sabato 20 febbraio 2016

Trasporto ferroviario e l’informazione che non c’è. Riattivata la circolazione dalle 17.40 sulla linea PA-AG

Palermo, 20 febbraio 2016. Linea Pa-Ag dalle 17.40 riattivata la circolazione fra Roccapalumba e Lercara Bassa.
È ripreso alle 17.40 il traffico ferroviario fra Roccapalumba e Lercara Bassa (linea Palermo – Agrigento), sospeso da ieri per lo svio di un treno regionale. Nel corso dell’interruzione la mobilità è stata garantita con autobus sostitutivi fra Roccapalumba e Cammarata.
Trasporto ferroviario e l’informazione che non c’è
Lo svio del treno regionale 3932 delle ore 13.45 sulla Palermo-Agrigento al km. 72+800 tra Roccapalumba-Alia e Lercara Bassa, ha messo a nudo molti aspetti sulla gestione di tali emergenze che oggi possiamo segnalare al Dipartimento Trasporti della Regione Siciliana, a differenza di quanto avveniva prima della firma del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario isolano.
La prima cosa che vogliamo segnalare è la mancata e tempestiva informazione online sul sito Fsnews.it. Nel caso specifico dello svio del treno sulla Palermo-Agrigento su questo sito non veniva data alcuna informazione, fino a quando diversi twitt di sollecito da parte di Giovanni Russo presidente dell’Associazione Ferrovie Siciliane,  che finalmente appariva la notizia del blocco della linea alle ore 16.14 dopo circa un’ora e mezza dall’accaduto. E chiamiamola tempestiva…
La seconda cosa che desideriamo segnalare è il non rispetto dell’art. 13 comma 6 “Qualità del Servizio” del Contratto di Servizio che recita: -….Trenitalia si impegna inoltre a mantenere attivo un servizio di informazione telefonica per almeno 12 ore al giorno. Linea telefonica non ancora istituita a distanza di circa due mesi dalla firma del Contratto. Un servizio telefonico di informazione, che in questa emergenza sarebbe stato da supporto, sotto il profilo dell’informazione, a tutta l’utenza pendolare per quanto riguardava i servizi di trasporto sostitutivi da attivare o attivati e per i servizi da garantire sino al ripristino della linea ferrata. A chi chiedere notizie in queste occasioni…??? Al call center 892021 e sentirsi rispondere che non ne sanno nulla e tra l’altro pagando lo scatto alla risposta di 30,5 centesimi di euro e di 54,9 centesimi di euro al minuto.
La terza cosa che ci preme conoscere, quali provvedimenti il Dipartimento regionale trasporti  prenderà nei confronti di Trenitalia in riferimento all’art. 9 comma 2 (Interruzione e soppressione dei servizi) che così recita: - “La soppressione dei treni a causa del gestore del servizio ( guasti tecnici ai rotabili ovvero gestione del personale) o a causa del gestore dell’Infrastruttura (guasti tecnici agli impianti e all’infrastruttura) comporta una riduzione del corrispettivo secondo il listino prezzi di cui all’allegato 7.
A tale valore, e fino al limite massimo della riduzione, si applica il riconoscimento del costo del servizio sostituivo reso disponibile; tale riconoscimento è applicato esclusivamente se il servizio sostitutivo è attivato entro 60 minuti dal verificarsi dall'evento che ne ha determinato la necessità, in numero sufficiente a trasportare tutti i passeggeri presenti sul treno ed effettuato in modo tale da garantire il servizio presso le stazioni e fermate previste sulla tratta ferroviaria oggetto del disservizio, salvo casi di manifesta impossibilità”.
A questi quesiti desideriamo risposte da parte del Dipartimento Trasporti che ha l’obbligo di garantire un trasporto efficiente ed efficace e nel rispetto di quanto messo nero su bianco il 30 dicembre 2015 con il primo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario in Sicilia.
Giosuè Malaponti - presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 19 febbraio 2016

Deragliamento Treno 3932 linea Palermo-Agrigento

Il treno 3932 delle ore 13.43 da Palermo ad Agrigento giunto tra Roccapalumba-Alia e Lercara Bassa al km 72 + 800 svia dai binari fermandosi, fortunatamente senza procurare danni ai passeggeri ma un grande spavento.

domenica 14 febbraio 2016

MILLE TRENI PER I PENDOLARI

Mille treni per i pendolari


L'allarme smog degli ultimi mesi dimostra quanto sia necessario un servizio di trasporto pubblico efficiente, alternativo all'auto privata. 
Ogni giorno circa 3 milioni di pendolari usano i treni regionali per il lavoro o lo studio, con mezzi insufficienti, spesso affollati, vecchi e sporchi, come denunciano da tempo le associazioni ambientaliste e dei consumatori. Negli ultimi anni i cittadini hanno pagato tariffe più alte per un servizio ferroviario regionale sempre peggiore, mentre gli investimenti del Governo privilegiavano l'Alta Velocità e l'autotrasporto, al contrario di altri paesi europei.
Per ridurre l'inquinamento delle città e per migliorare il servizio a milioni di pendolari, chiediamo al Governo e alle Regioni di:
  • Attivare il progetto “1000 treni per i pendolari”, annunciato dal governo Prodi nel 2006 ma mai realizzato, con più risorse al trasporto locale, standard più alti di qualità e di efficienza, sia nei tratti gestiti da Trenitalia sia in quelli assegnati ad altre società;
  • Coinvolgere le associazioni dei consumatori, i comitati dei pendolari e i cittadini stessi, fin dalla stipula del contratto di servizio, nel controllo e nella valutazione degli standard di funzionamento del trasporto pubblico locale, come previsto dalle norme vigenti, secondo i principi della trasparenza e della partecipazione democratica.
La lotta al riscaldamento globale passa anche per una politica di mobilità davvero sostenibile e inclusiva.
Se sei d'accordo, CLICCA QUI... firma e diffondi la petizione.
Grazie.

