Al Sig. Assessore Regionale ai Trasporti On. Nino Strano
Al Sig. Dirigente Generale Dipartimento Reg. Trasporti Avv. Giovanni Lo Bue
Al Sig. Responsabile 4° Servizio Trasporto Ferroviario Dott. Ignazio Coniglio
Agli Organi di stampa
Tante sono state le problematiche che il popolo dei pendolari della fascia ionica ha subito, sin dai primi giorni del mese di ottobre, a causa della tragedia di Giampilieri, ritardi e soppressioni di treni sopportati con la massima comprensione e rispetto; ma lo stesso popolo dei pendolari della fascia ionica non riesce a capire, invece, le soppressioni attuate dal 19 ottobre 2009 dei treni: diretto 3889 delle ore 5.25, primo treno utile da Messina sino a Siracusa e del treno 12801 da Taormina alle ore 5.20 sino a Catania, sostituiti con la nuova corsa del treno 3841 che parte da Messina alle 4.45 per arrivare a Catania alle 6.10 e proseguire sino a Siracusa.
Soppressioni che hanno creato enormi disagi e scompiglio nell’attività lavorativa di molti utenti, i quali si sono dovuti adattare a queste soppressioni anticipando di almeno 60 minuti la partenza e di conseguenza arrivando con largo anticipo a Catania e/o Siracusa.
Riteniamo necessario e doveroso fare presente che occorre annullare, urgentemente, queste soppressioni che secondo noi non hanno senso ,così come non hanno senso le motivazioni fornite da Trenitalia nel comunicato del 16 ottobre, cito testualmente: “Le violente ondate di maltempo dei giorni scorsi hanno determinato una serie di problemi tecnici alle infrastrutture e ai treni che rendono necessaria, a partire dal prossimo lunedì 19 ottobre, una temporanea modifica dell’offerta ferroviaria regionale”.
Ci chiediamo: perchè è stato soppresso il treno 3889, primo treno utile che da Messina giunge sino a Siracusa, e perchè il treno 12801 che parte da Taormina quando invece potevano essere soppressi altri treni nell’arco della giornata, che certamente avrebbero arrecato meno danni a tutta l’utenza.
Oltre queste soppressioni, facciamo rilevare che quasi tutti i treni nella relazione Messina- Catania-Siracusa si attestano su un ritardo che va dai 10 ai 50 minuti, minuti preziosi che il popolo dei pendolari-lavoratori-studenti, devono quasi certamente recuperare nei propri posti di lavoro e/o studio.
Considerato che Trenitalia è un’azienda di diritto privato ma appartenente, di fatto, al Pubblico, con una forma giuridica ,dunque, che impone, il rispetto di parametri di efficienza e di efficacia e che la sua mission è quella di erogare un servizio sociale a milioni di cittadini, aspetto che va sempre tenuto nella massima considerazione, chiediamo ai Dirigenti del Dipartimento ai trasporti della Regione Siciliana di intervenire sulle seguenti problematiche:
soppressione sconsiderata dei due treni 3889 e 12801, quando invece potevano essere soppressi altri treni nell’arco della giornata, che certamente avrebbero arrecato meno danni a tutta l’utenza;
immediato ripristino delle corse dei due treni soppressi 3889 e 12801;
conoscere sino a quando ci saranno questi rallentamenti sulla relazione Giampilieri-Messina e viceversa, dato che nel comunicato del 16 ottobre non si evince;
rivedere la partenza del treno regionale 12809 da Messina anticipandola alle 6.30 con arrivo a Catania alle 8.30.
Desideriamo far rilevare alcuni punti critici: i cambiamenti di orario non verificati con gli utenti; il continuo allungamento delle percorrenze; i tagli su alcune tratte ritenute da Trenitalia rami secchi, ma dove la stessa non ha mai fatto una buona offerta di mobilità; la qualità del materiale rotabile; la pulizia ed il comfort a bordo.
Riteniamo che il perdurare di tale disagi dovrà essere comunicato in modo tempestivo e chiaro a tutta l’utenza pendolare della fascia ionica, almeno per dare l’opportunità di poter scegliere e decidere se continuare a viaggiare in treno, con tutti i disagi previsti, oppure scegliere un mezzo alternativo per raggiungere i luoghi di lavoro e/o studio. A tal proposito occorre dire che, proprio perchè ci ritroviamo sempre più spesso nelle condizioni di dover recuperare ore di lavoro perse, non certo per colpa nostra, ci stiamo organizzando, una volta per tutte, a richiedere il rimborso del costo del biglietto e/o dell'abbonamento.
Dobbiamo far rilevare, nostro malgrado, che l’assessore regionale ai trasporti non ha voluto minimamente ascoltare chi, come noi, continua a dedicare gran parte del proprio tempo in nome di una partecipazione civica attiva e necessaria per dare senso al nostro essere cittadini e, nello specifico, volta a migliorare in primis i servizi di trasporto pubblico per tutte quelle persone, circa cinquantamila, che ogni giorno adoperano il mezzo di trasporto ”Treno”.
Certi di un Vs. autorevole intervento per la risoluzione in tempi brevi di queste problematiche e di un Vs. sollecito e cortese riscontro, disponibili per eventuali chiarimenti e/o approfondimenti, porgiamo cordiali saluti.
Giosuè Malaponti
Coordinatore - COMITATO PENDOLARI ME-CT-SR