Ragusa.Lunedì
scorso si era ripresentata la ditta appaltatrice, scortata da dipendenti di
RFI, per asportare le rotaie e lo scambio di collegamento tra primo e secondo
binario di Comiso, in attuazione di quel progetto infelice che vuole
“semplificare” l’impianto, cancellando la stazione e riducendola a semplice
fermata, con un solo binario.
Una
stazione ha compiti di incroci, precedenze, manovre, garaggio treni; nel
momento in cui vi si lascia solo il binario di corsa quella stazione è morta.
Lo
scorso anno, esattamente il 23 ottobre, grazie all’appello di CUB Trasporti,
diversi cittadini e anche amministratori e politici comisani, irruppero
all’inizio della notte nel cantiere e impedirono fisicamente che lo scempio si
attuasse, ottenendo una sospensione. Ma lo stallo della vertenza ferroviaria in
provincia ha fatto si che RFI continuasse a covare i suoi propositi; dopo aver
modificato la tecnologia dell’impianto, adesso occorreva eliminare il deviatoio
per chiudere la partita.
Ci ha
pensato il sindaco di Comiso Filippo Spadaro questa volta ad alzare la voce con
i vertici di RFI: “La stazione non si tocca!”. La sua determinazione,
rafforzata anche da tutta una serie di impegni in itinere riguardanti progetti
di manutenzione e velocizzazione tra Licata-Gela e Vittoria-Comiso, alla fine
ha convinto il direttore di RFI a sospendere per la seconda volta l’intervento.
La CUB
Trasporti vuole sottolineare come la presa di posizione del sindaco Spadaro sia
in linea con quanto da anni andiamo dicendo ai sindaci: sono i comuni i veri
proprietari degli impianti ferroviari insistenti sui loro territori, e gli
amministratori hanno il dovere di difenderli e farli funzionari, contro
qualsiasi pretesa esterna di smantellarli.
La
natura giuridica di RFI, una Spa a totale proprietà pubblica (Ministero del
tesoro), definisce il suo ruolo di ente preposto all’attività di manutenzione,
potenziamento tecnologico e infrastrutturale della rete ferroviaria, ma anche
che tale gestione dev’essere sottoposta al controllo degli enti territoriali.
E’
questo un nodo importante, che purtroppo molti amministratori non hanno
compreso, mantenendo un’attitudine eccessivamente morbida e passiva, se non un
disinteresse totale, rispetto ai progetti di ridimensionamento della nostra
rete ferroviaria. E’ ora che si sveglino!
D’altra
parte, non si può rimanere eternamente sulle difensive; il traffico ridotto ai
minimi storici sta creando non pochi problemi, dato che i binari poco
utilizzati tendono ad ossidarsi, creando difficoltà alla circolazione. Occorre
al più presto invertire la tendenza; far sentire la propria voce; non fidarsi
dei tempi lunghissimi di Regione e vertici ferroviari, poco interessati al
territorio del sud-est.
Da
febbraio 2014 si attende un incontro a Palermo per l’immissione di nuovi treni
per pendolari e turisti; il 3 ottobre ci siamo incontrati con il sindaco di
Ragusa e con l’on. Foti, ribadendo la necessità di un incontro a Ragusa con
l’assessore Torrisi. E’ già trascorso quasi un mese, e a Palermo tutto tace.
Ragusa,
25-10-2014 Coordinamento provinciale CUB Trasporti