I ritardi accumulati dai treni regionali rappresentano un preoccupante campanello d'allarme. E il futuro potrebbe riservare sorprese ancor più peggiori: gli indugi nella firma del contratto di servizio tra Regione e Trenitalia (per non parlare della mancata approvazione degli emendamenti da parte dell'Ars) comincia già a manifestare i suoi effetti negativi sull'offerta. Basti pensare a quanto registrato mercoledì scorso: "Duecentoquarantadue minuti, pari a quattro ore e due minuti, è il ritardo accumulato da tredici treni del trasporto regionale di Trenitalia...

Il blog raccoglie informazioni sul trasporto pubblico in genere, ed in maniera approfondita sul trasporto e le infrastrutture ferroviarie siciliane. Tutti i pendolari che si muovono in Sicilia con il treno possono segnalare disservizi, disagi, e/o suggerimenti sul nostro sito www.comitatopendolari.it, per migliorare le condizioni di trasporto. COLLABORA ANCHE TU...PER UN SERVIZIO MIGLIORE
lunedì 3 luglio 2017
giovedì 29 giugno 2017
Treni in ritardo per 242 minuti e meno servizi alla stazione centrale di Catania per la chiusura della Siracusa-Catania.
Treni in ritardo per 242 minuti e meno servizi alla
stazione centrale di Catania per la chiusura della Siracusa-Catania.
Duecentoquarantadue minuti, pari a quattro ore e 2
minuti è il ritardo accumulato da tredici treni del trasporto regionale di
Trenitalia, per un guasto agli scambi del doppio binario alla stazione di
Fiumefreddo di Sicilia, nella pomeriggio di mercoledì 28 giugno2017. Tale
disservizio ha procurato gravi disagi all’utenza pendolare mettendo in crisi la
circolazione ferroviaria della dorsale jonica Catania-Messina. Questi i treni
in interessati dai ritardi:
Intercity 727 ritardo 35 minuti, Regionale veloce 3856
ritardo 33 minuti, Regionale 12882 ritardo 29 minuti, Regionale 12880 ritardo
26 minuti, Regionale 12815 ritardo 25 minuti, Regionale 12879 ritardo 17
minuti, Regionale 12875 ritardo 15 minuti, Regionale Veloce 3872 ritardo 15
minuti, Regionale veloce ritardo 12 minuti, Regionale veloce 3869 ritardo 9
minuti, Regionale 12884 ritardo 9 minuti, Regionale 12831 ritardo 9 minuti e
Regionale 12883 ritardo 8 minuti. Un’altra questione urgente che desideriamo
sottoporre al Dipartimento
Trasporto Ferroviario della Regione Siciliana, dopo
12 giorni, è quella della chiusura della relazione ferroviaria Siracusa-Catania
dal 17 giugno sino al 10 settembre 2017 per i lavori programmati di
ammodernamento all’infrastruttura ferroviaria. Dalla chiusura del 17 giugno
della tratta ferroviaria in questione, tutti i treni vengono fatti partire dal
3, 5, e 7 binario creando enormi disagi all’utenza che si trovano a scendere e
salire scale per raggiungere i binari di partenza dei treni. Un esempio per
tutti: - il treno regionale veloce 3856 delle ore 14.11 viene fatto partire dal
7° binario e per giunta fatto sostare a cento metri circa dall’uscita del
sottopassaggio. A differenza di quanto messo in campo lo scorso anno da Rete
Ferroviaria Italiana e da Trenitalia, per ridurre al minino disagi e disservizi
per il trasbordo dei passeggeri da e per Siracusa, attestando tutti i treni in
partenza dal 1° binario. Abbiamo chiesto spiegazioni, dopo alcuni giorni, sia
ai dirigenti del Dipartimento regionale trasporti che a Trenitalia e ci è stato
riferito che avrebbero chiesto al gestore Rete Ferroviaria Italiana di
modificare i binari di partenza dei treni in questione che a tutt’oggi stiamo
ancora aspettando. Come al solito è opportuno evidenziare la mancata attenzione
del gestore dell’infrastruttura ferroviaria, Rete Ferroviaria Italiana, che oltre
al danno di chiudere per lavori, nel periodo estivo, anche se programmati, una
relazione ferroviaria importante quale è la Siracusa-Catania si aggiunga la
beffa di non attestare i treni in partenza dal 1° binario della stazione
centrale di Catania per evitare enormi e gravi disagi di salire e scendere
scale magari con il bagaglio al seguito, tenuto conto che la stazione centrale
di Catania non è dotata di alcun ascensore.
Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari
Siciliani - Ciufer
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venerdì 16 giugno 2017
Sospensione circolazione treni, dal 17 giugno al 10 settembre 2017, linea Catania-Siracusa e Catania-Gela
Catania. Linee: Catania-Siracusa e Catania-Gela, sospensione
circolazione treni
dal 17/06/2017 al 10/09/2017
Da sabato 17 giugno a domenica 10
settembre 2017, per lavori di potenziamento infrastrutturale tra le stazioni di
Bicocca e Augusta, la circolazione dei treni nelle linee CATANIA-SIRACUSA e
CATANIA-GELA sarà sospesa.
Come previsto in orario ufficiale tutti i
treni saranno cancellati e sostituiti con bus che fermeranno nei piazzali
antistanti le stazioni. Le informazioni in dettaglio sono disponibili nei
quadri murali esposti nelle stazioni, presso le biglietterie e i canali
informativi e di vendita sul sito www.trenitalia.com.
Potranno usufruire dei bus sostitutivi dei
treni Regionali solo i viaggiatori muniti di biglietto ferroviario o
abbonamento Regionale.
Potranno usufruire dei bus sostitutivi dei
treni di lunga percorrenza solo i viaggiatori muniti di biglietto ferroviario e
di prenotazione del posto per treno IC o ICN.
