Ma c'è anche un'altra Sicilia, nel pantheon dell'ex presidente di Confindustria: «Io questa terra
l'adoro - racconta - da quando la visitai in motocicletta a diciott'anni. Da
quel momento in poi sono sempre venuto fino all'estate scorsa, prima a
Marzamemi e poi nel Ragusano da Guccione. Ho decine di amici veri, qui. E sono
un profondo conoscitore: provate a farmi delle domande, so rispondere a tutto».
Giornata elettorale catanese, ieri, per il presidente di Italia Futura, fondazione che è fra gli "azionisti" politici di Scelta Civica con Monti per l'Italia. Il ciuffo più famoso d'Italia arriva poco dopo le 11, assime all'amico-candidato Ettore Artioli, e ad attenderlo ci sono tutti gli aspiranti deputati e senatori siciliani. C'è anche un po' di gente. Incuriosita dallo spiegamento di telecamere, ma anche dallo spessore del personaggio. Qualcuno ci resta un po' male: «Ma è Montezemolo senza Monti? Peccato, perché se c'era quell'altro una palora - e qui il tono si fa vagamente minaccioso - gliela volevo dire... ». Ma ci sono ! anche i tifosi di Formula 1: «Presidente, che fa la Ferrari quest'anno? Non è ca fitemu (traduzione eufemistica: non raggiungiamo risultati ottimali) come l'anno scorso? ». Lui non si scompone: «Guardate, ragazzi: siamo l'unica squadra che arriva seconda per due anni consecutivi e lo considera un fallimento... Ma quest'anno andiamo forte! ».
Forte come la convinzione di rappresentare l'unico vero elemento di novità nel caotico agone di queste elezioni: «Sono esterrefatto nel sentire ogni mattina proposte da politici che sembrano arrivati ieri da Marte e sembrano non aver avuto ruoli fondamentali nel disastro della Seconda Repubblica. Se non ci fosse la lista Monti, che porta anche a un vero cambiamento di parte della politica coloro i quali sono stati protagonisti del fallimento della Seconda Repubblica diventerebbero i gestori della Terza».
Deluso chi aspettava rivelazioni sul patto Bersani-Monti: «Sento tanto parlare di alleanze ma le alleanze si fanno con! chi è d'accordo sulle cose. Le alleanze sul nulla le trovo un esercizi! o di vecchia politica». È (quasi) d'accordo anche il signor Lanzafame, anarchico e rompiballe esistenziale, noto ai frequentatori di piazza Università per il suo lungo pernottamento dentro una "500" color aragosta: «Viva Montezemolo! Ma non come politico! Resti fuori da quella gabbia di matti».
Una ragazza sfugge al controllo del suo fidanzato per stringere la mano a LCdM. «Ma è davvero bello - si lascia scappare la sventurata - e poi è anche cordiale. Un vero gentiluomo». Continua - tra una stretta di mano al venditore di bomboloni e una sosta al bar - il cammino verso la convention al Metropolitan. Montezemolo aggiunge una ricetta economica: «Sento tanto parlare di crescita, ma vedo fare poco. Se lo Stato non privatizza, non attiriamo investitori stranieri. Fare impresa è complicato. Troppa burocrazia, troppi vincoli». Il vecchietto che aspettava Monti non è ancora persuaso: «I carnefici vengono a osservare le vittime», chiosa. Sospirando, prima di scomparir! e con passo affannato.
Mario Barresi - La Sicilia Domenica 10 Febbraio 2013 Il Fatto Pagina 4
Giornata elettorale catanese, ieri, per il presidente di Italia Futura, fondazione che è fra gli "azionisti" politici di Scelta Civica con Monti per l'Italia. Il ciuffo più famoso d'Italia arriva poco dopo le 11, assime all'amico-candidato Ettore Artioli, e ad attenderlo ci sono tutti gli aspiranti deputati e senatori siciliani. C'è anche un po' di gente. Incuriosita dallo spiegamento di telecamere, ma anche dallo spessore del personaggio. Qualcuno ci resta un po' male: «Ma è Montezemolo senza Monti? Peccato, perché se c'era quell'altro una palora - e qui il tono si fa vagamente minaccioso - gliela volevo dire... ». Ma ci sono ! anche i tifosi di Formula 1: «Presidente, che fa la Ferrari quest'anno? Non è ca fitemu (traduzione eufemistica: non raggiungiamo risultati ottimali) come l'anno scorso? ». Lui non si scompone: «Guardate, ragazzi: siamo l'unica squadra che arriva seconda per due anni consecutivi e lo considera un fallimento... Ma quest'anno andiamo forte! ».
Forte come la convinzione di rappresentare l'unico vero elemento di novità nel caotico agone di queste elezioni: «Sono esterrefatto nel sentire ogni mattina proposte da politici che sembrano arrivati ieri da Marte e sembrano non aver avuto ruoli fondamentali nel disastro della Seconda Repubblica. Se non ci fosse la lista Monti, che porta anche a un vero cambiamento di parte della politica coloro i quali sono stati protagonisti del fallimento della Seconda Repubblica diventerebbero i gestori della Terza».
Deluso chi aspettava rivelazioni sul patto Bersani-Monti: «Sento tanto parlare di alleanze ma le alleanze si fanno con! chi è d'accordo sulle cose. Le alleanze sul nulla le trovo un esercizi! o di vecchia politica». È (quasi) d'accordo anche il signor Lanzafame, anarchico e rompiballe esistenziale, noto ai frequentatori di piazza Università per il suo lungo pernottamento dentro una "500" color aragosta: «Viva Montezemolo! Ma non come politico! Resti fuori da quella gabbia di matti».
Una ragazza sfugge al controllo del suo fidanzato per stringere la mano a LCdM. «Ma è davvero bello - si lascia scappare la sventurata - e poi è anche cordiale. Un vero gentiluomo». Continua - tra una stretta di mano al venditore di bomboloni e una sosta al bar - il cammino verso la convention al Metropolitan. Montezemolo aggiunge una ricetta economica: «Sento tanto parlare di crescita, ma vedo fare poco. Se lo Stato non privatizza, non attiriamo investitori stranieri. Fare impresa è complicato. Troppa burocrazia, troppi vincoli». Il vecchietto che aspettava Monti non è ancora persuaso: «I carnefici vengono a osservare le vittime», chiosa. Sospirando, prima di scomparir! e con passo affannato.
Mario Barresi - La Sicilia Domenica 10 Febbraio 2013 Il Fatto Pagina 4
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