SIRACUSA – Il Comitato Pendolari Siciliani, con il
coordinatore Giosuè Malaponti, si ritiene alquanto soddisfatto della prima iniziativa
messa in campo dal C.I.U.FE.R. (Comitato Italiano Utenti delle Ferrovie
Regionali), un’associazione spontanea di cui fanno parte decine di Comitati di
Pendolari del treno e molti cittadini che hanno a cuore le sorti del trasporto
ferroviario regionale. All’iniziativa ha preso parte la sezione di Siracusa di Italia
Nostra. Questa prima iniziativa di mobilitazione prevedeva a scala nazionale il
presenziamento delle stazioni ferroviarie da parte dei pendolari, degli utenti
e delle associazioni e dei singoli cittadini sensibili alla Vertenza. Si è
trattato di una mobilitazione inedita per la simultaneità dell’evento in
centinaia di stazioni d’Italia.
Non ci serve bloccare i treni, afferma Giosuè
Malaponti coordinatore del Comitato Pendolari Siciliani, per questo ci sta
pensando la classe politica con il loro silenzio ed il totale disinteresse alla
problematica, oggi molto grave, viste le condizioni paventate da Trenitalia. Tornando
sulla questione della “Vertenza Ferrovie Regionali” si allega il file diramato
a livello nazionale.
Basta con i proclami e le
svolte epocali, è ora che la politica regionale pensi veramente a produrre
risultati concreti ed importanti, per fare uscire la Sicilia da questa gogna di
arretratezza infrastrutturale in cui è stata rilegata da oltre 40 anni.
Questi sono gli
interrogativi ai quali desideriamo avere risposte:
Perché non è stato ancora
attuato il Piano Regionale dei Trasporti e della Mobilità con i quattro Piani
Attuativi (Aereo-Marittimo-Stradale-Ferroviario) approvati nel lontano 2004?
Perché la Regione Sicilia
non ha mai realizzato uno studio intermodale per una mobilità sostenibile con
più modi di trasporto?
Perché il Contratto di
Servizio non è stato ancora presentato ai Comitati Pendolari e alle
Associazioni dei Consumatori, a
differenza di quanto è avvenuto nelle altre regioni?
Perché non è stato ancora
sottoscritto il Contratto di Servizio, visto già l’avvenuto passaggio delle
competenze tra Stato e Regione Sicilia?
Perché l’assessore regionale
ai trasporti Nino Strano non ha firmato il Contratto di Servizio il 7/09/2009 a
Roma assieme a tutte le altre regioni d’Italia?
Perchè in tutti questi anni
la Regione Sicilia non ha voluto, viste le nostre pressanti richieste,
incontrare i Comitati dei Pendolari Siciliani, almeno, per capire quali fossero
le esigenze primarie per soddisfare e realizzare un trasporto pubblico
ferroviario efficiente ed efficace?
Perché la Regione Sicilia
e gli assessori ai trasporti pro-tempre non sono intervenuti a tutela dei
cittadini siciliani, viste le soppressioni di treni e i consistenti ritardi che
Trenitalia opera a danno dei Siciliani giornalmente?
Non bastano i proclami,
occorrono i fatti che i Siciliani non hanno ancora visto.
Alla luce delle nuove
norme europee, entrate in vigore il 4 dicembre 2009, con il “Nuovo Regolamento
dell'Unione Europea sulla tutela del Consumatore nei servizi di Trasporto
Ferroviario”, che i Siciliani faranno valere per denunciare lo stato attuale in
cui versa il trasporto pubblico
ferroviario siciliano, carente sia nella qualità che nelle infrastrutture.
Occorre tutta l’attenzione
del presidente Crocetta e di tutta la classe politica regionale a far sì che
non siano sempre le fasce sociali più deboli e di conseguenza la società in
generale a piangerne le conseguenze. Quando invece, un’attenta politica ai
fabbisogni del territorio “mobilità e infrastrutture”, dovrebbe garantire pari
dignità e diritti ai suoi cittadini.
Cosa intende fare la
Regione Sicilia in materia di trasporto pubblico ferroviario? E come pensa di
arginare il problema dei tagli ai treni?
Chiediamo ancora una volta
un incontro urgente al presidente Crocetta per rappresentare, con dati alla
mano, le carenze del trasporto ferroviario siciliano, e per fare presente le
nostre proposte da inserire nel Contratto di Servizio che dovrà essere firmato
al più presto per garantire la mobilità ed un trasporto efficiente ed efficace
ai siciliani e subito dopo pensiamo alle infrastrutture ferroviarie più urgenti
e necessarie per l’Isola.
Giosuè Malaponti – Coordinatore Comitato Pendolari Siciliani