All'appello aderiscono: Legambiente, Federconsumatori, Movimento in Difesa del Cittadino, Cittadinanzattiva, Rete della Conoscenza, Comitato Pendolari Siciliani, Comitato Pendolari Orte, Comitato Pendolari della Roma Lido, Comitato Pendolari Ferrovia Roma Nord.

Per approfondimenti:

Mobilità Ambiente Consumatori Diritti

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mercoledì 3 febbraio 2016

Lo "stop a Cannizzaro non piace ai pendolari, poche le persone che usufruiscono delle fermate: perchè non decurtarle?

Certamente, questo intervento di fare fermare tredici treni a Cannizzaro ha scombussolato il sistema quasi perfetto di mobilità tra le tre Città capoluogo di provincia, al quale avevamo lavorato, come Comitato Pendolari dal lontano 2001, sia con la Provincia Regionale di Catania e la Direzione Trenitalia Sicilia, tra l’altro con un incontro tenutosi il 5 aprile 2005 alla stazione di Acireale, dove presero parte l’Amministrazione Comunale di Acireale.
Considerata l’evidenza della scarsa frequentazione,  i  tredici treni giornalieri continuano ad effettuare  le fermate alla stazione di Cannizzaro a differenza dei treni  “Regionali Veloci”  che continuano a non effettuare le fermate  di Fiumefreddo di Sicilia e S.Teresa di Riva nonostante vi era un rilevante ed accertato flusso di pendolarismo, sia in salita che in discesa in direzione Messina e Siracusa.

domenica 31 gennaio 2016

Metroferrovia Messina-Giampilieri troppe corse ma poco funzionali

Con i nuovi orari ferroviari dal 13 dicembre 2015 la “Metro ferrovia Giampilieri-Messina” è stata incentivata la mobilità ferroviaria con 14 coppie di treni distribuite nell’arco della giornata. Una giusta scelta da parte della Regione Siciliana ma come al solito senza alcuno studio sugli eventuali risultati relativi alla frequentazione giornaliera dell’utenza.
Tra l’altro il Comune di Messina non ci risulta avere già approntato alcun piano di mobilità per quanto riguarda i servizi sul territorio da parte dell’ATM (Azienda Trasporti Messina) in raccordo alle 28 corse treno giornaliere tra la Città e Fiumara-Gazzi, Contesse, Tremestieri, Mili Marina, Galati, Ponte S.Stefano, Ponte Schiavo, San Paolo e Giampilieri.
Sono 16 km di linea ferrata, tra l’altro in doppio binario, che collega i nove Villaggi messinesi che, al contempo, vengono serviti anche del trasporto pubblico dei bus dell’ATM, non a raccordo e a servizio della metroferrovia ma con un programma di esercizio che collega questo parte di Città con la stazione centrale di Messina.
Desideriamo mettere in evidenza che, così come si sta svolgendo l’attuale servizio di trasporto ferroviario, tra l’altro concordato con il Dipartimento Trasporti regionale e il Comune di Messina, sia uno spreco di treno-Km e di bus-km. Considerato che, giornalmente vengono percorsi 448 treno-km, che in un mese (da lunedì a venerdì) diventano 11.648 treno-km e in un anno ammontano a circa 139.776 di treno-km impiegati e gestiti, secondo il nostro modesto parere, senza alcuna logica di mobilità e di integrazione tra vettori.
Ad onor del vero erano più funzionali i vecchi orari nel quale venivano impiegati solamente quattro treni giornalieri, quali: regionale 12891 delle ore 6.20 e regionale 22691 delle ore 13.45 da Messina a Giampilieri e il regionale 12892 delle ore 7.00 e il regionale 22692 delle ore 14.55 da Giampilieri a Messina.
Ad integrare questi treni giornalieri della metro ferrovia, intervenivano giornalmente effettuando le fermate di Tremestieri e Galati sette treni regionali: 3867 delle ore 12.25, 12831 delle ore 13.41, 12877 delle ore 14.38, 12879 delle ore 16.42, 12881 delle ore 17.57, 12883 delle ore 19.26 e 8573 delle ore 20.46. I treni provenienti da Siracusa e Catania, sempre a supporto della metro ferrovia che effettuavano le fermate di Galati e Tremestieri erano otto in totale e precisamente i treni regionali: 12866 delle ore 6.52, 12868 delle ore 7.32, 12870 delle ore 8.07, 12872 delle ore 12.38, 12874 delle ore 14.20, 12876 delle ore 14.54, 12830 delle ore 17.21 e 8586 delle ore 19.30. Così come era improntato il servizio, almeno in questi ultimi anni era molto più funzionale e tra l’altro faceva risparmiare parecchi treno-Km.
L’offerta attuale, a pare nostro, dovrebbe essere prontamente rivista sino a quando l’amministrazione comunale di Messina non abbia pronto il piano per la nuova mobilità  e di integrazione vettoriale che integri il servizio cittadino dei bus dell’ATM a raccordo dei treni a servizio della metro ferrovia Giampilieri-Messina.
La messa in opera dei nuovi orari ha procurato e continua a procurare enormi disagi all’utenza pendolare proveniente da Siracusa e Catania perche, nei nuovi orari, non sono state previste le fermate di Galati e Tremestieri che con i vecchi orari venivano effettuate e la stessa avviene da Messina  in direzione Catania e Siracusa.
Un’altra anomalia molto evidente è la corsa dell’ultimo treno della metro ferrovia da Messina a Giampilieri previsto in partenza da Messina alle ore 18.50 a differenza di quanto invece offriva il vecchio orario con i treni 12883 delle ore 19.26 e 8573 delle ore 20.46 che effettuava le fermate di Tremestieri e Galati.
Siamo convinti che occorre rivedere l’offerta commerciale del trasporto ferroviario sulla Giampilieri-Messina e chiediamo un incontro tra le parti interessate: Dipartimento Trasporti Regionale, Sindaco di Messina, Direttore dell’ATM, Direttore di Trenitalia, e Comitato dei Pendolari, per rivedere l’attuale offerta magari, cercando assieme delle soluzioni  alternative per raggiungere l’obiettivo comune di assicurare, nel più breve tempo possibile, una mobilità integrata treno-bus e realizzare un trasporto pubblico efficiente ed efficace viste le risorse impiegate e gli sforzi da fare per offrire un servizio pubblico quanto più vicino agli utenti-cittadini.
Giosuè Malaponti – Comitato pendolari Siciliani – Ciufer 

Cannizzaro la stazione deserta ma i treni fermano.

