Palermo. Si avvicinano le scadenze
elettorali e torna in campo, meglio sui binari la politica degli annunci.
E’ il turno del Sottosegretario
alle Infrastrutture e Trasporti Simona Vicari che ci riferisce degli ulteriori
350 milioni di euro, in aggiunta agli 823 milioni già disponibili per il
progetto di raddoppio della Palermo-Catania. Oltre alle cifre, fa anche
presente che una volta portato a termine il progetto, si pensa entro il 2024,
la tratta Palermo-Catania sarà percorribile in 2 ore, un sogno che potrebbe
diventare realtà.
Ma il sottosegretario, forse,
non si è resa conto che il costo previsto per l’intera opera e di 5.106.064.928
di euro ed al momento i soli importi finanziati ammontano appena a 1.173.000.000
di euro, ne mancano altri quattro di miliardi, però vengono dati tempi di
realizzazione 2024 e tempi di percorrenza di circa 2 ore.
Tenuto conto che sulla linea
Catania-Palermo verranno raddoppiati i binari nelle tratte
Bicocca-Motta-Catenanuova e Catenanuova-Raddusa-Agira. Per quanto riguarda la
tratta Raddusa-Enna-Fiumetorto era prevista la tempestiva realizzazione di uno
studio di fattibilità, d’intesa con la Regione Siciliana, per valutare tre
possibili soluzioni: la prima - riqualificazione della linea ferroviaria
esistente; la seconda - variante del tracciato Enna-Pollina-Castelbuono; la
terza - variante di tracciato contigua all’asse autostradale Catania-Palermo.
Con il finanziamento che annuncia il Sottosegretario alle Infrastrutture,
Simona Vicari, pare che sia stata scelta la prima soluzione e cioè la riqualificazione
dell’unico binario dell’esistente tracciato. Quindi il raddoppio della linea
ferrata avverrà solamente nel tratto tra Bicocca e Catenanuova-Raddusa e da
questa stazione sino alla stazione di Fiumetorto verrà ammodernato l’attuale e
singolo binario.
Dopo l'operazione freccia
rotta del gennaio 2009 Rete Ferroviaria Italiana Spa, gestore della
infrastruttura ferroviaria, aveva chiesto ed ottenuto 30 milioni di euro per
ammodernare e velocizzare l'attuale tracciato della Catania-Palermo, portando i
tempi di percorrenza al di sotto delle 2 ore e 30 minuti, nel Contratto di Programma
(2007-2011) con la seguente descrizione:
Opere in Corso - Tabella
A03-Sviluppo Infrastrutturale Rete Convenzionale - Modifiche anno 2009 - Codice
Intervento NAD04: Interventi di potenziamento infrastrutturale per adeguamento
al nuovo modello di esercizio della Regione Sicilia, prioritariamente per la
velocizzazione dell’itinerario Palermo-Catania per un importo di 30 milioni
(vedi foto).
Una domanda ci sorge spontanea come mai Rete Ferroviaria Italiana
Spa dal 2009 ad oggi non ha mai dato seguito a questo Contratto di Programma? Mentre
oggi con oltre un miliardo di euro si raddoppierà una piccola parte e tutto il
resto, a singolo binario, verrà solamente ammodernato. Al danno la beffa di un
raddoppio che non verrà mai raddoppiato tenuto conto che dal 2003 ad oggi la
spesa prevista per ammodernare tutta la rete ferroviaria era ed è di oltre 11
miliardi, ma quando si parla di Sicilia arrivano appena le briciole. Vedi il
caso della Napoli-Bari, su questo investimento di 6 miliardi circa ne sono
stati finanziati 3 miliardi mentre per la Catania-Palermo spesa prevista circa 5
miliardi finanziati appena 823 milioni. E’ bene evidenziare al Sottosegretario
Vicari ed al Ministro alle Infrastrutture Delrio che la Sicilia sta ancora
aspettando “la cura del ferro” è sono i fatti ad evidenziarlo:
-Raddoppio Catania-Palermo -
Il raddoppio della Catania-Palermo doveva essere l’unica linea ad alta velocità
e capacità a collegare Palermo con Catania in 1 ora e 20 minuti, mentre sembra
che finisca la sua corsa veloce da Catania a Raddusa-Catenanuova e il rimanente
tracciato resterà ad unico binario anche se verrà ammodernato.
- Palermo-Messina - Si sta lavorando sulla Cefalù-Castelbuono ma
non se ne sa nulla del completamento della dorsale Tirrenica tra Castelbuono e
Patti.
- Giampilieri-Fiumefreddo - Già finanziata nel 2005 con 1970
milioni di euro, ma dopo le varie progettazioni, i vari studi di fattibilità,
il raddoppio non è stato ancora realizzato, anzi dovrà essere riprogettato,
finanziamenti previsti solo 46 milioni.
- Catania Ognina-Catania Centrale - Il raddoppio di 2 km di linea
che va avanti da un decennio e che doveva essere consegnato ad aprile del 2016
ma si continua ancora a lavorare.
- Caltagirone-Gela - La linea è chiusa dall’11 maggio 2011 per il
crollo di alcune arcate del ponte ferroviario, finito di demolire nell’ottobre
2014 ed anche qui un nulla di fatto a distanza di sei anni.
- Gela-Canicattì - Chiusa per ammodernamenti (spesi 35 milioni) da
oltre un anno e mezzo, aperta alla circolazione a dicembre 2016 e dopo due mesi
circa chiusa per smottamenti al sedime ferroviario.
- Alcamo-Trapani via Milo - Linea ferroviaria chiusa per
smottamenti dal 25 febbraio 2013 e ad oggi non viene prospettato nessun
intervento di riapertura.
Prendiamo atto ancora una
volta che realizzare le infrastrutture in Sicilia ritenute, tra l’altro, dal
governo come opere prioritarie e strategiche diventa sempre difficile e complicato
finanziarli definitivamente.
Altro che cura del ferro
sottosegretario Vicari, la Sicilia è anemica dall'Unità d'Italia.
Giosuè Malaponti - Presidente
Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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