sabato 20 settembre 2014

Cub Trasporti Ragusa: la situazione della linea ferroviaria Sr-Rg-Cl

In questi giorni sono apparse notizie sul potenziamento dei treni passeggeri sulla tratta Licata-Comiso; è stata annunciata l’imminente immissione in circolazione di un “intercity veloce” che migliorerebbe l’afflusso di viaggiatori tra l’area centro-orientale dell’Isola e l’aeroporto di Comiso.
A questi vaghi (e periodici) annunci, fa da contr’altare la situazione della tratta in questione, che attualmente è chiusa, e non ci risulta vi si stiano svolgendo grandi interventi di velocizzazione.
La tratta Gela-Modica, nel frattempo, continua a essere depotenziata: vi circolano attualmente solo tre coppie di treni, mentre una coppia è sostituita con autobus per via dei continui furti di carburante nei convogli parcheggiati durante la notte a Gela.
Si continua a vendere fumo, mentre quotidianamente ciò che rimane del trasporto ferroviario sulla linea Siracusa-Ragusa-Gela-Caltanissetta, muore.
Tutti i problemi sollevati negli ultimi anni sono stati disattesi, sia per una attitudine alla sordità da parte di RFI e Trenitalia, sia per un’abitudine da parte dell’Assessorato regionale alle infrastrutture, a prendere sottobanco la richieste di questa parte del territorio, sia per una assolutamente inadeguata azione della classe politica e amministrativa locale.
Il trasporto studenti continua a essere svolto esclusivamente su autobus, sistema più caro e più critico dal punto di vista organizzativo.
I convogli dei pendolari sono stati depennati e mai più ripristinati, anche di fronte allo stato di emergenza dei trasporti su gomma in seguito alla chiusura del ponte Guerrieri.
La metropolitana di superficie di Ragusa è diventata la “cosa” che tutti vogliono ma su cui nessuno intende effettivamente battersi.
I collegamenti con la stazione di Donnafugata rimangono inservibili, perché non si vuole puntare sull’unico servizio pubblico in grado di assicurarli e portare masse di turisti al castello.
Qualcuno al posto nostro si sarebbe già stufato e avrebbe gettato la spugna.
Noi, come CUB Trasporti non intendiamo arrenderci, e rilanciamo la vertenza per una ferrovia moderna. Agli altri (sindaci, assessori, deputati, consiglieri comunali, imprenditori) di scegliere cosa fare: se continuare a fingere impegni, magari solo per farsi un  po’ di pubblicità, oppure se iniziare e portare a termine un doveroso sforzo per mutare il volto della mobilità in questo territorio.
Ragusa, 18-9-2014
Pippo Gurrieri - Coordinatore provinciale CUB Trasporti


venerdì 19 settembre 2014

Renzi riprende a parlare di Ponte sullo Stretto

Renzi riprende a parlare di Ponte sullo Stretto. Noi abbiamo detto qualche anno fa... http://www.comitatopendolari.it/notizie/ponte-stretto-pendolari-siciliani-non-ci-sara-nel-2017-forse-neanche-dopo

giovedì 18 settembre 2014

mercoledì 17 settembre 2014

Napolitano firma. Presto la pubblicazione del decreto Via allo Sblocca Italia con il pacchetto casa e le grandi opere.












































Roma. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha firmato lo Sblocca-Italia ed è imminente la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Deroga al patto di stabilità interno, misure per incentivare acquisto e affitto delle abitazioni, semplificazioni per le ristrutturazioni alcune delle novità inserite nel testo definitivo, tra l'altro, sono confermati gli interventi anti-diss! esto idrogeologico, il sostegno al made in Italy, il rilancio dei project bond, il potenziamento dell'operatività di Cassa depositi e prestiti, il potere sostitutivo del premier sull'uso dei fondi Ue, la valorizzazione degli immobili pubblici inutilizzati (in particolare del demanio militare).
 








martedì 16 settembre 2014

Rete ferroviaria lumaca per decenni. Nel 2009 Castiglione aveva lanciato l'iniziativa Freccia Rotta per velocizzare gli spostamenti

Catania-Palermo la lunga storia di un raddoppio ferroviario.
Le dichiarazioni di quest’ulteriore svolta epocale annunciata qualche giorno fa su tutti i quotidiani siciliani, sono gli interventi del presidente di Rete ferroviaria italiana Ing. Dario Lo Bosco, del governatore Crocetta e dell’assessore regionale Torrisi nella conferenza stampa tenutasi a Palermo.
Comunque, la questione che mi fa più rabbia è che tutti questi miliardi di euro vengano investiti solo ed esclusivamente su una relazione ferroviaria per una sorta di miopia politica. Lo Sblocca Italia, visto che la Catania-Palermo era stata già inserita e finanziata nel CIS ed ancor prima nel CdP 2007-2011, doveva essere lo strumento per distribuire ai territori siciliani più penalizzati quella boccata di ossigeno infrastrutturale a breve termine per  incentivare e sviluppare il tessuto economico, sociale e turistico di quei territori.

