Desideriamo intervenire con alcune nostre considerazioni prendendo spunto dalle affermazioni del commissario governativo della Fce, Gaetano Tafuri, di ritorno dal convegno romano dell’Asstra di giovedì 14 ottobre (vedi articolo pag. 35 quotidiano la Sicilia di venerdì 15 ottobre). Premesso che lo stesso, ha preso parte a diversi incontri romani sulle problematiche del trasporto ferroviario, chiediamo di conoscere se le varie problematiche portate avanti dal commissario Tafuri, riguardano ed interessano tutto il trasporto ferroviario regionale o solo quello della Fce? Al commissario governativo va fatto un plauso per i cospicui finanziamenti ottenuti per la metropolitana catanese e per l’ammodernamento della ferrovia circumetnea. Se da un lato va dato merito al buon lavoro svolto, dall’altro dobbiamo far rilevare che non è possibile sottolineare in tutte le occasioni, la solita tiritera dei tempi biblici delle 5 ore di percorrenza tra Catania e Palermo, così come ha affermato nell’occasione del convegno dell’Asstra. Sembra che il problema infrastrutturale della Sicilia sia solo la velocizzazione della tratta Catania-Palermo, che allo stato attuale viene percorsa giornalmente da alcuni treni in 3 ore circa; mentre, non vi è stata nessuna presa di posizione, da parte di tutta la classe politica regionale e nazionale, sulla scomparsa dei 1970 milioni di euro, tra l’altro interamente finanziati dal 2005, per il completamento del raddoppio Fiumefreddo-Giampilieri ed inserito dal Governo Nazionale nel programma delle opere strategiche. Un altro dato che desideriamo far rilevare, tratto da un’inchiesta del Sole 24 ore, è quello del costo km/treno nei contratti di servizio per il trasporto ferroviario delle regioni. Nell’attuale contratto di servizio tra Ministero, Trenitalia e Fce, il km/treno operato in Sicilia da Trenitalia costa euro 9,77 e quello operato da Fce costa euro 21,05 ed è importante evidenziare anche il dato giornaliero dei viaggiatori: Trenitalia allo stato attuale trasporta giornalmente circa 50 mila utenti e la Fce ne trasporta circa 3 mila. Alla luce di questi dati ci sorprende la proposta avanzata alla Regione Sicilia, dal commissario della Fce Tafuri, del modello di autogestione delle ferrovie sulla scorta dei buoni risultati ottenuti dalla sua gestione nell’ambito della Ferrovia Circumetnea. Siamo certi che non è la strada giusta che porterà veri ed immediati benefici al trasporto pubblico siciliano, bensì secondo noi, occorre nell’immediato sottoscrivere il Contratto di Servizio per evitare gli attuali disagi e disservizi, in considerazione del fatto che dal 12 dicembre 2010 (data in cui entrerà in vigore il nuovo orario ferroviario di Trenitalia) tali disagi e/o disservizi, potranno invece essere più rilevanti e penalizzare in maggior misura il popolo siciliano dei pendolari e l’utenza in generale. L’unica soluzione, se non si vuole sottoscrivere il contratto di servizio con Trenitalia è quella di bandire urgentemente una gara pubblica per effettuare il trasporto ferroviario in Sicilia>>.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari