mercoledì 13 febbraio 2013

Trasporti in provincia: un quadro drammatico tracciato dalla fit Cisl

Trapani. Pochi treni, scarsi collegamenti e bus carenti
“Pochi treni, scarsi collegamenti, infrastrutture risalenti agli anni '70”. E ancora: “Servizio di pullman carente, infrastruttura portuale praticamente non utilizzata e sistema di raccolta dei rifiuti che rischia il collasso”. Un quadro spietatamente puntuale e allarmante quello tracciato sul sistema infrastrutturale! trapanese dal responsabile provinciale del presidio Fit Cisl Giovanni Montana, rieletto nel corso del congresso di ieri a Palazzo Riccio di Morana. Alla presenza del segretario generale della Fit Cisl Sicilia Amedeo Benigno e del segretario provinciale del sindacato Giovanni Marino, Montana ha passato in rassegna i disagi e le disfunzioni che soffocano le potenzialità turistiche e commerciali di una città già penalizzata dalla sua difficile collocazione geografica. «Urge - ha affermato Montana - un tavolo di confronto che stili un piano della mobilità della provincia ma anche di tutta la fascia di Comuni ad ovest di Palermo". A denunciare un depauperamento delle infrastrutture esistenti è stato invece Benigno. «Sia per le linee ferrate via Milo e via Castelvetrano sia per il materiale rotabile della linea - dice - è necessario l'avvio di un programma di manutenzione ordinaria e straordinaria che garantisca un collegamento diretto con Palermo».
In cima alle preoccupazioni del sindacato c'è il futuro del porto. «I dati portuali - aggiunge Montana - dimostrano un arretramento del traffico per via della mancata manutenzione dei fondali. Prioritarie sono l'accelerazione degli interventi già finanziati, la programmazione di altre banchine e la manutenzione dei fondali la cui profondità impedisce l'ingresso di gran parte delle navi container». Bollato come "arretrato" anche il trasporto ferroviario. «Gli obiettivi - prosegue il sindacalista - restano la velocizzazione della Palermo-Trapani da percorrere in un'ora e venti e il collegamento all'aeroporto di Birgi che dista meno di 2 chilometri dalla stazione ferroviaria di Mozia».
La Fit ha anche presentato un ventaglio di proposte per il trasporto su gomma (rilancio di una società unica provinciale) e per la viabilità (realizzazione della già finanziata Trapani- Mazara, stralcio da Marsala a Mazara). In ultimo l'aeroporto di Birgi per il quale, constata Montana «si attende un piano industriale serio. Lo sviluppo dello scalo non può prescindere - conclude - da una consapevolezza del territorio, della sua utilità e quindi del sostegno economico e programmatico degli Enti e dell'imprenditoria provinciale».
An.Ve.

La Sicilia - Mercoledì 13 Febbraio 2013 Prima Trapani Pagina 31

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