Tratto dalla rubrica "lo dico a La Sicilia" del 21 ottobre 2009
Abbiamo appreso da un comunicato stampa di Trenitalia che da lunedì 19 ottobre sono soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a seguito dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie, causati dalla recente alluvione che ha colpito le località di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Ai disagi intervenuti per tali motivi nei giorni scorsi, sento il dovere come pendolare ed esponente del Comitato, di fare alcune considerazioni, che riporto di seguito. Viene soppresso il treno 3889, treno diretto da Messina a Siracusa, che rappresentava il primo treno utile per giungere, da Messina, a Catania alle 6,50. Viene effettuata in sua sostituzione una corsa alternativa che consente, partendo da Messina alle 4.40, di giungere a Catania niente di meno che alle ore 6,00. Qui, attendendo quasi un'ora è possibile trovare la prima coincidenza per Siracusa. Non desiderando arrivare a Catania a questo assurdo orario, l'unica e successiva alternativa è rappresentata dal treno regionale 12803 che consente di raggiungere la stazione di Catania alle 7.42. Sì perché con le continue modifiche all'Orario Ufficiale, il treno in parola si è visto posticipare l'orario di arrivo dalle 7.37 alle 7.42. Senza motivo. A seguito dei rallentamenti in prossimità delle località colpite dall'alluvione, il 12803 arriva a destinazione perennemente in ritardo, e con lui tutti i pendolari che desiderano spostarsi dalla provincia di Messina per giungere a Catania. Non si comprendono le scelte, o chiamiamole pure strategie, messe in atto dalla Direzione Regionale di Trenitalia. Forse basterebbe salire a Messina sull'autobus di una nota ditta di trasporto su gomma, prendere comodamente posto (sempre pulito), e ritrovarsi poco dopo più di un'ora al centro di Catania, alle 7,25, in perfetto orario per iniziare l'attività lavorativa. Non capiamo.
Abbiamo appreso da un comunicato stampa di Trenitalia che da lunedì 19 ottobre sono soppressi diversi treni sulla relazione Messina-Catania-Siracusa, a seguito dei notevoli danni alle infrastrutture ferroviarie, causati dalla recente alluvione che ha colpito le località di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Ai disagi intervenuti per tali motivi nei giorni scorsi, sento il dovere come pendolare ed esponente del Comitato, di fare alcune considerazioni, che riporto di seguito. Viene soppresso il treno 3889, treno diretto da Messina a Siracusa, che rappresentava il primo treno utile per giungere, da Messina, a Catania alle 6,50. Viene effettuata in sua sostituzione una corsa alternativa che consente, partendo da Messina alle 4.40, di giungere a Catania niente di meno che alle ore 6,00. Qui, attendendo quasi un'ora è possibile trovare la prima coincidenza per Siracusa. Non desiderando arrivare a Catania a questo assurdo orario, l'unica e successiva alternativa è rappresentata dal treno regionale 12803 che consente di raggiungere la stazione di Catania alle 7.42. Sì perché con le continue modifiche all'Orario Ufficiale, il treno in parola si è visto posticipare l'orario di arrivo dalle 7.37 alle 7.42. Senza motivo. A seguito dei rallentamenti in prossimità delle località colpite dall'alluvione, il 12803 arriva a destinazione perennemente in ritardo, e con lui tutti i pendolari che desiderano spostarsi dalla provincia di Messina per giungere a Catania. Non si comprendono le scelte, o chiamiamole pure strategie, messe in atto dalla Direzione Regionale di Trenitalia. Forse basterebbe salire a Messina sull'autobus di una nota ditta di trasporto su gomma, prendere comodamente posto (sempre pulito), e ritrovarsi poco dopo più di un'ora al centro di Catania, alle 7,25, in perfetto orario per iniziare l'attività lavorativa. Non capiamo.
FABRIZIO GEMELLI
Comitato Pendolari Messina-Catania-Siracusa
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