Dal 13 dicembre 2015, è entrata in vigore la nuova offerta commerciale del trasporto ferroviario con la prima gestione della Regione Siciliana. Da questa data, dopo tanti anni, tredici treni regionali della relazione ferroviaria Messina-Catania-Siracusa e viceversa, stanno effettuando la fermata   alla stazione di Cannizzaro.
Stazione del tutto isolata e senza alcun servizio di collegamento con Aci Castello, con l’Ospedale Cannizzaro e le altre frazioni castellesi, preventivamente predisposto in concomitanza all’attivazione delle fermate del treno.
Da un mese e mezzo circa dell’istituzione della fermata di “Cannizzaro”, ci corre l’obbligo segnalare sia al Dipartimento Trasporti regionale che al Dirigente di Trenitalia che la frequentazioni in salita e discesa è del tutto inesistente, 4/5 utenti giornalieri circa.
Prendiamo spunto essendo intervenuto nella questione, della relazione del Mobility Manager dell’azienda “STMicroelectronics” che evidenziava, così come si legge negli atti allegati alla delibera del Consiglio Comunale,  di Aci Castello, n.26 del 17/04/2015 quanto segue: -“l’apertura della stazione ferroviaria di Cannizzaro rappresenterebbe un vero e proprio nodo strategico nell’ambito del sistema di mobilità dei circa trecento dipendenti che ogni giorno si spostano dai paesi delle Aci alla zona industriale di Catania, in un sistema di connessione tra lo stesso terminal di Cannizzaro e la stazione di Bicocca, coinvolgendo nell’attività anche le amministrazioni di Aci Castello e di Catania”.
All’interno della stessa delibera vi è un altro passaggio chiave:
-che a seguito di una rilevazione dei flussi riguardanti il traffico dei pendolari, che dal territorio di Aci Castello si muovono quotidianamente soprattutto da e per i centri vicini di Catania ed Acireale, è stato stimato un movimento pari a migliaia di unità;
-che con la riapertura della stazione di Cannizzaro, si darebbe sin da subito la possibilità ad un numero così rilevante di potenziali utenti di poter usufruire del servizio di trasporto ferroviario per raggiungere agevolmente il centro e la zona industriale di Catania, nonché le città di Acireale e Taormina-Giardini Naxos in un ottica di maggiore incremento dei flussi turistici.
La relazione del Mobility Manager dell’STMicroelectronics è perfetta, ci mancherebbe altro, mentre sul piano pratico non è così. In questi 40 giorni circa,  non abbiamo visto salire o scendere né utenti occasionali, né buona parte dei 300 dipendenti dell’STM paventati dal Mobility Manager nè le migliaia di fruitori citati nella rilevazione dei flussi che dovevano servirsi del nodo strategico della stazione di Cannizzaro.
Certamente questo intervento di fare fermare tredici treni a Cannizzaro ha scombussolato il sistema quasi perfetto di mobilità tra le tre Città capoluogo di provincia, al quale avevamo lavorato, come Comitato Pendolari dal lontano 2001, sia con la Provincia Regionale di Catania e la Direzione Sicilia di Trenitalia, tra l’altro con un incontro tenutosi il 5 aprile 2005 alla stazione di Acireale, dove presero parte l’Amministrazione Comunale di Acireale.
Considerata l’evidenza della scarsa frequentazione,  i  tredici treni giornalieri continuano ad effettuare  le fermate alla stazione di Cannizzaro a differenza dei treni  “Regionali Veloci”  che continuano a non effettuare le fermate  di Fiumefreddo di Sicilia e S.Teresa di Riva nonostante vi era un rilevante ed accertato flusso di pendolarismo, sia in salita che in discesa in direzione Messina e Siracusa.
Come Comitato Pendolari chiediamo al Dirigente Generale del Dipartimento Trasporti, dott. Fulvio Bellomo, di voler predisporre un servizio di verifica sulle frequentazioni dell’utenza dei treni che sostano alla stazione di Cannizzaro, di chiedere i dati di riscontro sulla frequentazione in possesso dell’impresa ferroviaria Trenitalia e, se è il caso, di rivedere l’offerta commerciale eliminando le fermate di alcuni treni vista la mancanza di utenza.
Chiediamo, inoltre, alla luce dell’evidenza dei riscontri di Cannizzaro, dove a tutti i costi sono state concesse tredici fermate ai treni regionali, di voler ripristinare  prima possibile le fermate di Fiumefreddo di Sicilia e di S.Teresa di Riva dei treni “regionali veloci” che a tutt’oggi continuano a non fermare. 
Giosuè Malaponti Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 27 gennaio 2016

Buone notizie per i pendolari sarà modificato l'orario ferroviario

Nel 2005 fu fatta la prima prova in Sicilia dei treni regionali veloci chiamati “City Express”, che collegavano Taormina a Catania e Catania con Siracusa. “City Express voluti allora dall’assessore pro tempore Fabio Granata, esperienza fallimentare per tanti motivi, non furono create le coincidenze alla stazione centrale di Catania tra i Taormina e i Siracusa, nonostante il collegamento era senza alcuna fermata tra Catania e Siracusa, i tempi di percorrenza erano sempre 60 minuti a differenza di un regionale che effettuava 4 fermate (Lentini, Augusta, Priolo-Melili e Siracusa)ed impiegava 67 minuti. Sono trascorsi circa dieci anni dall’esperienza fallimentare dei “City Express” che la politica e l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti fa propria la proposta di Trenitalia dei treni regionali veloci sulle dorsali ferroviarie: sulla Tirrenica Palermo-Messina in via sperimentale dal 20 gennaio 2014 con due coppie di treni che diventano cinque per tutto il 2015, mentre sulla Jonica, con i nuovi orari di dicembre 2015.
Il tutto potrebbe essere interessante se ci fosse veramente un notevole risparmio di tempo, anche per dare un significato all’aggettivo “Veloce” e un senso logico sull’impiego di questi treni tra Messina, Catania e Siracusa.
Premesso che i treni diretti 3865, 3866, 3868, 3869, 3870, 3872, tra Catania e Messina impiegavano ed impiegano tutt’ora effettuando otto fermate (Alì Terme, S. Teresa di Riva, Taormina-Giardini, Alcantara, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre-Riposto, Acireale e Catania) tra gli 82 e i 90 minuti, considerato che tra Giampilieri e Fiumefreddo corre ancora un unico binario.
Considerato ciò, una domanda ci sorge spontanea: - come mai i nuovi treni classificati “Regionale Veloce” sulla stessa tratta ferroviaria pur effettuando solamente cinque fermate (Alì Terme, Taormina-Giardini, Giarre-Riposto, Acireale e Catania) impiegano sempre gli stessi tempi? E allora qualcuno ci spieghi dove cosa sta a significare l’aggettivo “veloce” in questi treni se per veloce intendiamo non effettuare tre fermate importanti quali: S.Teresa di Riva, Fiumefreddo di Sicilia e Alcantara, quantomeno dovuta visto che, quasi tutti i treni, in questa stazione effettuano le coincidenze.
Nell’incontro del 20 gennaio scorso, con i Dirigenti del Dipartimento Trasporti della Regione, abbiamo fatto presente questa situazione ed abbiamo chiesto che venissero considerati treni regionali veloci i vecchi treni diretti tra le tre Città. Per quanto riguarda le modifiche richieste da molti pendolari, facciamo presente quanto segue:
Verranno ripristinati i seguenti treni a partire da domenica 14 febbraio 2016, questo è quanto ci assicurano dal Dipartimento Trasporti della regione Siciliana:
Messina-Catania-Siracusa
Treno 3865 delle ore 5.10 fermerà a Priolo-Melilli
Treno 12861 delle 6.55 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12867 verrà anticipato alle ore 8.00 e circolerà nei giorni lavorativi
Treno 12875 delle ore 14.15 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12877 delle ore 14.35 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12879 delle ore 16.25 fermerà a Tremestieri e Galati e nei giorni lavorativi
Treno 3859 delle ore 17.15 fermerà a S.Teresa di Riva
Siracusa-Catania-Messina
Treno 12868 delle ore 5.33 fermerà a Tremestieri e Galati
Treno 12782 delle ore 11.10 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12876 delle ore 13.05 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12880 delle ore 14.22 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12830 delle ore 15.45 verrà effettuato anche il sabato
Abbiamo chiesto se è possibile anticipare almeno i treni 12861, 12877, e il 12880 in considerazione del fatto che al momento domeniche e festivi non hanno treni in orari nelle prime ore del mattino e nel primo pomeriggio sia da Catania che da Messina.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer 

martedì 26 gennaio 2016

La storia dei treni regionali veloci e le modifiche dei treni nei giorni festivi.

Nel 2005 fu fatta la prima prova in Sicilia dei treni regionali veloci chiamati “City Express”, che collegavano Taormina a Catania e Catania con Siracusa. “City Express voluti allora dall’assessore pro tempore Fabio Granata, esperienza fallimentare per tanti motivi, non furono create le coincidenze alla stazione centrale di Catania tra i Taormina e i Siracusa, nonostante il collegamento era senza alcuna fermata tra Catania e Siracusa, i tempi di percorrenza erano sempre 60 minuti a differenza di un regionale che effettuava 4 fermate (Lentini, Augusta, Priolo-Melili e Siracusa)ed impiegava 67 minuti. Sono trascorsi circa dieci anni dall’esperienza fallimentare dei “City Express” che la politica e l’assessorato regionale alle infrastrutture e trasporti fa propria la proposta di Trenitalia dei treni regionali veloci sulle dorsali ferroviarie: sulla Tirrenica Palermo-Messina in via sperimentale dal 20 gennaio 2014 con due coppie di treni che diventano cinque per tutto il 2015, mentre sulla Jonica, con i nuovi orari di dicembre 2015.
Il tutto potrebbe essere interessante se ci fosse veramente un notevole risparmio di tempo, anche per dare un significato all’aggettivo “Veloce” e un senso logico sull’impiego di questi treni tra Messina, Catania e Siracusa.
Premesso che i treni diretti 3865, 3866, 3868, 3869, 3870, 3872, tra Catania e Messina impiegavano ed impiegano tutt’ora effettuando otto fermate (Alì Terme, S. Teresa di Riva, Taormina-Giardini, Alcantara, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre-Riposto, Acireale e Catania) tra gli 82 e i 90 minuti, considerato che tra Giampilieri e Fiumefreddo corre ancora un unico binario.
Considerato ciò, una domanda ci sorge spontanea: - come mai i nuovi treni classificati “Regionale Veloce” sulla stessa tratta ferroviaria pur effettuando solamente cinque fermate (Alì Terme, Taormina-Giardini, Giarre-Riposto, Acireale e Catania) impiegano sempre gli stessi tempi? E allora qualcuno ci spieghi dove cosa sta a significare l’aggettivo “veloce” in questi treni se per veloce intendiamo non effettuare tre fermate importanti quali: S.Teresa di Riva, Fiumefreddo di Sicilia e Alcantara, quantomeno dovuta visto che, quasi tutti i treni, in questa stazione effettuano le coincidenze.
Nell’incontro del 20 gennaio scorso, con i Dirigenti del Dipartimento Trasporti della Regione, abbiamo fatto presente questa situazione ed abbiamo chiesto che venissero considerati treni regionali veloci i vecchi treni diretti tra le tre Città. Per quanto riguarda le modifiche richieste da molti pendolari, facciamo presente quanto segue:
Verranno ripristinati i seguenti treni a partire da domenica 14 febbraio 2016, questo è quanto ci assicurano dal Dipartimento Trasporti della regione Siciliana:
Messina-Catania-Siracusa
Treno 3865 delle ore 5.10 fermerà a Priolo-Melilli
Treno 12861 delle 6.55 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12867 verrà anticipato alle ore 8.00 e circolerà nei giorni lavorativi
Treno 12875 delle ore 14.15 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12877 delle ore 14.35 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12879 delle ore 16.25 fermerà a Tremestieri e Galati e nei giorni lavorativi
Treno 3859 delle ore 17.15 fermerà a S.Teresa di Riva
Siracusa-Catania-Messina
Treno 12868 delle ore 5.33 fermerà a Tremestieri e Galati
Treno 12782 delle ore 11.10 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12876 delle ore 13.05 verrà effettuato anche il sabato
Treno 12880 delle ore 14.22 circolerà le domeniche ed i festivi
Treno 12830 delle ore 15.45 verrà effettuato anche il sabato
Abbiamo chiesto se è possibile anticipare almeno i treni 12861, 12877, e il 12880 in considerazione del fatto che al momento domeniche e festivi non hanno treni in orari nelle prime ore del mattino e nel primo pomeriggio sia da Catania che da Messina.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer 

