamo spunto essendo intervenuto nella questione, della relazione del Mobility Manager dell’azienda “STMicroelectronics” che evidenziava, così come si legge negli atti allegati alla delibera del Consiglio Comunale,  di Aci Castello, n.26 del 17/04/2015 quanto segue: -“l’apertura della stazione ferroviaria di Cannizzaro rappresenterebbe un vero e proprio nodo strategico nell’ambito del sistema di mobilità dei circa trecento dipendenti che ogni giorno si spostano dai paesi delle Aci alla zona industriale di Catania, in un sistema di connessione tra lo stesso terminal di Cannizzaro e la stazione di Bicocca, coinvolgendo nell’attività anche le amministrazioni di Aci Castello e di Catania”.
All’interno della stessa delibera vi è un altro passaggio chiave:
-che a seguito di una rilevazione dei flussi riguardanti il traffico dei pendolari, che dal territorio di Aci Castello si muovono quotidianamente soprattutto da e per i centri vicini di Catania ed Acireale, è stato stimato un movimento pari a migliaia di unità;
-che con la riapertura della stazione di Cannizzaro, si darebbe sin da subito la possibilità ad un numero così rilevante di potenziali utenti di poter usufruire del servizio di trasporto ferroviario per raggiungere agevolmente il centro e la zona industriale di Catania, nonché le città di Acireale e Taormina-Giardini Naxos in un ottica di maggiore incremento dei flussi turistici.
La relazione del Mobility Manager dell’STMicroelectronics è perfetta, ci mancherebbe altro, mentre sul piano pratico non è così. In questi 40 giorni circa,  non abbiamo visto salire o scendere né utenti occasionali, né buona parte dei 300 dipendenti dell’STM paventati dal Mobility Manager nè le migliaia di fruitori citati nella rilevazione dei flussi che dovevano servirsi del nodo strategico della stazione di Cannizzaro.
Certamente questo intervento di fare fermare tredici treni a Cannizzaro ha scombussolato il sistema quasi perfetto di mobilità tra le tre Città capoluogo di provincia, al quale avevamo lavorato, come Comitato Pendolari dal lontano 2001, sia con la Provincia Regionale di Catania e la Direzione Sicilia di Trenitalia, tra l’altro con un incontro tenutosi il 5 aprile 2005 alla stazione di Acireale, dove presero parte l’Amministrazione Comunale di Acireale.
Considerata l’evidenza della scarsa frequentazione,  i  tredici treni giornalieri continuano ad effettuare  le fermate alla stazione di Cannizzaro a differenza dei treni  “Regionali Veloci”  che continuano a non effettuare le fermate  di Fiumefreddo di Sicilia e S.Teresa di Riva nonostante vi era un rilevante ed accertato flusso di pendolarismo, sia in salita che in discesa in direzione Messina e Siracusa.
Come Comitato Pendolari chiediamo al Dirigente Generale del Dipartimento Trasporti, dott. Fulvio Bellomo, di voler predisporre un servizio di verifica sulle frequentazioni dell’utenza dei treni che sostano alla stazione di Cannizzaro, di chiedere i dati di riscontro sulla frequentazione in possesso dell’impresa ferroviaria Trenitalia e, se è il caso, di rivedere l’offerta commerciale eliminando le fermate di alcuni treni vista la mancanza di utenza.
Chiediamo, inoltre, alla luce dell’evidenza dei riscontri di Cannizzaro, dove a tutti i costi sono state concesse tredici fermate ai treni regionali, di voler ripristinare  prima possibile le fermate di Fiumefreddo di Sicilia e di S.Teresa di Riva dei treni “regionali veloci” che a tutt’oggi continuano a non fermare. 
Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 27 gennaio 2016