Barcellona. Continua l’attività di monitoraggio del Comitato all’interno delle stazioni

Continua l’attività di monitoraggio relativa ai servizi offerti all’interno delle stazioni.
Nel sopralluogo alla stazione  di Barcellona abbiamo riscontrato le seguenti criticità:
nell’area circostante gli ex servizi igienici vi sono presenti rifiuti di vario genere, anche ingombranti (vedi foto), a questi si aggiungono i soliti bisognini fisiologici “che non mancano mai” creando anche non solo una visione poco decorosa dei luoghi comuni ma anche pessime condizioni igieniche.
Il nostro Comitato Pendolari invita chi di competenza ad intervenire per la rimozione dei rifiuti accantonati e ad una attenzione sempre più accurata dei luoghi per garantire un minimo di decoro ai viaggiatori.
Certi in un vostro celere intervento per ristabilire quelle condizioni ottimali e di vivibilità del luogo comune.  
RFI spa per la Regione Sicilia
Trenitalia spa per la Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti-Regione Sicilia
Torrenova, 14.09.2014
Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer


venerdì 12 settembre 2014

Regione e Ferrovie, un piano di opere da 11 miliardi - Rassegna stampa

Palermo-Catania in un ora e 20 minuti. La rete coinvolgerà pure le isole minori collegati. Collegati aeroporti, porti, e poli, turistici.
"Da Punta Raisi a Fontanarossa si andrà in due ore e 20 minuti, ma non mi rassegno a perdere l'Alta velocità".
Trasporti più di tre miliardi già disponibili. Previsti i lavori sulla Palermo-Catania-Messina, collegamento con gli aeroporti di Trapani e Comiso, cantieri nell'Agrigentino.
Un piano infrastrutturale integrato per cambiare la mobilità in Sicilia. Per la Palermo-Catania fino a 16 treni regionali veloci e 6 coppie per gli intercity.
Nuova stazione a Porto Empedocle e fermate in località di Fontanelle e San Michele.

 


C'era una volta il treno... Inchiesta di Rai Uno in Sicilia 31 agosto 2009

C'era una volta il treno... Inchiesta di Rai Uno in Sicilia sulla situazione del trasporto ferroviario e delle infrastrutture. Il Comitato Pendolari Siciliani, contattato dalla redazione ha collaborato con la troupe per la realizzazione dell'inchiesta.

giovedì 11 settembre 2014

Catania-Palermo, la lunga storia di un raddoppio ferroviario

La solita storia quella, che si ripete di anno in anno, di snocciolare milioni di euro e opere pubbliche che dovrebbero cambiare l’aspetto infrastrutturale della Sicilia.
Le dichiarazioni di quest’ulteriore svolta epocale annunciata oggi su tutti i quotidiani siciliani sono gli interventi del presidente di Rete ferroviaria italiana Ing. Dario Lo Bosco e del governatore Crocetta nella conferenza stampa tenutasi ieri.
Non desidero elencare tutti gli interventi e le cifre che conosco già a parte qualche variante ma, desidero iniziare dal lontano 19 gennaio 2009 e dalla brillante operazione di provocazione politica “Freccia Rotta”, organizzata dall’on. Giuseppe Castiglione già presidente della Provincia regionale di Catania, oggi sottosegretario nel governo Renzi. In quell’occasione venne fuori da tutti gli attori presenti (politici, dirigenti delle ferrovie, etc.) che sarebbero bastati venti trenta milioni di euro per ammodernare e velocizzare l’attuale tracciato della Catania-Palermo, in un anno e mezzo di lavori, portando i tempi di percorrenza al di sotto delle due ore e trenta e per di più elevando la linea da rango “C” a rango “P” facendo viaggiare i pendolini.
Con l’intervento nel 2009 dell’ex sottosegretario alle infrastrutture Reina furono tenuti diversi tavoli tecnici romani con i dirigenti della Regione Sicilia, di Rete ferroviaria italiana e del ministero delle infrastrutture. Da questi incontri quasi a fine 2009 venne inserita, per le prese di posizione di Reina, nel Contratto di Programma 2007-2011 con la seguente descrizione:  Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni (si allega foto).
A quattro anni di distanza dall’inserimento nel CdP, non è stato realizzato nessun intervento di velocizzazione della Catania-Palermo se non quello operato da Trenitalia  nel cambiare gli orari di percorrenza ad una coppia di treni in tre ore circa mentre nella slide del Cis è previsto due ore e 45 minuti (vedi slide Cis).
Comunque, la questione che mi fa più rabbia è che tutti questi miliardi di euro vengano investiti solo ed esclusivamente su una relazione ferroviaria per una sorta di miopia politica. Lo Sblocca Italia, visto che la Catania-Palermo era stata già inserita e finanziata nel CIS, doveva essere lo strumento per distribuire ai territori siciliani più penalizzati quella boccata di ossigeno infrastrutturale a breve termine per  incentivare e sviluppare il tessuto economico, sociale e turistico di quei territori. Sono convinto che un’attenta programmazione del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti ed un intervento forte dei nostri politici a Roma possa nell’immediato futuro dare un asset diverso alle infrastrutture siciliane.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Rete Ferroviaria Italiana: Richiesta chiarimenti relativi disservizio ferroviario del 10 settembre 2014

Il comitato pendolari Siciliani in merito al disservizio creatosi per la sosta del treno 12788 in galleria nei pressi di Acireale, rimasto fermo per qualche ora all’interno della stessa, con la presente chiede di conoscere:
·      se sono state attuate tutte le norme relative alla sicurezza dei viaggiatori e della circolazione, dato che all’interno della galleria non vi era nessuna possibilità di comunicare all’esterno, tra l’altro il Capotreno per comunicare telefonicamente con la Sala Operativa ha dovuto percorrere quasi tutta la galleria per mettersi in comunicazione con la stessa;
·      se la galleria in questione e le altre gallerie sono coperte dal vs. servizio di telefonia GSM-R e degli impianti fissi di telefonia;
·      se la sala operativa abbia informato, dopo aver preso atto del disservizio, con annunci sonori i viaggiatori e i familiari (preoccupati) in attesa in tutte le stazioni della relazione ferroviaria;
·      se le regole della tempestiva informazione enunciate nel “MAS” specie in questi casi sono state prontamente attuate dalla sala Operativa?
·      come mai sul portale FSNews.it non era e non è a tutt’oggi riportata la sospensione della circolazione visti gli enormi ritardi nella circolazione?
Nell’attesa di un Vs. pronto riscontro, porgiamo cordiali saluti.
Rete Ferroviaria Italiana - Regione Sicilia
Direzione Regionale di Trenitalia - Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti - Regione Sicilia
Oggetto: Chiarimenti al disservizio ferroviario del 10 settembre 2014.-
Fiumefreddo, 11 settembre 2014
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 10 settembre 2014