Palermo-Messina Monitoraggio treni

Il nostro Comitato Pendolari Siciliani, nella giornata di oggi 19.01.2016 ha effettuato attività di monitoraggio di alcuni treni nelle fasce orarie di maggiore frequentazione in merito alla puntualità di arrivo come termine corsa presso la stazione di Messina Centrale che di seguito riportiamo:
R12750 S.Agata M.- Messina C.Le arrivato con un ritardo di 5 min.
R12752  S.Agata M.- Messina C.Le arrivato con un ritardo di 41 min.
RV 3839  Palermo C.LE. -Messina C.LE  arrivato con un ritardo di 17 min.
R 12754 S.Agata M.- Messina c.le arrivato con un ritardo di 50 min.
Rv 3832 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 32 min.
R 12784 S.Agata M. - Messina arrivato con un ritardo di 18 min.
Rv 3834 Palermo Messina arrivato con un anticipo di 1 min.
Rv 3836 Paermo Messina arrivato  con un anticipo di 3 min.
R 12758 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 75 min
R 12760 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 104 min.
Rv 3840 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 13 min.
R 12762 Palermo Messina arrivato con un ritardo di 10 min.
Riportiamo di seguito i valori guida e gli impegni che Trenitalia applica con principi fondamentali nel progettare e offrire i suoi servizi in particolare è impegnata a:
-Garantire a tutti i clienti una accessibilità adeguata ai servizi.
-Migliorare il decoro e la pulizia delle carrozze con programmi specifici di intervento.
-Garantire la puntualità, monitorando l’andamento dei treni e gestendo con efficacia gli eventuali disservizi.
Cogliamo l’occasione per ricordare che, l’articolo 7  della prefazione all’orario Generale di Servizio che espressamente prevede la priorità dei treni regionali rispetto ai treni Espressi, IC, merci, etc., nell’arco temporale compreso dalle ore 6.00 alle ore 09.00.
Mondì Francesco  Pendolari Messina Palermo Comitato Pendolari Siciliani CIUFER                                                                                                                                                                                         

lunedì 25 gennaio 2016

Tutti i treni Regionali Veloci fermeranno a Barcellona-Castroreale dal 14 febbraio

Nel rappresentare le istanze dei pendolari della Messina-Palermo, ed esattamente
nell’incontro con il Dipartimento Trasporti della Regione, tenutosi il 20 gennaio scorso,
abbiamo ricevuto conferma che entro il 14 febbraio 2016 gli attuali treni classificati
“Regionali Veloci” effettueranno tutti la fermata di Barcellona.
Avevamo chiesto di voler concedere la fermata di Barcellona-Castroreale ai treni
RV3834 delle ore 8.04, 3842 delle ore 16.06, 3846 delle ore 20.08 facendo notare che
tutti i treni RV 3833, 3835, 3831,3837 e 389 da Messina a Palermo effettuano la
fermata di Barcellona-Castroreale mentre da Palermo a Messina non tutti i treni
regionali veloci effettuano la fermata di Barcellona-Castroreale. Abbiamo fatto
presente che era opportuno uniformare le corse dei treni veloci sia verso Palermo che
sia verso Messina e che tale opportunità deve essere concessa sia in andata che in
ritorno all’utenza pendolare dei treni su Barcellona-Castroreale. Questa segnalazione è stata fatta propria dal Dipartimento Trasporti e sottoposta al Direttore di Trenitalia
diventerà effettiva da domenica 14 febbraio 2016 entrando in esercizio. Invitiamo i
pendolari della Messina-Palermo a collaborare con il Comitato Pendolari Siciliani,
rappresentato dall’instancabile Francesco Mondì, essendo questo un anno di rodaggio
e quindi molto importante sul futuro del trasporto ferroviario siciliano, segnalandoci
quanto avviene giornalmente sui treni e in stazione al nostro indirizzo email
comitatopendolarisiciliani@gmail.com, ci faremo carico di valutare le segnalazioni e di
sottoporle al Dipartimento Trasporti per cercare e trovare le giuste soluzioni per
migliorare e rendere il trasporto ferroviario più efficiente ed efficace per i prossimi
dieci anni visto l’attuale “Contratto Ponte” che scadrà a dicembre 2016 e la Regione
Siciliana dovrà affidare a Trenitalia sino al 31/12/2026. Grazie per la collaborazione.

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 19 gennaio 2016

Segnalazioni disservizi:Stazione di Barcellona-Castroreale e Terme Vigliatore

Il nostro Comitato Pendolari Siciliani, in questi giorni ha effettuato attività di monitoraggio dei servizi forniti nella Stazione  di Barcellona - Castroreale  da parte di RFI e Trenitalia, riscontrando che,  dopo la ns segnalazione datata 30.10.15 in merito alla mancanza di illuminazione della prima pensilina fronte binario 1 ed nelle pensiline dei binari uno e due sono state del tutto ripristinate facendo rientrare la criticità, si fa presente anche che la pulizia, il confort, e la  sicurezza degli ambienti in stazione corrispondono come previsto dalle linee guida della carta dei servizi.
Cogliamo l’occasione per ricordare le nostre  precedenti segnalazioni in partnership col comune di Terme Vigliatore,  di messa in esercizio della stazione ricadente nel medesimo comune  ( datate 5.10.13- 16.10.13-17.05.15) che dal 2009 inspiegabilmente risulta essere definitivamente chiusa ed anche in parte murata, tra l’altro ricadente nella tratta a doppio binario, con un bacino di utenza comprendente numerosi comuni della zona collinare ed  a forte vocazione turistica per la sua collocazione al centro del golfo che va da Tindari a Milazzo, inoltre nello stesso comune sono presenti un grosso centro termale con rinomato annesso centro benessere, e strutture ricettive, al fine di rendere più facile l’utilizzo del trasporto ferroviario con una offerta commerciale mirata ad arricchire la mobilità dei numerosi Pendolari/Cittadini della zona interessata, in conclusione, sarebbe opportuno valutare l’ipotesi di inserire presso la stazione di Gioiosa Marea l’impianto di informazione visiva o meglio chiamato lead.
Mondì Francesco  Pendolari Messina-Palermo Comitato Pendolari Siciliani Ciufer

venerdì 15 gennaio 2016

Il Dipartimento Trasporti Regionale convoca, per il 20 gennaio, i Comitati Pendolari Siciliani

Palermo. Il Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti convoca i Comitati Pendolari Siciliani mercoledì 20 gennaio 2016 alle ore 13:00, presso i locali dell'assessorato, Via Leonardo da Vinci 61, per la verifica dello stato della programmazione dei servizi e criticità emerse nonché per la calendarizzazione degli incontri propedeutici alla futura programmazione, tenuto conto che entro gennaio è necessario predisporre il nuovo progetto di offerta commerciale per renderlo operativo in previsione del nuovo orario in vigore previsto per giugno 2016.
E' un buon risultato, ottenuto grazie al lavoro dei deputati regionali Angela Foti e Valentina Zafarana del Movimento 5 Stelle, che nella audizioni della IV Commissione e II Commissione del 16 e 17 dicembre 2015 hanno chiesto ed ottenuto dal Dirigente Generale Fulvio Bellomo la possibilità di apportare delle modifiche allo schema di Contratto Ponte per il Trasporto Ferroviario Regionale. Modifiche che abbiamo scritto di nostro pugno e che i deputati del movimento 5 stelle hanno ufficializzato in data 18 dicembre 2015 all'assessore regionale Giovanni Pistorio, al dirigente generale Fulvio Bellomo e al dirigente responsabile IV Servizio Trasporto Ferroviario Regionale Carmen Madonia. Questo è il testo, di una delle modifiche che avevamo scritto, per conto degli onorevoli Foti e Zafarana, affinché venisse inserito nello schema di contratto:
Le Parti si impegnano a confrontarsi con rappresentanti delle
Associazioni dei consumatori e dei pendolari, attraverso specifici incontri da convocarsi, di norma, ogni sei mesi, nonché in una sessione plenaria annuale. Scopo di questi incontri è: la verifica del rispetto degli impegni assunti nella Carta dei Servizi, la verifica periodica sullo stato e sulla programmazione dei servizi, sulle criticità emerse e sull’efficacia dei provvedimenti assunti in merito, nonché l’ascolto dei rappresentanti dei
consumatori e dei pendolari in merito alle problematiche rilevate ed eventuali suggerimenti. 
Gli incontri di cui sopra si terranno, comunque, in ogni caso
se ne presenti la necessità.
Queste in rosso sono le parti che sono state cassate nell'art. 13 comma 4 dello schema definitivo del Contratto di Servizio firmato tra le parti il 30 dicembre 2015
Giosuè Malaponti Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

giovedì 14 gennaio 2016

Alla stazione ferroviaria di Patti disservizi ai pendolari dei treni 12763 e 3831

Continua l’attività di monitoraggio da parte del nostro Comitato Pendolari Siciliani, in questo caso riguarda la circolazione dei treni in oggetto nel giorno 7.01.16i treni nn. 12763 e 3831 arrivano quasi contestualmente alla stazione di Patti, rispettivamente dal terzo e primo binario,
i  relativi semafori  mostrano il segnale rosso, nessuna comunicazione sonora  informa i passeggeri quale treno avrà priorità nella partenza, (informiamo che non sempre  le  comunicazioni  sonore funzionino a dovere, specialmente quando potrebbero concorrere ad “offrire informazioni puntuali e  garantire valide soluzioni alternative di viaggio  in caso di disservizi”  nel rispetto  quindi  di  uno degli  impegni contenuti nella Carta dei Servizi  offerta dalla Direzione regionale di Trenitalia.
Quanto sopra premesso, si invita nuovamente i dipartimenti in oggetto ad  attivarsi per evitare siffatti disagi per gli utenti del servizio ferroviario in quanto non avendo nessun tipo di informazione sonora su quale treno ha la priorità sulla partenza si trovano innumerevoli volte a salire su un treno che si crede che abbia precedenza ed invece veder partire tutt’altro treno arrivando a destinazione in notevole ritardo. (segnalato anche in data 24.05.15)
Mondì Francesco  Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer                                                                                                                                                                                                   

domenica 10 gennaio 2016

Palermo-Catania: 30902 minuti di ritardo dei regionali veloci dal 3 maggio al 31 dicembre 2015