L’orario di partenza e arrivo dei bus
potrà variare in funzione delle condizioni del traffico.
giovedì 25 maggio 2017
Taormina con il G7, sabato 27 maggio 2017, niente fermate a Taormina e Letojanni
Riceviamo
e pubblichiamo la locandina, predisposta da Trenitalia d'intesa con RFI, per
informare i clienti delle variazioni sulla linea MESSINA–CATANIA–SIRACUSA,
previste il 27 maggio 2017, per disposizione della Prefettura di Messina al
fine di tutelare l’ordine e la sicurezza pubblica in occasione del G7 che si
terrà a Taormina.
Dalle
4:30 alle 22:30 di sabato 27 maggio 2017, su disposizione della Prefettura di
Messina, nessun treno effettuerà fermata per servizio viaggiatori nelle
stazioni di Letojanni e Taormina-Giardini.
Sulla
linea Messina-Catania-Siracusa i treni potranno subire variazioni e ritardi
entro 20 minuti.
•
i treni IC e ICN fermeranno nella stazione di Santa Teresa Riva;
•
tutti i treni regionali fermeranno nella stazione di Alcantara.
Non
sono garantiti servizi sostitutivi con bus.
Il
provvedimento rientra nelle misure da adottare a tutela dell’ordine e della sicurezza
pubblica in occasione del G7 che si terrà a Taormina nei giorni 26 e 27 maggio.
Giosue Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
mercoledì 10 maggio 2017
Comitato Pendolari Siciliani convocato dal Dipartimento Infrastrutture e Mobilità
Il
Comitato Pendolari Siciliani, comprendente i pendolari della
Messina-Catania-Siracusa, Messina-Palermo, Catania-Caltagirone-Gela, Ragusa,
Caltanissetta-Palermo, Associazione Ferrovie Siciliane di Giovanni Russo
aderenti al C.I.U.FE.R. (Comitato
Italiano Utenti Ferrovie Regionali), parteciperà all’incontro convocato dal
Dirigente Generale del Dipartimento Infrastrutture, Mobilità e Trasporti, dott.
Fulvio Bellomo che si terrà domani 11 maggio 2017 alle ore 11.00, presso la
Sala Riunioni - Assessorato alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità, per la
trattazione dei seguenti punti:
Orario
Estivo 2017 e Varie ed eventuali”.
Nell’incontro
di domani 11 maggio 2017 chiederemo al Dirigente Generale del Dipartimento
Trasporti di notiziarci sul Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario
regionale 2017-2026, non ancora sottoscritto.
Riteniamo,
debba essere l’argomento principale, in considerazione del fatto che una volta
sottoscritto non potrà essere modificato per alcun motivo, sino alla naturale
scadenza, a differenza delle varie offerte commerciali che potranno subire
variazioni in qualsiasi momento nel corso dei vari anni contrattuali.
Giosuè Malaponti -
Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer
sabato 6 maggio 2017
Linee Sr-Ct-Me-Roma Modifiche circolazione treni dal 06 maggio al 06 giugno 2017
Nei
giorni sotto indicati per lavori di potenziamento infrastrutturale tra Bicocca
e Augusta e nella tratta Cancello-Sarno i seguenti treni subiranno variazioni.
Riapertura linea ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela Maggio 2011 - Maggio 2017
L’8
maggio 2011 crollavano due arcate del viadotto ferroviario in territorio di
Niscemi, contrada Angeli, della linea ferroviaria Caltagirone-Niscemi-Gela.
Il
Comitato Pendolari Siciliani e il C.I.U.Fe.R. (Comitato Italiano Utenti
Ferrovie Regionali), ha organizzato negli anni successivi al crollo ed
organizza per domenica 07 maggio 2017 una manifestazione nel piazzale antistante la stazione ferroviaria di Caltagirone dalle ore 10.00 alle ore 12.00, per tenere viva
l’attenzione e l’interesse su questa tratta ferroviaria e lo scopo di
sensibilizzare e sollecitare l’intervento della Regione Siciliana ad
interessarsi sulle future sorti di questa importante arteria ferroviaria
chiedendo a Rete Ferroviaria Italiana cosa vuole fare della Caltagirone-Niscemi-Gela
a distanza di sei anni.
All'iniziativa prenderanno parte i sindaci dei comuni di Caltagirone, Niscemi e Gela, l'Associazione Ferrovie Siciliane, il Cub Trasporti.
In
Sicilia non crollano solo i ponti e i viadotti di strade ed autostrade ma anche
i viadotti ferroviari non sono da meno.
Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
mercoledì 26 aprile 2017
Trasporti. Il Comitato Pendolari apre uno spiraglio sulla ricostruzione del ponte ferroviario crollato sei anni fa
Fate Pressioni sulla Regione.
L'area del Calatino servita da pullman e appena cinque corse treno verso Catania.
Trasporti pubblici nel caos fra disservizi e carenze infrastrutturali nell'area del Calatino. A distanza di sei anni dal crollo del ponte ferroviario nella tratta Caltagirone-Niscemi-Gela, non s'intravedono soluzioni. Quanto ai collegamenti extraurbani, l'area del Calatino è servita quasi esclusivamente da bus di linea extraurbani e da appena cinque corse di treni tra Caltagirone e Catania. Nonostante tutto, ci potrebbe però essere una'opportunità da perseguire.
Il tutto ai fini della tanto sognata ricostruzione delle nove campate del viadotto che, a ottobre di tre ani or sono, furono rase al suolo con quelle cariche di esplosivo che cancellarono ambizioni e speranze dei territori.
L'area del Calatino servita da pullman e appena cinque corse treno verso Catania.
Trasporti pubblici nel caos fra disservizi e carenze infrastrutturali nell'area del Calatino. A distanza di sei anni dal crollo del ponte ferroviario nella tratta Caltagirone-Niscemi-Gela, non s'intravedono soluzioni. Quanto ai collegamenti extraurbani, l'area del Calatino è servita quasi esclusivamente da bus di linea extraurbani e da appena cinque corse di treni tra Caltagirone e Catania. Nonostante tutto, ci potrebbe però essere una'opportunità da perseguire.