Buone notizie per i pendolari sarà modificato l'orario ferroviario

Nel 2005 fu fatta la prima prova in Sicilia dei treni regionali veloci chiamati “City Express”, che collegavano Taormina a Catania e Catania con Siracusa. “City Express voluti allora dall’assessore pro tempore Fabio Granata, esperienza fallimentare per tanti motivi, non furono create le coincidenze alla stazione centrale di Catania tra i Taormina e i Siracusa, nonostante il collegamento era senza alcuna fermata tra Catania e Siracusa, i tempi di percorrenza erano sempre 60 minuti a differenza di un regionale che effettuava 4 fermate (Lentini, Augusta, Priolo-Melili e Siracusa)ed impiegava 67 minuti. Sono trascorsi circa dieci anni dall’esperienza fallimentare dei “City Express” che la politica e l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti fa propria la proposta di Trenitalia dei treni regionali veloci sulle dorsali ferroviarie: sulla Tirrenica Palermo-Messina in via sperimentale dal 20 gennaio 2014 con due coppie di treni che diventano cinque per tutto il 2015, mentre sulla Jonica, con i nuovi orari di dicembre 2015.
Il tutto potrebbe essere interessante se ci fosse veramente un notevole risparmio di tempo, anche per dare un significato all’aggettivo “Veloce” e un senso logico sull’impiego di questi treni tra Messina, Catania e Siracusa.
Premesso che i treni diretti 3865, 3866, 3868, 3869, 3870, 3872, tra Catania e Messina impiegavano ed impiegano tutt’ora effettuando otto fermate (Alì Terme, S. Teresa di Riva, Taormina-Giardini, Alcantara, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre-Riposto, Acireale e Catania) tra gli 82 e i 90 minuti, considerato che tra Giampilieri e Fiumefreddo corre ancora un unico binario.
Considerato ciò, una domanda ci sorge spontanea: - come mai i nuovi treni classificati “Regionale Veloce” sulla stessa tratta ferroviaria pur effettuando solamente cinque fermate (Alì Terme, Taormina-Giardini, Giarre-Riposto, Acireale e Catania) impiegano sempre gli stessi tempi? E allora qualcuno ci spieghi dove cosa sta a significare l’aggettivo “veloce” in questi treni se per veloce intendiamo non effettuare tre fermate importanti quali: S.Teresa di Riva, Fiumefreddo di Sicilia e Alcantara, quantomeno dovuta visto che, quasi tutti i treni, in questa stazione effettuano le coincidenze.
Nell’incontro del 20 gennaio scorso, con i Dirigenti del Dipartimento Trasporti della Regione, abbiamo fatto presente questa situazione ed abbiamo chiesto che venissero considerati treni regionali veloci i vecchi treni diretti tra le tre Città. Per quanto riguarda le modifiche richieste da molti pendolari, facciamo presente quanto segue:
Verranno ripristinati i seguenti treni a partire da domenica 14 febbraio 2016, questo è quanto ci assicurano dal Dipartimento Trasporti della regione Siciliana:
Messina-Catania-Siracusa
Treno 3865 delle ore 5.10 fermerà a Priolo-Melilli
Treno 12861 delle 6.55 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12867 verrà anticipato alle ore 8.00 e circolerà nei giorni lavorativi
Treno 12875 delle ore 14.15 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12877 delle ore 14.35 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12879 delle ore 16.25 fermerà a Tremestieri e Galati e nei giorni lavorativi
Treno 3859 delle ore 17.15 fermerà a S.Teresa di Riva
Siracusa-Catania-Messina
Treno 12868 delle ore 5.33 fermerà a Tremestieri e Galati
Treno 12782 delle ore 11.10 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12876 delle ore 13.05 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12880 delle ore 14.22 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12830 delle ore 15.45 verrà effettuato anche il sabato
Abbiamo chiesto se è possibile anticipare almeno i treni 12861, 12877, e il 12880 in considerazione del fatto che al momento domeniche e festivi non hanno treni in orari nelle prime ore del mattino e nel primo pomeriggio sia da Catania che da Messina.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer 

martedì 26 gennaio 2016

La storia dei treni regionali veloci e le modifiche dei treni nei giorni festivi.