In Sicilia non serve l’alta velocità ma ammodernare e potenziare le infrastrutture esistenti

Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) (si allega foto) e decreto Sblocca Italia i provvedimenti che dovrebbero cambiare il volto all’infrastruttura ferroviaria siciliana. L’unica priorità infrastrutturale in Sicilia è diventata la Catania-Palermo. Come se il solo raddoppio della Catania-Palermo risolverebbe tutti  le “sfortune” infrastrutturali della Sicilia. In questi anni l’accenno alla linea ferroviaria Catania-Palermo era sinonimo di “tempi biblici per i lunghi tempi di percorrenza”. Inchieste sul trasporto ferroviario siciliano realizzate da La Repubblica, Corriere della Sera, Rai Uno ed altre hanno evidenziato l’enorme gap infrastrutturale e dei collegamenti ferroviari tra le principali Città siciliane quali Trapani, Ragusa, Modica, Agrigento con tempi veramente biblici dovuti a molte (strane) coincidenze tra treni ed ai pochissimi treni dedicati. Siamo convinti che l’enorme investimento fatto sulla Catania-Palermo non servirà a migliorare le condizioni di trasporto delle altre Città.
Non si possono spendere 5,3 miliardi, ne mancano ancora tre (sempre se sarà questa la cifra definitiva a opera finita e quali saranno i tempi certi e definitivi per la realizzazione) solo per una volontà politica che certamente sa, ma fa finta di non sapere delle reali condizioni della rete ferroviaria siciliana. Infatti, nelle varie dichiarazioni non ci sembra di aver letto della Alcamo-Trapani via Milo chiusa da un anno e mezzo; non abbiamo letto della Caltagirone-Gela chiusa da oltre tre anni dal crollo del ponte; non abbiamo letto dei collegamenti ferroviari con l’aeroporto di Catania e di Trapani; non abbiamo letto della messa in esercizio a regime della Metro-ferrovia Giampilieri-Messina; non abbiamo letto della Metro-ferrovia di Ragusa progettata e mai fatta finanziare;  non abbiamo letto della velocizzazione della Catania-
Siracusa iscritta in quasi tutti i contratti di programma con date e cifre; non abbiamo notizie dei 1970 milioni di euro previsti per il raddoppio della Fiumefreddo-Giampileri (vedi foto) con delibera Cipe 62/2005. Però occorre cavalcare a tutti i costi i tempi biblici della Catania-Palermo, quando, invece, ad onor del vero sulla Catania-Palermo insiste nel Contratto di Programma 2007-2011 - Opere in Corso - Tabella A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni (si allega foto). Quando invece l’imponente finanziamento dello Sblocca Italia poteva essere distribuito per ammodernare, velocizzare e realizzare un sistema più leggero e veloce in tempi più brevi collegando molte più città che ad oggi sono quasi del tutto isolate per scelte o disattenzioni non condivisibili. Ribadiamo che non ci serve l’alta velocità nelle tratte siciliane per ovvi motivi, uno dei tanti, i tempi lunghissimi di realizzazione. Ai siciliani basterebbe solo ed esclusivamente “la velocità”.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Raddoppio: Ferrovie libere di decidere

Il decreto «Sblocca Italia» non è ancora stato varato, ma già divide l'opinione pubblica tra chi vi ripone enormi aspettative per la ripresa dell'economia, perché velocizza le procedure fino ad azzerarle, e chi, per lo stesso motivo, ne è terrorizzato temendo un'irreparabile e definitiva devastazione del territorio.
In Sicilia la reazione è ancora più articolata perché la Regione vi riponeva grandi speranze per il riavvio di cantieri e la prosecuzione veloce di infrattrutture che arrancano e, invece, deve prendere atto che il Governo Renzi per la nostra terra ha inserito nel provvedimento poche opere già programmate e iniziate, in particolare la direttrice ferroviaria Palermo-Catania-Messina.
Un'opera che ci interessa da vicino e che, prevedendo il raddoppio della ferrovia proprio attraverso il centro di Catania, ha provocato una reazione ferma e indignata della popolazione e delle Giunte Stancanelli e Bianco. Rete Ferrovie italiane aveva previsto che il secondo binario si sarebbe dovuto affiancare a quello esistente e dunque che, arrivato alla stazione (interrata a nove metri sotto l'attuale livello), sarebbe dovuto risalire con un'enorme rampa in cemento fino agli Archi della Marina per poi interrarsi progressivamente all'altezza di piazza dell'Indirizzo, facendo saltare l'ostello, e procedere fino a piazza Federico di Svevia intercettando, e! devastando, un altro tratto delle mura di Carlo V, i resti archeologici della zona e molti palazzi settecenteschi e ottocenteschi. Un progetto contro il quale la città, per una volta unita, si è ribellata chiedendo che Rete ferrovie italiane attui il percorso alternativo proposto dall'ufficio del piano regolatore. Progetto che prevede che il doppio binario corra in tunnel dalla stazione fino al porto, passando sott'acqua davanti alla capitaneria, per poi proseguire fino ad Acquicella bucando le lave di San Cristoforo. Progetto sostenuto e caldeggiato dall'amministrazione comunale.
Ora proprio questo è il problema. Il decreto «Sblocca Italia» - che non a caso, finora, ha il parere contrario del Ministero dei Beni culturali - prevede, all'articolo 1, che l'amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato abbia l'ultima parola sui progetti decidendo se accogliere o respingere i pareri contrari delle altre amministrazioni interessate. Questo significa che neppure le sovrintendenze potranno respingere un progetto che ritengono incompatibile con la tutela del territorio e che, in caso di ritrovamenti archeologici non preventivati, non potranno più imporre alle imprese il modo di tutelare e valorizzare le nuove scoperte. Non solo. Se non daranno la loro autorizzazione paesaggistica ad un progetto entro due mesi - ed è difficile con gli attuali organici sguarniti - varrà il principio del silenzio-assenso. E via liberalizzando, incluso l'azzeramento delle autorizzazioni per i pali delle reti a banda larga, per le torri eoliche e gli impianti fotovoltaici e a biomasse. Insomma un decreto ad alto rischio.
Ma il sindaco Bianco, per quanto riguarda il raddoppio ferroviario, tranquillizza la città. «Il progetto su cui c'è l'accordo della Regione è quello alternativo che prevede l'interramento lungo la costa. Quello originario delle Ferrovie è stato rigettato nella conferenza dei servizi che si è tenuta a Catania e poi nella riunione del Cis (il comitato interministeriale che ha il compito di valutare i pro! getti). Da ultimo, la settimana scorsa, anche l'assessore regionale alle Infrastrutture Nico Torrisi, in conferenza dei servizi, ha preso atto che c'è un unico percorso condiviso: quello alternativo allo sventramento del centro di città su cui concordano la Regione, il ministero dello Sviluppo economico, il Comune di Catania, per la parte che gli compete, e anche Rete ferrovie italiane che prima aveva un atteggiamento riluttante». E conclude. «Io sono tranquillo, ma, comunque, è bene stare attenti. Il coltello lo metto tra i denti».
Pinella Leocata
La Sicilia - Lunedì 08 Settembre 2014 Catania(Cronaca)Pagina 12 

martedì 9 settembre 2014

Monitoraggio dei servizi nelle stazioni della tratta Messina-S.Agata Militello

Il Comitato Pendolari Siciliani, in questi giorni ha effettuato un monitoraggio dei servizi forniti da RFI e Trenitalia nelle Stazioni tra Messina e S.Agata Militello, riscontrando le seguenti criticità che riportiamo:
-Torregrotta: Risulta ancora non essere stata collocata l’obliteratrice nel marciapiede del binario pari (2) nonostante le ns incessanti segnalazioni datate (08.05.2013. 07.08.2013 e 9.9.2013) , inoltre l’obliteratrice del binario dispari (1) è ancora ostruita.
-Milazzo: Delle due emettitrici self-service ne risulta funzionante solo una, ma quest’ultima accetta solo pagamenti con carte e monete, risulta essere disabilitata al pagamento con banconote, i disservizi si accentuano ulteriormente nelle giornate di chiusura della biglietteria al pubblico.
-Falcone: L’obliteratrice risulta essere ostruita.
-Patti: Il sottopassaggio risulta essere da tempo al buio.
-Gioiosa Marea: il ns. comitato invita chi di competenza ad inserire in questa stazione il sistema di informazioni visivo al pubblico, cosiddetto lead.
-Brolo: in questa stazione l’obliteratrice risulta essere accesa, ma l’inchiostro per la timbratura è assente, con conseguente impossibilità della convalida del biglietto.
-S.Marco D’alunzio: il cancello dell’ex scalo merci risulta essere ancora pericolante. (Richieste inviate in data 7.9.12  14.05.13 e 27.7.14)
Le nostre segnalazioni/suggerimenti vengono evidenziate  ai dipartimenti di competenza al fine di un tempestivo intervento, auspicando che i servizi erogati, siano a bordo che a terra continuino ad essere  in linea, in termini di qualità confort e sicurezza degli ambienti in stazione , come previsto nella carta dei servizi
RFI spa per la Regione Sicilia
Trenitalia spa per la Regione Sicilia
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti-Regione Sicilia
Torrenova, 07.09.2014
Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

Criticità rilevate da un pendolare sulla circolazione dei treni 12763 e 3831

Riceviamo e pubblichiamo ulteriori criticità rilevate da un pendolare sulla circolazione dei treni 12763 e 3831 verificatesi giovedì 04 settembre 2014:
1)il treno 12763 viaggia in direzione della stazione di Patti con 15 minuti di ritardo  (arrivo programmato 14.25 terzo binario - arrivo previsto 14.40); mentre il treno 3831  viaggia in direzione della stazione di Patti con 10 minuti di ritardo (arrivo programmato 14.37 primo binario - arrivo previsto 14.47).
2) conseguentemente i passeggeri diretti alle stazioni di Capo d’Orlando e S. Agata Militello si spostano sul terzo binario in attesa del treno 12763.
3)invece si verifica che viene annunciato il sopraggiungere del treno 3831, mentre nessuna notizia del treno 12763 che comunque viaggiava con un minore ritardo; in ogni caso non viene  fornita alcuna  informazione su quale dei due treni partirà per primo.
4) gli utenti diretti Capo d’Orlando e S. Agata Militello sono ancora fermi sul terzo binario.
5) altri utenti, nelle more sopraggiunti, si avvedono che sul primo binario il semaforo  mostra il “segnale verde”, e si fanno carico di avvisare  gli altri utenti della probabile partenza del treno 3831 rispetto al treno 12763; nessuna comunicazione ufficiale viene comunque diramata.
6)alcuni utenti  in fretta e furia lasciano il  terzo binario  per dirigersi sul primo, mentre altri rimangono fermi sul terzo;
7)arriva e riparte per primo il treno 383;
8)gli utenti rimasti sul terzo binario in attesa del 12763 arriveranno a destinazione con 25 minuti di ritardo circa.
Quando le Direzioni competenti di Trenitalia e di Rete Ferroviaria si decideranno a risolvere il problema?
Lascio ai lettori ogni ulteriore commento, e mi astengo dal riferire  le considerazioni dei diretti interessati. 

sabato 6 settembre 2014

Alitalia abbandona la Sicilia, niente aerei a Fontanarossa e Punta Raisi

Alitalia: lungo (mi)raggio per Sicilia e Calabria  
Un anno fa circa, leggevamo sui quotidiani le dichiarazioni di guerra all’Alitalia, da parte del governatore Crocetta. Il Governatore prendeva di mira la ormai ex compagnia di bandiera, responsabile di penalizzare la Sicilia e il turismo con una politica tariffaria molto salata.
Accennava ad una rivoluzionaria delibera regionale nei confronti del sistema monopolistico dell’Alitalia dando mandato all'Azienda Siciliana Trasporti a sottoscrivere accordi, puntando sull’aeroporto di Comiso aperto da qualche mese, con eventuali vettori low cost.
Il Governatore dichiarò, anche, che la Regione avrebbe avuto una sua compagnia aerea low cost puntando tutto sull’Ast, azienda di trasporti controllata dalla Regione con a capo il prof. Dario Lo Bosco nonché presidente di Rete Ferroviaria Italiana.
Dopo un mese di botte e risposte, di attacchi e di contromisure tra il governatore della Regione Sicilia e l’Alitalia  tornò la quiete nei cieli e nelle stanze della regione siciliana.
A distanza di un anno arriva nuovamente sulla nostra Regione la doccia fredda dell’Alitalia che abbandona definitivamente le tratte siciliane da e per il nord.
Scarse sono state le prese di posizioni da parte delle Istituzioni isolane, in relazione a quest’improvviso e inspiegabile abbandono delle rotte siciliane, nei confronti di Alitalia e del Ministero dei trasporti.
Le uniche voci a difesa dei siciliani sono quelle del sindaco di Catania Enzo Bianco e dell’assessore regionale ai trasporti Nico Torrisi.
Confidiamo nel loro operato affinché rappresentino al ministro Lupi ed al governo l’importanza e la necessità di attuare oggi più che mai quella continuità territoriale che la Sicilia non ha mai avuto, alla luce della totale cancellazione dei treni da e per il nord e per la mancata realizzazione del Ponte sullo Stretto. 
Crediamo che i presupposti ci siano tutti e che la strada della continuità territoriale sia l’unica da percorrere per colmare questo squilibrio infrastrutturale.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani

Linea Castelvetrano-Palermo variazioni orario treni lunedì 8 settembre 2014

Lunedì 8 settembre 2014, il treno Regionale 8604 da Castelvetrano a Palermo C.le subirà variazioni e sostituzioni con bus. clicca qui per il dettaglio

giovedì 4 settembre 2014

Trasporto ferroviario, Nico Torrisi: "Sigleremo l'accordo di Programma"

L'esponente del governo dell'isola assicura che per la firma dell'intesa manca il si del ministero dell'Economia e delle Finanze.
Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore Torrisi nel voler mettere mano, una volta per tutte, alla razionalizzazione del trasporto pubblico siciliano  ma, per fare questo occorre realizzare un nuovo Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità e per quanto riguarda il settore del trasporto ferroviario, deve prima di tutto chiudere sottoscrivendo l’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario regionale con il Mit ed il Mef e subito dopo realizzare il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario. Accordo di Programma e Contratto di servizio che la Regione Sicilia non ha ancora sottoscritto e realizzato, tenuto conto che dal settembre 2009, siamo rimasti l’unica regione a non aver ancora questi strumenti e le indispensabili risorse finanziarie.                                                   


martedì 2 settembre 2014

Le ferrovie in Sicilia: dopo la denuncia dei Pendolari

Catania. È il quarto assessore regionale ai Trasporti che lo dice: «Sta per essere firmato il Contratto di programma con Trenitalia». Ma stavolta Nico Torrisi ha le carte in regola. E soprattutto la coscienza a posto: «I nostri uffici hanno predisposto tutto al meglio, già è arrivato il via libera dal ministero delle Infrastrutture e aspettiamo soltanto la risposta di quello dell'Economia, che domani mattina (oggi per chi legge, ndr) il dirigente generale del Dipartimento solleciterà con una nota urgente a Roma».
La Regione risponde così all'ennesimo grido d'allarme lanciato ieri sul nostro giornale dal coordinatore del Comitato regionale pendolari, Giosuè Malaponti, in un impietoso report sulle condizioni del trasporto ferroviario all'indomani dello "Sblocca Italia" che promette di aprire presto i cantieri per il potenziamento della linea Palermo-Catania-Messina.

lunedì 1 settembre 2014

Monitoraggio sul traffico treni, interviene il Comitato Pendolari

Segnalazioni e modifiche all'attenzione dei vertici regionali di Rfi. Chiesto un potenziamento di alcune tratte.
Puntuale monitoraggio sull'andamento del traffico ferroviario passeggeri da parte del Comitato Pendolari Sant'Agata Militello-Messina. Con un documento il rappresentante del Comitato pendolari Francesco Mondi', ha segnalato alla Direzione regionale di Trenitalia le criticità riscontrate nella circolazione di alcuni treni regionali suggerendo al contempo delle modifiche e delle variazioni da apportare per il miglioramento del servizio, visto da parte degli utenti che giornalmente si recano al lavoro utilizzando il treno come mezzo di trasporto.

La Sicilia viaggia su treni da terzo mondo

Il Comitato pendolari:"no a opere faraoniche, si punti sul trasporto locale".
Finalmente c’è qualcuno non di casa nostra pronto ad evidenziare le condizioni drammatiche in cui versa il trasporto pubblico in Sicilia.
Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore Torrisi nel voler mettere mano, una volta per tutte, alla razionalizzazione del trasporto pubblico siciliano  ma, per fare questo occorre realizzare un nuovo Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità e per quanto riguarda il settore del trasporto ferroviario, deve prima di tutto chiudere sottoscrivendo l’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario regionale con il Mit ed il Mef e subito dopo realizzare il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario. Accordo di Programma e Contratto di servizio che la Regione Sicilia non ha ancora sottoscritto e realizzato, tenuto conto che dal settembre 2009, siamo rimasti l’unica regione a non aver ancora questi strumenti e le indispensabili risorse finanziarie.

sabato 30 agosto 2014

Trasporto pubblico in Sicilia…tutto da rifare

Finalmente c’è qualcuno non di casa nostra pronto ad evidenziare le condizioni drammatiche in cui versa il trasporto pubblico in Sicilia.
L’assessore regionale ai trasporti, Nico Torrisi, ha preso atto dell’evento  imbarazzante per le condizioni in cui hanno viaggiato diverse decine di viaggiatori (turisti, pendolari) ammassati dentro a un bus da Portopalo sino a Catania. Se da un lato l’assessore Torrisi prende atto ed interviene immediatamente sulla questione chiedendo scusa a nome della Regione Sicilia per le condizioni disumane di viaggio. Dall’altro punto di vista dobbiamo rilevare che è proprio l’assessorato regionale alle infrastrutture e alla mobilità che rilascia le concessioni alle aziende di trasporto e, spetta alla Regione pianificare e controllare l’operato delle aziende in concessione. E, quindi prontamente spiegata la tempestiva presa di posizione e le relative scuse dell’assessore Torrisi. Scuse invece che i 60000 pendolari che si spostano giornalmente in treno per motivi di lavoro, studio e altro non hanno mai ricevuto da nessun assessore regionale ai trasporti per le condizioni in cui molto spesso si sono trovati a viaggiare nei treni regionali, stipati come sardine e senza climatizzazione… mancava solo l’omino che versasse l’olio. Molto spesso abbiamo segnalato alla Regione che in alcuni orari vuoi per la soppressione di un treno o per la mancanza di materiale capiente,  diverse centinaia di viaggiatori sono stati costretti a vivere le stesse condizioni di viaggio degli amici in bus. Di certo il Dipartimento trasporti “4 Servizio Trasporto ferroviario”  viene informato dei disagi, così come la direzione regionale di Trenitalia, ma il Dipartimento trasporti non può fare altro che prenderne atto, in considerazione del fatto che la Regione Sicilia non ha ancora un Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario nell’isola. Prendiamo atto delle dichiarazioni dell’assessore Torrisi nel voler mettere mano, una volta per tutte, alla razionalizzazione del trasporto pubblico siciliano  ma, per fare questo occorre realizzare un nuovo Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità e per quanto riguarda il settore del trasporto ferroviario, deve prima di tutto chiudere sottoscrivendo l’Accordo di Programma per il trasporto ferroviario regionale con il Mit ed il Mef e subito dopo realizzare il Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario. Accordo di Programma e Contratto di servizio che la Regione Sicilia non ha ancora sottoscritto e realizzato, tenuto conto che dal settembre 2009, siamo rimasti l’unica regione a non aver ancora questi strumenti e le indispensabili risorse finanziarie.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani


venerdì 29 agosto 2014

In difesa della Ferrovia Ionica

E’ in atto un processo che dovrebbe condurre alla cancellazione di 5.000 km di rete ferroviaria dalla scena nazionale, ritenuti improduttivi ed eccessivamente costosi. Nel corso degli ultimi anni si stanno operando scelte pericolose in tal senso.
La strategia in atto mira ad impoverire i servizi in modo da disaffezionare i viaggiatori e giustificare poi i tagli in rapporto alla domanda decrescente; si confida inoltre nella scarsa capacità di reazione delle popolazioni locali.
Ma l’obiettivo ultimo non è ancora evidente a tutti; da qualche anno le politiche di FS, e di RFI in particolare, sembrano decisamente orientate all’isolamento e al successivo smantellamento della linea ferroviaria ionica.

E’ bene chiarire che la situazione si sta aggravando anche per l’assenza della politica; le responsabilità sono notevoli e gravi. La comunità calabrese non merita questa condanna...continua a leggere

mercoledì 27 agosto 2014

Ferrovie, da vent'anni aspettiamo il collegamento con l'aeroporto

Catania. Alta velocità e infrastrutture negli aeroporti, Fontanarossa…resta in attesa
E’ stato firmato ieri a Rimini, durante il Meeting di Comunione e Liberazione, l’accordo tra il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi e l'A.d. del gruppo FSI Michele Mario Elia " per collegare gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Venezia alla rete A/V e A/C e “rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie legate agli aeroporti". 
Negli ultimi anni sono stati approntati dal Governo diversi interventi per il Mezzogiorno quali: il Piano per il Sud, il Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia.
Per quanto riguarda la regione Sicilia, nello “sblocca Italia” è stata inserita solamente l’opera ferroviaria “Messina-Catania-Palermo” per un importo finanziato di 5,25 miliardi. Non riteniamo necessario l’investimento di tale cifra per l’opera faraonica della Palermo-Catania tagliando fuori le altre sette Città. Quando invece lo stesso importo potrebbe essere spalmato sulle relazioni ferroviarie più importanti per ammodernare e velocizzare l’esistente. Da oltre vent’anni si parla di collegamento ferroviario della Messina-Catania-Siracusa con l’aeroporto di Catania, ma nello “sblocca Italia” quest’opera non viene inclusa, mentre vengono finanziate le infrastrutture per l’aeroporto di Fiumicino, di Malpensa, di Venezia, di Genova e di Firenze per un totale di 3,650 miliardi.
Secondo noi va rivisto sia lo “Sblocca Italia” che il Contratto Istituzionale di Sviluppo siglato il 28 febbraio del 2013 tra il ministero della coesione e la regione Sicilia.

Criticità riscontrate nella circolazione di alcuni treni regionali, segnalateci da un pendolare

Con la presente si trasmette la seguente nota che un pendolare ci ha inviato, avendola ritenuta valida nei contenuti, tra l’altro alcuni di essi sono stati già segnalati dallo scrivente comitato:
“Treno regionale  veloce 3832  Palermo-Messina
La variazione concessa all’orario del treno  in questione con decorrenza 15 giugno 2014 ha consentito di soddisfare pienamente in termini di puntualità le aspettative degli utenti sino alle stazioni di Tusa-Santo Stefano di Camastra e S. Agata Militello, mentre continuano a registrarsi  giornalieri  cronici ritardi  compresi tra i 10 ed i 15 minuti sino alle stazioni di  Capo d’Orlando-Brolo-Patti e Barcellona P.G.
Invero, inspiegabilmente il treno in oggetto viene fermato presso la stazione di  Zappulla a causa del ritardo del  treno IC notte n. 1955 Roma Termini–Palermo,  ovvero presso quella di Capo d’Orlando in attesa del treno veloce 3835 Messina-Palermo, con la conseguenza che i dieci chilometri  che separano le stazioni di  S. Agata Militello e di Capo d’Orlando vengono quotidianamente percorsi in 25 minuti circa al posto dei dieci previsti.      
Considerato che il treno n. 3832  arriva alla stazione di  Tusa alle ore 07.14 per ripartire alle ore 07.20, si fa espressa richiesta di:
-anticipare la partenza del treno dalla stazione di Tusa in direzione Messina, con conseguente rimodulazione degli orari presso le stazioni di S. Stefano di Camastra e S. Agata Militello;
-effettuare l’incrocio con il treno n. 12775  presso la stazione di S. Stefano di Camastra per come avveniva nel recente passato, considerato che lo stesso rimane fermo per circa 15 minuti presso la stazione di Cefalu’ per incrocio con il treno IC n. 728  Palermo-Roma.
Il  beneficio conseguito dovrebbe consistere  nel raggiungere entro l’orario previsto la stazione Brolo (presso la quale è previsto incrocio con il treno veloce 3835) senza ulteriori attese  e con incrocio  con il treno IC notte 1955  presso le stazioni Zappulla  e/o Capo d’Orlando.
Treno regionale 12754 S. Agata Militello-Messina
Il treno accumula ritardi giornalieri dalla stazione di Brolo/Gioiosa Marea  a quella di Milazzo pari a 10/15 minuti  per incrocio con il treno IC  notte  n. 1955   Roma Termini- Palermo  in  ritardo.
Pertanto, si suggerisce di anticipare la partenza del citato treno IC  n. 1955 dalla stazione di Messina ovvero di effettuare l’incrocio, qualora in ritardo,  presso quella di Patti.
Treno regionale 12763 Messina- S. Agata Militello
Con l’attuale orario ferroviario sono sensibilmente peggiorate le condizioni di circolazione del citato treno il quale impiega di norma - rispetto al recente passato-  6 minuti in piu’ quale tempo di percorrenza  qualora  puntuale ( raramente ),  ovvero circa  15  minuti in piu’ qualora in  ritardo.
Nell’ipotesi in cui il treno IC notte 781 Roma Termini-Palermo viaggia non sia puntuale,  il treno regionale matura  un ritardo che oscilla tra i 20 ed i 30 minuti. A cio’ si aggiunge la circostanza che spesso il treno 12763 arriva alla stazione di Patti ( terzo binario)  nello stesso momento  in cui sopraggiunge dalla linea veloce (primo binario) il treno 3841 in direzione Palermo, con la conseguenza che gli utenti non ricevono alcuna informazione su quale dei  due treni partirà per primo e quindi si trovano spesso nella circostanza di  utilizzare  - loro malgrado -  il treno che partirà successivamente con  ritardi compresi tra i 15/ 20 minuti sino alla stazione di S. Agata Militello.
Treno 3830  Palermo-Messina
Il treno in questione  si è rivelato una scelta vincente in quanto estremamente puntuale ed ideale per le esigenze degli utenti, specie se confrontato con il servizio  su gomma.
Il suggerimento proposto è quello di effettuare una fermata anche presso la stazione di S. Stefano di Camastra-Mistretta avuto riguardo al vasto comprensorio di Comuni che allo stato   rimangono esclusi  da un così importante ed efficiente servizio.
Si rappresenta infine che il tempo impiegato per concretizzare la  richiesta fermata (2-3 minuti) verrebbe azzerato dalla circostanza che il treno 3830 riparte dalla stazione di S. Agata Militello in direzione Messina dopo 5 minuti di sosta per incrocio con il treno 12775. 
Treno  3841 Messina-Palermo
Il treno in questione, di recente istituzione,  si è dimostrato  particolarmente veloce sino alla stazione di Capo d’Orlando, mentre i tempi di percorrenza raddoppiano sino a quella di S. Agata Militello causa nn. due incroci. Quanto sopra  esposto, si chiede  valutare di:
-posticipare la partenza  dalla stazione di Messina  sulla traccia del pregresso treno  n. 3843 che  poteva essere effettivamente definito un “mezzo veloce “  in tutto il suo percorso;
-prevedere quindi l’arrivo alla stazione di Patti intorno le ore 14.45 -- 14.50;
-prevedere  una fermata anche presso la stazione di S. Stefano di Camastra, in modo tale da consentire agli utenti dell’istituendo 3830 di potere utilizzare uno stesso mezzo di trasporto entro le sei ore lavorative.
In tal modo verrebbe anche  scongiurato  il  disservizio causato dal contestuale arrivo alla stazione di Patti  dei treni n.  12763 e  n. 3841.
Treno 12765  Messina-Palermo
L’arrivo del citato treno presso la stazione di Patti è stato anticipato di quasi 10 minuti, mentre  è rimasto invariato il tempo di percorrenza  alla stazione di S. Agata Militello (ore 16.00).
Si chiede pertanto di ripristinare il pregresso orario con partenza del citato treno dalla stazione di Patti alle ore 15.20, avuto riguardo anche alla citata richiesta di modifica dell’orario del treno 3841.
Treno 12797 Messina-Palermo
Si chiede una modifica alla circolazione del treno 12797 nel senso che,  come in un recente passato, il treno in questione possa  arrivare alla stazione di Patti in una fascia oraria compresa dalle 13.30 alle ore 13.40.
Cio’ al fine di  meglio rispondere alle esigenze degli studenti che da Patti si spostano in direzione Gioiosa Marea e Brolo, nonché dei numerosi  altri utenti che sono obbligati per pochi minuti a dovere attendere per circa un‘ora l’arrivo del successivo treno n. 12763,  e comunque senza sottacere che la stazione è decentrata rispetto il centro del Comune di Patti.
Quanto sopra anche al fine di armonizzare l’orario di viaggio/attesa presso la stazione di Patti rispetto al treno n. 3830 di  nuova istituzione.”
Trenitalia spa per la regione Siciliana
RFI spa per la regione Siciliana
Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
per la Regione Siciliana
Torrenova, 27.08.2014

Mondì Francesco - Pendolari S.Agata Messina - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 26 agosto 2014

Alta velocità e infrastrutture negli aeroporti, Fontanarossa…resta in attesa

E’ stato firmato oggi a Rimini, durante il Meeting di Comunione e Liberazione, l’accordo tra il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi e l'A.d. del gruppo FSI Michele Mario Elia " per collegare gli aeroporti di Malpensa, Fiumicino e Venezia alla rete A/V e A/C e “rafforzare la dotazione di infrastrutture ferroviarie legate agli aeroporti".  Ci preme intervenire sulla questione, per fare presente al ministro Lupi  che in diverse occasioni e per ultimo il 17 gennaio 2014 durante la puntata di “Uno Mattina” in uno dei suoi interventi ha dichiarato in maniera decisa che: «la stessa scommessa fatta sull’alta velocità, oggi Ferrovie dello Stato deve farla sul trasporto dei pendolari, affermando che il trasporto regionale è un obiettivo. Per quanto riguarda i pendolari abbiamo detto tre cose semplicissime: abbiamo iniziato a mettere risorse, abbiamo detto a Ferrovie dello Stato adesso ti concentri su questo; abbiamo detto si inizia ad aprire il mercato anche sul trasporto regionale con gare mirate, abbiamo chiesto di dare immediatamente segnali di efficienza in quelle tratte che noi tutti conosciamo perché sappiamo perfettamente cosa i cittadini ci vengono a dire».
E allora vorremmo capire quali e quanti sono gli investimenti per i treni dei pendolari e per le infrastrutture ferroviarie per il Sud?
Negli ultimi anni sono stati approntati dal Governo diversi interventi per il Mezzogiorno quali: il Piano per il Sud, il Decreto del Fare e per ultimo lo Sblocca Italia.
Per quanto riguarda la regione Sicilia, nello “sblocca Italia” è stata inserita solamente l’opera ferroviaria “Messina-Catania-Palermo” per un importo finanziato di 5,25 miliardi. Non riteniamo necessario l’investimento di tale cifra per l’opera faraonica della Palermo-Catania tagliando fuori le altre sette Città.  Quando invece lo stesso importo potrebbe essere spalmato nelle relazioni ferroviarie più importanti per ammodernare e velocizzare l’esistente. Da oltre vent’anni si parla di collegamento ferroviario della Messina-Catania-Siracusa con l’aeroporto di Catania, ma nello “sblocca Italia” quest’opera non viene inclusa, mentre vengono finanziate le infrastrutture per l’aeroporto di Fiumicino, di Malpensa, di Venezia, di Genova e di Firenze per un totale di 3,650 miliardi.
Secondo noi va rivisto sia lo “Sblocca Italia” che il Contratto Istituzionale di Sviluppo siglato il 28 febbraio del 2013 tra il ministero della coesione e la regione Sicilia.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani