Ill.mo Presidente,
con la presente desideriamo nuovamente intervenire sulla
chiusura, da parte di Rete Ferroviaria Italiana, della tratta ferroviaria
Caltagirone-Gela, ormai da due anni, e da circa sette mesi dissequestrata dagli
organi competenti.
Nella nostra nota, del 15 novembre 2013, sollecitavamo un suo
autorevole intervento nei confronti di
Rete Ferroviaria Italiana per avere certezze sulla sorte di questa
importante arteria ferroviaria ed al contempo invitavamo i sindaci di
Caltagirone, Gela e Niscemi ad intervenire a salvaguardia della stessa.
In occasione del servizio del Tgr Sicilia in data 21 novembre
2013, abbiamo avuto modo di riportare alla ribalta della cronaca tale chiusura
e nello stesso tempo abbiamo avuto modo di confrontarci con i sindaci di
Caltagirone dott. Bonanno e di Gela dott. Fasulo.
Assieme concordavamo sull’importanza della riapertura in
tempi brevi di questa tratta e che tale chiusura, ha inevitabilmente
determinato un trasferimento del traffico passeggeri sulla SS. 417 che, di per
sé, già presenta condizioni di elevata pericolosità, in quanto unica arteria
rimasta ad assicurare il collegamento fra le città ricadenti sul percorso
ferroviario.
Il Comitato pendolari Siciliani, visto il dissequestro
dell’infrastruttura avvenuto circa sette mesi, chiede se il Governo Regionale e/o
l’Assessore alle infrastrutture e mobilità siano a conoscenza:
§ di quali iniziative il gestore dell’infrastruttura
ferroviaria, Rete ferroviaria italiana (RFI) intenda adottare per il ripristino
della circolazione ferroviaria?
§ del bando di gara europeo per l’appalto
di “rimozione strutture e apparati sistema GSM-R tratta ferroviaria
AVELLINO-ROCCHETTA E CALTAGIRONE-GELA” per un importo di 803.000 euro iva
esclusa, peraltro forse già appaltato?
§ di quali interventi finalizzati al
ripristino della piena funzionalità, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria
stia approntando, in modo da porre fine ai disagi e ai rischi cui vanno
incontro i numerosi pendolari delle zone attraversate dalla ferrovia, dal
momento che sono costretti per i loro spostamenti quotidiani a servirsi di
percorsi alternativi non agevoli e poco sicuri?
La gara d’appalto per la rimozione degli apparati non ci
tranquillizza, anzi, ci fa presumere la definitiva chiusura della tratta; alla
luce di questi nuovi fatti, è necessario fare chiarezza su quello che si vuole
fare del futuro della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela.
Nell’attesa di un sollecito riscontro, ci facciamo carico di
concordare e convocare con gli Amministratori di Caltagirone, Niscemi e Gela un
incontro urgente con i rappresentanti della Regione Sicilia-Dipartimento
infrastrutture e i Dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, sui luoghi del
crollo, per fare il punto della situazione e sulle sorti di un’importante
arteria ferroviaria che non può e non deve essere chiusa per nessun motivo,
visti gli enormi investimenti fatti in quest’ultimo decennio.
Cordialmente
Fiumefreddo, 13 gennaio 2014
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani
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