venerdì 14 maggio 2021

Con i nuovi orari estivi in vigore da domenica 13 giugno 2021, verrà chiusa la linea ferroviaria Catania-Siracusa sino al 31 luglio 2021.

Con i nuovi orari estivi che entreranno in vigore domenica 13 giugno 2021, verrà chiusa la linea ferroviaria Catania-Siracusa sino al 31 luglio 2021.

Quando pensano di avvisare l’utenza?

L’intervento prevedeva una prima fase funzionale dell’adeguamento e raddoppio della linea Catania – Siracusa. L’intervento è stato suddiviso in due lotti funzionali: 1° lotto funzionale Bicocca-Augusta: dal km 233+634 al km 280+000; 2° lotto funzionale Augusta-Targia: dal km 280+000 al km 301+841. Tabella A – Portafoglio investimenti in corso e programmatici – A04 – Potenziamento e sviluppo infrastrutturale Rete Convenzionale/Alta Capacità, con un costo di 125 Meuro, una copertura finanziaria complessiva di 81 Meuro (7 Meuro risorse MEF e 74 Meuro risorse UE) e un fabbisogno di 44 Meuro.

L’intervento permetterà la riduzione di tempi di percorrenza di circa il 10% (appena 10 minuti) rispetto a quelli attuali.

Questa chiusura mette in evidenza una situazione assurda non tanto per la decisione di chiudere la linea ferroviaria nel periodo estivo, così come è stato fatto nell’estate del 2016 (20 giugno-3 settembre) e nel 2017 (18 giugno-20 settembre) ma dal fatto che né i territori interessati, né i viaggiatori-pendolari a tutt’oggi sono stati informati di questa chiusura già programmata e dei relativi disagi/disservizi che essa comporterà.

Tra l’altro desideriamo fare presente che non c’è stato alcun tavolo di confronto con i Comitati dei Pendolari, le Associazioni dei Consumatori per cercare di trovare soluzioni a garanzia dell’ottimizzazione degli eventuali disagi/disservizi, né per la programmazione degli orari del programma annuale/estivo, nonostante sia previsto dall’art. 5 punto 5 e dall’art.18 del Contratto di Servizio (2017-2026). 

Le soluzioni adottate nei nuovi orari “Treno + Bus sostitutivo” dal 13 giugno, già pubblicati e acquistabili sul portale Trenitalia.it, ci preoccupano notevolmente.

Dagli orari dei bus che dovranno sostituire le corse dei treni in entrambe le direzioni riscontriamo che i tempi di percorrenza sono abbastanza lunghi per come è stato strutturato il servizio sostitutivo e che riteniamo non del tutto funzionale.

Alcuni esempi dagli orari a partire dal 13 giugno 2021:

·  Treno regionale 32303 in partenza da Messina alle ore 5:13 arriva a Catania alle ore 6:30 per ripartire con il Bus PA  601 alle 6:40 effettuando le fermate di: CT Aeroporto, Bicocca, Lentini, Augusta, Priolo-Melilli e arrivare a Siracusa alle ore 8:40 – in totale da Catania 6 fermate - tempo impiegato 2 ore e 18 minuti – costo euro 7,60, tenuto conto che è il primo treno del mattino che da Messina arriva sino a Siracusa;

·  Bus PA613 in partenza da Catania alle ore 5.13 ed effettua le fermate di CT Aeroporto, Bicocca, Lentini, Augusta, Priolo-Melilli e arriva a Siracusa alle ore 7.31 – in totale 6 fermate - tempo impiegato 2 ore e 18 minuti – costo euro 7,60; 

·  Non è stata prevista la coincidenza al bus sostitutivo Siracusa-Catania PA618 delle ore 19:25 con arrivo a Catania alle 21:43 mentre avveniva con il treno regionale 12948 delle ore 19.25 Siracusa-Catania che arrivava a Catania alle 20:44 e aveva la coincidenza con il treno 5392 Catania-Messina delle 21:09 che effettua 12 fermate (Acireale, Guardia-Mangano-S. Venerina, Carruba, Giarre-Riposto, Mascali, Fiumefreddo Sicilia, Calatabiano, Taormina-Giardini, Letojanni, S. Teresa Di Riva, Ali Terme, Messina Centrale). Con quale treno l’utenza-pendolare dovrà rientrare nei territori di provenienza?

Un pendolare che parte da Messina, con il treno regionale veloce 5381 delle ore 5.13, arriva a Siracusa alle ore 07.55 impiegando 2 ore e 42 minuti. Lo stesso pendolare che partirà lunedì mattina 14 giugno 2021, sempre da Messina, con il treno regionale 32303 alle ore 5:13 si troverà ad impiegare per fare lo stesso tragitto 3 ore e 45 minuti di cui 1 ora e 17 minuti di percorrenza in treno tra Messina e Catania e 2 ore e 18 minuti con il bus sostitutivo PA601 sino a Siracusa.

Una domanda ci sorge spontanea: - un bus diretto di qualsiasi azienda di trasporto sulla Catania-Siracusa impiega circa 1 ora e 15 minuti ed il costo del biglietto è di appena 4,00 euro quasi la metà sia del costo del ticket che dei tempi di percorrenza.

Ci chiediamo e chiediamo qual è la convenienza e l’utilità del viaggiatore-pendolare fare un abbonamento da Messina a Siracusa o da Catania a Siracusa visto i costi del biglietto e i lunghissimi tempi di percorrenza, in questo periodo di chiusura?

Siamo fermamente convinti che nessuno dei pendolari abbonati potrà e vorrà viaggiare con questi tempi di percorrenza, tenuto conto che gli orari di percorrenza dei bus sostitutivi non potranno mai essere rispettati a differenza degli orari di percorrenza dei treni che viaggiano su rotaie.

Il Dipartimento Trasporti, secondo il nostro parere, deve chiedere all’impresa ferroviaria di istituire, così come è previsto nel Contratto di Servizio (2017-2026) all’art.10 punto 3: - “…dovranno assicurare condizioni di viaggio quantitativamente e qualitativamente paragonabili all’offerta base”. 

Quali le soluzioni da adottare secondo il nostro punto di vista per cercare di ottimizzare e ridurre al minimo i disagi?  Attuare quanto prevede il punto 3 dell’art.10, diversificando quantitativamente e qualitativamente le corse dei bus sostitutivi:

Bus sostitutivi diretti tra Catania-Priolo-Melilli-Siracusa e viceversa;

Bus sostitutivi tra Catania e Augusta facendo le fermate di CT Aeroporto, Bicocca, Lentini e Augusta.

In conclusione, desideriamo sottoporre alle SS.LL. queste nostre considerazioni/suggerimenti che di sicuro ottimizzerebbero i disagi dimezzando così gli eccessivi tempi di percorrenza tra Catania e Siracusa nell’ottica di rendere più veloci gli spostamenti non solo dei pendolari del treno ma anche dell’utenza in generale e turistica che in questi mesi, quasi sicuramente, affolleranno i nostri territori.

All’Assessore Regionale Avv. Marco Falcone

Assessorato Infrastrutture, Mobilità e Trasporti

Al Dirigente Generale Dott. Fulvio Bellomo

Dipartimento Infrastrutture Mobilità e Trasporti

Al Dirigente del Servizio 2 Dott. Giuseppe Di Miceli

Piano Regionale dei Trasporti-Trasporto Ferroviario Regionale

Fiumefreddo di Sicilia, 11 maggio 2021

Certi di fare cosa gradita, nell’attesa di un Vs. cenno porgiamo cordiali saluti

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer         


venerdì 30 aprile 2021

Recovery Plan. Solamente un’esaltazione infrastrutturale per il Sud

Recovery Plan. Un’esaltazione infrastrutturale per il Sud, questo è quanto ci è stato prospettato da tutte le forze politiche.

Il “Piano nazionale di ripresa e resilienza manna dal cielo europeo che dovrebbe cambiare e/o dimezzare quel gap infrastrutturale di cui tutti parlano ma nei fatti lo scippo al Sud continua.

Come rappresentante del Comitato Pendolari Siciliani desidero sottoporre all’opinione pubblica siciliana e non solo quanto effettivamente la nostra regione riceverà in tema di infrastrutture ferroviarie con i fondi del Recovery Plan.  Premesso che nel citato “Piano” per quanto riguarda le infrastrutture ferroviarie del centro-sud sono previsti appena 25 mld.

L’unica opera inserita nel piano, che riguarda la Sicilia, è l’avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-Messina.  Considerato che la Palermo-Catania-Messina nel 2013 era stata inserita nel C.I.S. (Contratto Istituzionale di Sviluppo) con un costo complessivo che è passato dagli iniziali di 5,1 a 10,6 mld di cui disponibili 8,7 mld finanziati con risorse nazionali e comunitari, giusto aggiornamento dell’8 marzo 2021 da parte dell’Agenzia per la Coesione Territoriale.

Visto che per la realizzazione della Palermo-Catania-Messina i fondi disponibili saranno quelli del Recovery Plan, una domanda mi sorge spontanea gli 8,7 mld dei 10,6 già previsti e finanziati (C.I.S.) per la Palermo-Catania-Messina che fine faranno?

Tenuto conto che negli ultimi vent’anni la Sicilia ha ricevuto piogge di miliardi e fiumi di inchiostro solo sui quotidiani e stiamo ancora aspettando i 10/15 mld circa per la realizzazione delle seguenti opere:

Velocizzazione della Palermo-Trapani

Raddoppio della Patti-Castelbuono

Raddoppio della Catania-Siracusa

Velocizzazione della Siracusa-Ragusa-Gela

Interramento della stazione di Catania e di Bicocca

Raddoppio Bivio Zurria-Catania Acquicella

Elettrificazione delle linee (Km.578)

Quello che chiedo alla nostra classe politica è di pretendere con forza dal Governo nazionale che le somme previste dal C.I.S. (8,7 mld) vengano reinvestite in Sicilia per evitare che al danno si aggiunga la beffa sull’ulteriore scippo perpetrato sulla pelle e sul futuro dei Siciliani.

In conclusione, nessuna alta velocità arriverà in Sicilia e nemmeno interventi, da quello che si legge sul Recovery, di upgrading, elettrificazione e resilienza: si tratta di interventi per lo più al sud mirati ad omogeneizzare ed elevare gli standard prestazionali delle infrastrutture esistenti sia per il traffico viaggiatori che per quello merci. Gli interventi prevedono l’adeguamento di alcune linee regionali (Canavesana, Torino-Ceres, Bari-Bitritto, Rosarno-San Ferdinando, Sansepolcro-Terni, Benevento-Cancello, rete gestita da FSE) agli standard tecnici della rete nazionale, sia dal punto di vista infrastrutturale che tecnologico di sicurezza.

In conclusione in Sicilia non serve “l’alta velocità” bensì la “normale velocità”. Si, proprio la “normale velocità” nell’ammodernare e velocizzare tutte le infrastrutture ferroviarie esistenti, dando così ai siciliani la possibilità di poter viaggiare in condizioni più normali e dignitose.

Giosuè Malaponti – Presidente Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer      

martedì 27 aprile 2021

Sicurezza del traghettamento ferroviario nello Stretto di Messina. Lettera aperta al Ministro dei Trasporti

Lettera aperta al Ministero dei Trasporti. La presente si pone in doveroso riscontro alla diffida esposta dalla Rete Civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno, circa la sicurezza nei treni imbarcati nelle navi traghetto ferroviarie. In premessa si ritiene proficuo sgombrare il campo da posizioni ideologiche pro o contro la realizzazione di grandi opere nell’area dello Stretto che in passato hanno prodotto solo scontri fra opposte fazioni e autorizzato i Governi che si

sono succeduti ad abbandonare il meridione nel terzo mondo dei trasporti, realizzando di fatto un’Italia a due velocità con investimenti concentrati solo nel centro/nord del paese. Al momento i traghetti di Rete Ferroviaria Italiana sono l’unica infrastruttura esistente a garanzia della continuità territoriale e del servizio universale di trasporto ferroviario che prevede anche il collegamento da e per la Sicilia. In assenza di alternative tale servizio deve essere potenziato, reso fruibile e sicuro, nell’interesse dell’utenza e dei lavoratori, superando le barriere ideologiche e gli interessi di bottega per cui: se si investe sul traghettamento non si fa il ponte, se fanno il ponte spariscono i traghetti…

La richiesta di sicurezza avanzata dalla Rete Civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno è legittima, la risposta delle Istituzioni chiamate in causa è doverosa ma da conoscitori del sistema le scriventi O.S., unitamente al Comitato Pendolari Siciliani, ritengono fondamentali alcune precisazioni per dovere di chiarezza nei confronti dei lavoratori e dell’utenza che rappresentano.

• Se i traghetti ferroviari dello Stretto di Messina non fossero sicuri sarebbero intervenuti i sindacati del settore e i rappresentanti dell’utenza, da sempre in prima linea nella rivendicazione di massima sicurezza nel sistema ferroviario.

• Il traghettamento nello Stretto di Messina è storicamente sicuro; dal 1894, epoca in cui il collegamento ferroviario fra la Sicilia e il continente si effettuava attraverso ferry-boats con azionamento a pale e motore a vapore, non si registra ad oggi una casistica di tragedie tale da catalogare il sistema come “insicuro”. Fra le fatalità che negli anni hanno coinvolto i convogli ferroviari, non si annoverano drammi ed eventi luttuosi in fase di traghettamento dei treni nello Stretto di Messina.

• Le rivendicazioni e le lotte dei lavoratori hanno contribuito a innalzare i livelli di sicurezza che nello Stretto di Messina sono garantite con navi costruite all’uopo, dotate di sistemi antincendio e piani di evacuazioni testati dalle Autorità competenti e attraverso sistematiche esercitazioni del personale, altamente formato con i corsi di aggiornamento ministeriali previsti in tema di sicurezza in mare.

• Lo schema di separazione del traffico e Il sistema VTS (Vessel Traffic Service) presenti nello stretto di Messina, garantiscono una navigazione sicura e monitorata anche quando gli scafi nello specchio di mare sono tanti e le condizioni meteo non sono buone.

• Le Navi ferroviarie attualmente sono di due tipi: con ponte binari chiuso (NN/TT Villa e Scilla) e con ponte binari aperto (N/T Messina); nelle navi con ponte chiuso, nonostante le dotazioni antincendio, i passeggeri scendono dal treno e durante la traversata sostano nei ponti superiori. Nella nave Messina, con ponte binari aperto, i passeggeri possono restare nelle vetture dei treni per autorizzazione del Corpo Generale delle Capitanerie di Porto n°11/2017, concessa dopo approfondite

verifiche dei percorsi di sfuggita verso i punti di riunione, in rigido ossequio alle direttive IMO MSC1/circ. 1239 del 30/10/2007.

Inoltre, con gli stanziamenti Statali previsti nel progetto “Attraversamento Dinamico dello Stretto” per potenziare il traghettamento ferroviario, le due navi con ponte binari chiuso saranno presto sostituite da nuove unità tipo N/T Messina, con ponte aperto che consente ai passeggeri di restare, in sicurezza, sulle vetture dei treni durante la traversata. Non si tratta del solito progetto fantasioso che resterà sulla carta, la

nuova nave Iginia, gemella di nave Messina, è in fase di ultimazione ai cantieri Mariotti di Genova e presto solcherà lo Stretto in sostituzione di una delle vecchie unità ed è in preparazione il bando per assegnare la costruzione di un’altra unità a ponte aperto, con propulsione ecologica ibrida, che rafforzerà ulteriormente la flotta ferroviaria. I convogli ferroviari che effettueranno il collegamento da e per la Sicilia saranno in grado di imbarcare autonomamente sulle navi in modo da diminuire, di almeno un’ora, i tempi di attraversamento.

In buona sostanza si sta concretizzando quanto lavoratori e cittadini siciliani rivendicarono in piazza con la grande manifestazione del febbraio 2015 denominata “IL FERRIBOTTE NON SI TOCCA”, una mobilitazione popolare che riuscì a fermare l’eliminazione del traghettamento e pretendere investimenti nell’area dello Stretto. Alla luce dei fatti Filt CGIL, OR.S.A. e Comitato Pendolari Siciliani possono solo plaudire all’iniziativa del Governo che investe risorse in meridione e punta a potenziare il collegamento ferroviario da e per la Sicilia. Nessuna contrapposizione con la Rete Civica per le Infrastrutture nel Mezzogiorno, Filt CGIL, OR.S.A. e Comitato Pendolari Siciliani hanno ritenuto doveroso chiarire la situazione del traghettamento nello Stretto per il rispetto dovuto all’utenza e agli equipaggi che ci lavorano con serietà, professionalità e abnegazione per garantire fruibilità e sicurezza in un servizio pubblico cui la Sicilia non può rinunciare, fin quando non saranno presenti concrete e credibili alternative.

Messina 27/04/2021

FILT CGIL

G. Ferrito

OR.S.A.

Mariano Massaro

Comitato Pendolari Siciliani-CIUFER

Giosuè Malaponti


sabato 24 aprile 2021

Caltagirone-Gela. Viadotto da ricostruire

Dal crollo del 2011 abbiamo mantenuto alta l’attenzione su questa infrastruttura, nella speranza che non passeranno altri 10 anni per vedere circolare i treni sulla Caltagirone-Gela


sabato 20 marzo 2021

Aggiudicato il 2° Lotto del Raddoppio Ferroviario Messina-Catania e del 1° Lotto raddoppio Fiumefreddo-Taormina-Letojanni, quali notizie?

Finalmente, dopo almeno quarant’anni, arriva la buona notizia dell’appalto del raddoppio ferroviario della dorsale jonica Giampilieri-Fiumefreddo.

Prendiamo atto della notizia che Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs Italiane) ha aggiudicato due importanti gare per il rilancio infrastrutturale della Sicilia.

LINEA MESSINA - CATANIA

I lavori del 2° lotto, Taormina-Giampilieri, sono stati aggiudicati all’ATI composta da WEBUILD SPA che avrà il compito di sviluppare il progetto esecutivo e successivamente realizzare l’opera. Valore dell’appalto a base di gara, 1.113.074.021 euro.

A fine novembre 2020 Rete Ferroviaria Italiana prorogava, con un avviso pubblico, di ulteriori 40 giorni l’apertura e l’assegnazione della gara di appalto dei due lotti (1° Lotto Fiumefreddo-Taormina/Letojanni e 2° Lotto Taormina-Giampilieri) prevista per il 2 e 4 dicembre 2020 all’11 gennaio 2021 del 1° lotto e al 12 gennaio 2021 del 2° Lotto.


Nel dettaglio i due bandi di gara:

Descrizione dell'appalto: Progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Messina Catania, tratta Giampilieri-Fiumefreddo.

1° lotto funzionale - Fiumefreddo-Taormina/Letojanni, compresa la realizzazione dell’interconnessione Taormina-Letojanni e la dismissione degli impianti della linea attuale fra Fiumefreddo e l’allaccio con la linea storica.

Numero di identificazione nazionale: DAC.0152.2020 - Validazione del progetto avvenuto con nota RFI-DIN-DIS.CT\A0011\P\2020\0000440 del 15.9.2020.CUP: J11H02000070008 - CIG: 8441086C84.

Il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione 11 gennaio 2021.

2° lotto funzionale - Taormina-Giampilieri, compresa la dismissione degli impianti della linea attuale fra Letojanni e Giampilieri.

Numero di identificazione nazionale DAC.0153.2020 - CUP: J11H02000070008 - CIG: 8451384EB1. Validazione del progetto avvenuto con nota RFI-DIN-DIS.CT\A0011\P\2020\0000461 del 25.9.2020.

Il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione al 12 gennaio 2021.

Una domanda ci sorge spontanea, se a fine novembre 2020 Rete Ferroviaria Italiana prorogava di ulteriori 40 giorni circa l’apertura e l’assegnazione della gara di appalto dei due lotti: 1° Lotto Fiumefreddo-Taormina/Letojanni all’11 gennaio 2021 e 2° Lotto Taormina-Giampilieri al 12 gennaio 2021, visto che il 2° Lotto è stato aggiudicato chiediamo di conoscere le risultanze della gara del 1° Lotto Fiumefreddo-Taormina/Letojanni. L’importo dei lavori a base d’asta era di 872 milioni di euro.

RFI ha aggiudicato anche la gara di appalto integrato sulla linea Caltagirone-Gela per i lavori di progettazione e ricostruzione del Viadotto fra Caltagirone e Niscemi, crollato l’8 maggio del 2011) primo intervento finalizzato al ripristino della circolazione ferroviaria nella tratta Caltagirone – Gela. L’importo dei lavori a base d’asta è di oltre 10 milioni di euro.

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani-Ciufer

lunedì 15 marzo 2021

Comitato Pendolari Siciliani: Accordare gli orari dei treni ai primi voli del mattino

Vista tutta l’enfasi mediatica del “finalmente senz’auto” ma in treno sino all’aeroporto di Fontanarossa al momento è solo “fuffa mediatica” se non verranno rivisti, secondo noi, nell’immediato gli orari dei treni per raccordarli ai primi voli del mattino, considerato che chi di dovere ha avuto tutto il tempo necessario per programmare gli orari dei treni per garantire un servizio efficiente ed efficace di mobilità treno e aereo così come è stato per i collegamenti ferroviari per l’aeroporto Punta Raisi di Palermo”. 

sabato 13 marzo 2021

“Finalmente senz’auto” ma in treno sino all’aeroporto di Fontanarossa, al momento è solo “fuffa mediatica”

“Catania, oggi si inaugura la stazione ferroviaria Fontanarossa Aeroporto. Finalmente diviene realtà il collegamento tra l’aerostazione e la nuova fermata dei treni. Un intervento che segna certamente, dopo decenni, un passo strategico di fondamentale importanza per i trasporti e la mobilità centro orientale dell’isola. Secondo il nostro modesto parere c’è stata troppa enfasi per un’opera che certamente doveva rientrare, già da sempre, nella normalità delle cose vista la dislocazione dei binari a ridosso dell’aeroporto e con due stazioni vicine Acquicella e Bicocca. Una domanda ci sorge spontanea: visto che la fermata dell’aeroporto era stata programmata e prevista per settembre e poi spostata a dicembre 2020 ed ancora spostata di tre mesi per realizzare il collegamento stradale tra la stazione e l’aerostazione, come mai nessuno del Dipartimento Trasporti regionale abbia ritenuto opportuno dover riprogrammare gli orari ferroviari avendo avuto più di due anni di tempo prima dell’apertura, dando così la possibilità di poter prendere i primi voli del mattino? Siamo perfettamente d’accordo sulla realizzazione dell’infrastruttura, anche se tardiva, facciamo un plauso al governo Musumeci per la realizzazione della stessa ma non condividiamo le affermazioni dell’assessore ai trasporti, Marco Falcone, che evidenzia che la nuova fermata ferroviaria di Fontanarossa avrà una straordinaria importanza considerato che dal 13 marzo la gente potrà partire in treno da Messina, Taormina, Fiumefreddo, Giarre, Acireale, Siracusa, Augusta, Lentini, Caltagirone e, ancora da Enna, Caltanissetta per andare a prendere l’aereo. Desideriamo fare presente che i primi treni del mattino, da qualsiasi direzione si provenga, non garantiscono la possibilità di prendere i primi voli aerei. Infatti, da Messina i primi treni arrivano a Catania aeroporto alle ore 6.08, 6.44, 8.52; da Siracusa 6.02, 6.49, 7.56, 8.52; da Caltanissetta/Catenanuova/Enna 7.24, 7.49, 9.54; da Caltagirone 7.33, 18.00. Così come per il rientro in serata da Catania Aeroporto in treno per le varie direzioni. Infatti, da Catania aeroporto verso Messina ultimo treno è alle ore 20.42; verso Siracusa alle ore 21.08; verso Catenanuova/Enna/Caltanissetta alle ore 19.53; verso Caltagirone alle ore 19.04. Da notare che non vi è nessun collegamento tra Ragusa e la fermata Catania aeroporto. Potevano creare delle coincidenze tra i treni tra Ragusa, Siracusa e Catania aeroporto. Un dato certo è che tra le città nominate dall’assessore la città di Ragusa non c’è. Potevano creare le coincidenze con i treni provenienti dalla direttrice tirrenica (Barcellona, Milazzo, Patti, etc.) su Messina con i treni per Catania aeroporto ma non è stato fatto. In conclusione tutta l’enfasi mediatica del “finalmente senz’auto” ma in treno sino all’aeroporto di Fontanarossa al momento è solo “fuffa mediatica” se non verranno rivisti  nell’immediato gli orari dei treni per raccordarli ai primi voli del mattino, considerato che chi di dovere ha avuto tutto il tempo necessario (due anni) per programmare gli orari dei treni per garantire un servizio di mobilità treno - aereo efficiente ed efficace così come è stato per i collegamenti ferroviari per l’aeroporto Punta Raisi di Palermo”.

 

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

giovedì 11 febbraio 2021

Sicilia: Proroga e novità sui rimborsi per mancato o parziale utilizzo dell’abbonamento regionale per Covid-19.

In relazione alle disposizioni emesse dalla Regione con il D.A.n. 4353 Servizio 2 del 17 dicembre 2020, in verità non tanto esplicativo, con il quale sono state modificate le “Linee Guida per la modalità di rimborso dei titoli di viaggio del TPL ferroviario della Regione Siciliana emesse con  D.A. n.  2906 del 01 ottobre 2020”.

Da quanto si apprende sul sito di Trenitalia Verranno rimborsati gli abbonamenti regionali settimanali, mensili ed annuali che abbiano validità dal 06 marzo 2020 al 30 aprile 2021 e, pertanto, saranno riaperti i termini per la presentazione delle richieste di rimborso anche per coloro che non hanno rispettato la scadenza del 31 dicembre 2020 prevista dal precedente D.A. n.2906 del 01 ottobre 2020, consentendo agli utenti di presentare la domanda di rimborso entro il 31 maggio 2021, salvo  ulteriore  indicazione  da parte della Regione in ragione del protrarsi dello stato di emergenza.

Il rimborso potrà avvenire sotto forma di:

  proroga di validità dell’abbonamento, per il periodo non usufruito, da utilizzare entro 12 mesi dalla emissione;

  voucher cartaceo, spendibile in più soluzioni fino ad esaurimento, da utilizzare entro 12 mesi dalla data di emissione (non è prevista comunque la restituzione della quota parte non utilizzata in contanti);

  rimborso in denaro (a scelta del cliente, come contanti, bonifico, assegno); 

nel  caso  di  voucher  già  emessi  dalla  scrivente  Direzione  (sia  per  importi inferiori o pari a 300 euro sia per importi superiori a 300 euro), gli stessi sono ammessi  alla  spesa  della  quota  residua  in  più  soluzioni  fino  ad  esaurimento, entro 12 mesi dalla data di emissione (qualora non si spenda l’intero valore del voucher, la differenza non potrà essere recuperata in alcun modo);

il  voucher  potrà  essere  utilizzato  per  acquistare  qualsiasi  titolo  di  viaggio Trenitalia (biglietti ed abbonamenti) a tariffa regionale Sicilia, analogamente a quanto fatto sinora, salvo differente avviso da parte della Regione; 

il rimborso in denaro potrà essere riscosso con bonifico, assegno o in contanti presso la biglietteria prescelta dall’abbonato;

  la biglietteria potrà erogare il rimborso in contanti, se in disponibilità di cassa.

Il rimborso sarà calcolato in misura proporzionale tra i giorni di mancato utilizzo e il periodo di validità dell’abbonamento, in base a quanto indicato nella dichiarazione sostitutiva. Ad esempio: se l’abbonamento mensile aveva una validità di 31 giorni e si dichiara di non averlo utilizzato per 10 giorni, il rimborso sarà pari a 10/31 del valore dell’abbonamento.

Per richiedere il rimborso, il cliente deve compilare - per ciascun abbonamento - la dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 n. 445 e il modulo di richiesta da consegnare o inviare a Trenitalia con allegata la fotocopia o la scannerizzazione o la foto dell’abbonamento (solo per richieste tramite mail) e del documento d’identità (salvo consegna in biglietteria attraverso identificazione e apposizione della firma sulla dichiarazione in presenza del dipendente addetto a riceverla):

tramite e-mail, all’indirizzo: rimborsi.sicilia@trenitalia.it

presso le Biglietterie Trenitalia;

tramite posta ordinaria a: Trenitalia – Direzione Regionale Sicilia, via Oreto Nuova-Fondo Alfano s.n.c., 90124 Palermo.

Scarica qui i moduli:

Modulo per la richiesta di rimborso

Dichiarazione sostitutiva

sabato 28 novembre 2020

Raddopprio Fiumefreddo-Giampilieri. Rete Ferroviaria Italiana con un avviso sposta le date di presentazione delle offerte di gara

Rete Ferroviaria Italiana, con un avviso, proroga di ulteriori 40 giorni la scadenza per la la presentazione delle offerte e l’apertura delle buste della gara di appalto del raddoppio ferroviario Fiumefreddo-Giampilieri. La data prevista era per il 2 dicembre il primo lotto Fiumefreddo-Letojanni e per il 4 dicembre 2020 per il secondo lotto Letojanni-Giampilieri. La prima viene sposta all’11 gennaio e la seconda al 12 gennaio 2021.

Nel dettaglio i due bandi di gara:

1° lotto  - Descrizione dell'appalto: Progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Messina Catania, tratta Giampilieri-Fiumefreddo,Fiumefreddo-Taormina/Letojanni, compresa la realizzazione dell’interconnessione Taormina-Letojanni e la dismissione degli impianti della linea attuale fra Fiumefreddo e l’allaccio con la linea storica.

Slitta così il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione anziché alle ore 12:00 del 02 dicembre 2020, alle ore 12:00 dell’11 gennaio 2021.

2° lotto Descrizione dell'appalto: Progettazione esecutiva ed esecuzione in appalto dei lavori di raddoppio della linea ferroviaria Messina Catania, tratta Giampilieri-Fiumefreddo, funzionale Taormina-Giampilieri, compresa la dismissione degli impianti della linea attuale fra Letojanni e Giampilieri.

Slitta così il termine per il ricevimento delle offerte o delle domande di partecipazione anziché alle ore 12:00 del 04 dicembre 2020, alle ore 12:00 del 12 gennaio 2021

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

venerdì 27 novembre 2020

Lavori ferroviari di potenziamento infrastrutturale sulla tratta Fiumefreddo-Giarre - Nuovi Orari sino al 12 dicembre 2020

Modifiche alla circolazione sulla linea Messina-Catania-Siracusa, per lavori ferroviari di potenziamento infrastrutturale sulla tratta Fiumefreddo-Giarre dalle ore 23:59 di venerdì 27 novembre alle 04:00 di lunedì 30 novembre 2020. (clicca sul link per gli orari dei bus sostitutivi). La circolazione ferroviaria sarà interrotta tra le stazioni di Fiumefreddo di Sicilia e Giarre Riposto e tra Bicocca e Augusta. Mentre da lunedì 30 novembre a sabato 12 dicembre 2020, per lavori di manutenzione straordinaria tra le stazioni di Giarre-Riposto e Fiumefreddo di Sicilia, i treni Regionali della linea Messina-Catania-Siracusa e i treni Intercity Notte Roma Termini-Siracusa e Milano Centrale-Siracusa subiscono variazioni.(clicca qui per scaricare gli orari in vigore dal 30/11 al 12 dicembre 2020). Tutti i canali di vendita di Trenitalia S.p.A. sono aggiornati con la nuova offerta. Per ovviare al problema, Trenitalia ha annunciato che nelle date indicate verrà istituito un servizio sostitutivo, garantito attraverso autobus da turismo, che effettueranno la fermata e la sosta nei piazzali antistanti le stazioni ferroviarie ricomprese nella tratta in questione.“

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer

mercoledì 11 novembre 2020

Ecco i moduli per richiedere il rimborso degli abbonamenti regionali per l'emergenza Covid-19.

Ecco i moduli per richiedere il rimborso degli abbonamenti regionali per l'emergenza Covid-19.  

Clicca sui link per scaricare i moduli di rimborso:

Modulo per la richiesta di rimborso  - Dichiarazione sostitutiva e inviare il tutto al seguente indirizzo e-mail: rimborsi.sicilia@trenitalia.it 

Il rimborso potrà avvenire in una delle seguenti modalità:

Presso le Biglietterie di Trenitalia, tramite e-mail o tramite posta ordinaria.

Nelle Biglietterie il Pendolare deve compilare - per ciascun abbonamento - la dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 n. 445, il modulo di richiesta allegando la fotocopia dell'abbonamento da consegnare presso la biglietteria attraverso identificazione e apposizione della firma sulla dichiarazione in presenza del dipendente addetto a ricevere la richiesta di rimborso. 

Tramite e-mail il Pendolare deve compilare - per ciascun abbonamento - la dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 n. 445, il modulo di richiesta allegando la scansione o la foto dell’abbonamento e del documento d’identità all’indirizzo: rimborsi.sicilia@trenitalia.it 

Tramite posta ordinaria il Pendolare deve compilare - per ciascun abbonamento - la dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 n. 445, il modulo di richiesta allegando la fotocopia dell'abbonamento e del documento d’identità e spedire a: Trenitalia - Direzione Regionale Sicilia, via Oreto Nuova-Fondo Alfano s.n.c., 90124 Palermo.

Hanno diritto al rimborso i possessori di:

abbonamenti mensili validi per il mese di marzo (solo dal 6 al 31);

abbonamenti mensili validi per i mesi di aprile e maggio 2020;

abbonamenti annuali validi nel periodo dal 6 marzo al 10 giugno 2020.

La richiesta di rimborso può essere presentata entro il 31 dicembre 2020. 

Per quanto riguarda gli abbonamenti settimanali abbiamo chiesto all’assessore regionale ai trasporti On. Marco Falcone di integrare la possibilità di rimborso degli abbonamenti settimanali nel Decreto Assessoriale n.2906/Servizio 2 emanato l’1 ottobre 2020.  

Giosuè Malaponti - Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer


giovedì 5 novembre 2020

COMITATO PENDOLARI SICILIANI: Come richiedere il rimborso degli abbonamenti regionali per l'emergenza Covid-19

Sicilia: rimborso per mancato o parziale utilizzo dell’abbonamento regionale per Covid-19.  Come definito dalla Regione Siciliana, è possibile procedere alla richiesta di rimborso per gli abbonamenti regionali Trenitalia acquistati presso le biglietterie e i punti vendita Trenitalia. La richiesta di rimborso può essere presentata entro il 31 dicembre 2020.

Hanno diritto al rimborso i possessori di:

abbonamenti mensili validi per il mese di marzo (solo dal 6 al 31);

abbonamenti mensili validi per i mesi di aprile e maggio 2020;

abbonamenti annuali validi nel periodo dal 6 marzo al 10 giugno 2020.

Sono esclusi gli abbonamenti settimanali. L’utente dovrà indicare nella dichiarazione sostitutiva la motivazione del mancato utilizzo.

Il rimborso potrà avvenire in una delle seguenti modalità:

-      voucher di importo pari all’ammontare del valore dei giorni non fruiti. Il voucher potrà essere utilizzato per l’acquisto di titoli di viaggio a tariffa regionale Sicilia entro 12 mesi dalla data di emissione e non oltre il 31 dicembre 2021. Il voucher può essere richiesto solo dal titolare dell’abbonamento e, in caso di minori, dal genitore/tutore del minore. Le credenziali voucher del valore inferiore o pari a 300 € sono spendibili in un’unica soluzione; le credenziali voucher del valore superiore a 300 € sono spendibili in due soluzioni.

-  proroga di validità per un periodo corrispondente a quello durante il quale non è stato possibile utilizzare l’abbonamento, entro il 31 dicembre 2021.

Solo nel caso in cui il viaggiatore dichiari di non avere più la necessità di usufruire del servizio di trasporto e rientri in una delle seguenti categorie:

1.  studenti al termine del ciclo scolastico (scuole secondarie di II grado) o universitario e studenti che hanno cambiato sede di studio, che presentino apposita attestazione da parte dell’istituto scolastico/universitario (diploma/laurea o nullaosta/iscrizione altro corso di studi),
2.  lavoratori che hanno cessato la propria attività/rapporto di lavoro o che siano stati soggetti di provvedimento di trasferimento di sede lavorativa, che presentino apposita attestazione (comunicazione cessazione attività alla Agenzia delle Entrate, comunicazione datoriale di cessato rapporto di lavoro o provvedimento di trasferimento/pensionamento), il rimborso potrà avvenire con ritiro del denaro presso una biglietteria Trenitalia/assegno/bonifico.

Il rimborso sarà calcolato in misura proporzionale tra i giorni di mancato utilizzo e il periodo di validità dell’abbonamento, in base a quanto indicato nella dichiarazione sostitutiva. Ad esempio: se l’abbonamento mensile aveva una validità di 31 giorni e si dichiara di non averlo utilizzato per 10 giorni, il rimborso sarà pari a 10/31 del valore dell’abbonamento.

Per richiedere il rimborso presso le Biglietterie di Trenitalia:

il cliente deve compilare - per ciascun abbonamento - la dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 n. 445, il modulo di richiesta con allegata la fotocopia dell'abbonamento da consegnare presso la biglietteria attraverso identificazione e apposizione della firma sulla dichiarazione in presenza del dipendente addetto a ricevere la richiesta di rimborso. 

Modulo per la richiesta di rimborso  - Dichiarazione sostitutiva

Per richiedere il rimborso tramite e-mail:

rimborsi.sicilia@trenitalia.it 

il cliente deve compilare - per ciascun abbonamento - la dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 n. 445, il modulo di richiesta allegando la scansione o la foto dell’abbonamento e del documento d’identità 

Modulo per la richiesta di rimborso  - Dichiarazione sostitutiva

Per richiedere il rimborso tramite posta ordinaria spedire a: 

Trenitalia - Direzione Regionale Sicilia, via Oreto Nuova-Fondo Alfano s.n.c., 90124 Palermo.

il cliente deve compilare - per ciascun abbonamento - la dichiarazione sostitutiva ai sensi degli artt. 46 e 47 D.P.R. 28/12/2000 n. 445, il modulo di richiesta allegando la fotocopia dell'abbonamento e del documento d’identità

Modulo per la richiesta di rimborso  - Dichiarazione sostitutiva


lunedì 26 ottobre 2020

IN SICILIA SI ASPETTANO ANCORA I RIMBORSI DEGLI ABBONAMENTI FERROVIARI PER L’EMERGENZA COVID-19

Palermo. Ciascuna regione, in qualità di committente, ha stabilito termini diversi ai quali Trenitalia deve uniformarsi: cambiano ad esempio il periodo di riferimento in cui non si ha potuto o voluto viaggiare e il modo con cui il rimborso viene erogato, con una proroga della validità, con un voucher o in denaro. La procedura da seguire, facile e veloce, è invece uguale ovunque in Italia: il viaggiatore deve compilare la dichiarazione sostitutiva e il modulo di richiesta e consegnare la documentazione a Trenitalia per e-mail, in biglietteria o per posta ordinaria, allegando la copia o la foto dell’abbonamento.

Queste sono le regioni in cui Trenitalia ha già predisposto il rimborso per gli abbonamenti (vedi link: https://www.trenitalia.com/it/informazioni/rimborso-per-regione.html#3.html): Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma di Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.

Anche la Regione Siciliana ha provveduto ad emanare le linee guida per i rimborsi degli abbonamenti con il Decreto Assessoriale n. 2906/Servizio 2 del 01 ottobre 2020, linee guida che erano state discusse e concordate con le associazioni dei consumatori e i Comitati dei Pendolari presenti all’incontro al tavolo tecnico dell’assessorato regionale ai trasporti del 23 settembre scorso.

A quasi un mese dall’incontro e dal decreto assessoriale desideriamo capire quali sono i motivi ostativi da parte di Trenitalia, gestore del trasporto ferroviario siciliano, nel predisporre il modulo di richiesta per il rimborso degli abbonamenti per mancato utilizzo per emergenza Covid-19 in ottemperanza del D.A.n.2906/Servizio 2.

Chiediamo all’assessore regionale ai Trasporti, On. Marco Falcone, di voler intervenire sulla questione dei rimborsi alla luce del suo Decreto emanato l’1 ottobre 2020 e a tutt’oggi disatteso da Trenitalia.

Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer