Sta diventando sempre più difficile mantenere lo standard della puntualità dei treni in Sicilia, in modo particolare sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, per non parlare delle altre relazioni.
Desidero sottoporre all’attenzione dei dirigenti di Rete Ferroviaria Italiana, di Trenitalia e dei Dirigenti dell’Assessorato regionale ai trasporti, a parte i ritardi giornalieri, le soppressioni improvvise dei primi treni del mattino e le problematiche vissute dai pendolari alla stazione centrale di Catania e sull’intera relazione in questi ultimi mesi.
Alla stazione centrale di Catania, i ritardi non si contano più, interruzioni, guasti agli scambi che bloccano la circolazione (vedi le stazioni di Cannizzaro, Bicocca, Acquicella, Giampilieri, Fiumefreddo, Alcantara).
Le soppressioni del treno 8577, 8578, 8580 nei giorni 25 e 26 agosto, del treno 12882 il 27 luglio, i continui ritardi ai treni 3865 (118 min.), 8575 (27 min.), 12865 (12 min.), 12867 (7 min.),12878 giornalmente dai 10 ai 20 min.), 12880.
Le mancate tempestive informazioni all’utenza nelle varie stazioni.
L’altro aspetto che vogliamo evidenziare, sono gli eccezionali recuperi dei ritardi su tutte le relazioni ferroviarie. Quello che abbiamo controllato in questi ultimi giorni è riferito al treno 12878 del 24 agosto che è partito dalla stazione di Catania con circa 20 minuti di ritardo per arrivare a Messina con un ritardo di soli 3 minuti. Il treno in questione sino alla stazione di Taormina aveva ancora 17 minuti di ritardo. Da Taormina a Letoianni ne recupera 5; da Letoianni a S.Teresa di Riva ne recupera altri 4 per quasi azzerarlo alla stazione di Alì Terme perché ha solo un minuto di ritardo ed arrivare alla stazione di Messina con 3 minuti. Ci chiediamo e chiediamo ai dirigenti ferroviari del movimento come può recuperare il treno in questione 17 minuti solo nel tratto tra Taormina e Alì Terme che sono 33 km da percorrere come da orario in 42 minuti? La risposta, secondo noi, è evidente, Trenitalia nel formulare gli orari allunga, di anno in anno, i tempi di percorrenza per poter azzerare e/o diminuire i tempi degli eventuali ritardi.
Infine, desideriamo capire quale sarà il futuro del trasporto ferroviario in Sicilia; se allo stato attuale, nelle grandi e medie stazioni, vi sono i dirigenti del movimento ancora in servizio e stiamo riscontrando questi gravi disservizi per quanto riguarda la mancata e tempestiva informazione all’utenza, monitor che di colpo si spengono e non danno più nessuna informazione, se non dei codici di reset e molte delle volte sono completamente spenti. Questo è solo l’inizio, se consideriamo che tra qualche anno al massimo, completati i sistemi tecnologici dell’infrastruttura ferroviaria, tutte le stazioni ivi comprese quella di Messina, Catania e Siracusa, già la maggior parte delle piccole stazioni sono divenute negli anni fermate impresenziate, verranno definitivamente chiuse e a dirigere tutto il traffico ferroviario siciliano sarà solamente la sala operativa di Palermo.
GIOSUÈ MALAPONTI - Comitato pendolari Me-Ct-Sr
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