Palermo. Ciascuna regione, in qualità di committente, ha stabilito termini diversi ai quali Trenitalia deve uniformarsi: cambiano ad esempio il periodo di riferimento in cui non si ha potuto o voluto viaggiare e il modo con cui il rimborso viene erogato, con una proroga della validità, con un voucher o in denaro. La procedura da seguire, facile e veloce, è invece uguale ovunque in Italia: il viaggiatore deve compilare la dichiarazione sostitutiva e il modulo di richiesta e consegnare la documentazione a Trenitalia per e-mail, in biglietteria o per posta ordinaria, allegando la copia o la foto dell’abbonamento.
Queste
sono le regioni in cui Trenitalia ha già predisposto il rimborso per gli
abbonamenti (vedi link: https://www.trenitalia.com/it/informazioni/rimborso-per-regione.html#3.html):
Abruzzo, Campania, Emilia Romagna, Friuli
Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Marche, Molise, Piemonte, Provincia autonoma
di Trento, Puglia, Toscana, Umbria e Veneto.
Anche la Regione Siciliana ha provveduto ad emanare
le linee guida per i rimborsi degli abbonamenti con il Decreto Assessoriale n.
2906/Servizio 2 del 01 ottobre 2020, linee guida che erano state discusse e
concordate con le associazioni dei consumatori e i Comitati dei Pendolari
presenti all’incontro al tavolo tecnico dell’assessorato regionale ai trasporti
del 23 settembre scorso.
A quasi un mese dall’incontro e dal decreto assessoriale
desideriamo capire quali sono i motivi ostativi da parte di Trenitalia, gestore
del trasporto ferroviario siciliano, nel predisporre il modulo di richiesta per
il rimborso degli abbonamenti per mancato utilizzo per emergenza Covid-19 in
ottemperanza del D.A.n.2906/Servizio 2.
Chiediamo all’assessore regionale ai Trasporti, On.
Marco Falcone, di voler intervenire sulla questione dei rimborsi alla luce del
suo Decreto emanato l’1 ottobre 2020 e a tutt’oggi disatteso da Trenitalia.
Giosuè Malaponti – Comitato Pendolari Siciliani - Ciufer
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