Nel 2005 fu fatta la prima prova in Sicilia dei treni regionali veloci chiamati “City Express”, che collegavano Taormina a Catania e Catania con Siracusa. “City Express voluti allora dall’assessore pro tempore Fabio Granata, esperienza fallimentare per tanti motivi, non furono create le coincidenze alla stazione centrale di Catania tra i Taormina e i Siracusa, nonostante il collegamento era senza alcuna fermata tra Catania e Siracusa, i tempi di percorrenza erano sempre 60 minuti a differenza di un regionale che effettuava 4 fermate (Lentini, Augusta, Priolo-Melili e Siracusa)ed impiegava 67 minuti. Sono trascorsi circa dieci anni dall’esperienza fallimentare dei “City Express” che la politica e l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti fa propria la proposta di Trenitalia dei treni regionali veloci sulle dorsali ferroviarie: sulla Tirrenica Palermo-Messina in via sperimentale dal 20 gennaio 2014 con due coppie di treni che diventano cinque per tutto il 2015, mentre sulla Jonica, con i nuovi orari di dicembre 2015.
Il tutto potrebbe essere interessante se ci fosse veramente un notevole risparmio di tempo, anche per dare un significato all’aggettivo “Veloce” e un senso logico sull’impiego di questi treni tra Messina, Catania e Siracusa.
Premesso che i treni diretti 3865, 3866, 3868, 3869, 3870, 3872, tra Catania e Messina impiegavano ed impiegano tutt’ora effettuando otto fermate (Alì Terme, S. Teresa di Riva, Taormina-Giardini, Alcantara, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre-Riposto, Acireale e Catania) tra gli 82 e i 90 minuti, considerato che tra Giampilieri e Fiumefreddo corre ancora un unico binario.
Considerato ciò, una domanda ci sorge spontanea: - come mai i nuovi treni classificati “Regionale Veloce” sulla stessa tratta ferroviaria pur effettuando solamente cinque fermate (Alì Terme, Taormina-Giardini, Giarre-Riposto, Acireale e Catania) impiegano sempre gli stessi tempi? E allora qualcuno ci spieghi dove cosa sta a significare l’aggettivo “veloce” in questi treni se per veloce intendiamo non effettuare tre fermate importanti quali: S.Teresa di Riva, Fiumefreddo di Sicilia e Alcantara, quantomeno dovuta visto che, quasi tutti i treni, in questa stazione effettuano le coincidenze.
Nell’incontro del 20 gennaio scorso, con i Dirigenti del Dipartimento Trasporti della Regione, abbiamo fatto presente questa situazione ed abbiamo chiesto che venissero considerati treni regionali veloci i vecchi treni diretti tra le tre Città. Per quanto riguarda le modifiche richieste da molti pendolari, facciamo presente quanto segue:
Verranno ripristinati i seguenti treni a partire da domenica 14 febbraio 2016, questo è quanto ci assicurano dal Dipartimento Trasporti della regione Siciliana:
Messina-Catania-Siracusa
Treno 3865 delle ore 5.10 fermerà a Priolo-Melilli
Treno 12861 delle 6.55 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12867 verrà anticipato alle ore 8.00 e circolerà nei giorni lavorativi
Treno 12875 delle ore 14.15 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12877 delle ore 14.35 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12879 delle ore 16.25 fermerà a Tremestieri e Galati e nei giorni lavorativi
Treno 3859 delle ore 17.15 fermerà a S.Teresa di Riva
Siracusa-Catania-Messina
Treno 12868 delle ore 5.33 fermerà a Tremestieri e Galati
Treno 12782 delle ore 11.10 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12876 delle ore 13.05 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12880 delle ore 14.22 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12830 delle ore 15.45 verrà effettuato anche il sabato
Abbiamo chiesto se è possibile anticipare almeno i treni 12861, 12877, e il 12880 in considerazione del fatto che al momento domeniche e festivi non hanno treni in orari nelle prime ore del mattino e nel primo pomeriggio sia da Catania che da Messina.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer 

Palermo-Messina Monitoraggio treni

Il nostro Comitato Pendolari Siciliani, nella giornata di oggi 19.01.2016 ha effettuato attività di monitoraggio di alcuni treni nelle fasce orarie di maggiore frequentazione in merito alla puntualità di arrivo come termine corsa presso la stazione di Messina Centrale che di seguito riportiamo:
R12750 S.Agata M.- Messina C.Le arrivato con un ritardo di 5 min.
R12752  S.Agata M.- Messina C.Le arrivato con un ritardo di 41 min.
RV 3839  Palermo C.LE. -Messina C.LE  arrivato con un ritardo di 17 min.
R 12754 S.Agata M.- Messina c.le arrivato con un ritardo di 50 min.
Rv 3832 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 32 min.
R 12784 S.Agata M. - Messina arrivato con un ritardo di 18 min.
Rv 3834 Palermo Messina arrivato con un anticipo di 1 min.
Rv 3836 Paermo Messina arrivato  con un anticipo di 3 min.
R 12758 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 75 min
R 12760 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 104 min.
Rv 3840 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 13 min.
R 12762 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 10 min.
Riportiamo di seguito i valori guida e gli impegni che Trenitalia applica con principi fondamentali nel progettare e offrire i suoi servizi in particolare è impegnata a:
-Garantire a tutti i clienti una accessibilità adeguata ai servizi.
-Migliorare il decoro e la pulizia delle carrozze con programmi specifici di intervento.
-Garantire la puntualità, monitorando l’andamento dei treni e gestendo con efficacia gli eventuali disservizi.
Cogliamo l’occasione per ricordare che, l’articolo 7  della prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00 alle ore 09.00.
Mondì Francesco  Pendolari Messina Palermo Comitato Pendolari Siciliani CIUFER