A circa otto mesi di distanza dal cedimento del viadotto Himera sull’autostrada A19, e dall’incentivazione del servizio ferroviario sulla Catania-Palermo, rendiamo pubblici i dati del nostro monitoraggio effettuato dal 3 maggio al 31/12/2015. Questi i risultati:
GIORNI MONITORAGGIO   187
TRENI MONITORATI      2375
TRENI IN ANTICIPO        115(4,5%)
TRENI IN ORARIO            67(2,5%)
TRENI SOPPRESSI            28(1%)
RITARDO DA 0 A 5         790(33%)
RITARDO DA 6 A 10       458(19%)
RITARDO DA 11 A 20     477(19%)
RITARDO OLTRE 20       456(19%)
RITARDO OLTRE 60         46(2,0%)
KM/TRENO SOPPRESSI  3888
MINUTI RITARDO        30902
ORE RITARDO                  515 pari a 21 giorni circa
Riepilogo complessivo dei dati del monitoraggio:
TRENI IN ORARIO (treni in anticipo e in orario)         182 (7%)
TRENI IN RITARDO (treni in ritardo sino a 5 minuti)  790 (33%)
TRENI IN RITARDO (treni in ritardo oltre i 5 minuti) 1437 (60%)
TRENI KM SOPPRESSI   3888
MINUTI DI RITARDO   30902 pari 515 ore pari a 21 giorni circa.
Questa invece è la classifica dei treni regionali veloci che hanno accumulato più ritardo nei mesi del monitoraggio:
1°   posto Regionale veloce 3810 con 53 ore di ritardo
2°   posto Regionale veloce 3811 con 50 ore di ritardo
3°   posto Regionale veloce 3802 con 43 ore di ritardo
4°   posto Regionale veloce 3803 con 40 ore di ritardo
5°   posto Regionali veloci 3812 e 3808 con 39 ore di ritardo
6°   posto Regionali veloci 3813 e 3809 con 37 ore di ritardo
7°   posto Regionali veloci 3806 e 3805 con 32 ore di ritardo
8°   posto Regionale veloce 3804 con 31 ore di ritardo
9°   posto Regionale veloce 3802 con 30 ore di ritardo
10° posto Regionali veloci 3807 e 3800 con 26 ore di ritardo
Fatto ciò, desideriamo porre l’attenzione su alcuni aspetti che hanno caratterizzato il trasporto ferroviario in Sicilia.
Grazie all’intervento “propizio di madre natura” sull’asse viario Palermo-Catania che viene anticipato e attuato, visto lo stato di emergenza a partire dal 3 maggio 2015 (a pieno regime), il progetto della nuova offerta commerciale dei treni regionali veloci Palermo-Catania, al quale Trenitalia stava lavorando per il cambio orario di dicembre 2015. 
I treni veloci sulla Palermo-Catania c’erano già negli orari ufficiali del 2010 e 2011, anche se era stata prevista una sola coppia di treni e in orari improponibili.
I treni Regionali Veloci a cui facciamo riferimento sono il Rv3850 con partenza da Palermo alle ore 6.38  effettuava le fermate di Bagheria, Termini Imerese, Roccapalumba-Alia, Caltanissetta Xirbi e Enna per arrivare a Catania alle 9.38 e il Rv3853 con partenza da Catania alle ore 15.26 effettuava le fermate di Catenanuova-Centuripe, Enna, Caltanissetta Xirbi, Roccapalumba-Alia, Termini Imerese con arrivo a Palermo alle 18.30. I due treni regionali impiegavano 3 ore circa effettuando 5 fermate a differenza degli attuali che effettuano 3/4 fermate con gli stessi tempi di percorrenza etra l’altro penalizzando il nodo ferroviario di Roccapalumba-Alia dove gli attuali regionali veloci non fermano.
Sin da subito avevamo chiesto alla Regione e a Trenitalia di invertire le partenze dei due treni: il Rv3850 delle ore 6.38 anziché da Palermo da Catania e viceversa per il Rv3853 delle ore 15.26, per dar modo ai pendolari della Sicilia orientale di avere un treno che raggiungesse Palermo nelle prime ore del mattino e poter rientrare nel pomeriggio a Catania ma non ottenemmo alcuna risposta.
A maggior ragione con la firma del CIS (Contratto Istituzionale di Sviluppo) del 28/02/2013 i tempi di percorrenza della Catania-Palermo venivano dichiarati in 2 ore e 45 minuti.
Quindi i treni regionali veloci c’erano da prima del cedimento dell’Himera ed erano stati anche previsti nel CIS, con tempi di percorrenza inferiori ma non sono stati né concretizzati, né incentivate le frequenze delle corse giornaliere se non per l’emergenza sull’A19, tra l’altro due anni dopo e non rispettando i tempi dichiarati di 2 ore e 45 minuti del CIS.   
Queste le corse giornaliere e i tempi di percorrenza per ogni singolo treno:
Regionali Veloci 3804-3806-3808-3812  percorrenza 2 ore e 47;
Regionale Veloce  3810 percorrenza 2 ore e 48;
Regionali Veloci    3802-3807 percorrenza 2 ore e 49;
Regionale Veloce  3801 percorrenza 2 ore e 50;
Regionale Veloce  3803 percorrenza 2 ore e 51;
Regionali Veloci 3800-3805-3809-3813  percorrenza 2 ore e 55;
Regionale Veloce  3811 percorrenza 2 ore e 57.
I dati del nostro monitoraggio li inoltreremo all’assessore regionale ai trasporti Giovanni Pistorio, al dirigente generale del dipartimento trasporti dott. Fulvio Bellomo e alla dott.ssa Carmen Madonia del Dipartimento trasporti  Servizio 4° Trasporto Ferroviario,
Riteniamo che vi sia stata troppa enfasi sui treni veloci della Palermo-Catania da parte di tutti ed a maggior ragione da parte dell’assessore regionale ai trasporti, pro tempore  Giovanni Pizzo, infatti né gli assessori né i dirigenti generali che in questi anni si sono susseguiti in assessorato e al Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, hanno tenuto conto e richiesto, pur essendoci i fondi (30 milioni di euro) previsti e finanziati dal Contratto di Programma 2007/2011, a Rete Ferroviaria Italiana l’ammodernamento e la velocizzazione della Palermo-Catania in tutti questi anni, quando invece oggi si porta avanti a tutti i costi un’opera faraonica di raddoppio tra i due capoluoghi, con appena 900 milioni di euro circa finanziati su 6/7 miliardi di spesa per l’intera opera.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