Il tutto ai fini della tanto sognata ricostruzione delle nove campate del viadotto che, a ottobre di tre ani or sono, furono rase al suolo con quelle cariche di esplosivo che cancellarono ambizioni e speranze dei territori.
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domenica 23 aprile 2017
Taormina chiuso lo scalo ferroviario, problemi per i pendolari
In merito alle operazioni di sicurezza relative al G7, è stato chiuso lo scalo ferroviario della stazione di Taormina-Giardini.
Tale chiusura ha messo in difficoltà molti utenti che viaggiano con il treno regionale 12866 delle ore 5.52 che non hanno da qualche giorno la possibilità di poter parcheggiare sia all'interno dello scalo che nei pressi della stazione.
In considerazione di tale chiusura, e per tutta la durata dell'operazione del G7, si chiede la possibilità di voler concedere alla clientela di Taormina-Giardini la fermata del treno in questione alla stazione di Alcantara fermo restando la fermata prevista di Taormina-Giardini, sino al cessato bisogno.
Giosuè Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
domenica 5 marzo 2017
Ferrovie: Mancano 4 miliardi, a rischio il raddoppio della Palermo-Catania
Il
Comitato pendolari denuncia: "Malgrado lo sblocca Italia, rimarrà il
binario unico da Raddusa a Fiumetorto". Il quadro delle incompiute
siciliane.
Anni di promesse ma ben pochi risultati e le ferrovie
siciliane continuano ad accumulare ritardi e allontanare l'Isola dal resto
d'Italia invece di ridurre i tempi di percorrenza e migliorare la qualità del
servizio. Il Comitato Pendolari guidato da Giosuè Malaponti traccia l'ennesimo
quadro disarmate sullo stato delle opere di miglioramento delle linee
siciliane, compresa la velocizzazione della Palermo-Catania-Messina
inserita nel decreto Sblocca Italia del governo Renzi e
annunciata come una delle opere prioritarie del nuovo piano industriale del
Gruppo Fs presentato di recente dall'amministratore delegato
di Fs, Renato Mazzoncini.
Malaponti risponde a distanza all'ultimo annuncio fatto in settimana dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Simona Vicari riguardante la disponibilità di altri 350 milioni di euro, in aggiunta agli 823 milioni già disponibili per il progetto di raddoppio della Palermo-Catania. Vicari annunciava per il 2024 la data dell'ultimazione dei lavori: "La tratta sarà percorribile in 2 ore".
Malaponti risponde a distanza all'ultimo annuncio fatto in settimana dal sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Simona Vicari riguardante la disponibilità di altri 350 milioni di euro, in aggiunta agli 823 milioni già disponibili per il progetto di raddoppio della Palermo-Catania. Vicari annunciava per il 2024 la data dell'ultimazione dei lavori: "La tratta sarà percorribile in 2 ore".
"Il sottosegretario - sottolinea Malaponti - non
si è resa conto che il costo previsto per l’intera opera è di 5 miliardi e 106
milioni di euro ed al momento i soli importi finanziati ammontano appena a un miliardo e 173 mila euro...Fonte Repubblica...continua a leggere
di GIOACCHINO AMATO
mercoledì 1 marzo 2017
Assemblea Regionale Siciliana - Convocazione IVª Commissione "Contratto di Servizio trasporto ferroviario e Tpl
Convocazioni
delle Commissioni
Commissione
QUARTA - Ambiente e Territorio - Seduta del 01.03.2017
Ordine del Giorno
1) Esame del disegno di legge n. 1243 'Norme in
materia di organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani.
Disposizioni a sostegno dell'economia circolare, della riduzione della
produzione dei rifiuti urbani e dei riuso dei beni a fine vita'(seguito);
2) Audizione dell'Assessore regionale per le infrastrutture
e la mobilità in merito al contratto di servizio sui trasporti ferroviari di
interesse regionale;
3) Audizione dell'Assessore regionale per le
infrastrutture e la mobilità in merito al contratto di servizio sul trasporto
pubblico locale (TPL);
Invitati
1) ORE
10.30
Dott.ssa
CONTRAFATTO Vania, assessore regionale per l'energia ed i servizi di pubblica
utilità
Dott.
PIRILLO Maurizio, dirigente generale dipartimento regionale acqua e rifiuti
2) ORE
11.30
Dott.
PISTORIO Giovanni, assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità
Dott.
BELLOMO Fulvio, dirigente generale del dipartimento regionale infrastrutture,
mobilità e trasporti
Ing.
MANCARELLA Maurizio, direttore Trenitalia Sicilia
Dott.
ROGOLINO Carmine, direttore regionale Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
Sig.
PAGLIARO Michele, segretario generale CGIL Sicilia
Sig.
MILAZZO Domenico, segretario generale CISL Sicilia
Sig.
BARONE Claudio, segretario generale UIL Sicilia
Sig.
MESSINA Giuseppe, segretario generale UGL Sicilia
Sig.
MASSARO Mariano, segretario generale OR.S.A. Sicilia
Spett.le
FEDERCONSUMATORI Sicilia
Sig.
FAZIO Giacomo, rappresentante Comitato pendolari
Sig.
MALAPONTI Giosuè, Comitato pendolari Siciliani
3) ORE
11.30
Dott.
PISTORIO Giovanni, assessore regionale per le infrastrutture e la mobilità
Dott.
BELLOMO Fulvio, dirigente generale del dipartimento regionale infrastrutture,
mobilità e trasporti
Ing.
MANCARELLA Maurizio, direttore Trenitalia Sicilia
Dott.
ROGOLINO Carmine, direttore regionale Rete Ferroviaria Italiana (RFI)
Sig.
PAGLIARO Michele, segretario generale CGIL Sicilia
Sig.
MILAZZO Domenico, segretario generale CISL Sicilia
Sig.
BARONE Claudio, segretario generale UIL Sicilia
Sig.
MESSINA Giuseppe, segretario generale UGL Sicilia
Sig.
MASSARO Mariano, segretario generale OR.S.A. Sicilia
Spett.le
FEDERCONSUMATORI Sicilia
Sig.
FAZIO Giacomo, rappresentante Comitato pendolari
Sig.
MALAPONTI Giosuè, Comitato pendolari Siciliani
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martedì 28 febbraio 2017
La Sicilia aspetta la "Cura del Ferro" dall'Unità d'Italia
Palermo. Si avvicinano le scadenze
elettorali e torna in campo, meglio sui binari la politica degli annunci.
E’ il turno del Sottosegretario
alle Infrastrutture e Trasporti Simona Vicari che ci riferisce degli ulteriori
350 milioni di euro, in aggiunta agli 823 milioni già disponibili per il
progetto di raddoppio della Palermo-Catania. Oltre alle cifre, fa anche
presente che una volta portato a termine il progetto, si pensa entro il 2024,
la tratta Palermo-Catania sarà percorribile in 2 ore, un sogno che potrebbe
diventare realtà.
Ma il sottosegretario, forse,
non si è resa conto che il costo previsto per l’intera opera e di 5.106.064.928
di euro ed al momento i soli importi finanziati ammontano appena a 1.173.000.000
di euro, ne mancano altri quattro di miliardi, però vengono dati tempi di
realizzazione 2024 e tempi di percorrenza di circa 2 ore.
Tenuto conto che sulla linea
Catania-Palermo verranno raddoppiati i binari nelle tratte
Bicocca-Motta-Catenanuova e Catenanuova-Raddusa-Agira. Per quanto riguarda la
tratta Raddusa-Enna-Fiumetorto era prevista la tempestiva realizzazione di uno
studio di fattibilità, d’intesa con la Regione Siciliana, per valutare tre
possibili soluzioni: la prima - riqualificazione della linea ferroviaria
esistente; la seconda - variante del tracciato Enna-Pollina-Castelbuono; la
terza - variante di tracciato contigua all’asse autostradale Catania-Palermo.
Con il finanziamento che annuncia il Sottosegretario alle Infrastrutture,
Simona Vicari, pare che sia stata scelta la prima soluzione e cioè la riqualificazione
dell’unico binario dell’esistente tracciato. Quindi il raddoppio della linea
ferrata avverrà solamente nel tratto tra Bicocca e Catenanuova-Raddusa e da
questa stazione sino alla stazione di Fiumetorto verrà ammodernato l’attuale e
singolo binario.
Dopo l'operazione freccia
rotta del gennaio 2009 Rete Ferroviaria Italiana Spa, gestore della
infrastruttura ferroviaria, aveva chiesto ed ottenuto 30 milioni di euro per
ammodernare e velocizzare l'attuale tracciato della Catania-Palermo, portando i
tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 30 minuti, nel Contratto di Programma
(2007-2011) con la seguente descrizione:
Opere in Corso - Tabella
A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice
Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento
al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la
velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni
(vedi foto).
Una domanda ci sorge spontanea come mai Rete Ferroviaria Italiana
Spa dal 2009 ad oggi non ha mai dato seguito a questo Contratto di Programma? Mentre
oggi con oltre un miliardo di euro si raddoppierà una piccola parte e tutto il
resto, a singolo binario, verrà solamente ammodernato. Al danno la beffa di un
raddoppio che non verrà mai raddoppiato tenuto conto che dal 2003 ad oggi la
spesa prevista per ammodernare tutta la rete ferroviaria era ed è di oltre 11
miliardi, ma quando si parla di Sicilia arrivano appena le briciole. Vedi il
caso della Napoli-Bari, su questo investimento di 6 miliardi circa ne sono
stati finanziati 3 miliardi mentre per la Catania-Palermo spesa prevista circa 5
miliardi finanziati appena 823 milioni. E’ bene evidenziare al Sottosegretario
Vicari ed al Ministro alle Infrastrutture Delrio che la Sicilia sta ancora
aspettando “la cura del ferro” è sono i fatti ad evidenziarlo:
-Raddoppio Catania-Palermo -
Il raddoppio della Catania-Palermo doveva essere l’unica linea ad alta velocità
e capacità a collegare Palermo con Catania in 1 ora e 20 minuti, mentre sembra
che finisca la sua corsa veloce da Catania a Raddusa-Catenanuova e il rimanente
tracciato resterà ad unico binario anche se verrà ammodernato.
- Palermo-Messina - Si sta lavorando sulla Cefalù-Castelbuono ma
non se ne sa nulla del completamento della dorsale Tirrenica tra Castelbuono e
Patti.
- Giampilieri-Fiumefreddo - Già finanziata nel 2005 con 1970
milioni di euro, ma dopo le varie progettazioni, i vari studi di fattibilità,
il raddoppio non è stato ancora realizzato, anzi dovrà essere riprogettato,
finanziamenti previsti solo 46 milioni.
- Catania Ognina-Catania Centrale - Il raddoppio di 2 km di linea
che va avanti da un decennio e che doveva essere consegnato ad aprile del 2016
ma si continua ancora a lavorare.
- Caltagirone-Gela - La linea è chiusa dall’11 maggio 2011 per il
crollo di alcune arcate del ponte ferroviario, finito di demolire nell’ottobre
2014 ed anche qui un nulla di fatto a distanza di sei anni.
- Gela-Canicattì - Chiusa per ammodernamenti (spesi 35 milioni) da
oltre un anno e mezzo, aperta alla circolazione a dicembre 2016 e dopo due mesi
circa chiusa per smottamenti al sedime ferroviario.
- Alcamo-Trapani via Milo - Linea ferroviaria chiusa per
smottamenti dal 25 febbraio 2013 e ad oggi non viene prospettato nessun
intervento di riapertura.
Prendiamo atto ancora una
volta che realizzare le infrastrutture in Sicilia ritenute, tra l’altro, dal
governo come opere prioritarie e strategiche diventa sempre difficile e complicato
finanziarli definitivamente.
Altro che cura del ferro
sottosegretario Vicari, la Sicilia è anemica dall'Unità d'Italia.
Giosuè Malaponti - Presidente
Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
domenica 19 febbraio 2017
Linea Messina-Catania-Siracusa, comunicazione ritardi dal 18 al 28 febbraio 2017
Trenitalia comunica che a partire da sabato 18 e sino a martedì 28 febbraio 2017. sulla dorsale jonica Messina-Catania-Siracusa. i treni potrebbero subire dei ritardi a causa di lavori di manutenzione straordinari tra le stazioni di Alcantara e Taormina.
martedì 14 febbraio 2017
Variazioni Orario Ferroviario regionale 2017 Dipartimento Trasporto Ferroviario Regionale

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venerdì 3 febbraio 2017
Linea Messina-Palermo, da domenica 5 febbraio 2017, variazioni orario treni

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martedì 31 gennaio 2017
Messina-Palermo treni quasi sempre in ritardo
Il Comitato Pendolari Siciliani della Messina-Palermo, informa gli organi in indirizzo, che da diversi giorni alcuni treni regionali che di
seguito elencheremo subiscono costantemente, giornalmente, una serie di ritardi
intollerabili, suscitando un notevole disappunto da parte dei numerosi
Pendolari/Clienti. Premettendo che, nella giornata di venerdì 27.01.17 si sono
verificati una serie di inconvenienti tecnici, che pur giustificati, ma alla
luce di precedenti risultano essere insopportabili in quanto giornalmente si
verificano disagi per l'utenza.
Giovedì
26.01.17
-R7980
Palermo S.Agata 45’ di ritardo (rilevazione stazione intermedia Castelbuono)
-R3784
Palermo Messina 37’ di ritardo (rilevazione stazione Messina C.le)
-R12761
Messina S.Agata 13’ di ritardo (rilevazione stazione Fine corsa S.Agata)
-R3785
Messina Palermo 14’ di ritardo (rilevazione stazione intermedia Termini I.)
-R3782
Palermo Messina per questo treno si segnala che i ritardi sono svariati e costanti
nella giornata di mercoledì 25.01.17 ha
maturato un ritardo di 1h 6min
(rilevazione stazione intermedia di transito S.Giorgio)
-R7985
S.Agata Palermo 14’ di ritardo (rilevazione stazione intermedia Tusa) 26.01.17
-R12763
Messina S.Agata 9’ di ritardo (rilevazione stazione intermedia S.Marco d’A)26.01.17 lo
stesso treno nella giornata di mercoledì
25.01.17
ha maturato un ritardo di 25’ alla partenza da Messina C.le
Venerdì
27.01.17
Palermo-S.Agata-Messina
-R12752
55’ di ritardo
-Rv3772
59’ di ritardo
-R12754
27’ di ritardo
-R12756
52’ di ritardo
-R12758
CANCELLATO
Messina- S.Agata -Palermo
-R3771
CANCELLATO a Milazzo Guasto
-R12749
1h29’ di ritardo
-R12751
52’ di ritardo
-Rv3773
1h34’ di ritardo
-R12753
CANCELLATO
-Rv3775
59’ di ritardo
-R12755
53’ di ritardo
Segnaliamo
inoltre che anche nella giornata di sabato 28.01.17 il treno R 12752 S.Agata
Messina ha maturato un ritardo pari a 19’ circa, continuando a suscitare un
forte disappunto da parte dei pendolari.
Dipartimento
Infrastrutture, Mobilità e Trasporti
Dipartimento
Trasporti servizio 2- Trasporto ferroviario
Trenitalia
Spa divisione
RFI Spa
Torrenova
(Me) 31.01.2017
Mondì Francesco Pendolari
Messina Palermo - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
mercoledì 25 gennaio 2017
Situazione trasporto ferroviario pendolare in Sicilia. Rapporto del Comitato Pendolari Siciliani
Palermo.Sensibilizzare Regione Siciliana,
Trenitalia e Rete Ferroviaria Italiana a rilanciare gli investimenti
sull’ammodernamento delle infrastrutture e su un progetto di introduzione di
nuovi treni pendolari più veloci e puntuali, per dare risposte ai bisogni di
mobilità dei cittadini e di vivibilità delle aree urbane, conseguentemente
attraverso la riduzione delle emissioni di gas serra.
Pochi fenomeni sono più rappresentativi dei
cambiamenti avvenuti nel territorio e nella società italiana, nel lavoro e
nella domanda di mobilità, come il pendolarismo. Ogni giorno – secondo i dati
del Censis – oltre 15 milioni di persone si spostano per motivi di lavoro e
studio verso le principali città. È un processo che di fatto riguarda in particolare
gli ultimi due decenni perchè in rapida crescita, visto che all’inizio del
secolo non arrivavano a 10 milioni.
Purtroppo poco più di 3 milioni sono coloro
tra questi che si muovono in treno, una quota minoritaria, sebbene in costante
crescita, e nel contesto va evidenziato il rapporto di 10 a 1 tra passeggeri
trasportati sulle linee regionali e quelli sulle linee a lunga percorrenza.
Un forte e moderno servizio ferroviario è
indispensabile per costruire un sistema dei trasporti efficiente nelle aree
metropolitane. Tra l’altro c’è un’altra questione che dovrebbe far riflettere
in un periodo difficile per tante famiglie, come la possibilità di ridurre i
costi di spostamento utilizzando i mezzi collettivi che per tante persone può
rappresentare una vera boccata di ossigeno, oltre che un miglioramento
significativo della qualità della vita.
Ed è significativo constatare quanto stia
crescendo l’organizzazione della rappresentanza dei pendolari, con comitati
oggi diffusi in quasi tutte le Regioni italiane, che chiedono più treni,
puntuali, nuovi, puliti. Dare risposta a questa domanda è quanto mai strategico
per un Paese come l’Italia, e per questa nostra regione, la Sicilia.
La spiegazione delle difficoltà dello
spostarsi in treno quotidianamente verso le principali città siciliane è
semplice, basta guardare i dati sugli investimenti per il servizio, l’acquisto
di materiale rotabile e le infrastrutture.
Qualcosa di più è stato fatto negli scorsi
anni acquistando nuovi treni “Minuetto”, condizione fondamentale non solo per
migliorare la qualità del viaggio per i pendolari ma anche per aumentarne il
numero in circolazione e migliorare la puntualità (i ritardi dipendono anche
dal sovraffollamento delle carrozze).
La marginalità degli investimenti per il
trasporto ferroviario in Sicilia è evidente, i milioni di euro stanziati per
l’acquisto di nuovi treni sono esattamente gli stessi di quelli investiti per
la realizzazione di centri commerciali, e gli investimenti statali e regionali
premiano la strada a danno della ferrovia.
Il tema appena introdotto deve entrare
nell’agenda delle politiche nazionali e regionali, passando attraverso maggiori
risorse per il servizio di trasporto pendolare.
Ebbene, i cittadini che ogni giorno si
muovono in treno sono l’interlocutore fondamentale delle strategie di
potenziamento del servizio, con il confronto, la partecipazione e
l’informazione dei pendolari, per dare forza alla prospettiva di un
potenziamento del servizio, per monitorare il servizio sulla rete (puntualità,
grado di affollamento, igiene, climatizzazione, informazione, ecc.).
Le Regioni hanno,
ovviamente, la possibilità di ampliare la quantità degli investimenti, perché
le “prestazioni” sono state definite nei cosiddetti Contratti di Servizio che
tutte le regioni, Sicilia a parte hanno posto in essere a partire dal 2009.
Con il Contratto di
Servizio da un lato l’impresa ferroviaria si impegna all’erogazione di un
quantitativo di treni-km e al rispetto di determinati indici di qualità
(relativi a pulizia, comfort, informazione e puntualità delle corse),
dall’altro lato l’amministrazione regionale stabilisce un corrispettivo
economico per l’erogazione di tali servizi.
In ultimo, il
Contratto di Servizio stabilisce le penali da applicare al gestore dei servizi
in caso di non rispetto degli indici di qualità definiti dal Contratto: le
risorse generate dall’applicazione di queste sanzioni sono speso risultate
consistenti, permettendo un reinvestimento diretto nel servizio, mentre alcune
Regioni hanno scelto di riutilizzare le risorse generate dall’applicazione
delle suddette penali per un rimborso sotto forma di bonus da restituire agli
abbonati.
I cospicui aumenti dei tempi di percorrenza
hanno consentono a parecchi treni di arrivare in anticipo sull’orario ufficiale
previsto.
I risultati sono alquanto evidenti ed in
molti casi la situazione è anche più drammatica in quanto, a questi
allungamenti si sommano i continui ritardi che molte delle volte, vista la
troppa elasticità della traccia oraria, diventano anticipi azzerando così gli
stessi ritardi.
Dalla nostra analisi effettuata, abbiamo
calcolato che è possibile ridurre i tempi di percorrenza almeno di un 10-15%,
ovvero di 10/15 minuti per ogni traccia oraria.
Allungamenti che si manifestano in tutta la
loro drammaticità con i vari cambi di orario e fanno seguito a scelte strane e
sconsiderate sul trasporto pubblico ferroviario siciliano, andando a
penalizzare persino i treni veloci e, per di più un treno viene considerato
“puntuale” pur avendo un ritardo compreso tra i 5 minuti.
Si dà molto spesso la precedenza, sulla
pelle di centinaia di migliaia di pendolari, che costituiscono la stragrande
maggioranza dei viaggiatori giornalieri, a treni Intercity, Espressi, e persino
ai treni merci.
Per i pendolari siciliani viaggiare è
sempre più un'odissea, sui treni ormai si bivacca visti i lunghi tempi di
attesa nelle varie fermate 5/10/15 minuti di attesa, sia sulla direttrice
jonica (Lentini, Fiumefreddo, Alcantara, Letoianni, Santa Teresa Riva) che
sulla direttrice tirrenica (S.Agata Militello, Capo d’Orlando-Brolo-Patti e
Barcellona P.G., Brolo/Gioiosa Marea, Milazzo e Cefalù).
Incroci calcolati senza un senso logico,
coincidenze con altri treni non previste e, guarda caso viene annunciato da
Trenitalia, che la puntualità dei treni è in netto miglioramento, cioè che le
cose vanno meglio.
Tutto ciò è inconcepibile e dimostra,
ancora una volta, l'assoluta mancanza di attenzione verso i pendolari da parte della
Regione Siciliana, delle dirigenze di Trenitalia e di Rete Ferroviaria
Italiana, nel far funzionare dignitosamente il servizio di trasporto
ferroviario a loro affidato.
Compito cui le due aziende hanno nei
confronti dello Stato e dei cittadini-utenti e della Regione Siciliana che ha
sottoscritto il 30 dicembre 2015 un “Contratto di Servizio Ponte” sino al 31
dicembre 2016. Contratto già scaduto e in discussione al Dipartimento Trasporti
regionale per il rinnovo a 10 anni così come previsto nell’intesa del
25/06/2015 o nella nuova proposta dell’impresa ferroviaria del 10 + 5 anni con
un cospicuo investimento sul rinnovo totale del materiale rotabile.
Nel contratto di servizio, in entrambi le
soluzioni, occorre tenere presente due cose la prima, che Trenitalia farà
valere tutto il suo peso essendo in regime di monopolio, presentando un
Contratto ad uso e consumo e la seconda che la Regione non cada nella trappola
del treno della politica.
Continueremo come sempre, con ogni mezzo
legale, nella nostra battaglia per una mobilità equo-sostenibile che veda
uscire finalmente la Sicilia da quella gogna di arretratezza in cui la totale
assenza di un’attenta programmazione e di investimenti certi, in materia di
trasporti e di infrastrutture, la politica regionale e nazionale l’ha relegata.
Palermo,
24 gennaio 2017
Giosuè
Malaponti - Presidente Comitato pendolari Siciliani - Ciufer
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giovedì 19 gennaio 2017
PENDOLARIA 2016. La situazione e gli scenari del trasporto ferroviario pendolare in Italia
Carissimi,
anche questo anno Legambiente lancia il dossier "PENDOLARIA
2016" e presenta le 10 linee peggiori per il viaggiatore pendolare.
La realtà siciliana si classifica al quarto posto con
la tratta Messina-Catania-Siracusa, ma va detto che tutte le tratte siciliane
sono scomode e inefficienti, a danno dei siciliani e dei turisti che giungono
sull’Isola, con solo 429 corse regionali in tutta la
regione.
La Sicilia è anche al 4' posto nella classifica dei
treni più vecchi con circa 23 anni di media: numerosi gli esempi in questa
regione di convogli troppo vecchi o non più adeguati alle esigenze dell’utenza
pendolare. Sulla tratta Siracusa-Gela lo stato dei treni è mediocre tanto
che gli attuali tempi di percorrenza sono addirittura superiori a quelli di 20
anni fa. In più, i treni circolanti tra Modica e Gela molte volte sono
sostituiti interamente o parzialmente (solo per un tratto intermedio) da bus,
anche a causa di guasti.
Di questo e di tanto altro si parlerà
alla presentazione del dossier alla quale vi invitiamo a partecipare giorno Martedì 24 Gennaio 2017 alle ore
10:30 presso Piazzetta Carioli, 5 - Stazione centrale, Palermo.
Cordiali saluti,
Ufficio di Presidenza - Legambiente Sicilia
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Caltagirone-Gela. Ponte crollato: il progetto c'è ma i soldi no
In
riferimento alla paventata e definitiva chiusura della tratta ferroviaria
Catania-Caltagirone-Gela noi del Comitato Pendolari Siciliani non ci stiamo.
Cogliamo l’occasione per fare presente ai sindaci dei territori interessati e
all’on. Nello Musumeci, che è intervenuto in questi giorni sulla questione
della Caltagirone-Gela.
Da
indiscrezioni dal mondo ferroviario, ci risulta che Rete Ferroviaria Italiana
abbia già pronto un progetto per la ricostruzione e la riapertura della
Caltagirone-Gela.
Il
progetto di ricostruzione prevede una spesa di circa 50/60 milioni di euro.
Chiediamo
ai sindaci dei territori interessati e alla politica regionale di fare pressing
sul gestore dell’infrastruttura e sul governo nazionale che finanzi il progetto
di ricostruzione.
Non
è concepibile che per poche decine di milioni si possa pensare di chiudere
questa importante arteria ferroviaria a servizio di due rilevanti territori, in
considerazione del fatto che sono stati spesi centinaia di milioni di euro per
ammodernare tutta la tratta tra il 2008/2010.
Ad
onor del vero, nemmeno il presidente Crocetta che è di Gela, nell’occasione in
cui veniva presentato il progetto di potenziamento infrastrutturale e
tecnologico della Canicattì-Gela-Comiso (costo 35 milioni di euro) nei primi
giorni del mese di febbraio 2015, ha avuto l’accortezza di chiedere ai vertici
di RFI, presenti nella sala consiliare del comune di Gela, delle sorti della
Caltagirone-Gela.
Riteniamo
doveroso e improcrastinabile che l’assessore regionale alle infrastrutture e
alla mobilità, Giovanni Pistorio, oltre a pensare all’eventuale riapertura
delle linee ferroviarie dismesse, intervenga sulla ricostruzione della
Caltagirone-Gela chiedendo a RFI
Spa gli esiti delle indagini commissionati a Italferr sulle condizioni dei
restanti ponti simili a quello crollato e demolito, per stabilire la totale
demolizione/chiusura o l’attuazione di interventi immediati per la riapertura.
Dalle
informazioni in nostro possesso, la spesa occorrente per la messa in sicurezza
di alcuni ponti del tracciato e la ricostruzione del ponte crollato e demolito
in C.da Angeli si aggira all’incirca sui 50/60 milioni di euro…spiccioli che
ridarebbero la vita ai territori di Catania e Caltanissetta anche sotto il
profilo turistico.
Giosuè
Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
I Problemi tecnici all’infrastruttura ferroviaria penalizzano i pendolari
Sempre più
spesso si verificano degli imprevisti tecnici all’infrastruttura ferroviaria gestita
da RFI (Rete Ferroviaria Italiana). Questi imprevisti tecnici procurano gravi
disagi ed enormi disservizi oltre che all’impresa ferroviaria Trenitalia, che
gestisce il trasporto, a tutta l’utenza pendolare che viaggia in treno in tutto
il territorio regionale.
Non è più
sopportabile da parte di tutta l’utenza pendolare che subisce disagi e
disservizi una volta per il furto dei cavi di rame, un’altra per problemi meteo,
altre ancora per problemi al materiale rotabile. Teniamo a precisare che
all’utente deve essere garantita un’informazione tempestiva così come prevista
nel MAS (manuale annunci sonori) sia a bordo treno che in stazione.
Informazione tempestiva che molto spesso non c’è. Di solito in questo tipo di
disservizi il gestore dell’infrastruttura non da tempi certi costringendo
l’utenza ad attese estenuanti sia nelle stazioni di partenza che a bordo dei
treni con lunghe soste nelle stazioni intermedie nell’attesa di ripartire.
E’ un aspetto
che la Regione Sicilia deve prendere in considerazione prima del rinnovo del
Contratto di Servizio. Riteniamo importante che la Regione sottoscriva un
Accordo di Programma Quadro (APQ) con il gestore dell’infrastruttura Rete
Ferroviaria Italiana.
L’importanza di
questo APQ (accordo di programma quadro), tra Regione Sicilia e RFI, è fondamentale
e risolutivo rispetto al trasporto ferroviario perché impegnerebbe RFI, gestore
della rete ferroviaria a garantire i vari programmi di adeguamento e di
investimento su tutta l’infrastruttura regionale. Quali:
·
Programmare la capacità di traffico ferroviario sulle
linee ferroviarie siciliane per tutta la durata del Contratto di Servizio.
·
Potenziare i collegamenti delle relazioni
metropolitane, realizzare una progressiva specializzazione e omogeneizzazione
dei servizi, sia velocità commerciale sia fermate, garantendo un sistema di
integrazione e coincidenze nei principali nodi ferroviari della rete siciliana
(Palermo, Catania, Messina, Caltanissetta).
·
Integrare le diverse modalità di trasporto della Sicilia
elaborando un sistema integrato di servizi: cadenzamento orario e coincidenze.
·
Investimenti sulla rete in itinere, previsti e da
prevedere.
·
Integrazione dell'utilizzo del mezzo ferroviario con
le politiche per lo sviluppo della ciclabilità.
Questo deve
essere l’obiettivo principale della Regione se vuole pianificare in modo serio
e tangibile il miglioramento della rete ferroviaria esistente e di conseguenza
il livello di qualità e quantità del servizio di trasporto ferroviario, prima
della definitiva sottoscrizione del Contratto di Servizio “decennale” o il 10 +
5 anni con Trenitalia.
Per la
sottoscrizione di questo Accordo di impegno istituzionale non è prevista alcuna
spesa e tra l’altro garantirebbe ammodernamenti e investimenti su tutta la rete
regionale rendendo sempre più efficiente, efficace e competitivo il trasporto
ferroviario nell’Isola.
Giosuè
Malaponti - Presidente Comitato Pendolari Siciliani – Ciufer
Ferrovia Catania-Gela. Musumeci: "Vogliono chiuderla per sempre"

mercoledì 18 gennaio 2017
Mazzoncini ai pendolari dell'alta velocità "Sugli abbonamenti i prezzi sono già bassi"
lunedì 16 gennaio 2017
Grammichele. Niente treni pomeridiani per tornare da Catania
I pendolari oltre a contestare il caro biglietti, chiedono fasce orarie più consone alle loro esigenze. "Paghiamo tanto per treni da museo - aggiunge Marco Cusumano, pendolare - collegamenti ridotti all'osso e orari assurdi".
mercoledì 11 gennaio 2017
Disagi e disservizi con enormi ritardi nel trasporto ferroviario, non solo per i furti di rame...
Sempre
più frequenti disagi e disservizi sono a carico degli utenti del treno per i
continui furti dei cavi di rame all’infrastruttura ferroviaria. Nel caso
specifico di ieri (10 gennaio) che ha interessato il tratto di linea ferrata
tra Acireale e Giarre. Disservizi che certamente non possiamo imputare al
gestore dell’infrastruttura, Rete Ferroviaria Italiana, ne all’impresa
ferroviaria di trasporto, Trenitalia.
Quello
che invece desideriamo evidenziare sono i ritardi accumulati nella sola
giornata di ieri martedì 10 gennaio 2017, avendo monitorato le seguenti
relazioni ferroviarie: Messina-Catania-Siracusa, Catania-Caltagirone-Gela,
Catania-Caltanissetta-Palermo, Palermo-Messina, Palermo-Caltanissetta-Modica,
Palermo-Agrigento per un totale complessivo di 156 treni. Questi i risultati
del monitoraggio:
Treni
monitorati: 156 - Treni arrivati in anticipo: 31
Treni
arrivati in orario: 20
Treni
arrivati in ritardo entro i 5 minuti: 53
Treni
arrivati in ritardo oltre i 5 minuti: 44
Treni
soppressi: 8 - Treni-Km non effettuati: 508
Totale
complessivo minuti di ritardo: 660 pari a 11 ore
E’
opportuno precisare che delle undici ore di ritardo complessive almeno 90
minuti sono da addebitare all’inconveniente dei furti dei cavi sulla relazione
Siracusa-Catania-Messina. Non contenti di questi risultati e dalla segnalazione
di alcuni pendolari abbiamo voluto monitorare i primi treni del mattino di oggi
(11 gennaio) con i quali si spostano migliaia di pendolari in tutta la Sicilia
e precisamente quelli che interessano la fascia oraria che va dalle ore 6.00
alle ore 900 nelle seguenti relazioni ferroviarie: Messina-Catania-Siracusa,
Catania-Caltagirone-Gela, Catania-Caltanissetta-Palermo, Palermo-Messina,
Palermo-Caltanissetta-Modica, Palermo-Agrigento
ottenendo questi risultati:
Treni
monitorati: 58 - Treni arrivati in anticipo: 9
Treni
arrivati in orario: 2
Treni
arrivati in ritardo entro i 5 minuti: 14
Treni
arrivati in ritardo oltre i 5 minuti: 28
Treni
soppressi: 5 - Treni-Km non effettuati:
80
Totale
complessivo minuti di ritardo: 765 pari a 13 ore circa.
Una
domanda ci sorge spontanea, se ieri pur essendoci stato l’inconveniente del
furto dei cavi sulla Catania-Messina e pur avendo monitorato il triplo dei
treni(156) come mai i minuti di ritardo del monitoraggio dei 58 treni della
fascia oraria 6/9 di oggi è salito a 13 ore circa? Quali inconvenienti ci sono
stati? E dove? Il Dipartimento Trasporti viene informato in tempo reale dei
disservizi sulla rete? Abbiamo verificato nel sito di “Infomobilità” di
Fsnews.it e non vi sono problemi alla circolazione in nessuna delle relazioni
ferroviarie siciliane. Questi enormi ritardi a chi imputarli??? Per quanto
riguarda il problema disagi e i disservizi dovuti ai ritardi come intende
intervenire il Dipartimento Trasporti regionale nell’ottica del rinnovo
contrattuale per il trasporto ferroviario siciliano scaduto il 31/12/2016 e del
quale non si conoscono i contenuti? L'unica indiscrezione di cui siamo a
conoscenza è il quesito che la regione si sta ponendo se rinnovare il contratto
di servizio a 10 anni così come previsto nel contratto ponte o come propone
l'impresa ferroviaria Trenitalia di allungare il Contratto con la formula di
10+5 anni con l'impegno di ammodernare il parco rotabile dei mezzi che
circolano in Sicilia.
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