Palermo. Quale
coordinatore dei pendolari siciliani ho il dovere di rappresentare
l’importanza strategica del trasporto pubblico ferroviario in una regione come
la Sicilia e la necessità di portare avanti politiche sempre più incisive per
favorirne lo sviluppo.
Premesso
che, il Contratto di Servizio deve riportare il focus della questione su quello
che, dal mio punto di vista, è il soggetto principale del servizio stesso,
ossia “l’UTENTE e non il treno della POLITICA”.
Prendendo
spunto dallo scaricabarile tra la Regione e Trenitalia, di fatto la Sicilia non
ha ancora un Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario, che di sicuro
verrà realizzato a giorni e del quale siamo in attesa di essere convocati
dall’assessore ai trasporti Nico Torrisi.
Il
Contratto di Servizio, che la Regione Siciliana si sta apprestando a realizzare
deve diventare ed essere uno strumento importante e valido per porre,
finalmente, le basi per un trasporto ferroviario che dovrebbe tenere conto
della mobilità sostenibile e delle esigenze di quelle fasce di utenti che hanno
fatto del trasporto ferroviario il mezzo per i propri spostamenti.
In
merito alla realizzazione del Contratto di Servizio desidero, ancora una volta,
fare presente che occorre prestare molta attenzione, in quanto Trenitalia farà
sentire tutto il suo peso di monopolista, cercando di imporre a suo piacimento
le regole che sarà chiamata a rispettare.
Nel
nuovo tipo di Contratto che Trenitalia sta proponendo alle Regioni, il sistema
di contabilità regolatoria (riferita all’acquisto del treno/km) è stato
sostituito con il sistema a catalogo (riferito all’ora di servizio per
tipologia del treno). Questa novità implica un principio molto pericoloso,
ossia che più il treno “sta” sulla linea, più il servizio viene pagato dalla
Regione, ben sapendo che negli anni i tempi di percorrenza (a parità di numero
di fermate) sono stati sempre più allungati, e, per di più, un treno sarebbe
considerato “puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti!!!!.
Trenitalia,
con la sua Divisione Passeggeri Regionale, fornisce il servizio di
trasporto ferroviario regionale su tutto il territorio italiano. Le Regioni
decidono quali e quanti servizi intendono acquistare, stipulando con Trenitalia
un vero e proprio contratto, della durata di 6 anni ulteriormente rinnovabili
per altri 6. Con il contratto si definisce la Carta dei Servizi, un sistema di
valutazione e monitoraggio della qualità dei servizi.
In ogni
caso sono le Regioni a stabilire i prezzi dei biglietti e degli abbonamenti, e
a fissare nei contratti di servizio i livelli minimi di qualità (puntualità,
pulizia, informazioni, ecc.) che il gestore deve erogare. Se tali obiettivi non
vengono raggiunti, la Regione applica delle penali, detraendo tale importo dal
corrispettivo che deve pagare a Trenitalia. Le penali sono utilizzate da molte
regioni come strumento a favore dei pendolari abbonati, trasformando le risorse
decurtate in sconti sugli abbonamenti futuri.
Alla
luce di queste informazioni, ritengo opportuno che le Istituzioni, in
collaborazione con i molti utenti del trasporto ferroviario, con le
associazioni di categoria e i sindacati, incomincino a programmare un servizio
più vicino all’utenza, ed in modo particolare all’utenza pendolare che
giornalmente è costretta a fare enormi sacrifici per raggiungere il proprio
luogo di lavoro, studio o altro.
In
conclusione faccio presente che il siciliano-cittadino-utente, deve poter
disporre di un sistema di trasporto che soddisfi le proprie aspettative ed
esigenze, dato che la Sicilia ed i siciliani hanno veramente urgenza e bisogno
di un trasporto ferroviario efficiente ed efficace e di condizioni di trasporto
semplici e flessibili per la loro mobilità nell’Isola.
Giosuè
Malaponti - Presidente - comitato pendolari siciliani - c.i.u.fe.r.
Nessun commento:
Posta un commento