martedì 5 gennaio 2016

Mobilità, puntualità, comfort e aumenti.

Dovevano essere queste le caratteristiche del trasporto su rotaia in Sicilia, con il nuovo assetto societario del 2000, infatti, Trenitalia si impegnava a mettere il cliente al centro dell’attività ferroviaria, cosa che negli anni bene o male ha fatto. Cosa inversamente proporzionale è quello che ha messo in atto la Regione Siciliana sul trasporto ferroviario, essendo l’ultima Regione a sottoscrivere, il 30 dicembre 2015, il primo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario nella storia della mobilità su ferro in Sicilia.
Ed è stata l’unica regione che non ha ritenuto opportuno chiamare ai tavoli del redigendo contratto i Comitati dei Pendolari, nonostante nel 2014 l’assessore ai trasporti pro tempore, Nino Bartolotta, aveva ritenuto opportuno, su nostra richiesta, costituire il Comitato di Verifica e Controllo, composto dai Sindacati e dai Comitati dei Pendolari.
Chiediamo ancora una volta all’assessore regionale ai trasporti Giovanni Pistorio e al Dirigente Generale del Dipartimento infrastrutture e trasporti, Fulvio Bellomo, di rendere operativo questo strumento in previsione dei tavoli che si terranno per l’affidamento definitivo del Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario a Trenitalia sino al 31/12/2026.
Una grave disattenzione dei governi regionali e nazionali, negli ultimi quarant’anni, investe la rete ferroviaria isolana costituita da 1378 km di binari di cui:
Linee a semplice binario 1200 Km
Linee a doppio binario 178 Km
Linee elettrificate a semplice binario 622 Km
Linee a semplice binario non elettrificate 578 Km
Strade ferrate risalenti all’Unità d’Italia con limitate opere di riqualificazione e un’assenza di investimenti rendono l’idea di un trasporto non corrispondente alle esigenze dei pendolari e al concetto di “mobilità sostenibile ed integrata”.
Da quasi 40 anni non si costruiscono nuove ferrovie, l’ultima linea, la Caltagirone-Gela, risale al 1979 ed è chiusa da circa cinque anni per il crollo del ponte ferroviario di C.da Angeli in territorio di Niscemi, così come la Alcamo-Trapani Via Milo chiusa da circa tre anni
Abbiamo in più sedi evidenziato l’urgenza di riprogettare, ammodernare e velocizzare la rete regionale in funzione delle nuove direttrici di traffico e di mobilità ma nulla si muove anzi il tutto è a binario morto.
“Si è parlato tanto dell'ammodernamento e della velocizzazione della Catania-Palermo ma ad oggi un nulla di fatto, solo chiacchiere e quattro soldi di finanziamento, circa 900 milioni di euro, su un’opera di circa sette miliardi; così come il collegamento ferroviario con l'aeroporto Fontanarossa di Catania, per non parlare del mancato completamento, dopo trent’anni circa, dei raddoppi ferroviari “Giampilieri-Fiumefreddo sulla dorsale ionica e Patti-Castelbuono sulla dorsale tirrenica”.
E siamo proprio i pendolari, lavoratori, studenti e turisti, a dover sottostare a disagi e disservizi nonostante il pagamento anticipato del servizio tramite l’abbonamento settimanale, mensile o con il solo biglietto di corsa semplice.
Aumenti che dovevano entrare in vigore da gennaio 2017 così era previsto nell’intesa sottoscritta il 25 giugno 2015 tra la Regione Siciliana e Trenitalia, invece sono stati anticipati con la sottoscrizione del Contratto di qualche giorno fa.
Biglietti ed abbonamenti aumentati del 7,7 a partire dal 1 gennaio 2016, aumenti che graveranno sulle famiglie dalle 60 ai 150 euro annui, sempre che a viaggiare sia solo un membro della famiglia.
Alcuni esempi:
Un abbonamento mensile di 40 km (Messina-Milazzo) l’aumento in un anno incide circa 60 euro;
Un abbonamento mensile di 100 km (Catania-Messina) l’aumento in un anno incide circa 100 euro;
Un abbonamento mensile di 340 km (Palermo-Siracusa) l’aumento in un anno incide circa 170 euro.
La stranezza che desideriamo sottolineare è che sia il costo del singolo biglietto che degli abbonamenti sono stati arrotondati ai centesimi superiori (es. corsa semplice fascia 10 km – costo 1,50 x 7,7% = 0,1155 = 1,6155 costo finale mentre il prezzo alla vendita è di 1,70, arrotondato di 0,08 centesimi, che di per sé sul singolo non comporterebbero alcuna differenza ma sul totale annuale degli incassi questo arrotondamento porterà un ulteriore gruzzoletto nelle casse dell’impresa ferroviaria Trenitalia.
Ci vuole coraggio nel dire che, grazie all’Alta Velocità, il Paese è più moderno ed avanzato, vengano a verificare lo stato delle nostre linee ferroviarie per accertarne la modernità.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer