Si
chiedono iniziative per l'ammodernamento ed il ripristino della tratta.
«La
chiusura della tratta ferroviaria Palermo-Trapani va scongiurata». Stavolta a
prendere posizione su una situazione che da 10 mesi si ripercuote negativamente
sull'intero territorio provinciale è la deputata regionale del Movimento 5 Stelle
Valentina Palmeri la quale ha presentato una mozione che impegna il governo di
Palazzo D'Orleans, a Palermo, a promuovere iniziative finalizzate
all'ammodernamento e al ripristino della tratta ferroviaria che collega le due
importanti città siciliane.
La
tratta che collega Alcamo a Trapani è chiusa dallo scorso 25 febbraio a causa
di una frana e ad oggi non è stato ancora eseguito alcun lavoro di manutenzione
che possa far pensare al suo ripristino.
«Come se
non bastasse - rileva l'on. Palmeri - a partire dall'11 agosto scorso,
nell'ambito del programma di rimodulazione delle tratte ferroviarie, la linea
in questione è stata soppressa perché ritenuta improduttiva. Per assurdo con la
soppressione di questa linea i numerosi pendolari che utilizzavano il treno per
recarsi al lavoro o a scuola sono costretti a fruire della tratta ferroviaria
via Castelvetrano, con la conseguenza che per arrivare da Trapani a Palermo,
città che distano in linea d'aria appena 70 chilometri, si impiegano cinque
ore, in poche parole si tratta di fare un viaggio della speranza. Inoltre,
l'asserita improduttività della linea, causa della soppressione imposta da Rete
ferroviaria italiana e Ferrovie dello Stato, non è sicuramente da attribuire
allo scarso utilizzo da parte dei fruitori, bensì all'eccessiva e ininterrotta
incuria della linea».
Intanto,
è di lunedì scorso una lettera che le segreterie provinciale e regionale della
Filt Cgil e la Cgil di Trapani hanno inviato, tra gli altri, al governatore
Crocetta, ai deputati dell'Ars e al prefetto della città falcata, per lamentare
ancora una volta quella che definiscono «la scarsa volontà politica, in
particolare dei governi regionale e nazionale relativamente all'ammodernamento
delle infrastrutture e allo sviluppo dei trasporti in Sicilia e in particolare
nel Trapanese». I sindacati si dicono fortemente preoccupati al punto da
considerare un intervento sui trasporti «una vera e propria emergenza».
«Riteniamo
- scrivono - che il trasporto regionale e locale, sia esso marittimo, terrestre
o aereo, sia fortemente compromesso dai tagli e dalla mancanza di
programmazione e ciò aggiunge la sua negatività a quella crisi che attanaglia,
da diversi anni oramai, il nostro Paese. Siamo, invece, convinti che il settore
trasporti, che rappresenta l'anello fondamentale della catena
agricoltura-turismo e, quindi, della principale fonte di economia trapanese,
possa svolgere quella funzione anticiclica alla crisi. Se, però, questa
emergenza non è riconosciuta da tutti e soprattutto dalle nostre istituzioni
locali e regionali e non viene affrontata e avviata a soluzione rischia di
portare all'implosione non solo gran parte del settore ma l'intera economia
della nostra provincia e del resto della regione. Ad oggi possiamo affermare
che poco o nulla si è fatto nel settore. Anzi, a parte rari comunicati e
piccoli interventi di politici locali, continuiamo a registrare
quell'inversione di tendenza nelle scelte politiche che invece dovrebbero
proporre le giuste soluzioni a problemi riguardanti il settore della mobilità».
Anche la
Cgil, come l'on. Valentina Palmeri, lamenta nel Trapanese le lunghe ore di
percorrenza! dei treni e la presenza di «autobus vecchi di trenta anni che
devono viaggiare in strade e autostrade in condizioni minime di sicurezza» e si
dice contraria al taglio dei finanziamenti per i collegamenti marittimi e ai
fondi per l'aeroporto «Vincenzo Florio» di Birgi.
«L'appello
che rivolgiamo - concludono i sindacalisti della Filt Cgil - alla Regione e a
tutti gli enti locali è quello che ciascuno faccia la propria parte con gli
interventi di programmazione e con le azioni necessarie a promuovere il
processo di industrializzazione del settore trasporti inteso come viabilità e
infrastrutture».
Oltre al
ripristino in tempi celeri della tratta ferrata Trapani-Alcamo-Palermo, via
Milo, la Cgil, tra le altre cose, il sindacato chiede che vengano predisposti
nuovi collegamenti marittimi per il trasporto merci «perchè oggi molte imprese
portuali della provincia di Trapani, a causa dei tagli di linee e quindi della riduzione
di movimentazione merci, stanno provvedendo a licenziamenti e a porre in cassa
integrazione diversi lavoratori».
Margherita Leggio - La
Sicilia - Giovedì 05 Dicembre 2013 Trapani Pagina 30
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