Mi corre l’obbligo ritornare sul fatidico venerdì di Trenitalia di ieri 3 maggio 2013, non tanto sui dati raccolti relativi agli enormi ritardi ma su come è stato gestito il problema della circolazione e degli enormi e gravi disagi procurati a migliaia di pendolari.
L’inghippo, il problema, il guasto ci può
stare sono mezzi, ma non è stato un guasto al treno bensì un incendio divampato
lungo la linea ferrata tra la stazione di Scaletta Zanclea e Giampilieri. Pare
che l’incendio sia scoppiato verso le 14.30 circa ed immediatamente è stata
disattivata, opportunamente, la circolazione ferroviaria tra le due stazioni.
Quello che, a parer nostro, invece non è stato preso in doverosa
considerazione da parte della dirigenza del movimento di Trenitalia è la
tempestiva informazione all’utenza. E’ proprio in questi casi che la dirigenza
del movimento deve mettere in atto tutti gli adempimenti per non creare enormi
disagi e disservizi all’utenza ma non è stato proprio così. Occorreva, così
come viene acclarato nella Carta dei Servizi di Trenitalia, dare la tempestiva
informazione all’utenza con molta chiarezza comunicando loro: “C’è un impedimento
alla circolazione dei treni, non sappiamo quando ci sarà possibile ripristinarlo…”
, e con questo annuncio Trenitalia avrebbe ottemperato alla tempestiva
informazione, lasciando libera tutta l’utenza di decidere, se continuare ad aspettare
un treno che non arriva o poter invece, decidere di adoperarsi, per far rientro
a casa, a trovare altri mezzi pubblici alternativi.
Tornando ai fatti di ieri, la ciliegina
sulla torta. Del treno 12886 delle 20.46, ultimo treno che collega Catania con
Messina, non vi era traccia ne al binario assegnato, ne al tabellone del
binario. Alle 20.45 circa arriva al binario tre un treno da Messina, qualcuno
ci conferma che è il 12886 e che partirà alle 20.55, subito dopo compaiono sul
tabellone del terzo binario i primi 10 minuti di ritardo che da li a poco
diventeranno 20 poi 30 poi 40 fino ad arrivare a 85 minuti di ritardo, tenuto
conto che nessuno, sino a quel momento, aveva dato spiegazioni e/o informazioni
su come o quando il treno sarebbe
partito. Alla 23.00 qualcuno pensa bene di istituire un bus sostitutivo al
treno 12886 che doveva partire alle 20.46. Al danno la beffa per tutta quella gente
che era partita alle 5 del mattino di venerdì per far rientro a casa propria
alle due e tre di sabato 4 maggio 2013.
Riteniamo doveroso che vengano presi seri
provvedimenti nei confronti di chi non ha saputo gestire l’emergenza del
fatidico venerdì 3 maggio 2013, tenuto conto che sono trascorsi oltre 6 ore
dall’interruzione della circolazione, lasciando migliaia di persone allo sbando
su tutta la dorsale ionica. Restiamo disponibili per i pendolari che lo
desiderano far tutelare i propri interessi presso le sedi opportune scrivendo
una mail a comitato pendolari@gmail.com
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